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Massimo Moratti non mi è simpatico, tuttavia penso sia una brava persona. No, davvero, non sto facendo del sarcasmo. Non conosco ovviamente il Presidente neroazzurro se non tramite le sue frequenti ma fugaci apparizioni televisive, per cui devo basarmi sul mio innato istinto, il quale raramente nella vita mi ha ingannato (è una sporca menzogna, ma ci stava bene). Di Massimo si dice che sia un incapace, che i fratelli l'abbiano spinto ad acquisire l'Inter per distoglierlo dagli affari di famiglia, nei quali si sarebbe perlopiù distinto per la poco lusinghiera attitudine a crear danni. Nel mondo del calcio è stato spesso fatto passare per un fessacchiotto pieno di denaro, per uno facilmente raggirabile dai concorrenti ma anche dai propri dipendenti. Ora che vince si bisbiglia che  sia il "grande vecchio" del calcio italiano, grazie al ribaltone post-Calciopoli nel quale ci sarebbe stato il suo zampino  e dal quale, in verità, la sua Inter ha oggettivamente tratto evidenti vantaggi.
Ignoro se sia tutto questo, Massimo Moratti. Quel che so per certo è che in tutti questi anni, alla guida dei cugini, il suo impegno –  non mi riferisco soltanto a quello economico –  e la sua presenza costante non sono mai mancati. La sua fede interista è indubbia, limpida. Alcune uscite tipo il famoso gesto dell'ombrello in un derby, i labiali poco ortodossi all'indirizzo dell'ex figliuolo prediletto Ronaldo, la sottile arroganza con cui nega taluni evidenti "aiutini" arbitrali a proprio favore, il calore con cui invece strillava per presunti (qualche volta veri) torti subiti quando le cose andavano peggio di adesso, sono senz'altro segni di un'eleganza soltanto di facciata, ma anche di qualcosa che l'avvicina molto al tifoso comune. Un tifoso che ha assunto un impegno e tenta di onorarlo ogni giorno, un tifoso di cui si potrà dir tutto tranne che non provi affetto per la squadra del cuore. Un affetto spontaneo, alimentato dalla volontà di omaggiare la memoria del plurivincente padre. Non mi è simpatico Massimo Moratti, ma in qualche modo lo rispetto.

Silvio Berlusconi invece mi è simpatico. Ha il sorriso sempre pronto, racconta barzellette, adora il Karaoke, è ossessionato dalla gnocca e dalla nostalgia per la folta chioma che fu. Inoltre, prima della folgorazione politica, ci ha fatto vincere nel giro di poco tempo come nessun altro nella nostra tormentata storia, e questo ha senz'altro contribuito a rendermelo vieppiù simpatico. Non so se sia una brava persona, per quanto lo riguarda il mio innato istinto è lievemente appannato: il suo coinvolgimento politico ed il rapporto – uso un eufemismo – difficile con Procure varie m'inducono ad una certa cautela.
Restando in ambito calcistico, devo ammettere che me l'ha fatta. Il sospetto che il Milan sia stato un mezzo più che un amore è forte, direi che si tratta di qualcosa di più che un sospetto. Prima della creazione del partito-azienda, credevo veramente nella sua passione per i nostri colori, anche perchè l'aveva dimostrata giorno dopo giorno, anno dopo anno. Poi il buio: qualche dichiarazione rilasciata qua e là (da Roma se va bene, da Bruxelles o Washington se va male) spesso disinformata e distaccata, pochi quattrini spesi per la squadra, perlomeno rispetto agl'inizi e al rivale concittadino, e quei pochi sprecati in giocatori mediocri come mai era accaduto, sibilline lamentele – tramite Galliani, mai di persona – sull'esborso cui ogni anno è costretto per ripianare il sempre deficitario bilancio. Nonostante ciò, le vittorie sono arrivate lo stesso, sebbene molte di esse abbiano dato l'idea di essere state frutto di casualità o di circostanze sfacciatamente fortunate. Ma il punto non è questo, non si tratta semplicemente di vittorie, quelle arrivano e non arrivano, dipende anche dagli avversari. Il punto è che il tifoso pretende una presenza che non c'è più,  la presenza di un capo che ci metta la faccia non soltanto per prendersi i meriti delle vittorie, ma anche per spiegare il motivo di talune sconfitte, assicurando che tenterà di porvi rimedio spendendo denaro oppure, se questo non fosse possibile, mettendoci cuore e cervello. Mi è simpatico Silvio Berlusconi, ma a questo punto vorrei sapere che cos'ha intenzione di fare del suo-nostro giocattolo rossonero, poichè il confronto con l'antipatico, lugubre ma attivo Moratti comincia a diventare imbarazzante. E non è, ripeto, una questione di trofei vinti, lì l'imbarazzo è ancora tutto interista, ma di qualcosa di assai più profondo e, se vogliamo, romantico.
 

