201 4 minuti 15 anni

E Mou chiacchiera… per la verità non chiacchiera soltanto, la sua squadra ha un punto in più rispetto all'anno scorso e sette in più della seconda in classifica. Inoltre ha lanciato in via definitiva un prodotto del vivaio e addomesticato il caratterino di un altro talentuoso prodotto dello stesso. E' vero, è stato eliminato dalla Champions, ma ad opera dei Campioni del Mondo, quindi ci può stare. Quindi Mou fa altro oltre a chiacchierare. Però chiacchiera, oh se chiacchiera.
Sembra che ultimamente gli stia sulle palle Carletto. Non che questo mi tolga il sonno, sono affari di Carletto, non sono come il cugino medio, il quale si sente sempre in dovere di difendere a spada tratta chiunque vesta la casacca neroazzurra, che questi dica puttanate o meno. Tuttavia, quando c'è qualcosa che non comprendo, tendo ad intestardirmici sopra. Che diavolo gli avrà mai fatto Carletto? La bizzarria è che non mi perdo mai e poi mai una risposta piccata del Mou a Carletto, mentre lo faccio regolarmente con la dichiarazione di Carletto che innesca la reazione del portoghese. Sono distratto? Forse, ma è strano. Raramente mi sfugge un'intervista rilasciata da qualche milanista, di questi tempi sto con gli occhi spalancati e le orecchie ben aperte nel timore di leggere qualche minchiata di Adrianone, ma anche di Carletto stesso. Eppure ripeto, ciò che fa imbufalire il Mou lo scopro esclusivamente leggendo il seguente trafiletto: "Ancelotti aveva detto…"
I casi sono due: o sono appunto distratto, oppure le interviste cosiddette provocatorie di Ancelotti sono pubblicate da un giornale, massimo due, mentre le risposte di Mourinho appaiono ovunque, come la sua faccia. Comunque una cosa è certa: il tecnico dei cugini è meno distratto di me, non gli sfugge nulla.

Ho un pò divagato, l'argomento è il Mou che chiacchiera. Non lascia passare niente 'sto gran permalosone. I colleghi italiani, i quali quanto a suscettibilità non gli son da meno, a parte qualche eccezione non lo sopportano. Scopro oggi che Carletto "aveva detto" che la Juve, fatte le debite proporzioni, sta facendo meglio dell'Inter. Non capisco francamente cos'abbia inteso dire il nostro allenatore – secondo me se una squadra sta fecendo meglio di un'altra non gli sta dietro di sette punti, proporzioni o no – , ma suppongo si sia trattato di un'opinione del tutto personale ed innocua, puntualmente rispedita al mittente tramite una risposta del Mou come sempre esagerata, in perfetta linea col personaggio, quello che dette del settantenne a Ranieri o che storpiò il cognome di Beretta in "Barnetta". Una risposta che s'insinua nel personale: "Quando parlavo di tecnici che perdono la propria dignità intendevo che mentre io scelgo la squadra da mandare in campo, ci sono molti tecnici che non lo fanno." Pesantuccia anzichenò. Divertente anche la risposta di Carletto: "Con Berlusconi come allenatore ho vinto due Champions da giocatore e due da vice-allenatore."

Carletto mi è simpatico, Mou non me lo è più da quando ha preso a chiacchierare come una comare. Quindi, se devo proprio schierarmi a guisa di cugino, in questa storia di scaramucce dialettiche sto col nostro allenatore, non perchè si tratta di lui, ma proprio per una questione di gusti personali in fatto d'eleganza. Però la feroce stilettata inflittagli dal serpentello portoghese continua a rimbalzarmi in testa, forse perchè il senso di quella frase coincide con pensieri già più volte espressi in questo blog . Non vorrei che in pochi secondi, l'antipatico e chiacchierone Mou, ci avesse sbattuto in faccia con  semplicità velenosa e disarmante la causa dei nostri guai negli ultimi due anni: la colpa di tutto è dell'allenatore, ossia Berlusconi. Va esonerato.
 

201 commenti su “E SE AVESSE RAGIONE LA COMARE PORTOGHESE?

  1. tempo fa mi sono scaricato un documentario da emule sull’11 settembre…ora, non dico che sia stata tutta una messinscena, però, però…

  2. a notizia dell’aggressione subita da Adriano Galliani in seguito alla partita Napoli – Milan all’uscita dallo stadio San Paolo ha chiaramente avuto una grossa risonanza negli ultimi giorni. La versione riportata da tutti i mezzi di informazione, calcioblog compreso, parlava dell’accerchiamento della berlina che trasportava il dirigente verso l’aeroporto Capodichino dopo il fischio finale da parte di un gruppo composto da una cinquantina di tifosi partenopei infuriati per la condotta arbitrale. L’episodio increscioso ha fatto rimediare a Galliani le scuse ufficiali sia dalla società azzurra che dal sindaco di Napoli Iervolino.

