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Il Faraone: c'è da fidarsi o è ancora troppo giovane e discontinuo?

Un Milan faraonico? – Quanto vale Stephan El Shaarawy? Mercoledì ci ha regalato tre punti, così come domenica con un gran gol dalla distanza aveva marcato il pareggio a Udine. L’anno scorso Allegri lo utilizzava meno di quanto volessero molti tifosi, ma l’inizio di questa stagione – indolente, apatica, quasi inutile la presenza del gioiellino ligure nel rettangolo di gioco nelle primissime partite – sembrava giustificare le scelte passate dell’allenatore. Il giocatore stesso, inoltre, aveva dichiarato (in totale assenza di polemica, a essere onesti) di ricoprire al Milan un ruolo a cui si è dovuto abituare. Tutto ciò fino alla sassata del Friuli e alle due reti, molto simili tra loro, messe a segno mercoledì. Ed è allora da lui – per venire a Parma-Milan di questo pomeriggio – che riparte l’attacco di una squadra rossonera che, nonostante la povertà tecnica, si affida al turnover: dietro, salvo sorprese, un altro (l’ennesimo!) cambio nella coppia difensiva centrale, stavolta composta da Zapata e Bonera, mentre davanti il rientro di Boateng dalla squalifica e l’utilizzo di Nocerino dovrebbero consentire ad Emanuelson e Montolivo di riposare in vista della trasferta di San Pietroburgo – dove, è bene ricordarlo, saremo sfavoriti.

Gli avversari – Il Parma è una squadra in una non felicissima situazione di classifica, ma che, ad esempio, ha saputo fermare in rimonta ed in inferiorità numerica la bella Fiorentina che solo pochi giorni fa tutti hanno elogiato per via del convincentissimo pareggio contro gli juventini. Amauri è – o sarebbe – il bomber, utilizzato finora col contagocce per via di un infortunio e di una condizione ancora non ottimale. Occhio a Biabiany, pronto a entrare dalla panchina. Gli emiliani sembrano essere anche in questa stagione quello che sono ormai da anni, cioè la solita squadra quadrata senza alcuna figura veramente importante; pare essersi aggiunta, però, una certa stiticità attacco, che speriamo che tenga anche questo sabato.

So che non c'entra nulla col post, ma volevo ricordare ai gentili tifosi del Chelsea che ci seguono di fare gli auguri di buon compleanno al loro beniamino baciamagliette Sheva

Le altre – Le squadre impegnate in Champions League anticipano tutte al sabato: dopo di noi giocherà la Juventus in casa contro la Roma di Zeman, entrambe reduci da un faticoso pareggio, dalla prima accettato di buon grado, lasciando invece, nella seconda, un certo amaro in bocca e il rischio di ridimensionare gli obiettivi stagionali. Per i bianconeri sembra che l’effetto Pirlo dello scorso anno sia svanito, allora ecco che il campionato assume tutti altri contorni e si apre a numerosi outsider. Il Napoli, ad esempio, a Genova contro l’ostica Sampdoria potrebbe tentare di ritrovarsi capolista solitaria. Tra chi cerca l’aggancio al treno dei pretendenti scudetto, a Milano c’è un interessante Inter-Fiorentina.

Da seguireJuventus-Roma. Li voglio veder perdere, e farlo contro il boemo (per cui non ho mai avuto grandi simpatie tattiche, a essere onesto) darebbe ancor più gusto, a mio avviso. Non succede, ma se succede, non vorrei perdermelo.

Da evitarePalermo-Chievo è lo scontro tra due delle squadre più in difficoltà al momento, pur avendo i mussi volanti la giustificazione di un calendario decisamente ostico. Gli schemi di Gasperini sono duri da digerire, quindi non credo che i rosanero siano capaci di esprimere un gran gioco.

