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Amantino Mancini
è un giocatore di trent’anni dal talento mai pienamente espresso, sempre ammesso che tale supposto talento sia mai stato valutato nella giusta misura. A me il Mancini romanista è sempre piaciuto, quello interista è ingiudicabile. Sempre ai margini, mai incisivo le rare volte che Mourinho l’ha mandato in campo. Insomma, un vero flop.

Alla luce di questo colpo di scena (i rapporti fra le due società dovevano essere “gelidi”, mah…), a questo punto mi arrendo. Il mercato del Milan, per lo meno quello della prima squadra – la Primavera pare si stia muovendo in silenzio e bene –  è quanto di più strambo ed estemporaneo abbia mai visto. Pure il tanto (giustamente) vituperato Farina si muoveva con più lucidità, almeno all’apparenza. Questa mossa avrebbe senso soltanto se il brasiliano fosse ancora in grado di saltare sistematicamente l’uomo, cosa  sulla quale sono assai scettico. Poi non so, la domanda sorge spontanea: perché diavolo l’Inter dovrebbe regalarci un giocatore integro e brillante che, se riuscisse ad inserirsi in tempi brevi, potrebbe migliorarci? I casi sono tre: o sono tornati i pirla di un tempo, o sono i soliti inguaribili sbruffoni, oppure Mancini  o Mansini che dir si voglia è una chiavica ed i pirla siamo noi. 

Ah, un’ultima ipotesi, la solita: COMPLOTTO!!! Galliani ha convinto il giocatore a far cagare per due anni per  poi accaparrarselo per un tozzo di pane. Il solito, diabolico Adrianone.