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“Umiliazione Per l’unica che rimane sempre e comunque, guardando attonita intorno a sé gli interpreti che la lasciano, la maltrattano. Prima la baciano poi la strappano, poi la danno via abbandonandola al suo destino. Perché per quanto si possa discutere sulle decisioni collettive (della società e del giocatore), questa partenza non lascia solamente l’amaro in bocca, ma qualcosa in più. La rabbia, dettata quasi dalla consapevolezza di essere stati presi per i fondelli. In fondo tutti sapevamo che prima o poi sarebbe successo; tutti ci aspettavamo, un giorno o l’altro, di ricevere il voltafaccia senza fronzoli di Zlatan Ibrahimovic, il fiore all’occhiello (su una giacca evidentemente piena di occhielli) della campagna acquisti del Paris Saint Germain. Brucia perché i francesi hanno mancato lo spare al primo colpo, e hanno fatto addirittura strike al secondo, senza trovare resistenza. Del resto, chi avrebbe potuto opporsi alle grazie parigine? Quelle grazie che hanno fatto innamorare il capocannoniere dello scorso campionato. Brucia perché in fondo, quel giorno che lo vedemmo sventolare orgoglioso la maglia rossonera gridando al mondo le proprie ambizioni, ci abbiamo creduto. Perché in fondo lo abbiamo fatto anche dopo le stupide dichiarazioni d’amore volte a placare quell’orrenda aberrazione eufemistica che sono i mal di pancia di uno che non conosce maglie e cuore, ma solo ingaggi e bonus. Sempre più alti, sempre più su: è l’unica cosa che conta. Ci siamo rimasti male, un bel po’, perché in fondo insieme in questi due anni ci siamo divertiti parecchio. Abbiamo gioito e ci siamo arrabbiati, abbiamo esultato e ci siamo depressi: come succede da sempre. Ma il contrasto tra l’immagine di Ibra che sventola la maglia davanti a un San Siro trepidante di attesa, e quella di Ibra che esce dalla porta principale senza salutare e con la bocca piena di sputo, stride parecchio e fa male. A noi, al Milan, ad una maglia umiliata. Ancora una volta…” (Francesco Somma, Milannews)

Ora, in genere sono portato al rispetto nei confronti delle opinioni altrui, anche le più sballate e surreali. Quando però si tratta di opinioni. Quando invece mi trovo di fronte ad una sfilza di palesi bugie come quelle postate sopra, trasecolo, strabuzzo gli occhi, trattengo a stento conati di vomito.

Lo sanno tutti che Zlatan Ibrahimovic è stato spedito contro la sua volontà al PSG, inserito a viva forza nel pacchetto con Thiago per invogliare il buon Leo ad accollarsi uno stipendio ormai troppo pesante per le esangui casse rossonere. Ibra, il quale aveva appena comprato una lussuosa casa a Milano, comportamento tipico di chi si sta apprestando a cambiare aria, non è stato spedito in Francia perché lo voleva lui perché in rotta con lo spogliatoio o avidamente attratto da quel milioncino in più, ma soltanto per una decisione presa unilateralmente dalla società. Poi va da sé che, quando sai che non ti vogliono più, ed altrove ti offrono una barca di quattrini, te ne vai, un po’ incazzato ma rapidamente rassegnato. Tuttavia dev’essere chiaro a tutti: Ibra ha detto oui perché la nuova dimensione del Milan è quella dell’indigenza. Lo sanno i bambini, lo sanno pure gli animali domestici. Cani, gatti, iguane. Tutti lo sanno, tranne il sig. Francesco Somma e pochissimi altri.

Spero – soprattutto per lui poiché sarebbe una colpa di minor gravità – che il sig. Somma sia soltanto un povero ingenuo raggirato dal ventennio di boiate con le quali Silvietto è riuscito ad imbambolare milioni di italiani, perché se non lo è significa che siamo di fronte ad uno dei tanti prezzolati di cui scriveva l’altro giorno Alex McGoohan. Uno di coloro che, molto più di chiunque altro, sta facendo il male del Milan in questo delicatissimo momento distribuendo disinformazione come se piovesse.

Parla di maglia umiliata da Ibra, il sig. Somma, senza rendersi conto che questa maglia, prima che da Ibra, il quale non è altro che un calciatore professionista da cui nessuno si aspettava alcunché se non ciò che ha fatto splendidamente in questi due anni, è stata umiliata da ben altri personaggi, fra cui svettano taluni scribacchini asserviti, gente senza pudore, onore e vergogna. Ibra l’ha onorata quella maglia, eccome caro sig. Somma. E lei?