    In queste ore però sta venendo alla luce un’altra verità che in qualche modo risulta essere anche più inquietante. Pare infatti che il gruppo di facinorosi non fosse composto da tifosi del Napoli bensì da sostenitori dello stesso Milan. La voce è iniziata a circolare proprio in casa rossonera e la Digos della città campana non ha smentito. Nessun responsabile è stato fermato ma Galliani nelle sue dichiarazioni non ha mai specificato la fede dei balordi in questione che per l’occasione non indossavano sciarpe o segni di riconoscimento di sorta. Il sospetto è che si sia trattato di una vera è propria spedizione organizzata per lanciare un messaggio alla società di Via Turati, i protagonisti sarebbero gli stessi dell’invasione negli studi di Controcampo.

    La causa scatenante la rabbia di questi pseudo tifosi non sarebbe tanto la prestazione di domenica sera quanto piuttosto le dichiarazione dello stesso Galliani che nel corso della settimana scorsa aveva preannunciato tempi di magra per le casse del Milan, pare infatti che nel corso dell’attacco siano state pronunciate frasi proprio in riferimento all’ultima campagna acquisti rossonera. L’amministratore delegato aveva parlato di “prossimo mercato esilissimo, esangue”, prospettiva inaccettabile a quanto pare per questo gruppetto di non più di dodici elementi. In effetti quelle dichiarazioni non erano state tanto gradite al punto da costringere la società a rettificare con un comunicato stampa. Il gesto in sé resta di una stupidità assurda, inutile aggiungerlo, quello che ora viene spontaneo chiedersi è: a quando le scuse ufficiali alla città di Napoli e ai suoi abitanti?

  3. Possono essere taroccate le versioni e le immagini che ci hanno dato in pasto, ma anche quelle che circolano ovunque dei cosiddetti complottisti. Difficile sapere com’è veramente andata. Si mettono in discussione fatti storici accaduti 60 anni fa, figuriamoci…

    Vabbè, buona notte.

  4. Buongiorno gentaglia 😉

    urge nuovo post oppure fra poco parleremo di uncinetto e collezione di farfalle del Madagascar.

    c’è un curioso legame che lega Larssen a SNIS, sembriamo rubarci o anticipare idee e pensieri a vicenda.

    se è vero che 9+1+1=11

    è anche vero che 9-1-1=7

    così come è anche vero che io appresi la notizia alle 11.11 PM, ora di New York city.

    e alura?

    spero che sia vero che si voti senza tener conto della maglia tuttavia si deve ammettere che qualche milanista sprovveduto che non sa per chi votare dia il voto al nanopelato.

    😉

  5. enzuccio, sono sicuro che tua madre sarebbe felicissima se tu le chiedessi di insegnartelo 😉

  6. Io voto centrodestra da sempre. Prima c’era la destra, prima di Berlusconi. Adesso c’è lui, si vota turandosi il naso, anche perchè dall’altra parte, scusate signori miei, ma l’alternativa è quantomeno imbarazzante…Poi ognuno è libero di pensarla come crede, ma non penso proprio che siano in tanti a votare Silvio perchè è presidente del Milan, anzi!!! Questo ruolo di politico al Milan ha portato solo danno, quindi tutti sperano che si ritiri e si occupi a tempo pieno o quasi della squadra.

  7. Il Presidente del Milan

    se a qualcuno fa piacere avere come capo di governo costui…

    uno che chiede agli altri di lavorare di più per superare la crisi…

    (io non ho votato, giusto per la cronaca)

  8. Tex, scusa, ma come…

    tutti i milanisti che conosco (e qualcuno anche qui dentro) sono concordi che se non fosse stato per lui il Milan dopo la B sarebbe scomparso…

    io mi trovo nelle tue stesse condizioni di disgusto, solo che ho preferito non votare per nessuno perchè la legge voluta da costui mi ha impedito di scegliere il candidato. il candidato lo sceglie il partito e non l’elettore e quindi io non ho votato per nessuno così non mi sento complice.

