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SALA D’ATTESA – Saluti ai grandi, il resto può attendere.

La nostra stagione è ormai finita, quindi gli argomenti di calcio giocato di cui parlare sono pochi e di scarso interesse. Certo, c’è l’impegno di domenica contro il Novara a  San Siro, ma ha poca importanza: Milan matematicamente secondo, novara in B già da qualche giornata. L’unica cosa degna di nota della giornata sarà il saluto a quelli che lasceranno la maglia rossonera a fine stagione.
Ieri, mentre preparavo il post è arrivata la notizia ufficiale dell’addio di Sandrone, quindi tutto quanto avevo preparato viene rinviato ai prossimi venerdì. Nelle prossime quattro settimane, il primo post sarà dedicato alla finale di Champions League, mentre nei tre successivi verranno analizzati i vari reparti della nostra rosa attuale (difesa – centrocampo – attacco), cercando di capire quali possono, quali saranno, ma anche quali dovrebbero essere i rinforzi adatti.

Ritengo quindi doveroso salutare i TRE grandi campioni che dopo anni lasciano il Milan: parlo di Seedorf, Inzaghi e Nesta. La loro situazione è un pochino differente, perchè tutti e tre sono dei campioni che hanno contribuito a fare la storia recente dei nostri colori, giocando una miriade di partite, alzando al cielo molti trofei (scudetti, champions, mondiale per club) ed entrando nel cuore dei tifosi. Pippo, il goleador dall’animo indomabile, che ogni volta che entra in campo ci mette il cuore e la grinta, dando tutto sè stesso per la maglia; Clarence, il professore (o il culone) che dispensa geometrie in mezzo al campo, unite ad assist e gol pesanti; Sandro, centrale comandante della difesa, con una classe immensa, perchè certe sue uscite palla al piede e testa alta, sono da scuola del calcio.

Dicevo della situazione differente, data da queste ultime difficile annate, vissute dai tre protagonisti: Pippo è ancora nel cuore di molti tifosi, perchè la grinta con cui entra in campo ogni volta ti fa dimenticare certe interviste dove vorrebbe giocare sempre, anche se in cuor suo sa che non riuscirebbe a reggere il ritmo gara. I suoi gol e la gioia che sprigiona fanno ancora venire l’adrenalina, anche rivedendone certi (provare per credere), a distanza di anni… Poteva, forse doveva, smettere un anno fa, dopo l’infortunio, ma ha voluto dimostrare che c’era ancora, che non era finito. Allegri l’ha tenuto giustamente ai margini delle rosa, Inzaghi l’ha capito a gennaio, un po’ tardi, ma poi si è comportato da signore. Gli verrà concessa la passerella e la standing ovation, se la merita per tutto quel che ha dato.

Seedorf, invece rischia di non vedersi riconosciuta nemmeno la passerella finale, causa ultimo screzio con Allegri di poche settimane fa, che l’ha portato ad essere messo ai margini della rosa, non solo per motivi tecnici. Clarence ha vissuto le ultime 3 stagioni in costante declino, un appannamento sopratutto fisico che ha portato il suo gioco fatto di lanci ma anche inserimenti a perdere di valore, con gli errori che sono diventati sempre più evidenti e sempre più predominanti rispetto alle cose positive, causando insofferenza a tutto il tifo milanista, sia quello presente allo stadio, che gli rifilava fischi “SONTUOSI” (cit.), sia quello da casa, che sgranava rosari ad ogni partita (ndr: si dice che ultimamente si sia dovuti ricorrere anche agli animali, avendo finito il calendario…). Ma nel valutare la sua esperienza rossonera non possiamo tenere conto solo degli ultimi anni, dobbiamo ricordare anche, e soprattutto, il quinquennio 2003-2007, dove nello splendore della carriera formava un centrocampo di livello mondiale con Pirlo, Gattuso e Ambrosini. Arrivato dall’Inter in uno scambio alla pari con Guly (ancora grazie a Massimino e ai suoi [D]efficienti uomini di mercato), ha regnato sul centrocampo ancelottiano, a volte perno del trio, a volte ispiratore delle micidiali punte rossonere come Kakà, Sheva e Pippo. Poi l’età è avanzata, la resistenza fisica e atletica è venuta a mancare, ma l’ego del campione ha prevalso sulla ragionevolezza, insistendo e pretendendo cose nonsisaperchè, accampando diritti non nonsisapercome. Non ha lasciato da vincente, ma nei miei ricordi, piuttosto che quello attuale, preferisco ricordarlo così, col suo gol più bello e più godurioso, forse insieme a quello nella serata perfetta del 3-0 allo united 2007.

