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E’ fatta, uno degli allenatori vincenti della nostra storia ha firmato per i gobbi. Poco male, a me non è che ‘ste cose tolgano il sonno. Per intenderci, il fatto che il mio adorato Shumi correrà con la Mercedes il prossimo mondiale di F1 non potrà in alcun modo rovinarmi l’immarcescibile immagine del pentacampione che il crucco fu  con  la Rossa.

La mia opinione è che la dirigenza bianconera sbagliò ad allontanare il "settantenne" Ranieri. Ferrara, il nuovo Guardiola, ha pochissime colpe. Zac non mi ha mai entusiasmato, troppo poco prudente il suo credo calcistico per un fabiocapelliano come me, e in più non è che il suo gioco sia poi tutta questa bellezza. Lo scudo conquistato con noi è stato il più orgasmico di tutti i tempi,  ma chiaramente frutto di culo sesquipedale. Inoltre l’allenatore è romagnolo, noi romagnoli ai nostri simili  perdoniamo ogni cosa eccetto una: il successo. Basti pensare a Sacchi Arrigo, Mussolini Benito, Gardini Raul, Ballardini Davide  (scherzo sul Balla, ma sono certo che, non appena sfonderà definitivamente, qualcosa che non va gli troveremo di certo).

E poi, come l’Arighe, il buon Zac nasce interista.  Dev’essere terrificante raggiungere l’acme del successo con una squadra rivale, odiata visceralmente sin dai tempi dell’infanzia. Chiedete a Balotelli o Bergomi (per sempre due di noi) se non ci credete.

Okay, ed ora un po’ di buona creanza, quella che si deve ad un ex che tutto sommato, col suo smisurato deretano (poi esauritosi), ha contribuito ad irrobustire la nostra già ricchissima bacheca: auguro ad Alberto di continuare la sua carriera sulla falsariga di quella post-milanista, ossia di proseguire a cannare clamorosamente e puntualmente.

Non me ne voglia Zac, non è colpa mia se dopo di noi ha fatto  scelte di merda. Vabbé, per farmi perdonare gli faccio un bel regalo. Conoscendo il suo orientamento politico sono certo che gradirà.