  9. @Snis

    Cerco di essere più spiccio e semplice, evitando di toccare il tema Mentana che ha avuto circostanze del tutto diverse dal contesto in cui ci stiamo muovendo e dandoti per vera l’asserzione che si parli più degli errori che avvantaggiano l’Inter( ma uno dei parametri oggettivi potrebbe essere vedere cosa ne pensa l’Autorità per la garanzia nelle comunicazioni), cmq non importa ti dò per verà delle tre proposizioni che stiamo discutendo questa. Bene, io sai che ti dico? Io vorrei che si parlasse più del gol regolare di Hamsik piuttosto che del rigore di Balotelli..io vorrei che si parlasse più degli errori che avvantaggiano il Milan piuttosto che di quelli che avvantaggiano l’Inter..io vorrei che fosse il Milan la squadra più “antipatica” d’Italia e sai perchè? Perchè vorrebbe dire che siamo tornati a dominare in serie A..ed invece non ci fila nessuno..siccome è dagli anni del primo Capello e cioè da poco meno di 15 anni che non dominiamo incontrastatamente la serie A noi non siamo il tema del giorno..alla gente non frega niente della lotta per il terzo e quarto posto tra Milan,Genoa e Fiorentina..alla gente interessa sapere come ha vinto la grande e “antipatica” Inter, alla gente interessa sapere come andrà a finire il duello Inter-Juventus non il duello Milan-Genoa..noi non facciamo più notizia, non siamo così importanti a spendere fiumi di parole su di noi..citando Marilyn Monroe e la filosofia della corrente artistica di Warhol(pop-art): “non m’interessa che si parli bene o male di me, l’importante è che si parli di me”..questo è il concetto e per questo vorrei io che si parlasse tanto tanto del gol di Hamsik ma non è importante, non suscita interesse..nessun disegno doloso dall’alto o imposizione nè tantomeno terror domini solo scelta del tema che riscontra più interesse nel pubblico! Detto questo hai legittimamente il diritto di pensarla in modo diverso da me ma almeno ho spiegato ancora più chiaramente il mio pensiero. Ciao!

  10. Adamos, io invece vorrei un’informazione imparziale, che dia le notizie per quello che sono. Perchè se il lunedì a studio sport devo sorbirmi 10 minuti di servizio su Ibra che vuole andarsene, anzichè sul 3-0 alla Reggina, la cosa mi sembra alquanto ridicola. Come mi sembra ridicola la magnificazione di una Juve che asfalta la Roma senza 11 titolari, contrapponendo alle assenze dei giallorossi la fondamentale mancanza di Sissoko. Come sentir dire che “il pareggio di Napoli non comprometterà la corsa al terzo posto del Milan”, con relativa beatificazione da parte di Pellegatti, mi sembra alquanto sarcastico.

    Hai ragione quando dici che le notizie vengono scelte in base al grado di interesse e alla quantità di pubblico che possono attirare, ma un conto è se ad attirare il pubblico, invece che la notizia in se per se, è il taglio che gli viene assegnato. Un conto è parlare dell’Inter, altra cosa è parlare male dell’Inter…

  11. Larssen, questo giro non ho votato nemmeno io. E non me ne pento. Un mio amico napoletano verace sai cosa dice sempre? ma forse la sai…

    “Cambiano i cazzi, ma i culi sono sempre i nostri…”

    Berlusconi ha avuto una grande intuizione quando prese il Milan da un’aula di tribunale e lo ha portato in cima al mondo. Io, milanista da sempre, oggi non saprei altrimenti per chi tifare. mai sarei diventato gobbo, mai sarei diventato interista…comunque poi gli eventi lo hanno portato a diventare un politico, e in questa veste non mi piace proprio. Lui è un imprenditore, io lo ho conosciuto in anni in cui le sue aziende erano il fiore all’occhiello dell’Italia lavorativa. Tutti i suoi dipendenti venivano formati in un certo modo, dovevano rispondere ad un certo modello, ben vestiti, ordinati, rasati, sembravano agenti dell’FBI, con gli abiti blù diplomatico e la cravattina stretta in tinta unica, scattanti e ruggenti come mastini per portare a casa un contratto, ottimi impiegati e operatori a seconda del settore lavorativo. Tanti hanno provato ad imitarlo, in questo, ma sono falliti. Silvio è indubbiamente un buon comunicatore, e sa stimolare la gente. Poi ha una marea di difetti. Il più grave che gli imputo è il narcisismo che manifesta insieme alla ipocrisia e al falso perbenismo. Lui non sa cosa significhi vivere con 300 euro al mese, non è certo uno che si faccia mancare il necessario e nemmeno il superfluo. Ma questo succede anche dall’altra parte, ai Prodi, Veltroni, Rutelli, D’Alema. Tutta la classe politica secondo me è impresentabile, e per questo stavolta ho fatto dell’altro invece di andare alle urne.

    Quoto in tutto SNIS al 173.

  12. ****Un conto è parlare dell’Inter, altra cosa è parlare male dell’Inter…****

    il punto è proprio questo, al di là di tutte le (giuste) analisi del fenomeno. più che d’accordo con adamos per il tempo dedicato a chi si trova intesta e alal sua lotta per il titolo.

    come sempre non entro nel merito perchè ognuno tiene per la sua tesi però mi limito a far notare il comportamento di un (solo) quotidiano su tutti.

    passi per mediaset,passi per la RCS, passi per il corriere dello sport, L’eco di Gallarate,

    ma guardate Tuttosport.

    non passa giorno che non (stra)parli male dell’Inter o di Mourinho o del custode del campo di allenamento e non esalti la Juve

    (salvo quando fece una campagna feroce contro Ranieri quando la Juve era indietro).

    persino il quotidiano sportivo della capitale rese omaggio al titolo italiano conquistato dall’Inter (contro la Roma!) dando il giusto risalto alla notizia mentre invece i rosiconi di Tuttosport dettero solo la notizia che gli scudetti vinti dall’inter non erano 16 ma 15.

    sarà anche vero ma la notizia da dare era relativa al titolo di campione d’Italia non di quanti titoli avese vinto la capolista.

    se questo vi sembra giornalismo corretto…

    la prime pagine di quel quotidiano sono scritte in italiano e restano in memoria, chiunque può controllare.