IL PROGRAMMA DELLA 6a GIORNATA

29 settembre 2012
– ore 18:00: Parma-Milan
– ore 20:45: Juventus-Roma

30 settembre 2012
– ore 12:30: Udinese-Genoa
– ore 15:00: Atalanta-Torino
– ore 15:00: Bologna-Catania
– ore 15:00: Cagliari-Pescara
– ore 15:00: Lazio-Siena
– ore 15:00: Palermo-Chievo
– ore 15:00: Sampdoria-Napoli
– ore 20:45: Inter-Fiorentina

46 commenti su “Serie A 2012/2013 – 6a giornata

  1. Buongiorno…

    El92 vale la metà di Merkel e conguaglio.
    I superesperti, fissati con la coppia da favola Hansel e Gretel ossia Merkel e Strasser, vanno fuori di testa per questo.
    Ricordo un famoso allenatore, pluridecorato e ultravincente sul campo, affermare che la cessione di Merkel era una sorta di tragedia. Tutti capivano un cazzo e avevano sbagliato ogni mossa di mercato. Ne sapeva, eh.
    Il tedeschino è un buon giocatore come El92, ma a noi serviva di più l’attaccante e, visto almeno questo inizio di campionato, direi che l’affare è stato favorevole per noi.
    Metaforicamente El92 pare abbia anche abbassato la cresta. E’ sulla strada giusta.

    E’ stato uno dei più forti attaccanti rossoneri di sempre. Il tempo lenisce le ferite e annebbia i ricordi scomodi. Sheva lo ricordo solo al Milan e per quanto ha fatto da noi.
    Buon compleanno.

    Juve-Roma e Inter-Fiorentina sono ottime partite, sulla carta. Se posso le segue entrambe. Si.

  2. A me Sheva fece incazzare perché utilizzò i figli come scusa per andarsene. Il bacio della maglia invece non mi fece né caldo né freddo.

    Coi giovani non si vince perché, anche se magari sono forti e talentuosi, sono mediamente discontinui, montati e presuntuosi. E lo sono perché guadagnano un sacco di quattrini, sono diventati improvvisamente famosi, e soprattutto hanno talmente tanta gnocca a disposizione come un coetaneo “normale” neppure potrà mai sognare di avere in una vita intera. Non è semplice restare equilibrati se non si è Maldini o Del Piero. Alcuni si perdono per strada, altri decidono che vogliono di più, cioè vincere ed entrare nella storia. Vedremo che cosa vorrà fare il Faraone. ma con i giovani, anche se non si vince, ci si diverte e si inizia a costruire qualcosa. Ci vuole pazienza.

    Zeman mi piace come persona, come allenatore pure, purché stia lontano dal Milan. Normalmente spererei in uno sgambetto ai gobbi, purtroppo però è la Roma la squadra per noi più avvicinabile. Spero in un pareggio va’.

    Noi beh, ci possono battere tutti, quindi anche il Parma.

  3. Per i giovani occorre pazienza: vero.
    Anche se, a volte, un calcio nel culo e a scopo educativo non fa mai male.
    Anche a qualche “meno giovane”, per la verità.

  4. A me Sheva fece incazzare perché utilizzò i figli come scusa per andarsene. Il bacio della maglia invece non mi fece né caldo né freddo.

    E’ vero, quella fu una cosa grossa: hai una moglie americana e Milano è piena di scuole di lingua inglese, e devi andare a Londra? Il bacio alla maglia fu decisamente la goccia che fece traboccare il vaso, invece, ma dovendo sceglire una foto era decisamente più plastica.

    Ghost, premettendo che Merkel me lo sarei tenuto, il Faraone cash + il tedesco è costato 20 milioni, praticamente quasi quanto Pato. Il brasiliano, quando arrivò, mostro immediatamente il suo talento (salvo iniziare ad andare in putrefazione nel giro di un paio di anni). El Shaarawy no, e dopo due partite è difficile dire se ha abbassato la cresta oppure no.

  5. Corrado, senza quell’operazione El92 sarebbe rimasto al Genoa.
    Purtroppo tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca. 😉 Niente quattrini, mi pare di ricordare. 😀
    Lo scudetto del bilancio ci ha permesso di sacrificarne uno per ottenerne un altro.
    Il confronto con Pato lo sta facendo al contrario. L’altro era buono subito, questo studia per diventarlo.
    E tra l’altro ho letto che il recupero del brasiliano è tutt’altro che all’orizzonte.
    Anche andare al Supermercato a fare la spesa diventa un problema per lui.
    Quando passa davanti agli scaffali refrigerati dei formaggi, burro e yogurt deve mettere la sciarpa…
    Sulla cresta e relativo abbassamento, sono moderatamente soddisfatto.