49 commenti su “FACE TO FACE

  1. ma perchè la foto di moratti è una maglia della roma???

    di moratti quotoi l’intero primo pezzo, del berlusca eusto: “è ossessionato dalla gnocca e dalla nostalgia per la folta chioma che fu. ”

    hahahahahahah

    la frase finale credo vada fatta leggere a molti.

    voto: 9+ al marcovan 😀

  2. Pazzesco Ricki. Firefox mi ha postato una foto di Moratti, Explorer quella che dici tu. Se qualcuno che ne sa di più ha una spiegazione…

  3. veramente io ho firefox -.-””””””’

    guarda sul mio mediablog, ti ho messo la schermata come la vedo io, con mozilla firefox 3.1

  4. anch’io vedevo la foto della maglia giallorossa (terribile offesa, penso che marcovan l’abbia fatto apposta).

    la mia capigliatura è in evidente regresso… sempre più cose in comune..

    provo per un attimo a considerare berlusconi solo come presidente del milan. le 2 più grandi differenze sono state:

    1) la capacità di creare un progetto a medio lungo termine scegliendo gli assistenti giusti visto che in termini di soldi spesi nessuno dei due si è risparmiato

    2) l’abilità/fortuna di vincere subito.

    perchè vincere aiuta a organizzarsi meglio, questo è evidente, se l’inter avesse vinto lo scudetto del 97/98 avremmo avuto una storia diversa

  5. No, non mi sembra giusto il tuo sospetto, sul considerare il Milan un “mezzo”, perchè quando lo comprò, pensava a tutto, fuor che entrare in politica. Invece Mediaset, gia a quei tempi, non aveva bisogno certamente del Milan.

  6. Certamente 1 csa la riconosco a Moratti..lui è 1 vero tifoso dell’Inter..il nostro presidente nn lo so..ho + d qualke dubbio…

  7. No, sul fatto che Silvio sia milanista non nutro alcun dubbio.. sulla sua onestà invece parecchi 🙂 (ma questo è un altro discorso…)

    Io credo che la sua carriera politica lo abbia portato negli anni a disinteressarsi completamente del Milan.. se lui fosse solo il presidente del Milan e non quello del consiglio, seghini come favalli, Emerson e via discorrendo non avrebbero indossato la nostra maglia per più di una partita… o forse non sarebbero mai stati comprati.. lui tiene al Milan, ma non può seguirlo come un tempo.. i risultati sono quelli sotto gli occhi di tutti..

  8. Ciao Betisquadra, io nn lo so se è o nn è milanista e ora t riporto 1 articolo ke nn dà alcuna risposta xkè c sn 2 versioni differenti ma penso potrebbe essere interessante, io sinceramente in ogni caso da presidente del Milan(ma sl da presidente del Milan) me lo tengo stretto visto qll ke c ha fatto vincere al di là del xkè lo abbia fatto o no:

    GAZZETTA DELLA SPORT ARCHIVIO Mazzola: «Nei primi anni Ottanta ho fatto da tramite tra lui e Fraizzoli»