  13. @Snis

    eh Snis..vorrei anch’io che nella realtà avessero dimora i modelli ideali che la realtà fosse una sorta di città del sole campanelliana o di el dorado ma questa è utopia..il mio non è cinismo ma realismo..il contingente insegna essere una serie di continue degenerazioni di modelli ideali ahimè..per cui sapendo che trovare un buon giornalismo sarà solo una speranza mi accontenterei che si parlasse del Milan di più, nel bene e nel male..vorrebbe dire che siamo noi la squadra più forte ed antipatica..questa è la realtà..questo è il prezzo da pagare per il successo..una squadrone che annienta la Reggina in casa non fa notizia, il suo leader indiscusso che rilascia dichiarazioni dubbie sul suo futuro fa notizia e lancia mille congetture..quello che tu chiami taglio è manifestazione del proprio pensiero..l’importante è non presentare il proprio pensiero come la verità..pensa quanto sono stufo io che guardo da anni studiosport e che sento sempre o quasi l’Inter come primo argomento e il Milan in fondo in fondo..alle volte perfino nella seconda parte dopo la pausa pubblicitaria! Io vi invidio!

  14. @Larssen

    Totalmente d’accordo con te su Tuttosport..esercito il mio diritto di critica affermando che per me è l’esempio più lampante di quello che io chiamo cattivo giornalismo.

  15. adamos…

    ….e siamo d’accordo anche su questo.

    di questo passo rimane solo che tu diventi interista. marcovan ci sta già pensando 😉

  16. @Larssen

    Eheheh..quello mai! 😉

    Veramente, l’utilizzo che in questi ultimi anni(dopo Calciopoli più o meno) sta facendo quel giornale del diritto di critica e di manifestazione del proprio pensiero è quanto di più lontano ci possa essere non solo dalla mia idea di buon giornalismo ma proprio dalla mia stessa concezione di come uno debba essere tifoso..e ti assicuro, ho alcuni amici juventini e pure a loro non piace assolutamente il modo di fare informazione di quel giornale.

  17. a me dà l’impressione di novella 2000 o tremila che dir si voglia e poi non mi piace quel taglio che dà di tipo confidenziale come se stesse (S)parlando di uno studentello quando si parla di Moratti o Mourinho o una studentella quando si parla dell’Inter.

    peccato perchè ha una grande tradizione alle spalle. solo alle spalle purtroppo.

  18. @Larssen

    Io penso che non abbia ancora compiuto quel passaggio che Hegel chiama Aufhebung..cioè il superare conservando..in questo caso quel giornale non ha ancora superato Calciopoli e non ne ha fatto un uso costruttivo per il futuro..io continuo a pensare che la Juventus di quegli anni fosse già fortissima di suo..che avesse una rosa effettivamente migliore di tutte le altre però non possiamo fare a meno di tenere conto di una sentenza sportiva che ci dice che alcuni dirigenti della Juventus non si sono solo accontentati di avere una rosa fortissima..quindi gli scudetti sono 27 e non 29..detto questo io sono tra quelli che non avrebbe assegnato lo scudetto del 2006 per una questione etica ma non è uno scandalo giuridicamente averlo dato all’Inter..comunque qua sono andato fuori-tema..quello che volevo dire che quel giornale scrive come se niente fosse successo ed alla Juventus fosse stato fatto un qualche torto quando invece sono alcuni suoi dirigenti ad aver fatto un male alla Juventus. Capisci cosa intendo Larssen?

  19. perfettamente adamos. perfettamente.

    mi meraviglia solo che la proprietà non intervenga. che la proprietà non legga il suo giornale?

    così rischia di perdere anche i lettori juventini perchè tuttosport ormai è diventato un giornale (sportivo)locale o forse lo è sempre stato e me ne accorgo solo ora.

    non può continuare all’infinito con questa strategia (se strategia si può chiamare).

    non trovo altre spiegazioni.

  20. Eh Larssen..mala tempora currunt..avevo letto una classifica tempo fa sui lettori medi giornalieri dei quotidiani e Tuttosport veniva appena dopo Il Sole 24 ore..con mio immenso stupore..quello di cui sono certo è che il vero juventino non può essere felice di vivere gioendo di eventuali disgrazie altrui..quel giornale sminuisce la stessa Juventus secondo me. Ciao amico nerazzurro!