87 commenti su “Scribacchini senza vergogna

  1. TRANQUILLO aLEX, Il nostrO mister saprà sicuramente cosa fare, d’altronde col cagliari ha fatto miracoli…Abbiamo mexes, nazionale francese, abbiamo montolivo centrocampista dell a nostra gloriosa nazionale finalista agl’europei, abbiamo pato…la punta di diamante della nazionale brasiliana…
    SIAMO A POSTO COSI’

  2. Io sono sicuro che Zlatan mi mancherà…

    Ma, storicamente, il campionato lo vince la squadra con la miglior difesa (leggasi che incassa meno gol).

    Cmq ragazzi tranquilli: nessuna delle due ipotesi di cui sopra ci riguarda!

  3. Pensavo peggio, molto peggio.
    Aspettiamo più avanti, vedrete che qualcosa salterà fuori.
    Comunque ciao a tutti e due.

    Ibra ha risolto da solo partite che non avevano sbocchi.
    Sono d’accordo anch’io che la sua partenza pesa più di quella di Silva.
    Del nostro mercato, ovviamente, non si sa nulla. Vero ?
    Dobbiamo aspettare la fine di Agosto, a campionato iniziato, per sapere chi prenderemo ?
    E i tifosi che faranno ? Valanghe di sottoscrizioni ?

    Cosa c’entra… Lei ha sbagliato la prima domanda. (cit.)

  4. Cribbio…ho dimenticato il ragazzo col cognome egiziano!!

    SIAMO A POSTISSIMO COSL’, LA ROSA DEL MILAN E’ COMPLETISSIMA, SIAMO UN CLUB TOP TOP TOP MONDO

  5. Cribbio…ho dimenticato il ragazzo col cognome egiziano!!

    Che se si chiamava Stefano Sciaralli ora stava in prestito in Lega Pro. Buon per lui che ha il cognome esotico.

  6. Bisognerebbe metter giu le 5 domande che avremmo sempre desiderato sentire ma che nessun giornalista ha mai osato fare al nostro AD (il Berlusca non lo considero neanche che è una cosa già troppo inflazionata). Riscrivendole ossessivamente chissà che qualche cuor di leone magari una riesca a farla veramente e a ottenere qualcosa di più di un “lei ha sbagliato la domanda” (sic.)

  7. Corrado, perchè noi siamo gli unici con le pezze così al culo da dover provare a monetizzare anche le amichevoli (vedi tournè americana)…

    Non concordo sul Faraone, ma sono opinioni…

    Quello di cui invece piano piano mi sto convincendo, invece, è che la dirigenza deve avere delle clausole prefatte per i giocatori che se ne vanno, con penali altissime in caso di merda spalata sulla società…

    Lo dico solo perchè l’unico che ha dimostrato di avere le palle sempre e comunque è l’avv. Cantamessa…
    Gli altri fanno ridere…

  8. Se è per quello la Juve ha vinto anche con una difesa di merda.. mica solo con un attacco! La dimostrazione che la fase difensiva è prerogativa di tutta la squadra… e la squadra di Conte, ahimé, ahinoi, correva bene.. in avanti ed indietro!

  9. credo che Corrado intendesse dire che è stato notato grazie al cognome vista la cecità sui giovani italiani dei nostri osservatori…

  10. Non preoccuparti betis, adesso che non c’è più l’accentratore del gioco , il nostro coach ci stupirà con un’organizzazione a tela di ragno…saremo impenetrabili…

  11. Allora ho capito male!

    Mea culpa!!!

    Ho dato la risposta sbagliata!!!

    Non potrei mai lavorare per il Milan… 😯

  12. Non preoccuparti betis, adesso che non c’è più l’accentratore del gioco , il nostro coach ci stupirà con un’organizzazione a tela di ragno…saremo impenetrabili…

    Occhio che ci mangiano vivi se ledi la maestà del Mister.. ci mandano al confine con l’Uzbekistan a gonfiare le ruote dei treni! 😉

  13. Ledere la maestà…ma va 1 io ho già pronta la Ceres in frigo per godermi la rivoluzione tattica…

  14. credo che Corrado intendesse dire che è stato notato grazie al cognome vista la cecità sui giovani italiani dei nostri osservatori…

    Interpretazione corretta. 😉 Poi a me il Faraone piace, ma se non inizia a fare gol vedo per lui un’evoluzione tattica sul modello di quella di Abate.

    Sull’allenatore, muto sono! :mrgreen:

    Daje Max, facci vedere di quello che sei capace!

    Nei giorni scorsi avevo letto dalle soliti fonti equilibrate che ceduti TS e Ibra, il Milan avrebbe subito acquistato qualcuno per far vedere che è sempre competitivo, per tenere buoni i tifosi, per mostrare che non abdica, cose del genere. Mi sono perso qualche notizia o si brancola nel buio?

