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SALA D’ATTESA – Il prossimo avversario, per inaugurare il 2012

Terza puntata di questa rubrica dedicata alle squadre estere, dopo quelle su Bayern Monaco e Manchester City.

...tornerà a brillare nel prossimo futuro?

  Stavolta ci troviamo oltralpe, sulla Senna, dove dall’estate scorsa il club più della capitale, nonchè uno dei più importanti storicamente di tutta la Francia, è diventato il nuovo giocattolo nelle mani di un ricco, ricchissimo, sceicco. Il club come è conosciuto adesso nasce nel 1970 dalla fusione dei due principali club parigini, lo “Stade Saint Germain” e il “F.C. Paris”, nel 1974 conquista la massima divisione (mai abbandonata) e negli anni ’80 arrivano i primi trofei, con la coppa di Francia (1982) e la Ligue 1 (1985).

I titoli però restano pochi, anche se negli anni ’90 la squadra viene rinforzata, e di molto, per poter competere con l’OM, arrivando ad ottenere due trofei continentali (unica squadra Francese a riuscirci) ed il primo posto nella calssifica IFFHS nel 1998.
Nei suoi primi quarant’anni si sono alternate quattro diverse presidenze fino all’avvento arabo dell’estate 2011: anche in Francia, dopo Inghilterra e Spagna, è cominciata l’invasione dei petroldollari, a suon dei quali hanno attraversato il confine italico primo fra tutti Leonardo, seguito poi da Sirigu, Pastore, Menez e si vocifera il prossimo sia Balzaretti, che raggiungerebbe la sua compagna in terra di Francia.

 In attesa di colpi possibili, c’è già un acquisto praticamente fatto, ed è un ex-rossonero: David Beckham andrà a rivestire la maglia blue da gennaio 2012 per il prossimo anno e mezzo.
Acquisto tecnicamente e tatticamente importante, come abbiamo potuto ammirare noi nei pochi mesi di permanenza in rossonero, perchè oltre ad essere uomo immagine è un professionista serio e affidabile.
ALtri colpi di mercato non sono ancora all’orizzonte, nonostante l’intromissione nelle trattative per Borriello (ormai accasato alla juve?) e, ultima in ordine di tempo, per Tevez.

Il problema più importante, però, resta l’allenatore; quell’Antoine Kombouaré infatti, non ha mai convinto appieno Leonardo, tanto che sono circolate notizie insistenti di una sua sostituzione con nomi più altisonanti, uno su tutti  quello di Ancelotti, altro indimenticato ex-rossonero. Voci che la vigilia di Natale, come preannunciato nel post della scorsa settimana, sono diventate una lettera di licenziamento per l’allenatore corso, il cui successore sarà, ormai con tutta probabilità, proprio Carletto, uomo fortemente voluto da Leonardo, che può garantirgli un mercato sontuoso grazie ai soldi del presidente: già circolano, infatti, voci di approdi che sanno di nostalgia quali Kakà e, attenzione a noi, Pato…

LA STAGIONE – come sta andando: un inizio di campionato poco esaltante, con 1 punto in due partite e una panchina già calda. La successiva, seppur incostante, ripresa, che ha portato la squadra in testa alla classifica, laureandosi campione d’inverno a quota 40 punti, con tre punti di vantaggio sul Montpellier e sei sul Lilla detentore del titolo.
Opposta, invece, la situazione in Europa League: alla partenza col botto, doppia vittoria nel turno preliminare (2-0, 4-0) e vittoria all’esordio nel girone, sono seguiti risultanti deludenti, che hanno portato alla precoce eliminazione dalla competizione, rimettendo in bilico le sorti di Kombouarè.
Si può paragonare al City?: l’inizio di queste avventure è sempre difficile, tanti cambiamenti, tanti giocatori nuovi, tante aspettative. Per ora resta una squadra mediocre, che può vincere un campionato di medio livello come la Ligue 1, ma ancora non competere con le grandi Europee.
Il primo test interessante, seppur non troppo attendibile date le circostanze, (le squadre infatti saranno sotto carichi di lavoro muscolare importante) sarà quello di Mercoledì 4 gennaio contro di noi, nel mezzo del ritiro natalizio, dove potremo vedere all’opera questa squadra pressochè nuova, contro la nostra, decisamente più rodata sul piano tattico e del gioco.
..Ritorno alla città dei tulipani ora, a risentirci l’anno prossimo!