Ultimo, ma assolutamente non perchè meno importante, è Sandro. Sandrone, se dovessi ripensare a lui come calciatore, bhè, direi sicuramente che è tanta roba, perchè non è il classico rude difensore centrale che picchia e randella come un fabbro, ma è quello che interviene con una eleganza e scioltezza fuori dal comune, con un tempismo e una classe degna dei migliori al mondo. E la semplicità con cui rendeva banali queste cose, difficili ai più, e per certa gentaglia che calca i campi di serie A tuttora impossibili, ha reso ancora più grande ai miei occhi la sua figura, già a livelli di idolo per il suo comportamento, dentro e fuori dal campo. Mai una voce troppo alta o un comportamento troppo sbagliato. Impeccabile. E come è stato impeccabile nel corso della carriera, è stato impeccabile anche nella sua intervista d’addio, con una ragionevolezza (vedi quella mancata sopra) e un’onestà da far invidia e da prendere ad esempio: lascia il calcio di alto livello perchè gli infortuni che l’hanno accompagnato per tutta la carriera sono stati troppi e adesso, con l’età, cominciano a pesare, quindi, prima di “farsi cacciar via” (testuali parole) dalla società, ha preferito farsi da parte, per vivere la sua ultima esperienza da calciatore in un campionato minore come può essere la MLS americana. Anche per lui, un video in cui si vedono i suoi gol, ma anche i suoi interventi difensivi che l’hanno reso GRANDE, al Milan ma non solo.

Non sono i primi grandi campioni dell’era moderna che lasciano il Milan, non saranno gli ultimi. Non sono i soli che tra un mese diranno addio (o arrivederci) alla casacca rossonera, ma loro, questi tre qui, sono quelli che hanno regalato gioie immense ai tifosi, che hanno indossato e onorato per tanti anni la maglia rossonera, facendo parte di un gruppo fortissimo, che ha dominato e spadroneggiato sui vari campi italiani, europei e mondiali. Gruppo di persone e professionisti, che come lo stesso Nesta suggerisce, sono stati la fortuna ed il motivo di quella squadra vincente. Per cui, a loro, prima che a tutti gli altri, va il mio GRAZIE perchè ormai non contano più le polemiche e gli erorri, ma conta ricordare le cose belle che ci sono state, per cui…

68 commenti su “Arrivederci Sandro ciao

  1. Quindi via ufficialmente Gattuso, Nesta e Inzaghi. Yepes resta.

    Pare che tra Gattuso e Flamini, Allegri abbia scelto Flamini (che si ridurrà l’ingaggio). Se riusciamo a venderlo il prossimo anno (visto che di mercato ne ha), ci tiriamo su ancora qualche soldo.

    Manca ancora dichiarazioni o comunicati su Seedorf… mi devo preoccupare?

    Lo so, è tutto triste, io a vedere Pippo che non gioca soffro, ma non è quello che chiediamo da anni?

  2. merkel e strasser vanno via, rimanesse merkel ridurremmo il problema a cercare un solo centrocampista forte forse.

    Mancano da pensionare o cacciare abbiati roma bonera zambrocco antonini mesbah

    non ci credo che nn ci siano da qlche parte dei giocatori govani con buoni margini di miglioramento che nn costino 3o milioni??

    O l’Udinese usa la magia quando pesca sanchez, cuadrado, armero, benatia e muriel?

  3. leggo che chiude anche Kaladze, bene.
    ma abbiamo ancora sul groppone 1 anno di Massimo ODDO????!!! 😯

  4. Col rinnovo di yepes, secondo me Natali non arriva.
    Anche perchè al posto di Nesta entrerà Acerbi.

    Ma richiamare Astori?

  5. Che io sappia, Oddo con il Milan a giugno 2012 ha GRAZIADDIO chiuso.

    Ho dato una conta alla rosa, con le partenze ufficiali e probabili e gli arrivi probabili siamo comunque a tipo 26-27 giocatori. Via, via, sfoltirne altri ancora e poi reinvestire.