  21. quello che tu chiami taglio è manifestazione del proprio pensiero Si , ma allora non devi presentarti come giornalista imparziale, bensì come tifoso di quella o quell’altra squadra, altrimenti si passa la manifestazione del pensiero si trasforma automaticamente nella famosa “prostituzione intellettuale”.

    l’importante è non presentare il proprio pensiero come la verità

    Ed invece questo accade puntualmente visto che le dichiarazioni dell’uomo di punta non sono “voglio andare via dall’Inter”, bensì un “vedremo” in risposta ad una domanda tendenziosa.

  22. ammazza oh,quanta vita che è spuntata su screwdrivers! :DDDD

    marcovan,hai letto il mio pvt?

    ora vedo se hai anche già risposto…

  23. Eeehhh, che bell’acquisto Adamos… di Larssen e Snis già sapevo. Peccato per quel difettuccio…

    Ok, bando ai complimenti, non fanno per me. 😉

  24. @Snis

    Ho già spiegato che ritengo che la prostituzione intellettuale si abbia quando vi è un imposizione dall’alto che non permette una scelta su che tipo di giornalismo fare, una censura preventiva su parole e tagli da dare e tu stesso hai detto che non c’è una direzione in questo senso bensi hai parlato di “un andare in automatico” dei giornalisti che è un po’ aleatorio se permetti e poco controllabile! La parzialità o no di un giornalista per una certa squadra da cosa la deduci? Dal fatto che lo stesso venga inviato a seguire per più anni la stessa squadra? O dal come dal tuo punto di vista particolare non tratti la squadra avversaria come vorresti fosse trattata da te? Imparzialità non è volere sentirsi dire ciò che si vuole che venga detto per trarre piacere e soddisfazione da ciò che si ascolta piuttosto, prima di tutto, riportare correttamente fatti dando sì una propria visione critica ma permettendo all’ascoltatore di farsi un’idea del tutto non coincidente. Nel momento in cui verranno totalmente censurati fatti in un’unica direzione là vi sarà prova certa di parzialità. Qualora non si avessero in studio i Berti o i Beccalossi della situazione oppure non venisse data la possibilità a dirigenti e proprietario e allenatore dell’Inter di dire la loro, o venisse censurato l’agente di Ibrahimovic che oggi ha detto che il giocatore rimarrà certamente, etc etc… Poi io non lo so, faccio un esempio, tu pensi che Bartolomucci sia un “prostituto intellettuale” asservito all’Inter? Di certo non è quello che penso io di Bartolomucci..può avere i suoi toni più o meno estremi nel presentare le cose ma lo reputo un buon giornalista. Ho fatto questo esempio tanto per dire quanto sia sbagliato generalizzare come principio..sparare nel mucchio è sempre superficiale secondo me..è necessario sempre approfondire e verificare caso per caso altrimenti torniamo alla demagogia.

    Riguardo alle dichiarazioni di Ibrahimovic io ho visto Studio Sport e non mi risulta abbia aperto con “Ibrahimovic lascia ufficialmente l’Inter a fine stagione”..questa è una verità..congetturare sulle sue frasi peraltro mandate in onda sono solo “stronzate” nella solita accezione di Frankfurt che presuppongono di entrare nella mente del giocatore ma la televisione italiana è fatta per lo più di esse che ci vuoi fare? L’ingigantire le cose con la presunzione di potere entrare e svelare l’intima coscienza dell’altro e la sua volontà è un voluto errore logico che ha il fine di “fare notizia” ed è una pratica che riguarda tutte le squadre..non solo l’Inter è vittima di questo cattivo giornalismo..mi ricordo tutta la settimana pre-derby vissuta con titoloni su un Ancelotti ormai ex-allenatore del Milan e solo perchè Leonardo stava prendendo il patentino di allenatore!

    Ora, se tu pensi che a tutti i giornalisti della carta stampata e della televisione sia imposto dall’alto di parlare male sempre e solo dell’Inter e di sparare a zero sull’Inter in continuazione con un immenso disegno doloso anti-nerazzurro di fondo pena un licenziamento od una dismissione a mansioni di inferiori livelli degli stessi con quindi minore retribuzione (tutta da valutare sul piano giuslavoristico la cosa peraltro!) in una sorta di clima del terrore io non sono d’accordo.

    Se tu pensi che il “parlare male” dell’Inter a cui fai riferimento abbia dirette influenze sui risultati in campo impedendo alla squadra più forte (l’Inter) di vincere il campionato io non sono d’accordo.

    Se invece mi dici che si leggono e si sentono tante “stronzate” e che c’è molto cattivo giornalismo in giro e poca qualità complessiva nell’informare io sono totalmente d’accordo.

    In conclusione,citando l’esempio di Antonio..stai sicuro Snis che se ci fosse la Sampdoria di turno che da 3 anni domina la serie A avrebbe lo stesso trattamento..identico..e sarebbe “odiata” allo stesso modo. Ricordi le voci sulla Roma protetta da Collina quando era una squadra da scudetto? O la dietrologia sul cambio di regolamento che permise a Nakata di giocare il famoso Juve-Roma 2 2?

