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Barbara Berlusconi entrò inizialmente nel mondo Milan un po’ a sorpresa e fra lo scetticismo generale, nel senso che si faceva molta fatica a comprendere quale potesse essere il ruolo che sarebbe dovuta andare a ricoprire e in che misura il suo ingresso avrebbe potuto portare giovamento alla squadra. Uno scetticismo più che motivato data la sua giovane età, la scarsa conoscenza di un ambiente così particolare, ma soprattutto data la presenza della sinistra, lunga ombra di un megalodonte come Adrianone, uno che solitamente mal sopporta vedere giovani rampanti dall’aria saccente attorno a sé, uno la cui poltrona in pelle umana è complicatissima da sottrarre, anche se chi minacciasse di sottrargliela fosse la figlia del proprietario. Insomma, l’impressione da esterni – per lo meno quella dei più scettici – era che la giovane erede di Silvietto stesse nel CDA rossonero per fare la bella statuina, al massimo per dare da bere alla tifoseria che la Famiglia fosse ancora interessata alle sorti della squadra e non utilizzasse quest’ultima soltanto per farsi i cazzi propri. Peraltro, l’impressione del gruppo dei più scettici – gruppo da cui ammetto serenamente di non essere ancora completamente fuoriuscito – divenne certezza non appena si apprese che Barbarella non spendeva le proprie energie per farsi le ossa, bensì le utilizzava per farsi un giovane dipendente, con tutte quelle complicazioni che soltanto un illuso o uno sciocco avrebbe evitato di mettere in preventivo.

Poi sono accadute cose: la rivoluzione estiva che tanto male ci fece (a noi non evoluti intendo, poiché gli altri, quelli sempre entusiasti per ogni mossa societaria, avranno certamente goduto come ricci: “Lo scudetto del bilanciooo… evvivaaaa…!”, cose così), la partenza disastrosa della squadra, il sorprendente e positivo innesto di alcuni ragazzini nella formazione titolare, l’entusiasmante rimonta, la cessione del giovane trombadipendente sopra menzionato, l’arrivo del presunto top-player Balotelli, l’esaltante lezione impartita ai marziani del Barça al Meazza, il gradito terzo posto. Un susseguirsi di eventi che ci hanno fatto un po’ dimenticare di Barbarella.

Pure questa intervista è passata quasi inosservata, eppure presenta numerosi spunti interessanti. Barbarella ha parlato. L’aveva già fatto in altre occasioni, ma stavolta il tono delle sue risposte è sembrato assai diverso rispetto al passato, nel senso che la ragazza mi è parso sia stata più convincente proprio perché lei stessa più sicura di sé, più convinta delle sue parole. Parole che esprimono concetti con i quali mi trovo pienamente d’accordo, poiché parte di essi io stesso li vado ripetendo noiosamente da anni, sin dai primi tempi in cui Silvietto cominciò a manifestare una certa tendenza alla parsimonia in ambito calcistico. Magari si tratta delle solite balle, di chiacchiere di una ragazzina che, imparata a memoria la lezioncina scritta per lei da qualcun altro – magari dal megalodonte che occupa la poltrona in pelle umana di cui parlavo sopra -, ripete come un pappagallo a beneficio dei gonzi; tuttavia, pur non discostandomi dalla consueta cautela, l’istinto mi suggerisce di guardare a questa giovane Berlusconi con occhi diversi rispetto a qualche mese fa. E il mio istinto non sbaglia mai (quest’ultima è una balla mostruosa, ma come chiusura mi suonava bene).

17 commenti su “Il ritorno di Barbarella

  1. Darko rispondo qua al tuo “controcommento” dell’altro post. Capisco tutto e capisco che allo stadio la partita si vive in maniera differente che in casa seduto in poltrona, ma a me ha fatto infuriare Flamini, appunto perché era in un periodo di grazia, lasciarci in 10 a venti minuti dalla fine non è stata una bella cosa, anche perché mancherà maledettamente domenica anche se in ogni caso abbiamo pochissime chance… ma poteva tenerselo per domenica quell’entrataccia… 😉

    Poi ieri sera ho sentito che il “Faraone” è un po’ risentito con il mister… delego zioalduccio a replicare a questo crestato che a 20 anni si sente già arrivato…

  2. Spero e confido nell’istinto del boss… 😉

    Leggendo l’intervista anch’io ne sono rimasto positivamente colpito, d’altronde non ho mai avuto preclusioni affinché rimanesse silvietto presidente fino a quando si “comporta” da “presidente” del Milan, per cui ben vengano le parole di Barbarella soprattutto se saranno seguiti da “fatti estivi”.