    Sliding doors, porte scorrevoli. Gli inglesi ci hanno girato un film, nel 1998,con Gwyneth Paltrow: la vita che cambia per effetto del caso, una porta che si apre e un’ altra che si chiude. Milan e Inter condividono una sliding door. Milano, primi anni Ottanta, Silvio Berlusconi è imprenditore già noto per le fortune accumulate nell’ edilizia. Ha costruito un quartiere per benestanti e l’ ha chiamato Milano 2. Si è buttato nella tv: partito da una emittente via cavo, TeleMilano, ha fondato Canale 5, network che trasmette in tutta Italia appoggiandosi a una rete di televisioni locali. MUNDIALITO In quel periodo il Milan se la passa male. Due volte retrocesso in serie B, la prima per illecito sportivo e la seconda sul campo, il club di via Turati non ha un padrone forte. Sta per finire nelle mani di Giussy Farina, ex presidente del Vicenza di Paolo Rossi, uomo di campi, fattorie e calcio, ma non di potere. L’ Inter è pilotata da Ivanhoe Fraizzoli, solido industriale milanese, del settore tessile. Fraizzoli, che nel 1968 aveva rilevato l’ Inter da Angelo Moratti, è un po’ stanco. Nel 1980 ha vinto il suo secondo scudetto, allenatore Eugenio Bersellini, ma i tifosi rumoreggiano, chiedono di più. In quell’ Inter lavora Sandro Mazzola, con la qualifica di consigliere delegato. A distanza di oltre vent’ anni, Mazzola riapre la porta scorrevole: «A noi dell’ Inter venne l’ idea di organizzare un mundialito per club. Fraizzoli l’ approvò e chiese di reperire un socio, per condividere il rischio d’ impresa. Così telefonai a Silvio Berlusconi e gli chiesi un appuntamento. Quando ci incontrammo, non mi lasciò finire il discorso perché capì al volo le potenzialità del progetto: “D’ accordo, ci sto. Voi vi occuperete della parte calcistica, io della pubblicità e della tv. Per gli utili faremo a metà”. Berlusconi allestì un ufficio dedicato, vicino alla sede dell’ Inter, e dietro alle scrivanie piazzò Susini e Taveggia, suoi giovani collaboratori (Guido Susini è oggi il team manager dell’ Inter, ndr)». Nasce così il Mundialito per club, che vivrà tre edizioni: 1981 (vince l’ Inter), 1983 (Juve) e 1987 (Milan). AL 50 PER CENTO Il racconto di Mazzola è al passo cruciale: «Non ricordo la data precisa, ma confermo che durante una riunione per il Mundialito, Berlusconi mi domandò: “Scusi, Mazzola, può chiedere a Fraizzoli se è disposto a vendermi l’ Inter?”. Risposi che mi sarei informato e riferii. Sulle prime Fraizzoli non disse di no. Anzi. Indicò una strada: “Potrei cedere a Berlusconi il cinquanta per cento delle azioni”. Trascorso qualche giorno ci ripensò: “No, niente Berlusconi”. Comunicai la risposta e la cosa finì lì. Berlusconi voleva comprare l’ Inter e a volte mi interrogo: che cosa ne sarebbe stato del Milan se l’ operazione gli fosse riuscita?». PRISCO Non è la prima volta che tale interessante scheggia di passato viene a galla. Nell’ ottobre del 2000, intervistato da Germano Bovolenta per la Gazzetta dello Sport, l’ avvocato Giuseppe Prisco, vicepresidente dell’ Inter dal 1963, dichiarò: «Berlusconi ha tentato di comprare l’ Inter per due volte, con Fraizzoli e con Pellegrini (che nel 1984 rilevò la società da Fraizzoli, ndr). Silvio aveva capito che il calcio come spettacolo è il miglior veicolo pubblicitario. Una volta mi ha detto che se avesse dovuto organizzare una campagna pubblicitaria per raggiungere questo livello di popolarità, avrebbe speso una cinquantina di miliardi di lire». In archivio, sul tema, salta fuori un virgolettato di Berlusconi medesimo, il passaggio di un’ intervista al Tgr Lombardia all’ inizio del ‘ 96: «Una volta Fraizzoli, nel corso di un colloquio, mi propose di acquistare l’ Inter, ma rifiutai perché il Milan è sempre stato per me una religione». Versione dei fatti che differisce dalla ricostruzione di Mazzola, ma nella sostanza qualcosa c’ è stato, tra Berlusconi e l’ Inter. FORZA INTER E che Berlusconi nasconda una vena interista lo dimostrano i continui attestati di simpatia verso il club di Massimo Moratti. Proprio ieri l’ ultimo slancio di affetto, attraverso Radio Montecarlo. In risposta a una domanda sulla partita di Villarreal, Berlusconi ha detto: «Peccato, peccato, peccato. L’ Inter si meritava di dare nuove soddisfazioni ai suoi tifosi, che le aspettano da tanti anni. Io, come mi ha insegnato mio padre, quando l’ Inter gioca contro una squadra straniera faccio il tifo per lei. Quindi, forza Inter: potrà avere molte soddisfazioni in Italia e rientrare in Champions League».”

    nn so se devo riportarlo ma cmq lo faccio: autore è Sebastiano Vernazza

  9. Ohibò.. :/

    Ora che lo leggo qualche dubbio viene pure a me.. palle ne racconta tante.. che sia una palla pure quella di esser tifoso fin da bambino quando il padre lo portava a vedere il Milan a S.Siro?