    Da parte mia appunto sogno di non leggere nè sentire più “stronzate” sui giornali ed in Tv..magari..ma so che è una speranza vana ahimè quindi ripeto, mi accontenterei di sentire “parlare male” del Milan 😉

  25. adamos, dove sta scritto che la tua definizione di cosa sia “prostituzione intellettuale” è quella di Mourinho?

    Personalmente, non credo che serva una direttiva dall’alto, per parlare di P.I.: rimanendo alla metafora meretricia, mica tutte le prostitute (non intellettuali) rispondono allo stesso protettore, anzi, alcune non ce l’hanno proprio.

    Ciò che le accomuna è il fatto che fanno qualcosa in cambio di soldi, anzichè per piacere.

    I giornalisti che ad arte manipolano l’informazione, non essendo stupidi, vendono se stessi, il loro talento, la loro intelligenza.

    In cambio di cosa? mantenere il posto, far carriera in un sistema che vive di pochi luoghi comuni (il milan che fa le cose giuste anche quando raccatta sole, i napoletani sempre intervistati in quadretti da avanspettacolo, la juve ammantata di nobiltà, gli interisti simpatici solo se perdenti).

    Quindi tu chiamali come vuoi, per me Prostitute Intellettuali è la definizione giusta.

  26. e a proposito di Beccalossi: lunedì ad antenna 3 stavano facendo caciara, tanto per cambiare, sull’Inter: Becca interviene per dire che la storia che Mou avrebbe chiesto carta bianca, epurazioni e quant’altro a lui (che ancora qualche contatto in società ce l’ha) non risultava proprio.

    E’ stato subito zittito da conduttore e prostitute intellettuali pèresenti che han ripreso a far caciara su Mourinho antipatico, su Ibra, su qualsiasi cosa pur di sfrugugliare.

    Con una sonora risata, ho spento il tv.

  27. Per me l’unico vero giornalista sportivo è stato Beppe Viola…prima e dopo, nessuno come lui.

  28. @MrSarasa

    il giornalista di cui si parla in questo contesto non è per così dire il libero professionista che può essere la prostituta..onde per cui la metafora era già erronea in partenza da un punto di vista logico oppure doveva presumere parlarsi di una vera società di meretricio come legittima in altri paesi..quando parliamo qui di giornalista intendiamo sempre un dipendente che lavora per un’azienda e che segue delle direttive che non concernono il proprio diritto di opinione quanto piuttosto le mansioni..cioè io ti dico di occuparti di formula 1 poi scegli tu come farlo..quindi il paragone che fai tu sul protettore che non c’è per alcune prostitute è scorretto e non calza..nè io nè te sappiamo cosa intenda esattamente Mourinho con prostituzione intellettuale ma ciò che la logica impone è che anche Mourinho non sappia la situazione interna di tutte le testate giornalistiche e ragiona su un luogo comune pari a quelli che tu hai citato e cioè che la stampa e la televisione ce l’abbiano con l’Inter in quanto tale..è un clichè..quindi fondamentalmente una “stronzata” sempre nel senso non offensivo..cioè di parlare di qualcosa che non si conosce a fondo ma che è demagogicamente figlia di uno stereotipo e utile tirare fuori..i giornalisti non manipolano( espressione molto pesante) semplicemente è pausibile dire che spesso riportano dei fatti commentandoli attraverso un esercizio del diritto di critica che accondiscenda l’onda emotiva generale di quel preciso momento..ora l’onda è contro la Roma, ora è contro la Juve, ora è contro l’Inter..insomma contro il forte di turno..questo è cattivo giornalismo..ma anche qui..a rigor di logica..noi non dovremmo entrare nella lora “intimità” non potendo conoscere i reali fini che li portano ad agire in un determinato modo.

    Riguardo ad Antenna 3..anch’io sono tanto stufo di sentir parlare male di Inter..vorrei si cominciasse a parlare male un po’ del Milan..così potrei farmi io una sonora risata da primo in classifica 😉

  29. adamos, basta supercazzole!

    scrivi periodi lunghissimi con costruzioni sintattiche da 1800 che celano delle “verità” facilmente smentibili… mi sembri Bonolis 😀

    Qualche esempio concreto:

    quando parliamo qui di giornalista intendiamo sempre un dipendente che lavora per un’azienda e che segue delle direttive che non concernono il proprio diritto di opinione quanto piuttosto le mansioni..cioè io ti dico di occuparti di formula 1 poi scegli tu come farlo..quindi il paragone che fai tu sul protettore che non c’è per alcune prostitute è scorretto e non calza..

    non hai capito il paragone, evidentemente: io ho proprio detto che come non tutte le prostitute normali hanno un “protettore”, allo stesso modo quelle intellettuali non serve che abbiano una “guida dall’alto”, l’atto di prostituzione riguarda la propria intelligenza, che “sacrificano” al guadagno, distorcendo la realtà e quindi esponendosi allo scherno di chi può dire tranquillamente “il re è nudo”.

    ciò che la logica impone è che anche Mourinho non sappia la situazione interna di tutte le testate giornalistiche e ragiona su un luogo comune pari a quelli che tu hai citato e cioè che la stampa e la televisione ce l’abbiano con l’Inter in quanto tale..è un clichè..quindi fondamentalmente una “stronzata” sempre nel senso non offensivo..cioè di parlare di qualcosa che non si conosce a fondo ma che è demagogicamente figlia di uno stereotipo e utile tirare fuori.