  3. buongiorno…

    avevo seguito in parte l’intervista Tv e ho notato pure io il diverso modo di esporre le cose. Se questo è il segnale per l’inizio di un cambiamento, cambiamo.

    Poi ieri sera ho sentito che il “Faraone” è un po’ risentito con il mister… delego zioalduccio a replicare a questo crestato che a 20 anni si sente già arrivato…

    Zullida, leggi qui. Mi pare dica tutt’altro.
    E anche l’intervista rilasciata a Sky, e che ho sentito, era sullo stesso tono.
    Evidentemente va montato il caso a tutti i costi.

    I gobbi hanno piallato anche la Lazio. Petkovic crede ancora nel terzo posto.

  4. “Non facciamo tabelle, nè per il 2° nè per il 3° posto. Pensiamo partita dopo partita. Ed ora la nostra testa è già sulla Juve. Col Napoli sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, e per come si erano messe le cose siamo abbastanza soddisfatti dell’1-1, anche se ci dispiace non aver vinto. Allegri ha voluto dare fiducia alle qualità di Robinho, potevano essere preziose per il tipo di gioco che ha il Napoli. Nessun problema, assolutamente. Sono entrato in campo con il massimo della motivazione e mi sarebbe piaciuto segnare. Purtroppo non ci sono riuscito”.

    Parole e musica di Stephan El Shaarawy.
    Se ha sbagliato, pare abbia imparato la lezione.
    Ora sotto e pedaliamo, c’è la volata.

  5. ma fatemi il piacere,la barbara,ahahahaahhahahahahahahahahahahahahaha

    l’alfana del calcio, la stramacciona del cda…la fidanzata di pato!

    e con queste tre,ho spiegato bene come vedo sta qua.

    tra lei e galliani,mi tengo galliani.(caccerei entrambi via se potessi,oltre a silviolo.)

    sul caso el sharawy,io girerei pagina. anche perchè c’è il rischio che diventi il capro espiatorio del mancato 2°/3° posto. quel che è successo è successo,adesso palla lunga e pedalare.

    una cosa è certa: ROBINHO NON DEVE PIU’ GIOCARE.

    si cambi modulo,si provi qualcuno fuori ruolo, si giochi in 10, ma robinho da adesso fino a fine stagione deve stare in tribuna.

    HAI CAPITO ALLEGRI????

  6. ho letto l’intervista…se prima ero scettico,adesso ne ho la certezza: la solita aria fritta di stampo berlusconesco:

    se guardiamo al capitale dei giocatori, il Milan adesso vale più di quello della stagione scorsa

    ..e gia qua,cominciamo male.zapata-mexes valgono più di nesta e silva? nocerino,boateng e robinho valgono quanto un anno fa? ma dai,sparati.

    Al contrario, per me il Milan è una questione seria

    serissima,non c’è tempo per le quisquilie,chiedere a kaladze e pato.

    Ho sempre pensato che si potesse fare buon calcio e raggiungere buoni risultati e avere anche dei conti sopportabili. All’inizio c’era chi era scettico, ma il management del Milan ha dimostrato che si può.

    che si può cosa? fare bel calcio? ahahahahahaha,ma quando mai quest’anno abbiamo fatto bel calcio?
    e di che risultati va cianciando,che siamo fuori dalla coppa italia, in champions abbiamo fatto la figura del rosenborg e in campionato siamo 3°…se questi sono buoni risultati…

    A noi interessava coniugare buona gestione e buoni risultati sportivi, e ci stiamo riuscendo

    vedi sopra.