18 commenti su “Paris Saint Germain

  1. A me il PSG non preoccupa neanche un po’.
    I suoi acquisti principali sono giocatori che provengono dal Palermo. Pur essendo Pastore un signor giocatore, avrebbe bisogno di crescere e giocare circondato da campioni (come fu per Kakà nel 2004 al milan, dove giocava con gente del calibro di maldini, cafu, stam, crespo, gattuso, pirlo, sheva, inzaghi, tutti in grande spolvero), e non da ragazzi che hanno per lo piu militato in squadre da mezza classifica.
    Balzaretti è un buon giocatore, sì, lo vorrei al milan, sarebbe il nocerino della fascia.
    Ma Sirigu alterna troppo prestazioni buone a cazzate colossali.
    E Menez? talentuoso, sì, ma mai decisivo. Buono per la Ligue 1, non di più.
    Beckham è a fine carriera, Kakà è finito. Se andasse bene in Francia, starebbe solo facendo il suo.

    La differenza col Man City sta in questo: gente come Balotelli, Aguero, Nasri (seppur sottotono), Dzeko è abituata a ben altri palcoscenici. La competizione che c’è tra loro (stravinta da Marione nostro, per ora), oltre a un assetto di squadra abbastanza solido, rende i Mancunians (gli abitanti di manchester si chiamano cosi!) una squadra molto piu temibile dei mangialumache parigini.

    Io continuerò comunque a “tifare” il City: è pur sempre la squadra degli Oasis!

  2. ma quel sceicco del petrolio avrebbe forse dovuto investire nelle energie rinnovabili piuttosto che nelle energie dispersibili…i giocatori del PSG hanno da anni la fama di essere sovrapagati per dei risultati sempre deludenti

  3. Benvenuto a Dizò… Che penso sia un nuovo utente (o almeno credo!?!?).

    La strada per il PSG è lunga, ma non poi così lunga.

    Il Man City ha impiegato sostanzialmente 3 anni ad arrivare dove è arrivato, prevedo quindi, salvo improvvisi abbandoni Qatarioti, un PSG temibile entro il 2015.

    La vera domanda è la seguente: Ma quale sarà il destino di queste squadre “arabe” dopo i mondiali in Qatar del 2022?!

    Perchè l’obiettivo è in sostanza quello, portare il mondo arabo ad alto livello nel calcio entro quei mondiali!

  4. Dizò è una nuova utentessa (ebbene sì) d’oltralpe, fan sfegatata del nostro Alex!

    Camisa, la reale differenza tra PSG e la coppia ManCity-Malaga è la competitività del campionato.
    Se io fossi un fenomeno del pallone, desideroso di fare soldi, sceglierei sicuramente il campionato inglese o spagnolo, di certo non quello francese.
    Se un magnate del petrolio acquistasse una squadra italiana, che so, un Palermo (sai che goduria?????), una Fiorentina… La convergenza di campioni tornerebbe nel nostro campionato (sebbene il Milan e la Juve stiano riguadagnando appeal, e l’inter l’ha mantenuto finche c’era Mourinho).

    La verità è che queste squadre neomiliardarie godranno di un vero appeal quando oltre ai soldi si renderanno capaci di battere sistematicamente le grandi squadre europee. A livello di blasone, Real, Barcelona, Manchester Utd, Milan, Bayern Monaco sono sempre molti gradini sopra.