  6. Secondo me non si può fare il paragone con l’udinese..nessuna squadra in italia può farlo.
    l’udinese non usa la magia, l’udinese fa ottimi campionati da più di un decennio ma non vince mai nulla.e sai perchè ?’ perchè all’udinese si lascia il tempo a tutti i giocatori di maturare, di fare delle brutte partite e migliorare..al Milan non c’è tempo, il Milan tutti gli anni punta allo scudetto e non può permettersi 11/11 scommesse in campo.tant’è che il mercato del milan è ultimamente orientato verso l’usato sicuro ( ibra, robinho, van bommel, nocerino, muntari ecc…)Gli affari che abbiamo fatto in questi anni li abbiamo fatti grazie all’aiuto del genoa..pensa un pò..
    la riprova è il bilancio, tutte le società vincenti in europa hanno un bilancio paurosamente in rosso, l’udinese nel 2011 ha 40 milioni di plusvalenze….solo uno differenziale positivo di 110 milioni rispetto al milan.

  7. E’ triste vederli andare via tutti assieme… (Personalmente rimpiango solo Rino e Sandro… Pippo lo odio con tutto il cuore… ma quanto mi ha fatto godere! Questo glielo riconosco… )

    Però è giusto così; l’anno prossimo – probabilmente – sarà di transizione/assestamento e poi si vedrà…

    Anche se un mercato oneroso ogni 10 anni non sarebbe così brutale… Un’estate alla 2002… ecco cosa ci vorrebbe!

  8. Onestamente era ora di rinnovare tutto prima o poi finisce….l’unico duro da rimpiazzare sarà Nesta xkè gli altri hanno giocato poco quest’anno, ma più di tutti di questi giocatori mancherà la mentalità vincente…..CHE TRISTAZZA DOMENICA:( hanno fatto la storia degli ultimi 10 anni GRAZIE SANDRO GRAZIE PIPPO GRAZIE RINO E GRAZIE CLARENCE!!!!!

  9. Ec, ma l’udinese vende cercando poi l’anno dopo di comprarne di nuovi. Credo che noi non avremmo bisogno di venderli. Il mercsto brasiliano ormai è caro? basta andare su quello cileno, colombiano, kazako, che cazzo ne so…

    L’altra via è quella del potenziamento del settore giovanile, se nn erro il bayern badstuber, alaba, muller, kroos e schweini nn li ha comprati in giro per il mondo ma se li è fatti in casa…

    Possibile che i diregnti intelligenti capaci di fare colpi a basso costo ce li hanno tutti gli altri?

  10. Salve a tutti, compagni di tifo!!

    Vi leggo spesso, ma ultimamente il tempo di scrivere è praticamente nullo! Però non potevo esimermi dal lasciare un mio saluto in questa giornata triste….

    Vedere andar via in un sol colpo Nesta, Gattuso, Inzaghi e, massì mettiamocelo pure che tanto ormai si sa che è così, anche Seedorf, fa molta tristezza.

    Perché i ricordi di quello splendido Milan ancelottiano si rincorrono; perché per ognuno di loro ci sono magnifici ricordi; le grandi chiusure per poi uscire atesta alta palla al piede del nostro Nesta; la grinta e gli occhi della tigre in ogni frangente di Ringhio; la classe, la tecnica oltre a una grandissima visione di gioco, seconda a pochi altri di Clarence (che a differenza di molti altri tifosi io ho solo “odiato” un pochino – ma proprio poco poco – quest’anno, ma fino all’anno scorso MAI!) oltre a quello splendido goal in quella notte piovosa contro il Manchester United per non parlare del sigillo nel meraviglioso derby della rimonta del 2003/2004; e Pippo mio….che cos’altro dire se non che sia stato uno dei giocatori che più ho amato? Le sue corse pazze dopo ogni rete, decisive come quelle di Atene 2007, a metà come quella nei quarti di Champions del 2003, di stinco, di anca in qualunque modo, solo lui le sapeva fare così!

    GRAZIE DI TUTTO RAGAZZI!! SEMPRE NEI NOSTRI CUORI!!!

