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Abbiamo fatto quattro punti su sei contro la squadra dipinta formidabile ed imbattibile quest’estate, squadra sulla carta più forte di noi e non di poco. Squadra a cui abbiamo venduto quello che tutti definivano il nostro asso. E’ evidente che tanto quanto Leonardo aveva inciso negativamente quando si è trattato di perdere con lo Zurigo allo stesso modo ha invece inciso positivamente nel permettere al Milan di giocarsela col Real Madrid. Il 4-2-1-3 è una creazione sua, glielo si riconosca senza “se” e senza “ma”. La storia della semplice autogestione francamente non sta in piedi. Non regge nemmeno la storia che il Real fa schifo perché ne ha beccate quattro in Copa del Rey da una squadra di Serie C, ogni partita è un fatto a sé stante.

Abbiamo recentemente osservato dei movimenti sull’asse Galli-Pederzoli in ottica potenziamento del settore giovanile. Sono stati acquistati dei giovani talentuosi. Ci piace questo rinnovato interesse da parte della società per i giovani, l’intenzione è ottima. Ora ci auguriamo che questi giovani di belle speranze possano un giorno far parte stabilmente della prima squadra, nell’attesa di questo sospendiamo il giudizio sulla bontà di queste operazioni. In ogni caso ci preoccupa la possibilità di rivedere situazioni come quelle di Borriello e Paloschi, giocatori nostri che di fatto abbiamo dovuto o dovremo ricomprare a causa delle comproprietà. Si ricordi che queste vengono fatte per racimolare qualche soldino in più visto che la proprietà non pare più intenzionata ad elargire grandi cifre, ma forse neanche piccole e medie.

E’ notizia di ieri che l’acquisto della punta ghanese Adiyiah dovrebbe essere saltato. Pare ci sia di mezzo una richiesta d’ingaggio intorno ai due milioni l’anno da parte dei procuratori del giocatore, gli stessi di Cissokho. A queste cifre per me può restarsene in Norvegia. Sempre in tema di mercato l’arrivo di Beckham in prestito gratuito per altri sei mesi è positivo, darà il cambio sia a Pirlo che a Seedorf. Questo però non risolve alla lunga i problemi del nostro centrocampo che è logoro e vecchio nei suoi uomini cardine. Ci aspettiamo da parte della proprietà investimenti seri in questo settore e sulla fasce laterali. Attendiamo poco speranzosi ma non prevenuti. Ad Arcore ed in via Turati hanno molto da fare per riguadagnarsi la nostra fiducia. Se l’erano meritata in passato, se la devono rimeritare. E non è figlia solo delle vittorie, ci sono valori ancora più alti cui prestiamo fede, per esempio la chiarezza.