  10. Io credo a Mazzola. Il Baffo è sempre stato un uomo molto corretto, oltre che un grandissimo uomo di campo. Ma non credo che Silvio abbia avanzato la proposta perchè intimamente interista, bensì perchè imprenditore dalla grande intelligenza aveva capito che il calcio può regalarti una notorietà inarrivabile in altri campi. Poi si è aperta la porta Milan, e niente di meglio quindi che unire l’utile al dilettevole.

  11. Sono altresì convinto che Silvio si trovi ora ad un bivio, e che non riesca a coniugare il ruolo di politico per di più capo del governo con quello di proprietario del Milan. I figli non vedono di buon occhio la passione che egli ha per la maglia rossonera, e mirano a stringere i cordoni della borsa. Anche così si spiega la politica sparagnina degli ultimi anni, con arrivi di campioni sfruttati o a parametro zero, cosa che una volta era impensabile. Si vocifera che Silvio cederà il Milan forse entro il 2010. Chissà…

  12. Ciao Tex62..se prendiamo x vera la versione d Mazzola s dimostra ke Berlusconi magari è un tifoso del Milan ma nn csì acceso..alla fine in quel caso saremmo stati 1 seconda scelta..Moratti avrebbe mai comprato il Milan?

  13. Non sono un estimatore di Silviolo, ne politicamente, ne in questo periodo, come Presidente del Milan. Però, sono consapevole che certa gente, pur di attaccarlo, farebbe di tutto.

    Non so se tutta questa storia sia vera o no, ma mi importa pochissimo.

    Mi basta solo sapere tutto quello che ha fatto da quando ha comprato il Milan.

    E su questo, non c’è alcuna ombra di dubbio!

  14. Secondo me, berlusconi è tifoso del milan tanto quanto lo siamo stati tutti noi della NewTeam di Holly e Benji, oppure della nostra squadra di fantacalcio, oppure della squadra di PcCalcio che prendevamo in c2 e portavamo in serie A (ah, quanti scudetti vinti con l’Acireale!).

    Berlusconi tifa la sua miniera d’oro…

    Ma comunque se un presidente tifoso fosse come Moratti (un fesso) o come Zamparini (un pazzoide) non farei a cambio nè ora nè mai.

    A mio avviso comunque, il tifo non c’entra. Il presidente deve mettere una persona a dirigere il tutto e dargli carta bianca. Come fece il Real a inizio decennio con Sacchi (e vinsero tanto), o il Man Utd con Ferguson.

    Una persona che ne capisca di calcio, che abbia voglia di investire sui giovani, e che guardi a medio-lungo termine.

    Non a caso il succitato Sacchi fu quello che disse no a Borghi e sì al giovane VanBasten.

    Darko1984 (mi scoccia loggare!)

  15. tra moratti e silvio non farei a cambio manco per tutto l’oro del mondo.

    detto questo, quoto betis e quoto darko…

    …silvio più che un tifoso mi sembra uno che col calcio si vuol divertire, non mi sembra un ultrà.

    e poi,con gli impegni politici e la crisi mondiale è ovvio che debba per forza snobbare il milan.

    quello che scoccia è che potrebbe dare direttive precise a galliani, roba tipo

    -niente 35enni tra i maroni

    -largo ai giovani, basta non siano bidonassi

    -calci in culo a chi dorme

    in questo senso, la notizia del 30% in meno del monte stipendi è gia qualcosa…

  16. Ma speriamo di no!

    Ma chi te lo prende il Milan?

    Dove lo trovi un Presidente Tifoso, che ti possa tenere ad alti livelli?

    In Italia?

    L’unico pirlone, è gia occupato.

  17. dunque:

    tifoso NO

    in italia NO

    pirlone FORSE

    che ti possa tenere ad alti livelli? Beh, se mansour spara 100 mln per cronaldo…

    boh, se silvio vende, in questo momento solo un’arabo ci può comprare, la crisi coinvolge tutti, americani ed europei, gli unici che possono scagazzare qua e la sono mansour et soci.

  18. Ecco, hai detto la parolina: crisi!

    Contromisure: pazienza!

    Pensa quello che vuoi, ma a me, gli arabi non piacciono!

  19. Un momento, parlo solo degli arabi che non sanno che farsene dei soldi, eh!

    Quelli che stanziano una cifra e finita quella, tornano a farsi i loro comodi, fregandosene di chi resta!

  20. neanche a me sadyq piacciono gli arabi, però non so quale imprenditore italiano abbia le risorse per MANTENERE una squadra che vuole stare ai vertici europei…

    quello di tiscali?

    quello di luxottica?

