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L'ambitissimo Seghino di Platino 2012

Ci hanno fatto imprecare, sorridere, litigare, arrabbiare e minacciare di lasciare il calcio. Ci hanno fatto venire un sacco di rimpianti per non aver continuato l’attività agonistica da piccoli e fatto rischiare la scomunica. Ci hanno lasciato basiti e senza insulti, ormai incapaci anche di inveire contro di loro . Sono i Seghini che ci hanno allietato durante la stagione calcistica 2011/2012. Ora è arrivato il momento di assegnare loro il giusto premio per le seghinate offerte.  Voteremo tutti insieme il Seghino e la Seghinata dell’anno descritti nelle precedenti edizioni dei Seghini della Settimana.

Queste le nomination:  (da leggere rigorosamente ascoltando questa canzone)

 

MIGLIOR SEGHINATA DELL’ANNO:

G. Buffon in Juventus Lecce. Una seghinata per chi ama vedere i portieri crocifissi ed umiliati quando provano a farsi beffe dei loro avversari. Controllo da terzino di torneo amatori per il sempre ignaro Gigi e gol di Bertolacci.

S. Ramos in Real Madrid – Bayern Monaco. Un paracarro tutto muscoli e niente cervello che improvvisa, nonostante l’abisso tecnico che li separa, una rincorsa alla Luis Felipe Figo, spedendo il pallone nella stratosfera, insieme a tutte le imprecazioni dei tifosi merengues.

I. Abate in Milan – Inter. Il non più Maicon biondo, ormai definito il Gresko paraplegico come ogni anno regala un gol a Milito. Questa seghinata è mostruosamente dolorosa, se ne sconsiglia la visione a chi odia Monofinta.

T. Košický in Juventus – Catania.  Cosa direste se un giorno sui teleschermi della Serie A apparisse un vostro amico d’infanzia seghino, la negazione di questo sport che gioca in porta tra i professionisti? Chiedetelo agli slovacchi amici di questo portiere d’albergo schierato dal Catania.

M. Zarate in Inter – Chievo. Epica. Memorabile. La classica seghinata che si può vedere in ogni campo di calcetto con l’esaltato di turno.

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SEGHINO DELL’ANNO

 G. Pazzini

Il Pazzo ci ha deliziato tutto l’anno con erroracci a porta vuota, partite inutili che facevano disperare i miei amici interisti e rigori sparati verso il cielo. Ecco un estratto di uno dei tanti post che lo riguardavano.

Sabato, nella gara interna dei cugini contro l’Udinese (persa per 1 a 0, ricordiamolo che fa sempre piacere) Pazzini si incarica di battere un rigore a 4 minuti dalla fine procurato dal Monofinta Diego Milito, quest’anno in versione ectoplasma.  Per la statistica, dato l’errore dal dischetto di pochi prima del solito cacasotto Totò Di Natale, sarebbe stato difficile vedere un altro errore simile. Ed infatti è stato così, l’errore di Di Natale se non altro era relativo ad un rigore calciato malino ma comunque in porta. Il Pazzo invece ha voluto esagerare, scivolando goffamente al momento del tiro e calciando il rigore  verso il terzo anello (del pianeta Giove), restando al suolo con le mani sul volto mentre i tifosi della sua lurida squadra gli gridavano contro insulti fino alla quarte generazione. Una seghinata epica che è la migliore immagine della stagione dei cugini… uno stupro.

 

A. Pato

Un ex giocatore di 23 anni (che ancora non lo sa). Una stagione passata tra l’infermeria, la tribuna e sala del bunga bunga. Con prestazioni (calcistiche) da stupro che hanno raggiunto il picco negli ormai famosissimi 14 minuti del Camp Nou

A proposito di riconoscenza e del volemosebene che aleggia a Milanello, vogliamo parlare di Pato? Questo rottame di 22 anni è riuscito a sciancarsi dopo 14 minuti dal suo ingresso in campo, dopo più di un mese di assenza (preceduti da un altro mese). Su di lui le abbiamo lette tutte, l’ultima in ordine di tempo è quella degli input sbagliati che il suo cervello manda ai muscoli che si rompono. In precedenza siamo stati ammorbati con storie riguardanti la postura nella corsa, il bombardamento fisico di palestra ad un ragazzo con la costituzione di un bambino del Congo, l’attività notturna con Barbarella; per lui sono stati scomodati i migliori esperti in tutti i campi, ortopedici, fisiatri,  neurologi, radiologi, psichiatri, pediatri, omeopati e, se non fosse stato latitante, probabilmente anche il Mago do Nascimento sarebbe stato interpellato per provare a risolvere i problemi di questo ferrovecchio dalle sembianze umane. Nessuno mai hai scritto la verità però: Pato allo stato attuale è fisicamente un seghino, inadatto a praticare sport a livello professionale. Non averlo rifilato agli sceicchi babbalei a gennaio è stata una somma idiozia che ci lascia con un vuoto pericoloso nei rincalzi in attacco. Di questo dobbiamo rendere grazie al Presidente Berlusconi che, da finto intenditore di calcio qual’è, si è opposto alla cessione, probabilmente anche dietro pressioni della figlia per non lasciar partire il suo fantoccio sessuale fidanzatino. E dire che giusto pochi giorni fa Pato era tornato da un consulto negli Stati Uniti con degli specialisti di fama mondiale, tanto da far esclamare all’inventore della macchina trinciapolli MilanLab, Jean Pierre Messerman: “Pato sta benissimo, sta molto bene e direi che abbiamo trovato le risposte che cercavamo – ha dichiarato Meersseman ai microfoni di Sky Sport . Se può giocare già martedì con il Barcellona? È pronto, prontissimo e sicuramente sarà a disposizione di Allegri“. Minchia… meno male che era pronto!! Ovviamente nessuno della nostra servile stampa chiederà a Galliani risposte in merito a questa sputtanata interplanetaria e invocherà la cacciata di questo rabdomante della medicina. Così è -al Milan- se vi pare.

