
Domanda, che rivologo principalmente a me stesso: se ad esempio Pato o Thiago Silva andassero ad assistere al prossimo Inter-Chelsea, mi seccherebbe?
Risposta: certo, ne sarei sconvolto, grosso modo come quando Cecchi Paone rivelò la propria bisessualità.
Tuttavia c’è altro oltre ad una mera presenza in tribuna in occasione di una gara del Milan: Mario, secondo alcuni, dovrebbe evitare di sbandierare la fede milanista risalente all’infanzia. Il ragazzo ha una certa tendenza a farsi dei nemici un pò ovunque, un pò perché ha la testa dura come il granito e molto perchè, evidentemente, ritiene che spifferare tutto ciò che gli passa per la mente sia un pregio. E lo è, ma purtroppo nel mondo reale – ed in particolar modo nel mondo del calcio – le cose spesso si rovesciano, i pregi diventano difetti e viceversa. E’ quindi vero, Mario potrebbe evitare di sbandierare ma, come dicevo, ha la testa dura. Diciamo che si sente uno sborone e, giacché la personalità non gli manca, non ha tutti i torti.
Apro una parentesi. Si dirà allora che pure Mourinho è uno sborone perché dice quello che pensa. Sbagliato, Mourinho dice soltanto quello che pensa possa tornargli utile. Mourinho è il paladino esclusivamente di sé stesso e di chi gli paga lo stipendio. C’è una certa differenza fra lui e il genuino Balotelli. Chiusa parentesi (se non parlo male di Mourinho almeno una volta alla settimana non mi sento realizzato).
Torniamo a Mario: secondo me dobbiamo piantarla tutti quanti di rompere le scatole a questo ragazzo. Tutti. Dicevo poc’anzi che egli potrebbe evitare di ripetere continuamente che è milanista. Okay, nel calcio ci sta. E’ il resto che non ci sta affatto.
Non è necessario sezionare con tanto accanimento le mosse di un ventenne e riportarle come se fossero chissà quali notizie clamorose. Tanto più, come in questo caso, quando si tratta di mosse non solo innocenti, ma anche inerenti alla sua professione.
Siamo di fronte ad un calciatore che si reca allo stadio, in sostanza. Embé? Che notizia-bomba sarebbe mai questa? Direi che esiste la possibilità che un calciatore sia più interessato al calcio rispetto a, che ne so?, al Curling o agli Scacchi. O no? Eppure la faccenda, come in occasione di Milan-Novara di Coppa Italia, è finita sui giornali e addirittura nei notiziari sportivi, per di più condita da insinuazioni varie. Una di esse è quella che tenta di far passare il ragazzo per uno stronzo ogni volta che emette un respiro, un’altra, la più trendy, è che il calciatore prima o poi, essendone tifoso, finirà al Milan. Fantascienza pura, ma che evidentemente stuzzica le perverse fantasie milaniste nonché le abituali ire interiste. E che quindi fa vendere.
Mario avrà pure tanti difetti, e come tutti i ventenni di tanto in tanto fa qualche cazzata (che poi le cazzate le fanno pure i quarantenni a ben pensarci). Magari è pure giusto che un personaggio pubblico debba sopportare queste continue attenzioni, non so. Ma non è giusto trasformare in cazzate cose invece normalissime, tipo un calciatore che va a vedere la partita di Champions della squadra del cuore di quando era fanciullo.
Io il post lo avevo salvato e visto che fra selezione del video e riorganizzazione del palmares di pippo di wikipedia per dargli un tocco mio ci avevo messo un pò a farlo mi sembrava giusto postarlo da qualche parte anche fra i commenti. La dicitura sotto era solo di spiegazione delle circostanze che mi hanno portato a postarlo qui. Come vedi è stata riportata solo ed esclusivamente la notizia senza commento alcuno o aggettivo sulla mia opinione riguardo la cancellazione.
I commenti sottostanti invece riprendono la discussione che era sul forum.