    …..

    ….il meglio sarebbe bill gates.

  21. Sn dakkordo cn te Sadyq, c mankerebbe, al d là del suo essere tifoso o meno da presidente del Milan è stato x noi la manna, il max ke c potesse capitare..io nn so sinceramente quale investitore straniero abbia voglia d spendere in 1 calcio cm quello italiano ormai allo sbando x cui io m tengo stretta qst proprietà!

  22. A questo punto non possiamo che sperare che ci acquisti il fantomatico mister x che voleva acquistare il Torino.. Raffaele Ciuccariello.. 😀

  23. Ciuccariello non sarebbe male.

    No scherzo, per carità. Con tipi simili abbiamo già dato in passato.

  24. Inutile nascondersi dietro un dito, tutti sanno che Berlusconi prima di acquistare il Milan tifava (aimè) Inter.!

    E con questo nuovo giocatore, il salto di qualità in avanti è garantito!

    Per la difesa propongo Mr. Fudo e a centrocampo vedrei bene i Fratelli Miracolo…

  25. Due tifosi, Steven Mace e Dean Vickers, hanno confermato separatamente al Sun la dinamica dell’aggressione. Mace ha raccontato quei momenti:

    E’ stato un momento di follia. Mourinho stava rilasciando un’intervista a una tv. Molti di noi lo prendevano in giro cantando ‘Mourinho torna a casa’. Lui ha finito l’intervista ed è venuto verso di noi. Pensavamo dovesse firmare autografi, invece ha puntato dritto verso questa persona: in tono sarcastico ha intonato ‘Mourinho a casa?’ e poi ha colpito il tifoso. Non lo ha colpito con un pugno, piuttosto con il rovescio della mano. L’altra persona era così scioccata che non ha reagito. E poi Mourinho se n’è andato tranquillamente

    La versione coincide con quella di Dean Vickers che è già stato contattato dalla Polizia per rilasciare una sua dichiarazione spontanea sull’accaduto:

    Ero accanto alla persona che è stata colpita. Stavamo intonando cori su Mourinho, lui non sembrava interessato. Poi si è avvicinato dicendo ‘Mourinho a casa?’ e ‘bang’, il tifoso ha rimediato un ceffone. Era una persona sui 40 anni, non era un hooligan: era sotto choc, si teneva la faccia. La polizia mi ha contattato per chiedere se volessi rilasciare una dichiarazione: ho detto di sì. Se noi avessimo fatto una cosa del genere, saremmo finiti dentro.

    Insomma, la vicenda non sembra destinata a chiudersi qui.

    sarà vero allora???

    snis, chi è quel cartone?

  26. L’avrà sfidato a duello, in mancanza del guanto l’ha colpito col rovescio della mano.

    A proposito di “cartoni”. Quello lì sotto lo conosce solo Luca.

  27. azz.. che scoppola il Manchester.. ha perso 4 a 1 in casa con il Liverpool.. da quanto non prendevano gol e non perdevano in casa? da una vita?

    Chissà che Mourinho non ceda le armi in casa domani… vai Adrian.. zittiscilo quel merdoso 🙂

  28. Genoa di merda… se avesse come allenatore Mourinho, con il culo che hanno avrebbero già vinto il campionato..

  29. SNIS, che Berlusconi tifasse inter prima di prendere il Milan lo sai solo tu. Leggi meno romanzetti e vivi meno leggende metropolitane.

  30. Conosco PERSONALMETE soggetti mooolto vicini al Presidente che lo conoscono fin da bambino. Lui e il padre Luigi erano milanisti accaniti. Che poi la mamma lavorasse in un ufficio per i Moratti non significa che marito e figlio fossero per forza nerassurdi. Se ti racconto che il diavolo è morto di freddo all’inferno ed era il padrone della legna ci credi? SNIS, puoi VERAMENTE fare di meglio…dillo, sù…VORRESTI intimamente che Silvio fosse interista. Non può esserlo, non ha il DNA del perdente.

  31. Che poi avesse provato un tempo a comprare l’Inter può essere vero. Ma mentre Mazzola dice che Silvio si era proposto, Silvio dice che è stato Fraizzoli a farsi avanti. Se avesse preso l’Inter, noi chissà dove saremmo. E comunque, visto lo spirito di iniziativa e la lungimiranza manageriale (perchè può essere antipatico a molti ma ha fatto scuola a tutti!!!) la scelta di comprare l’Inter sarebbe stata dettata non dal cuore ma dal business.

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