  15. non è la lesa maestà del mister che deve impensierire.
    E’ il silenzio che circonda queste settimane di mercato, in uscita con nomi eccellenti, che deve preoccupare.
    Nessun commento o spiegazione. Se qualcuno chiede si fa il broncio: porto via il pallone e tu non giochi più. Non ti faccio più amico.
    E’ la totale mancanza di uno spiraglio dal quale intravedere qualche movimento logico in entrata.
    La modellazione di una squadra in funzione degli obiettivi stagionali.
    Il risanamento del bilancio per una cessione societaria o l’ingresso di nuovi partners ?
    Quanto tempo dobbiamo aspettare ancora ?
    Queste sono le cose mi preoccupano veramente.

  16. Adesso che ci penso…ma la presidentessa non parla più?
    Ha passato l’inverno a rilasciare interviste su ogni tipo di testata giornalistica su quanto fosse importante per lei e la sua famiglia il Milan, e quanto vosse attiva la sua figura all’interno dell’organigramma societario….come mai non si vede e sente da giorni…dov’è dov’è la presidentessa??

    ps ( lo so a che state pensando , che ha la bocca piena e non può parlare…)

  17. La presidentessa aveva redatto un business plan per far ricredere il padre sul danno anche economico a livello di immagine per quanto riguarda la cessione di T.Silva!

    Evidentemente quel business plan, posto che sia mai esistito, è stato cestinato con un sonoro rutto!

  18. Forse Corrado potrebbe saperne di più… Qua mi sembra lui il contabile per eccellenza :p

  19. Voi che ne pensate? Trollata o credibile?

    Non è una trollata.
    Il problema non è contabile ma, ovviamente, politico. Alias l’UEFA avrà le palle di sbattere fuori dalle Coppe PSG, City e probabilmente un altro paio di “nuovi arrivati”?
    Perché, come già detto alla noia, Real, Barça, Arsenal, United, Bayern a fine esercizio fanno utile e/o passivi ridicoli. Per me il grosso rischio del FPF è quello di finire col congelare le gerarchie dei club europei per un bel po’. Aka il terzetto Barça-Real-United davanti e dietro tutti quanti. Con le italiane piuttosto indietro se non si danno una mossa (oddio, finalmente iniziano a provarci, però ce n’è da fare).

  20. Galliani fa anche l’offeso quando vede i giornalisti, ah ah ah !!!!
    Noi che dovremmo fare ? Spararci nelle palle………
    Ma che cazzo volete che conti la presidentessa.
    Qualcuno ha detto che non parla perche’ ha sempre la bocca piena, eh si, ormai i pompini li fa col culo.

  21. sul FPF è una cosa marginale che il figlio di Platini lavori per una holding degli emiri del Psg?

  22. Visto che la contabilità talvolta si trasforma in una scienza occulta, direi che non è così lontana da certi rami della filosofia. :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

    Come dice Anima, un buon numero di grandi club europei SE seguono la rotta attuale di riffa o di raffa, magari con qualche fatica o qualche sacrificio alla fine del periodo di valutazione, dovrebbero riuscire a rientrare nel primo taglio del FFP (che è provvisorio, e più “largo” del FFP a regime). Ci metterei: gran parte delle squadre tedesche e olandesi in genere, il Real Madrid, il Lione che se non ricordo male (ma non metto la mano sul fuoco) era un club in equilibrio finanziario, mentre non sarei sicurissimo del Barcellona che, pur imbarcando una marea di soldi come il Real, è un tantino più esposto sul fronte bancario ed ha anche qualche bega col fisco.

    I parametri dl FFP sono tanti e tutti ben definiti, quindi quando si dice “club in perdita” bisogna capirsi. Così, spannometricamente, ci stanno fuori tanti club spagnoli (Valencia e Atletico Madrid su tutti), il City, il PSG, il Chelsea, mi viene in mente il Marsiglia, sarei curioso di conoscere la situazione delle squadre russe.

    Però sono tutte valutazioni che faccio a naso or ora, poiché il diavolo, oltre che nei dettagli, si nasconde pure nei bilanci.

    Alex ha già citato il conflitto d’interessi in casa Platini (che infatti nel tempo ha rimbrottato Real, Inter, Manchester City, ma ancora non dice nulla sui suoi connazionali); una cosa che mi incuriosisce è sapere se è realistica la possibilità di gonfiare le entrate con sponsorizzazioni milionarie da parte di aziende vicine alla proprietà. Es. Emirates il cui contratto col PSG scade nel 2014.

    Su Ibra, la parola di Raiola: http://www.tuttomercatoweb.com/milan/?action=read&idtmw=369937

    Di chi sono appena diventato amico su Facebook?