    Quale logica? la tua?

    A me sembra “logico” che 2+2=4, quindi se lavori in un sistema, farai di tutto per non inimicartelo dall’interno.

    Mi sembra “logico” che se sei un giornalista con 20 o 30 anni di attività, e dici cose omettendone aalcune ed enfatizzandone altre, non puoi essere considerato un novellino che “sbaglia” in buona fede.

    i giornalisti non manipolano ( espressione molto pesante) semplicemente è pausibile dire che spesso riportano dei fatti commentandoli attraverso un esercizio del diritto di critica che accondiscenda l’onda emotiva generale di quel preciso momento..ora l’onda è contro la Roma, ora è contro la Juve, ora è contro l’Inter..insomma contro il forte di turno..questo è cattivo giornalismo..ma anche qui..a rigor di logica..

    eddaje… ma cosa c’entra il diritto di critica con l’enfatizzare sistematicamente ogni cosa che non vada bene (e raramente – per non dire mai – sul milan)?

    E anche dando per buono per ipotesi tale diritto, se esso viene esercitato per accondiscendere l’onda emotiva generale, perchè non si può parlare di prostituzione delle idee? della serie “penso A, ma siccome chi mi legge vuol sentire B, scrivo B”.

    noi non dovremmo entrare nella lora “intimità” non potendo conoscere i reali fini che li portano ad agire in un determinato modo.

    e vabbè, allora continuiamo a credere alle favole, o a scrivere di filosofia… insomma, tu magari credevi alla buona fede di Moggi, fino al processo sportivo, solo perchè non ne conoscevi l’intimità o i reali fini?

    seguendo questo modo di pensare, credo che potremmo ridurci ai bisogni elementari (mangiare, dormire, coplare) ignorando tutto il resto, senza discutere di nulla.

    Ognuno al riparo della propria intimità.

    😉

  30. @MrSarasa

    > Adamos, basta supercazzole!

    questo è esattamente l’approccio di chi si ritiene in possesso della verità..io non ho offeso le tue opinioni.

    >non hai capito il paragone, evidentemente: io ho proprio detto che come non tutte le prostitute normali hanno un “protettore”, allo stesso modo quelle intellettuali non serve che abbiano una “guida dall’alto”, l’atto di prostituzione riguarda la propria intelligenza, che “sacrificano” al guadagno, distorcendo la realtà e quindi esponendosi allo scherno di chi può dire tranquillamente “il re è nudo”.

    la tua è un’insinuazione molto superficiale e troppo generica a mio avviso che rischia di offendere onore e reputazione di una classe professionale intera basata su cosa? Su clichè? Fuori i nomi..chi lo fa? De Luca? Sanvito? Bartolomucci? Galeazzi? Lauro?Varriale?Graziano?Arturi? Verdelli? Sarebbe come dire che siccome ci sono casi di malasanità tutti i medici sono incapaci. Nomi e prove, il resto è aria fritta e demagogia tanto quanto dire che gli infortuni del Milan sono causa di Milan Lab.

    >Quale logica? la tua?

    A me sembra “logico” che 2+2=4, quindi se lavori in un sistema, farai di tutto per non inimicartelo dall’interno.

    Mi sembra “logico” che se sei un giornalista con 20 o 30 anni di attività, e dici cose omettendone alcune ed enfatizzandone altre, non puoi essere considerato un novellino che “sbaglia” in buona fede.

    Per la logica ti consiglio per esempio la lettura del Tractatus di Wittgenstein che ne dà un’ampia definizione e da cui emerge che ciò che tu chiami logico è in realtà un’eccesso di presunzione perchè descrivi cose che non sai e non conosci ma che immagini avvengano in un determinato modo..la tua è una presunzione relativa assolutamente controvertibile. Fatti..voglio condanne da parte della Autorità garante per le comunicazioni per disparità di trattamento in una certa trasmissione sportiva. Quella di cui parli non è la logica del sospetto ma la cultura del sospetto il che è ben diverso. Per cui in mancanza di fatti e prove e nomi ripeto che si tratta di cattivo giornalismo e da parte tua di demagogia.

    >eddaje… ma cosa c’entra il diritto di critica con l’enfatizzare sistematicamente ogni cosa che non vada bene (e raramente – per non dire mai – sul milan)?