  6. se uno come shevchenko viene ricordato solo per il bacio alla maglia,noi milanisti caproni e ingrati ci meritiamo cent’anni di pazzini,niang e traorè.

    e cent’anni di pareggio di bilancio,ovviamente.

  7. Beh, Zio, al primo sentore di rischio di serie B allo scoppio di Calciopoli e dopo anni di corteggiamento del ricco amico russo, Sheva non ebbe esitazioni ad andarsene prendendo a pretesto scuse ridicole.

    Scusa se è poco, eh.

  8. Sono incredibili certe volte i tempi della giustizia: è quello che avrà pensato anche Mauro German Camoranesi, ex campione del mondo con l’Italia, che è stato condannato a 50.000 euro di risarcimento per un fallo commesso nel 1994 nei confronti di Roberto Pizzo. Un intervento che, comunque, costò caro all’avversario di Camoranesi: fine dell’attività agonistica con un handicap del 39% al ginocchio del calciatore. La Corte spiega infatti così la sentenza pronunciata a riguardo: “Nonostante l’intervento non possa definirsi volontario, mostra una eccessiva rudezza, una pratica anormale e lontana dai principi sportivi”.

    Fonte: SpazioNapoli.it

  9. Beh, Zio, al primo sentore di rischio di serie B allo scoppio di Calciopoli e dopo anni di corteggiamento del ricco amico russo, Sheva non ebbe esitazioni ad andarsene prendendo a pretesto scuse ridicole

    eh si certo, non ebbe proprio esitazioni,infatti alla conferenza stampa di addio sprizzava gioia da tutti i pori da quanto era contento di andare in quella squadra di merda, e quando tornò invece era triste come un cane bastonato.

    ovviamente non ci sfiora nemmeno l’idea che silvio abbia spintonato sheva sull’aereo per londra ed incassare 42 mln, esattamente come fece con kaka,ibra e silva.

    ah, ma per questi tre,stranamente, il discorso del traditore non vale, questi tre sono tre santi immolati su una pira,povere stelle,ma andate ad acchiappare i ratti.

    14 gol all’inter,svariate decine di gol in coppa campioni,pallone d’oro,secondo marcatore della storia del milan,scusa se è poco eh?

  10. Non mi pare di aver parlato degli altri tre, infatti.

    Sulle recitazioni da conferenza stampa, credo che il calcio – ma non solo – sia pieno di esempi. E non è che gliel’ha detto la società di sparare la cazzata dei figli che devono studiare l’inglese.

    Almeno Ibra, notissimo mercenario, l’ha fatto capire chiaro e tondo che l’hanno sfanculato.

  11. Anch’io ero incazzato con Sheva nel 2006, ma come ho già scritto anche su MBC, dopo le altre cessioni illustri del nostro presidente, a proposito spero di cuore sia il suo ultimo compleanno come Presidente dell’ACMilan, credo che la storia dei figli era un a bufala. Poi che abbia baciato la maglietta del Chelsea credo sia alla fine un gesto anche istintivo…

  12. beh Zio, il caso di Sheva non è così chiaro come quelli degli altri. E’ difficile affermarlo con precisione, ma pare proprio che tutti gli indizi (moglie, litigata con Carletto carpita dalle TV) portino a uno Sheva che voleva cambiare aria e, almeno in quel caso, un Silvietto che ha preso atto della decisione passando – giustamente – alla cassa a riscuotere.

    Okay la riconoscenza, ma certe cose non bisogna scordarle. Perché altrimenti hanno ragione quelli che a Silvietto si deve riconoscenza infinita.