Su Inzaghi si era inoltre iniziata una breve discussione ieri sempre su questo post. Quindi non ritengo corretto dire che sono state portate qui le faccende degli altri blog, visto che il mio commento che si sintetizza con No comment è già stato riportato su caro vecchio diavolo. Qui è stata solo riportata una notizia, esattamente come ognuno di noi riporta qualunque tipo di notizie ogni giorno.
Grande Leo. Altro che tortello. Questo le cose le dice e le dice pure pubblicamente. Mica ci mette tanto a rispondere al presidente.
Grande Leo e se ti fa girare i coglioni mandalo a fare in culo. E lascialo in mezzo a una via. ormai non se lo caca di pezza nessuno. In pochi mesi ha perso lodo alfano, voti, consensi, moglie, Kaka, tifosi e se continua cosi perde pure il suo allenatore che gli sta salvando il culo.
La fine di un mito. Il re è nudo.
+++++++++++++++++++++++++++++++++Leonardo
———————————————————-Silvio
Silvio cavati dai coglioni e con questo ti sei giocato anche il voto alle regionali.
grandissimo leonardo, ottima risposta.
spero solo che un giorno leo vuoti il sacco e ci faccia una bella cantata.
preso da eurosport.it:
Un signore, non esiste definizione più azzeccata per Leonardo. E’ vero, il brasiliano è alla sua prima esperienza da allenatore. E’ vero, dal Milan ci si aspetta sempre il massimo. Ma è altrettanto vero che il male dei rossoneri, sempre che di male si debba parlare, non dipende esclusivamente da lui. Anzi, Leo ha avuto coraggio, dopo un avvio di campionato in chiaroscuro, ha saputo rimettere la macchina rossonera in carreggiata, rendendola per lunghi tratti l’unica credibile antagonista alla corazzata nerazzurra. E la classe, l’onestà, e l’estremo rispetto che Leonardo nutre verso quella che è a tutti gli effetti la sua famiglia emergono ogni qualvolta il patron Berlusconi esce allo scoperto punzecchiando in pubblica piazza, pur indirettamente, l’operato del tecnico. "Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. C’è stata una politica stabilita e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola": così Leo risponde alle affermazioni sul gioco del Milan fatte da Silvio Berlusconi durante una cena con parlamentari del Pdl.
Ma allenare una grande squadra comporta anche effetti collaterali di questo tipo. Basti chiedere ad Ancelotti, o prima di lui anche a Zaccheroni. Berlusconi è fatto così, a lunghi silenzi alterna uscite talvolta poco felici nei confronti dei timonieri scelti per condurre nella giusta rotta la nave rossonera. Ma al neo-Milan di Leonardo serve adesso più che mai fiducia. L’addio di Kakà al termine della scorsa stagione, le polemiche innescate da un Ronaldinho a fasi alterne, il poco deciso intervento nelle sessioni di mercato…tutte attenuanti delle quali il patron dovrebbe probabilmente tenere conto prima di giudicare la squadra. "Per andare avanti – prosegue Leonardo – ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Ma neanche male, perché è una squadra matura".
"Sono da 13 anni in questa società e basta una parola del presidente, una. Non ho problemi di contratto – sentenzia Leo – la società non pagherà mai due allenatori. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, tutti. La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso; contro il Manchester ha giocato meglio e questo va difeso: abbiamo perso ma le cose vanno analizzate con logica".
LEO IDOLO!!!!!!
adamos, in arrivo un pvt
preso da eurosport.it:
Un signore, non esiste definizione più azzeccata per Leonardo. E’ vero, il brasiliano è alla sua prima esperienza da allenatore. E’ vero, dal Milan ci si aspetta sempre il massimo. Ma è altrettanto vero che il male dei rossoneri, sempre che di male si debba parlare, non dipende esclusivamente da lui. Anzi, Leo ha avuto coraggio, dopo un avvio di campionato in chiaroscuro, ha saputo rimettere la macchina rossonera in carreggiata, rendendola per lunghi tratti l’unica credibile antagonista alla corazzata nerazzurra. E la classe, l’onestà, e l’estremo rispetto che Leonardo nutre verso quella che è a tutti gli effetti la sua famiglia emergono ogni qualvolta il patron Berlusconi esce allo scoperto punzecchiando in pubblica piazza, pur indirettamente, l’operato del tecnico. "Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. C’è stata una politica stabilita e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola": così Leo risponde alle affermazioni sul gioco del Milan fatte da Silvio Berlusconi durante una cena con parlamentari del Pdl.
