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Cade l'ultimo baluardo, l'ultimo sport in cui ce la potevamo giocare ancora coi cugini iberici, quello a cui tenevamo di più, sia noi sia loro: il calcio. O se vogliamo Futbol, come dicono loro. Sì, c'è ancora il Volley, ma insomma, ultimamente neppure noi siamo più tanto brillanti in questa disciplina, perlomeno non come in passato; e poi occorre dire che loro, i pallavolisti spagnoli,  nel 2007, guidati da un tecnico italiano, hanno centrato sorprendentemente il titolo europeo.

A parte questo, nel tennis non c'è mai stata storia, meglio loro da secoli; nel basket, ora come ora, molto meglio loro (c'hanno pure una stella bi-titolata NBA, Pau Gasol, guarda caso catalano); nel ciclismo beh, non volendo considerare tutti i lati oscuri di questo sport e che proprio la Spagna è la nazione che desta maggiori sospetti, meglio loro.

Tutto questo si sa, mi irrita, mal sopporto le valanghe di cacca e pregiudizi che il tifo e la stampa spagnola riversano sul nostro calcio ad ogni occasione, mentre noi, al contrario, ci dimostriamo sempre così ben disposti nei loro confronti.  E ancor di più mi irrita la terza finale persa dalla "mia" Olanda. Una maledizione.

Ma se nel '74 il rammarico fu grande perché a giocarsi la finale con i fortissimi padroni di casa tedeschi fu una delle formazioni più forti mai schierate in un campo da calcio, nel '78 lo fu già meno, perché l'Olanda era priva di Cruijff, il blocco dell'Ajax era un pò invecchiato e l'Argentina era non soltanto molto forte, ma anche sospinta da, diciamo così, quel vento particolarmente favorevole di cui beneficiano le nazioni governate da dittature più o meno feroci allorché organizzano un evento sportivo di visibilità mondiale.  

In questa occasione, il rammarico è ancora minore che in Argentina. La Spagna è la più forte, il blocco catalano è qualcosa di irripetibile, ma anche i vari Casillas, Villa eccetera, hanno contribuito enormemente al meritato trionfo finale. L'Olanda ha picchiato molto, troppo, ma forse è questo che l'ha tenuta in corsa fino alla fine. In finale ha mostrato poca roba, ma aveva già fatto tantissimo in precedenza, anche durante le qualificazioni, peraltro disponendo di una squadra confezionata molto bene ma – eccetto qualche individualità di altissimo livello (Stekelenburg, Sneijder, Robben) – non eccezionale a livello di talento puro. E comunque un talento puro medio non paragonabile a quello ridondante dei neo-campioni del mondo. Cionostante, se Robben avesse segnato…

Vabbé, lasciamo stare i se e i ma, non hanno senso nel calcio. A conti fatti ripeto, ha vinto la squadra più forte del mondo ed è giusto così.

Due parole su Del Bosque: nelle varie dispute avvenute in passato qui ed altrove  su chi fosse il miglior allenatore del creato (Mourinho, Capello e Ancelotti piuttosto che Ferguson o Benitez), ci siamo sempre dimenticati di Vicente il Vincente. Date un'occhiata al suo palmarés, poi ditemi che cosa ne pensate.