    E’ inesatto parlare di pareggio del bilancio come primo obiettivo

    ma se da 7 anni non parlate che di quello? sull’altare del bilancio avete immolato shevchenko,kaka,ibrahimovic,tiago silva…avete rinunciato ad aquistare giocatori per il bilancio,facendo figure di merda colossali,parlate solo di stipendi,fatturato,brand e puttanate varie, e ci viene a dire che il bilancio non è la priorità,ma va a dar via il culo va!

    Abbiamo portato il costo del lavoro al 50% del fatturato, questo significa che saremo a posto anche negli anni venturi.

    lo vedi che parli solo di bilancio? hai portato il costo del lavoro al 50% del fatturato, e il potenziale della squadra com’è messo?quanto abbiamo perso passando da silva a zapata?

    E’ un club da Champions, e vuole continuare ad esserlo. Essere da Champions non vuol dire vincerla, ma giocarla ogni anno, e tentare di restare in scena il più possibile. Senza questo risultato no, non siamo soddisfatti“.

    il rislutato è partecipare,come un rosenborg.

    Credo che i tifosi siano contenti di veder crescere giocatori nei quali possano identificarsi. Non necessariamente italiani, ma legati al Milan e alla sua storia…L’idea è far crescere i top player in casa, anche se questo non significa che non ne prenderemo più

    questa litania dei giocatori fatti in casa va avanti da tempo immemore, all’epoca si parlava di linea verde formata da di gennaro,marzoratti e albertazzi. fate vobis.

    Le questioni tecniche non mi competono

    e qui siamo d’accordo.

    E che punteremo sempre a stare in Champions, perché senza Champions non è vero Milan

    cioè in pratica si tirerà a campare, solita lotta per il terzo posto,partecipare alla champions per tirare su quattro soldi e basta.

    in pratica,ripetere questa stagione all’infinito.

    per carità,ci vendessero all’istante.

  7. Per la verità anche a me la presenza della Berluschina pare più un effetto simil-soprammobile che di sostanza.
    E anche le diciarazioni che leggo sembrano le solite chiacchiere: cosa vuol dire portare il costo del lavoro al 50% del fatturato? dipende anche a chi dai questi soldi e quanto: a Thiagone o Ibra puoi anche dare 8-10 milioni, non puoi darne 4 a Flamini, Mexes e compagnia broccante.
    E poi, se il fatturato scende perchè la squadra non è competitiva e compete per un campionato scadente, che si fa si torna a vendere pezzi pregiati?

  8. Zio non penso che tu sia cosi ingenuo da pensare che queste siano parole di Barbarella.
    Sono parole dette da lei ma dettate da Papi, mi sembra evidente.
    Tranne Marina che e’ piu’ velenosa della Vipera del Gabon, gli altri figli di Silvietto prima di fare una scoreggia devono chiedere il permesso al padre.

  9. ..E non si parlerà neppure delle solite fregnacce di Galliani che proprio ieri ha dichiarato che i tre primi fatturati europei sono nelle semifinali di coppa. Ma come mai noi, che in Italia siamo straprimi come fatturato, siamo terzi a 15 punti dalla prima, fuori dalla coppa e anche dal portaombrelli?

  10. Pensate se arriviamo terzi e usciamo ai preliminari… 👿

  11. Non credo più a niente di quello che esce dalle bocche berluschine! Che potere avrebbe questa, se anche per spendere un euro, al Milan ci vuole il permesso di grandi orecchie? Una in più che parla, altre parole a cui non dare retta!

  12. che poi no…avrebbe potuto pararsi il culo per quel che riguarda la champions,ma comunque delineare degli obiettivi per quel che riguarda l’italia…

    poteva dire oh regà,in europa ci sono squadre con le quali non possiamo competere dal punto di vista economico, per cui più che vendere cara la pelle non possiamo fare…però costruiremo una squadra che possa lottare con la juve per vincere lo scudetto.

    una cagatina così le costava tanto?

    fateci caso, in tutta l’intervista non ha mai nominato la parola “vincere”.

    cara berluscona,siamo il milan,non la sampdoria.

    sparati.

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