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A TUTTO CAMPO….GHOST TO GHOST


Gaetano, conducente di una carrozzella a cavalli a Roma, ha 75 anni e il padrone della licenza lo vuole pensionare. Per il cavallo Nestore, anch’esso ormai vecchio, si profila la “soluzione finale” al macello. Ma Gaetano non ci sta e vaga per Roma col fedele animale…

Sintetica trama di una storia che si sta ripetendo, metaforicamente parlando, al Milan.
Pippo Inzaghi, pluridecorato bomber, è stato messo in un cantuccio. In altri ambiti verrebbe definito pre – pensionamento.

Inzaghi ha da poco compiuto 38 (trentotto) anni.
A Novembre 2010 ha subito una operazione al legamento crociato.
Pare non sia ancora recuperato completamente all’attività agonistica.
Finora è stato visto all’opera solo nell’amichevole con la Solbiatese.
E’ stato escluso dalla lista Champions per la fase a gironi.

Ora, analizzando il tema dell’esclusione, non riesco a trovare una sola motivazione ragionevole per obiettare alla scelta dell’allenatore.
Si dice che Pippo sia deluso e incazzato perché non può migliorare il suo record. Francamente non mi interessa.
Mi chiedo solo se, in queste condizioni fisiche e anagrafiche, la sua presenza in C.L. possa essere ritenuta utile alla causa. Io dico di no.
Poteva tranquillamente smettere lo scorso anno, ma non l’ha fatto. La Società poteva tranquillamente lasciarlo andare, ma non l’ha fatto. Poteva esserci la suo posto un altro attaccante, fisicamente più affidabile, ma non c’è.
Mi spiace. Gli sarò sempre grato, per quanto ha dato in termini di rendimento ed emozioni a noi rossoneri, ma trovo giusto che ora stia tranquillo e non si metta a fare capricci.