Ma allenare una grande squadra comporta anche effetti collaterali di questo tipo. Basti chiedere ad Ancelotti, o prima di lui anche a Zaccheroni. Berlusconi è fatto così, a lunghi silenzi alterna uscite talvolta poco felici nei confronti dei timonieri scelti per condurre nella giusta rotta la nave rossonera. Ma al neo-Milan di Leonardo serve adesso più che mai fiducia. L’addio di Kakà al termine della scorsa stagione, le polemiche innescate da un Ronaldinho a fasi alterne, il poco deciso intervento nelle sessioni di mercato…tutte attenuanti delle quali il patron dovrebbe probabilmente tenere conto prima di giudicare la squadra. "Per andare avanti – prosegue Leonardo – ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Ma neanche male, perché è una squadra matura".
"Sono da 13 anni in questa società e basta una parola del presidente, una. Non ho problemi di contratto – sentenzia Leo – la società non pagherà mai due allenatori. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, tutti. La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso; contro il Manchester ha giocato meglio e questo va difeso: abbiamo perso ma le cose vanno analizzate con logica".
LEO IDOLO!!!!!!
adamos, in arrivo un pvt
preso da eurosport.it:
Un signore, non esiste definizione più azzeccata per Leonardo. E’ vero, il brasiliano è alla sua prima esperienza da allenatore. E’ vero, dal Milan ci si aspetta sempre il massimo. Ma è altrettanto vero che il male dei rossoneri, sempre che di male si debba parlare, non dipende esclusivamente da lui. Anzi, Leo ha avuto coraggio, dopo un avvio di campionato in chiaroscuro, ha saputo rimettere la macchina rossonera in carreggiata, rendendola per lunghi tratti l’unica credibile antagonista alla corazzata nerazzurra. E la classe, l’onestà, e l’estremo rispetto che Leonardo nutre verso quella che è a tutti gli effetti la sua famiglia emergono ogni qualvolta il patron Berlusconi esce allo scoperto punzecchiando in pubblica piazza, pur indirettamente, l’operato del tecnico. "Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. C’è stata una politica stabilita e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola": così Leo risponde alle affermazioni sul gioco del Milan fatte da Silvio Berlusconi durante una cena con parlamentari del Pdl.
Ma allenare una grande squadra comporta anche effetti collaterali di questo tipo. Basti chiedere ad Ancelotti, o prima di lui anche a Zaccheroni. Berlusconi è fatto così, a lunghi silenzi alterna uscite talvolta poco felici nei confronti dei timonieri scelti per condurre nella giusta rotta la nave rossonera. Ma al neo-Milan di Leonardo serve adesso più che mai fiducia. L’addio di Kakà al termine della scorsa stagione, le polemiche innescate da un Ronaldinho a fasi alterne, il poco deciso intervento nelle sessioni di mercato…tutte attenuanti delle quali il patron dovrebbe probabilmente tenere conto prima di giudicare la squadra. "Per andare avanti – prosegue Leonardo – ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Ma neanche male, perché è una squadra matura".
"Sono da 13 anni in questa società e basta una parola del presidente, una. Non ho problemi di contratto – sentenzia Leo – la società non pagherà mai due allenatori. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, tutti. La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso; contro il Manchester ha giocato meglio e questo va difeso: abbiamo perso ma le cose vanno analizzate con logica".