    E anche dando per buono per ipotesi tale diritto, se esso viene esercitato per accondiscendere l’onda emotiva generale, perchè non si può parlare di prostituzione delle idee? della serie “penso A, ma siccome chi mi legge vuol sentire B, scrivo B”.

    ancora troppo vago e confuso quando dici e “raramente del milan” per esempio..sul diritto di critica è un concetto ben preciso con dei limiti ben precisi..prendere un fatto di cronaca ed esprimersi su di esso mantenendosi nei limiti della pertinenza e della continenza è ciò che tu chiami “enfatizzazione”..cioè io faccio sentire l’intervista di Ibra così come è stata e poi sul fatto di cronaca esercito il mio diritto di critica. Ora è una libera scelta del giornalista che taglio dare o come trattare la critica..il fatto che enfatizzi non significa automaticamente che lui possa avere un ritorno economico dalla cosa nè puoi provare che lo faccia per quel fine..per questo nella mia accezione non vende le sue idee e non si può provare la cosa..non si può provare nè che scriva sotto comando dall’alto nè che che ciò che dirà o scriverà che potrà portargli un forte consenso nelle masse sarà per lui vantaggioso economicamente. Sei troppo monocorde e semplicistico secondo me..magari al giornalista piace semplicemente sentirsi apprezzato dai più senza guadagnarci un euro in più! Che ne sai tu? Pensi che uno che dica che Ibra non intendeva dire anche andrà via possa essere licenziato o dismesso dalle sue mansioni?

    >e vabbè, allora continuiamo a credere alle favole, o a scrivere di filosofia… insomma, tu magari credevi alla buona fede di Moggi, fino al processo sportivo, solo perchè non ne conoscevi l’intimità o i reali fini?

    seguendo questo modo di pensare, credo che potremmo ridurci ai bisogni elementari (mangiare, dormire, coplare) ignorando tutto il resto, senza discutere di nulla.

    Ognuno al riparo della propria intimità.

    non si tratta di credere alla favole caro mio..si tratta di non farsi trascinare dal tumulto popolare, dalle banalità o dalle spiegazioni univoche della cose..Moggi? Forse non conosci la nostra costituzione..la presunzione di non colpevolezza è il discrimine fra uno stato di polizia ed uno stato di diritto..attendiamo di vedere al termine dei 3 gradi di giudizio come verrà giudicato Moggi. Il diritto sportivo è un ramo del diritto del tutto peculiare meno garantista comunque certo, l’ho giudicato colpevole dal punto di vista sportivo solo quando c’è stata la sentenza definitiva.

    Seguendo il mio modo di ragionare verrebbe rispettato perfettamente il postulato di Wittgenstein: “tutto ciò che si può dire lo si può dire chiaramente. Su ciò di cui non si può parlare si deve tacere” e si sentirebbero tante meno stronzate.

  31. @MrSarasa

    Ti spiego meglio che intenzione avevano i miei interventi, questa: avete una grande squadra, un buon tecnico molto intelligente, un presidente-tifoso pronto a mille sacrifici economici pur di farvi sempre più forti, avete la possibilità di vincere il terzo scudetto consecutivo sul campo..un consiglio..lasciate perdere le “stronzate” che vengono dette e scritte su di voi..è sempre successo che si parlasse tanto e spesso male del più forte..non datevene pensiero e non occupate tempo che potrebbe essere dedicato ad esaltare i vostri grandi giocatori per invece parlare di accerchiamenti televisivi o di titoli di giornali torinesi o romani..così gli date voi eccessiva importanza quando la meriterebbe ben di più un Cambiasso o un Santon o un Julio Cesar o qualunque altro dei vostri che ha fatto un ottimo campionato..se cominciamo noi tifosi a cambiare il nostro atteggiamento culturale sono convinto che di conseguenza cambierà anche il modo di fare giornalismo..quando le trasmissioni televisive impostate sul niente e i titoli di giornali gonfiati non verranno nè condivisi nè criticati bensì ignorati e si troveranno da soli a dirsi le loro “stronzate” allora dovranno cambiare per forza e fare veramente informazione..il botta e risposta fra chi accende la polemica, chi la alimenta e chi ci vede dietrologie diventa un immenso vortice di parole inutili da fiera dell’assurdo che niente hanno a che fare col calcio..godetevi i vostri meritati successi senza perdervi in certe fissazioni o vittimismi e a fine campionato se vincerete ancora tanto di cappello, non sarà stato certo per merito di ciò che hanno detto Corno, Scarpini o Bosio o altri 😉

  32. adamos, posto che nessuno di noi due convincerà l’altro, chiudiamola qua.

    E scusa se non leggerò Wittigstein, ma ho già una pila di libri in arretrato, eppoi mi sono reso conto un paio di anni fa che anche le cose in teoria perfette, comunque non troveranno mai applicazione pratica, vista l’imperfezioni degli uomini.

    Spero solo che tu non ti sia davvero offeso per il termine “supercazzola”, era una citazione da Amici Miei, e avevo messo pure lo smile!

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