  11. Secondo me è stato un errore prolungarla tanto a lungo (l’unico che se n’è andato al momento giusto è stato Nesta)

    questo pensiero è identico al mio, già ripetutamente espresso.

    ok, ok, se vogliamo ringraziarli per le emozioni va bene ma non troppo però.
    io comunque mi riferivo a tutte le squadre e ho visto più di uno baciare la maglia e l’anno successivo baciare quella di un’altra squadra e l’anno dopo quella di un’altra squadra ancora. Muntari che carezza il nostro stemma non l’ho capito: ma non dovrà tornerà all’Inter?

  12. e oggi pure gattuso..apperò
    bhè, forse x dare una vera ripulita era necessario ne sparissero un po’ tutti assieme..uno alla volta abbiam ovisot non è servito alla dirigenza x fargli capire che andavano sostituiti degnamente…

    Via 4, forse 6-7 giocatori (se mettiamo anche zambrotta, mvb e flamini).
    Non basta ancora: la rosa è troppo folta.
    Io vorrei via anche Bonera, Antonini, Robinho, Pato e a malincuore pure Maxi Lopez.

    flamini resta.e meno male.uno come lui nel gioco di allegri sarebbe l’ideale.deve solo moderare l’irruenza…
    bonera via mi trovi d’accordo.antonini solo se richiamiamo almeno un didac vila, binho lo terrei.ma se il santos ce lo scambia con un gioiello…
    pato via,carletto facci sto regalo ti prego!maxi lopez vabbè,non m icambia molto.spero sempre che il suo posto venga preso da un paloschi o un ganz,altrimenti tanto vale…

    @ MD

    zambrocco lo pensioniamo, antonini e mesbah son otroppo giovani x farlo, però potremmo girarli a qualcuno, magari…
    roma è a rischio quest’anno, altrimenti finisce l’anno prossimo, così come abbiati a cui scade il contratto nel 2013…

  13. Io al contrario di Eric rimpiango tutti, mi hanno tutti in qualche modo fatto godere, ma non tanto perché vanno via, ma perché “sono invecchiati” e non vedo sostituti all’altezza, anche perché chi sono e dove stanno e soprattutto quanto costano????

  14. ma Flamini???? non gioca dalla disfatta delle Ardenne…

    zullida, via il dente via il dolore. personalmente sostengo che qualcuno dei senatori dovesse andare via al tempo della ultima Champions League vinta. e Pato? giocherà mezza partita sì e 12 no anche il prossimo anno?

    non pretendo che arrivino 5-6 fuoriclasse ma che almeno venga eliminata la zavorra ancora in circolo. sarebbe un ottimo inizio di un nuovo ciclo.

  15. gli ultimi eroi dell’ultimo grande milan.

    riposino in pace.

  16. Volete la verità? Nuda e cruda??

    Sììììììììììììììììììììììììììììì cazzoooooo!!!

    Finalmente, non ne potevo più, avevo necessità di facce nuove, di gente nuova, diversa… ne avevo una necessità fisica… era un’agonia vedere questi nomi sempre in formazione e vederli giocare sempre peggio.

    L’unico per cui mi dispiace è Nesta… al momento giusto ha saputo togliere il disturbo, senza grandi proclami, com’è nel suo stile!

    Gattuso erano anni che volevo cavarmelo dalle palle.. pur rispettandolo come uomo..
    Inzaghi è arrivato al punto di farmi schifo… per colpa di chi? Sua ovviamente.. poteva andarsene da leggenda dopo la doppietta al REal.. invece no, ancora qua ad occupare un posto.

    Basta basta basta… aspettavo questo momento da tempo. E soprattutto aspetto di tirare fuori la bottiglia d’annata per l’ultimo botto.. il più grande… Dai Clarence, facci la conferenza… le bollicine fremono.

  17. gli ultimi eroi dell’ultimo grande milan.

    riposino in pace.

    ESAGERA… avevamo venduto Scheva ed era finito il Milan, e abbiamo vinto la Champions del 2007, è andato via Kakà ed era finito il Milan eppure l’ultima estate mi sembra hai festeggiato qualcosina no???

  18. te piuttosto non hai neancora risposto all’interrogatorio sulla tua prima volta da passivo,mdm.

    provvedi quanto prima.

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