 

U. Emanuelson

Questa settimana laviamo subito i panni sporchi di casa nostra e parliamo di Urby Emanuelson. Non so voi, ma io davvero non ne posso più di questo mediocre giocatore, ed ogni volta che vedo in campo mi chiedo quale assurdo liquore o amaro possa contenere tanto alcol da spingere il nostro allenatore a dargli ancora fiducia. Arrivato all’ombra dei colpiCassano e Van Bommel nella finestra di mercato dello scorso gennaio direttamente dall’Ajax, l’olandese fu dipinto come la ciliegina sulla torta per completare un più che discreto mercato, nonché come importante risorsa anche in prospettiva per la fascia sinistra difensiva.  Gli addetti ai lavori avevano convinto i tifosi milanisti digiuni di calcio olandese che Urby fosse un terzino tecnico dalla sgroppata facile, magari un po’ da rivedere in fase difensiva. I cacciaviti però facevano spallucce a quest’ultima postilla e con picchi di entusiasmo che rasentavano spesso voli pindarici esclamavano: “ma tanto noi c’abbiamo quel geniaccio di Tassotti che ha addestrato Abate che c’ha i piedi di ghisa e l’aria da nordico tonto, vuoi che non riesca ad incanalare nella retta via anche Emanuelson che è uno  scuola Ajax, eh?! mica cazzi! E poi a PES è fortissimo.. ci sarà un motivo se è così forte!“. In realtà Urby in difesa a sinistra non ci ha mai giocato; Allegri gli ha fatto fare di tutto, la mezza punta, l’attaccante, la mezzala.. ma mai  l’ha schierato terzino. I risultati sono quelli che sono ed il copione è sempre lo stesso;  intorno al ’65 lo vedi là, accanto al quarto uomo, pronto ad entrare con quella faccia intimorita da seghino (in quanto tale). Dopodiché entra in campo e generalmente nei primi minuti, chi non è abituato a vederlo può essere portato a scambiarlo per uno dinamico ed intraprendente. ERRORE. Trattasi di un seghino completo, il dinamismo non è altro che frenesia inconcludente,  per ogni pallone che tocca fa (almeno) una cagata costringendo ormai i tifosi più blasfemi ad associare ogni suo tocco di palla ad un’imprecazione. Basta con questo accanimento, di olandese da sopportare di mala voglia ne abbiamo già uno. Per favore, basta Emanuelson.

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62 commenti su “Il Seghino e la Seghinata dell’anno. Stagione 2011/2012

  1. ho votato esattamente come la maggioranza perciò mi chiedo se alla fine mi basterebbe solo leggere questo blog senza guardare le partite 😎

  2. di prince ce n’è solo uno e ha il numero 27, diffidate delle imitazioni

    uno è la copia di gargamella, l’altro è un seghino dopato e il terzo, il cantante, è un noto ermafrodita :mrgreen: :mrgreen:

  3. Diz, molti saccenti esperti di calcio ne parlano senza seguire alcuna partita, quindi…..

  4. questo ot capita a fagiuolo:

    sto cercando il titolo di una canzone degli spandau ballet,dell’82…qualche tempo fa era anche in uno spot natalizio…ho cercato sulla wikipedia ma niente da fare….

    p.s. rincon,ti capisco benissimo, io oggi stavo per finire nel fossato davanti casa mia,una senza reggiseno,magliettina bianca trasparente e una quarta…mmioddio.

  5. Altrimenti, se parliamo dell’82, mi viene in mente Lifeline…

  6. no 🙁

    e vabbè, mi passerò la discografia completa di sti seghini finchè non salta fuori.

  7. dell’82 di questi qui non mi da niente..
    ho trovato questi due album:

    True (1983)

    Pleasure
    Communication
    Code Of Love
    Gold
    Lifeline
    Heaven Is A Secret
    Foundation
    True

    Diamond (1981)

    Chant No. 1
    Instinction
    Paint Me Down
    Coffee Club
    She Loved Like Diamond
    Pharaoh
    Innocence And Science
    Missionary
    Gently

    e ti aggiungo…

    Journeys To Glory (1980)

    To Cut A Long Story Short
    Reformation
    Mandolin
    Musclebound
    Age Of Blow
    The Freeze
    Confused
    Toys
    Glow

    ..prova così…

  8. Sarà che non li ho vissuti, gli anni 80.
    Ma son fierissimo d’esser venuto su nella decade successiva: Oasis, Pearl Jam, Nirvana, Blur, Radiohead, i Verve, Alanis Morrisette, tanto per citarne alcuni.
    E poi anche gli italiani, perché a me i “secondi” Litfiba piacciono tantissimo, veramente.
    Senza contare il vero mito dei ragazzini… gli 883.
    Ndo cazzo devono andare i gruppi pop? ci sono gli 883. Pilastro della musica italiana. Hanno ucciso l’uomo ragno, chi sia stato non si sa… come mai, ma chi saraaaaaai per farmi stare quiiiii…. una canzone d’amoreeeee per farmi ricordareeeee…

    tiè, in culo a tutta la vostra schifezza straniera!! Viva mauro repetto e i suoi balli insensati! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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