  5. Penso anche io che a forza d’iniezioni di denaro arabo il PSG nel giro di poco tempo diventerà competitiva ai vertici europei. Ha indubbiamente lo svantaggio di appartenere ad una lega con poco appeal (anche rispetto alla nostra serie A, il che è tutto dire), ma il denaro fa miracoli, specie in questo momento in cui non tanti club europei possono/vogliono spendere.

    Interessante il quesito del Camisa sul destino delle squadre di proprietà araba dopo il mondiali 2022 in Quatar.

  6. nel 2022 probabilmente non ci sarà più l’umanità,altro che le squadre arabe.

    direi poi che se il psg compra beckham 85enne e kaka strafinito da 3 anni non sono proprio delle cime,e si che in francia ci dovrebbero essere 3-4 centrocampisti interessanti,evidentemente la loro priorità è aquisire blasone con qualche vecchia gloria,contenti loro.

    ma a proposito di squadre giocattolo:secondo voi il chelsea è finito?

  7. il chelsea è l’inter d’oltremanica.
    Comprano senza criterio, vincono per caso, e presto torneranno nell’anonimato.

  8. del PSG ho i ricordi di Weah, Leo, Dinho e qualche altro famoso che ci ha giocato. Il legame con il Milan, molto indirettamente, c’è. 😉
    Ora si sta “rossonerizzando” un pò. Ma finora l’unico ex è Leo. Da stasera, forse, anche Carletto.
    Non ci vedo similitudini con il City tranne che per la provenienza araba, dei denari, di entrambe.
    A mio parere il City è più affamato di rivalsa verso lo UTD, che il PSG verso l’OM.
    Come darko, non ho particolari preoccupazioni nei loro confronti.
    Se poi sono anche strapagati, come dice Dizò, non so. Ma non farei molta fatica a crederlo, eh.
    Tra 10 anni, dopo i Mondiali in Qatar, posso immaginare un ridimensionamento degli investimenti nel resto del mondo, per fare qualcosa in casa loro.
    Il problema grosso è che gli appassionati di calcio sono qua e i loro concittadini non sono molto interessati a questo sport.

  9. I mondiali in Quatar mi stanno già mettendo la depressione!
    Che tristezza.. una cosa pacchiana e fatta palesemente per soldi.. i mondiali nei paesi calcisticamente seghini non ci devono neanche passare..

    Il PSG ancora non fa paura.. ma attenzione a quest’estate! In patria Tortello vincerà lo scudetto a culo nudo (come dire a mani basse), però dall’anno prossimo potrebbe pure infastidire qualcuno in Europa!

    Del PSG mi ricordo oltre ai già citati Weah, Leo e Dinho anche il grande Raì, grande talento brasiliano, un po’ bradipo ma sopraffino in alcune giocate. Poi ricordo il portiere di colore Loko.. e il mitico Angolmà..

  10. oh ma Bruno N’Gotty lo ricordo solo io? 😯
    E’ curioso il fatto che una città come Parigi non abbia espresso ancora una potenza calcistica europea.
    Chiaro che i primi colpi di mercato siano più che altro a livello mediatico. Ma il danaro consentirà a loro nel giro di pochi anni di attrezzare una signora squadra.

  11. oh ma Bruno N’Gotty lo ricordo solo io?

    Credo di si, Alex.
    Il mio analista mi ha detto che non esiste. E’ solo frutto della mia fantasia e me l’ha rimosso dai ricordi brutti, tanti anni fa.
    😀 😀

  12. Brunone N’Gotty fu l’autore di quella punizione deviata che ci consentì di vincere a Bologna 2 a 3 nell’anno dello scudetto di Zaccheroni!

  13. A proposito di mondiali in Qatar. Ve lo immaginate il paese ospitante che arriva agli ottavi, a suon di brasiliani naturalizzati?

  14. Io mi ricordo quello stupro di Korea del Sud che arrivò in semifinale nel mondiale di casa.. 😯

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