  13. il caso di sheva poteva essere poco chiaro all’inizio,perchè era il primo della serie, ma a distanza di anni sappiamo benissimo come funziona: vendere e incassare.

    e ripeto,se sheva voleva andare via non aveva una faccia da funerale al suo addio,non sprizzava gioia al suo ritorno e soprattutto,una volta arrivato al chelsea, non si sarebbe buttato in vacca come ha fatto.

    non stiamo parlando di uno sciocco brasiliano ignorante,stiamo parlando di uno che è cresciuto con l’addestramento di un marines, per cui se sheva voleva andare al chelsea avrebbe spaccato pure la,invece non gliene fregava una minchia, se n’è sbattuto le palle della squadra e appena ha potuto è tornato in italia.

    E non è che gliel’ha detto la società di sparare la cazzata dei figli che devono studiare l’inglese.

    nooooo,una società serissima come l’a.c. milan non direbbe mai una cazzata del genere, ci metterei la mano sul fuoco guarda.

  14. e comunque ripeto il concetto:

    se uno come shevchenko viene ricordato solo per il suo addio o per il bacio alla maglietta,vi meritate cent’anni di gilardino, di bojan,di pazzini,di niang,di amoroso,di josè mari,di javi moreno e di ricardo olivera.

  15. Per me vale quello che scrissi quando è stato ceduto Thiago Silva: la firma la possono sempre non mettere, sti giocatori, se sono così sensibili.

    Poi, oh, contenti voi se ancora idolatrate uno che bacia le magliette altrui (che sono ciò che distingue una squadra dall’altra, tra l’altro).

  16. Ok Zio, la prossima volta che inserisco una foto di Shevchenko scrivo tre tomi Treccani di didascalia, dall’infanzia in quel di Kiev ai giorni nostri.

  17. Okay la riconoscenza, ma certe cose non bisogna scordarle. Perché altrimenti hanno ragione quelli che a Silvietto si deve riconoscenza infinita.

    non si può mettere sullo stesso piano un ex-calciatore e l’attuale presidente.

    sheva non mi pare proprio che abbia recato danni al milan,magari pretendendo di giocare grazie al suo passato glorioso…anche perchè quando tornò fece anche parecchia panca…

    silviuccio invece di danni ne sta facendo a valanga,e sono danni che si faranno sentire oggi ,a anche un domani che se ne sarà andato,visto che il nuovo proprietario dovrà ricostruire prima squadra,settore giovanile,staff tecnico,osservatori,medici e dirigenza.

  18. la firma la possono sempre non mettere, sti giocatori, se sono così sensibili.

    +

    Non sono d’accordo Corrado, perché che ne sappiamo noi cosa succede effettivamente nelle segrete della società! Per cui i calciatori alla fine essendo professionisti, firmano! Ora non voglio immaginare AG e SB con il fucile spianato verso di loro, magari però dicono loro la verità che nascondono a noi tifosi, cioè della “spending review” iniziata nel Milan qualche anno prima che nei Comuni italiani…

  19. A noi tifosi è stato detto che la prole doveva studiare l’inglese dal tipo che fa le conferenze stampa col muso lungo, dall’amicone di Abramovic, dal marito della modella a cui piace Londra e dal baciatore di magliette altrui. Questo è quanto.

    Ai miei occhi state pure peggiorando l’immagine di Sheva: non solo ha detto cazzate, ma addirittura l’ha fatto per coprire i misfatti di questa società. Serio, complimentoni, minchia che bandiera.

  20. Oddio Zio, proprio a definire Silvietto un danno per il Milan non ce la faccio. E’ stato il miglior presidente della nostra storia assieme ad Andrea Rizzoli (quattro scudi, 1 coppa dei campioni in appena nove anni di presidenza), questo è innegabile anche per un detrattore politico della primissima ora come me. Credo che dal ’95 in avanti si meriti le critiche che gli ho lanciato, ma questo è un altro discorso.

