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Ora, che qualcuno possa non amare l'Italia mi sta pure bene. Voglio dire, lo capisco. Siamo chiassosi, litigiosi, impiccioni, amiamo la legge e l'ordine soltanto quando riguardano il nostro prossimo, troviamo enormi difficoltà a comunicare in una lingua differente dalla nostra (che peraltro stupriamo frequentemente).

Abbiamo un sacco di difetti noi italiani, è vero. Anche qualche pregio per la verità, tipo i soldini che Moratti (italiano) e l'Inter (squadra italiana) versano copiosamente nelle tasche dello Special One per allenare in Serie A (lega italiana),  ma questi pregi al Mou non bastano. E ripeto, lo accetto, pur amando il mio Paese non sono certo uno che se la prende se uno straniero non condivide con me questo amore. I gusti sono gusti. Non ho mai visitato il Portogallo ma chissà?, se un giorno recandomici  lo trovassi un Paese di merda lo direi senza problemi, quindi in un certo senso siamo pari, io e il Mou.

Questo per precisare che non è per amor di patria che dopo questa intervista mi sta ancor più sui maroni lo Specialone, bensì per tutto il resto in essa contenuto. Trovarvi qualcosa che non sia una stronzata è quasi impossibile, in primis il riferimento al Mancio che è qualcosa di veramente poco elegante.

Seguiranno ovviamente smentite, vittimismi e sottili distinguo da parte del portoghese e soprattutto dei suoi aggressivi seguaci. Insomma, i soliti bla bla bla fatti di  "prostitute intellettuali" e quant'altro.

A proposito del Mancio, complimenti per il buon debutto in Premier.