LEO IDOLO!!!!!!
adamos, in arrivo un pvt
preso da eurosport.it:
Un signore, non esiste definizione più azzeccata per Leonardo. E’ vero, il brasiliano è alla sua prima esperienza da allenatore. E’ vero, dal Milan ci si aspetta sempre il massimo. Ma è altrettanto vero che il male dei rossoneri, sempre che di male si debba parlare, non dipende esclusivamente da lui. Anzi, Leo ha avuto coraggio, dopo un avvio di campionato in chiaroscuro, ha saputo rimettere la macchina rossonera in carreggiata, rendendola per lunghi tratti l’unica credibile antagonista alla corazzata nerazzurra. E la classe, l’onestà, e l’estremo rispetto che Leonardo nutre verso quella che è a tutti gli effetti la sua famiglia emergono ogni qualvolta il patron Berlusconi esce allo scoperto punzecchiando in pubblica piazza, pur indirettamente, l’operato del tecnico. "Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. C’è stata una politica stabilita e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola": così Leo risponde alle affermazioni sul gioco del Milan fatte da Silvio Berlusconi durante una cena con parlamentari del Pdl.
Ma allenare una grande squadra comporta anche effetti collaterali di questo tipo. Basti chiedere ad Ancelotti, o prima di lui anche a Zaccheroni. Berlusconi è fatto così, a lunghi silenzi alterna uscite talvolta poco felici nei confronti dei timonieri scelti per condurre nella giusta rotta la nave rossonera. Ma al neo-Milan di Leonardo serve adesso più che mai fiducia. L’addio di Kakà al termine della scorsa stagione, le polemiche innescate da un Ronaldinho a fasi alterne, il poco deciso intervento nelle sessioni di mercato…tutte attenuanti delle quali il patron dovrebbe probabilmente tenere conto prima di giudicare la squadra. "Per andare avanti – prosegue Leonardo – ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Ma neanche male, perché è una squadra matura".
"Sono da 13 anni in questa società e basta una parola del presidente, una. Non ho problemi di contratto – sentenzia Leo – la società non pagherà mai due allenatori. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, tutti. La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso; contro il Manchester ha giocato meglio e questo va difeso: abbiamo perso ma le cose vanno analizzate con logica".
LEO IDOLO!!!!!!
adamos, in arrivo un pvt
leonardo gran bella persona, ha tutta la mia solidarietà perchè nella vita l’onestà non paga. mai
Grande Leo.
Cmq qualcosa si sta rompendo sicuramente.
Se anche Suma comincia a parlare male di S.B.
O è arrivato ad un punto di fastidiosità enorme oppure c’è aria di vendita…
E cmq Leo mi piace. Vaffanculo a ttt.
Magari tatticamente avrà ancora molto da imparare ma a livello di gestione e mediaticoè veramente bravo…continua cosi!
è arrivato al punto, caro mdm, che o si sceglie il milan o si sceglie berlusca.
p.s. lo vedi il mio avatar? ecco.
Zio scegliere tra il Milan e Berlusca è la cosa più facile del mondo. Solo Emilio fede avrebbe dei dubbi…
Questa persona sta giocando con i sentimenti della gente… e rischia…
Allora Suma in queste ore sarà stato sommerso di mail e anche lui si è è rotto di perdere abbonati a cazzo per colpa di Silvio.
Propongo di scrivere tutti a milan Channel e di utilizzare tutti l’ avatar di Leonardo. Riempire i post di commenti e fare una bella foto con i commenti di tutti noi con l’ avatar di Leonardo da mandare a studio milan che ne dite?
inoltre metterei in cima su screw drivers la foto di leo con scritto…
Il blog che sta con l’ unico vero grande uomo. Cazzo facciamoci sentire ++++++ Leo
———— Silvio
E noi che pensavamo a Leo come uno "yes man"….
Sul mercato credo che sia inbufalita nn poco per il mancato acquisto di denti storti e fagiano..
Yes man una sega…questo è un grande uomo dalla cima dei capelli al unghia del mignolo del piede e un vero Signore come ne esistono pochi.
Berlusconi Vattene dal Milan non sei degno
+++++++++++++++Leo
————————-Silvio
non vedo l’ ora di vedere il nuovo post