  23. Alex ha già citato il conflitto d’interessi in casa Platini (che infatti nel tempo ha rimbrottato Real, Inter, Manchester City, ma ancora non dice nulla sui suoi connazionali); una cosa che mi incuriosisce è sapere se è realistica la possibilità di gonfiare le entrate con sponsorizzazioni milionarie da parte di aziende vicine alla proprietà. Es. Emirates il cui contratto col PSG scade nel 2014.

    Se non erro, la sponsorizzazione tramite società controllate dalla proprietà (gabola che di fatto renderebbe inutile il FFP) dovrebbe essere vietata.

  24. (Visto che avevo parlato del Lione, ho fatto la ricerchina: fino al 2009 era una macchina da soldi, poi ha smesso e sono due anni che riporta debiti piuttosto consistenti. In realtà, tutto il campionato francese sta piuttosto da schifo. Di vantaggioso hanno che, in vista degli Europei 2016, stanno rinnovando/costruendo stadi di proprietà).

  25. Cmq sul tema del FFP potreste fare un convegno coi BausciaCaffettari… 😈

    Anche perché se non ho capito male, tra i mille paletti, ci sono diversi capitoli di spesa che non incidono sul calcolo dei parametri del FFP, come – per esempio – gli investimenti sulle giovanili.

    Quindi – per me – è un casino inenarrabile. Che tra l’altro non mi risulta che qualcuno abbia mai provato a spiegare da cima a fondo.

  26. Se non erro, la sponsorizzazione tramite società controllate dalla proprietà (gabola che di fatto renderebbe inutile il FFP) dovrebbe essere vietata.

    Se così fosse, diciamo che a quel punto l’Uefa potrebbe trovarsi di fronte alla possibilità (richiesta?) di una decisione politica – ma non saprei che previsione fare, onestamente.

  27. Esattamente Anima, non tutte le spese rientrano nel FFP. Ti fai lo stadio? Non rientra nel FFP. Investi nelle giovanili? Non rientra nel FFP. E altre cose così. Tra l’altro un occhio va dato pure alle definizioni e alle modalità di calcolo – o qualcosa del genere – del FFP.

    In altri termini, la filosofia del FFP è che le spese, anche enormi, da investimento possono più o meno essere mantenute. Il mecenatismo sportivo che abbiamo visto per decenni in Italia, e che ora vediamo con arabi, russi ecc. invece non va bene.

    Infatti, da quel che ho capito, ai club il FFP va benissimo, soprattutto a quelli – tipo il Milan – legato mani e piedi ai soldi della proprietà.

  28. Se così fosse, diciamo che a quel punto l’Uefa potrebbe trovarsi di fronte alla possibilità (richiesta?) di una decisione politica – ma non saprei che previsione fare, onestamente.

    Ricordavo bene.

    UEFA are keen to ensure that owners do not artificially inject cash into the club as a way of circumventing the FFP rules. Consequently they are set up a dedicated panel to review transactions made with ‘connected parties’ to ensure the transactions are carried out at a ‘Fair Value’.
    ‘Connected parties’ include the club owners and any family of owners who can influence the club. The panel are able to assign a ‘Fair Value’ rate to a transaction for the purposes of FFP calculations. The ‘Fair Value’ may not necessarily be the same as the Market Value.

    Preso da qui

  29. non servirà a nulla e farò la figura di quello che ha del tempo da perdere (ed effettivamente ne ho), ma ieri ho mandato una mail al sig. somma di milannews, che fa il paio con quella del giorno prima a f. specchia, sempre di milannews.

    gli dicevo sostanzialmente le stesse cose di quest’articolo, aggiungendo però che magari essendo loro “giornalisti” sanno cose che noi non sappiamo, ad esempio che ibra ha chiesto di andare via.
    però essendo loro “giornalisti” credo che abbiano, in questo caso, il dovere deontologico non di far “sottintendere” la realtà ma di spiegare come stanno le cose, altrimenti ho\abbiamo tutto il diritto di pensare che stanno scrivendo bugie.

  30. Può darsi Kaiser. Cioè può darsi che loro sappiano qualcosa che noi non sappiamo. Ma ne dubito. Io credo che a loro non interessi neppure sapere qualcosa. I loro sforzi sono tutti concentrati sull’obbedienza a casa madre, dell’informazione importa loro meno di zero.

  31. marcovan, onestamente non cred che sappiano nulla, la mia era più che altro una domanda retorica.

    milannews, che conosco bene avendoci lavorato per qualche tempo, annovera tra le sue fila un sacco di aspiranti giornalisti che, probabilmente, ritengono la strada più veloce per arrivare quella del “non osteggiare”, diciamo cosi, la società.
    scelta da un lato anche legittima, ma la credibilità è un’altra cosa, e questo vale non solo per milannews.it

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