  21. Ma io rimango dell’idea, specialmente dopo aver visto le cessioni di Kakà, Ibra e Thiago, che la società ha montato ad arte la storia dei figli che dovevano imparare l’inglese. Certo Sheva si poteva ribellare e dare la sua versione dei fatti. Non l’ha fatto, pazienza si è preso lui le colpe, probabilmente interiormente non è un “Che Guevara” ed avrà pensato: in fin dei conti chi me lo fa a fare, ho dato tanto al Milan, non penso posso dare ancora molto, vado là in Inghilterra becco un sacco di quattrini, ok passiamo pure per un deficiente irriconoscente verso i tifosi…

    Ripeto, questa è la mia sensazione, che sia la verità ben lungi da ammetterlo…

  22. Certo Sheva si poteva ribellare e dare la sua versione dei fatti.

    Quella dello studio dell’inglese è stata la SUA versione dei fatti.

  23. certo che un compleanno, e i relativi auguri, creano a volte scompiglio.
    Se Sheva era con noi di persona finiva in rissa.
    Mi immagino Corrado che gli lancia bottiglie vuote di vodka, zioalduccio che insegue Corrado per stenderlo e scoreggiargli sulla faccia, Zullida con in mano falce e martello a cantare a gran voce l’Internazionale e a svuotare le bottiglie che poi Corrado lancia.
    Marcovan stravaccato sul divanetto a limonare duro con la Hunziker e a baciare la sua maglietta…

  24. mah, anch’io penso che sheva sia stato caldamente invitato ad andarsene a londra.
    tra l’altro, il fu milan non lo avrebbe mai permesso.
    e se vogliamo dirla tutta, meglio 1 sheva con gli eventuali difetti ma che ha speso glianni migliori da noi, che mezze pippe e onesti mestieranti.

  25. Interessante scenario. Specie per il finale.

    ahahah lo sapevo…. del resto è cosa arci nota la tua passione per le magliette (e non solo quelle) di Michelle…

  26. Corrado la fai facile… se ti vogliono vendere non ci sono santi. cosa resti a fare in un ambiente ostile? poi è chiaro che vanno sempre in top team e mica al mazembe….

  27. Serio, complimentoni, minchia che bandiera

    ma cosa centra la bandiera? me ne fotto delle bandiere.

    ma un bacio non cancella 200 e passa gol,la maggior parte dei quali pesanti come incudini.

  28. certo che un compleanno, e i relativi auguri, creano a volte scompiglio

    diciamo che se mi toccano sheva è come se toccassero maometto ad un islamico.

  29. Dai su, ragazzi, il pelo sullo stomaco va bene, ma digerire tutto no.

    Digerire delle cazzate uscite dalla sua propria bocca.
    Digerire una verità – se tale – mai detta.
    Digerire il bacio di un’altra maglietta alla prima partita con una nuova squadra.

    E non dimentichiamoci che la cessione avvenne in una fase di Calciopoli in cui anche il Milan sembrava potesse finire in B. Il contesto è bene ricordarlo tutto

    A me, così, che cerco sempre di razionalizzare le cose del calcio ma che comunque sono un tifoso, non va bene. Non si può mica far passare in cavalleria tutto.

  30. a parte il fatto che in B abbiamo più possibilità di finirci quest’anno

    ma allora la società poteva aspettare la fine del processo per vendere sheva,o no?

    così come aveva aspettato per comprare ibra e farselo fottere,o no?

    o magari silviuccio aveva fretta di incassare, B o non B?

  31. che poi non capisco che male abbia fatto sheva…se n’è andato a 30 anni,non a 25…contro non ci ha mai segnato e col chelsea ha fatto pietà,in pratica la sua carriera è finita con noi…che minchia c’è da portargli rancore a distanza di anni?

    capisco sul momento,uno ci rimane male e sbrocca, ma dopo 6 anni ancora qua a menare il cazzo per un cazzo di bacio?

    cent’anni di bojan.

  32. è dalle 12 che proseguite con questa discussione.
    Nessuno dei due cambierà mai idea e continuate a perorare le vostre rispettive opinioni.
    Ma per questo argomento credo sia inutile andare oltre.

    Tra meno di 30 minuti si gioca e la formazione ufficiale è questa:
    Abbiati, Abate, Zapata, Yepes, De Sciglio, De Jong, Ambrosini, Nocerino, Boateng, Bojan, El Shaarawy.

  33. Concordo Ghost con la scena descritta, l’unica variante anziché cantare “l’internazionale” che mi ricorda i cuginastri, meglio “el pueblo unido”…. 😛

    Corrado io nel 2006 l’ho odiato a morte e speravo che Materazzi nei mondiali gli spaccasse il malleolo, ma poi ripensandoci e soprattutto vedere le altre cessioni (scusate se mi ripeto) ho cambiato opinione. In ogni caso anche se fosse vera la storia dell’inglese per i figlioli, Sheva rimane sempre Sheva e quoto lo zioalduccio!

  34. Mauro: “la cosa bella e buona è vedere il centrocampo del milan che una volta aveva gente come pirlo oggi è fatto da 3 mediani”. ma sparati, imbecille.
    tutte le volte che questo parla di noi ci piglia per il culo, ma la pagherà un giorno, sto analfabeta.

  35. e ripeto,se sheva voleva andare via non aveva una faccia da funerale al suo addio,non sprizzava gioia al suo ritorno e soprattutto,una volta arrivato al chelsea, non si sarebbe buttato in vacca come ha fatto.

    come non avrebbe avto le lacrime all’ultima partita in curva..
    però vabbè.magari non lui direttamente, ma forse + che come con kakà-ibra-silva, era dalla sua parte più che dalla parte del milan l’idea di lasciarsi. magari colpa della moglie o dei figli o di ancelotti (dubito su quest’ultimo) ma vabbè..così è stato..

    speriam onel faraone, però col 4-3-3 servono terzini che crossano e una punta centrale, quindi almeno pazzini va messo, non essendo bojan tale puntero..

  36. Ciao ragazzuoli, un saluto da Rimini… 🙂

    Mi confermate che il Milan non sta facendo un granché?

    Su Sheva: è a lui che attribuisco le colpe e le responsabilità, la scusa dei figli la tirò fuori lui…

    Beninteso, io l’avevo anche perdonato, una volta tornato al Milan…

  37. un milan un tantino migliore delle ultime uscite, partita noiosissima tra l’altro su un campo molto viscido.
    non abbiamo rischiato nulla ma abbiamo anche tirato solo una volta in porta.
    elsha decisamente meglio a sinistra, ah se avesse fato bene anche l’ultimo passaggio in quella progressione….

  38. El92 fino ad ora ottimo.
    Troppi errori di misura nei passaggi, non puoi fare il 1° tiro in porta al 41′
    A questo punto tanto vale provare il nuovo Eto’o…

  39. pare stiamo giocando col 4-2-3-1..
    primo tempo non visto, ora mi sembra un gioco minimo c’è..

    però con quel modulo, la punta dev’essere un centravanti vero, come pazzini (nel senso di ruolo, non nel senso tecnico perchè resta un seghino), non elshaarawy

    vedrei bene bojan-boa-el92, con davanti pazzini..oppure binho per bojan o noce x boa..insomma quelli li, ma davanti serve un centravanti di ruolo.se poi arrivano pure dei terzini con i cross siamo a posto 🙂

  40. il mio streaming ha una qualità piuttosto scadente…però mi chiedo: fa così schifo il tempo perchè sia normale che abbiati non trattena un pallone?!?

  41. Bruno Lunghi nel recupero, sulla punizione di Robinho:

    “Robinho ha diverse opzioni: opzione tiro, opzione passaggio, opzione traversone, ma vediamo cosa succede… opzione barriera”.

    -33. 7 punti in 6 giornate sono, in proiezione, 44-45 punti. Dai che ci siamo per la salvezza.

    Pazzini mi fa schifo.

  42. Tra l’altro, ora che ricordo, io Shevchenko lo comprai al fantacalcio l’anno del suo ritorno al Milan, pagandolo per giunta un sacco di soldi.

    A gennaio lo sbolognai a un mio amico, semi-truffandolo, in cambio di Pandev e Ledesma.

  43. Mi spiace per una vittoria che potevamo portare a casa.
    Abbiati, Montolivo, Robinho non mi sono piaciuti.
    Il mio primo commento di oggi, in questo post, relativo al Faraone lo riconfermo in toto.

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