32 5 minuti 11 anni

pirlo

Questo libro di Andrea Pirlo, scritto da Alessandro Alciato, lo stesso che confezionò in modo apprezzabile i racconti borbottati da Carletto nel divertente “Preferisco la Coppa”, è brutto. Tengo a precisare che in me non c’è ombra di risentimento per il malcelato tono di acidità con cui Andrea parla del Milan, né gelosia per gli sperticati elogi a Conte e alla Juve che nel libro sono ampiamente contenuti. Non sono il tipo che rimpiange o prova rancore per un calciatore che smette o se ne va, specialmente quando si tratta di un calciatore che sì, in molte occasioni mi è piaciuto, ma in tante altre mi ha fatto imprecare come uno scaricatore di porto e di cui non vedevo l’ora di liberarmi, specie negli ultimi anni rossoneri. Il fatto è che il libro di Andrea Pirlo, scritto da Alessandro Alciato, è oggettivamente brutto. E noioso.

E’ fallito il tentativo di caratterizzare questo libro di divertente ironia. Come dicevo poc’anzi, più che di ironia il libro è imbevuto di antipatico sarcasmo, ed emette un fastidioso rumore di sassolini estratti dalla scarpa. Inoltre trasuda di una autoreferenzialità a tratti irritante: Pirlo ha una considerazione di se stesso come uomo e come calciatore smisurata, certamente esagerata come calciatore. Sull’uomo beh, non posso di certo affermare di conoscere qualcuno soltanto per averlo visto per una decina d’anni vestire la mia maglia preferita o per avere letto un libercolo di 140 pagine che lo riguarda. Diciamo tuttavia che una certa idea me la sono fatta.

Quelle che seguono sono le prime righe del libro. Un inizio scoppiettante che vorrebbe punzecchiare Adrianone e che invece, a mio avviso, espone chi scrive – o meglio: chi detta – ad una pessima figura:

“Una penna. Bella eh, ma pur sempre una penna. Di Cartier, luccicante, più pesante di una Bic, con lo stemma del Milan. Eppure una penna. Con un ripieno di inchiostro blu, banalmente blu. La guardavo, me la rigiravo tra le mani, ci giochicchiavo incuriosito, come fa un neonato con il suo primo peluche. Tentavo di studiarne il profilo da diverse angolazioni, di coglierne il senso più profondo, di portarne in superficie il significato più nascosto. Di capire. Mi è venuto il mal di testa a forza di pensare, credo sia scesa anche qualche gocciolina di sudore, però alla fine l’illuminazione è arrivata. Mistero risolto: il lato B non esisteva, il suo inventore non l’aveva previsto.

Insomma, Andrea Pirlo fa lo schizzinoso. Praticamente rinfaccia ad Adrianone – lo stesso che per almeno un lustro gli ha permesso di arricchirsi abbondantemente grazie ad un sontuoso quanto immeritato stipendio e che lui, per ringraziamento, nel libro chiamerà insistentemente “Il Signor BIC” – di avergli regalato “soltanto” una penna.

Oltre ad essere un contenitore di scherno nei confronti di Galliani e di sussiego in quelli del Milan, di spruzzatine di veleno all’indirizzo della squadra del cuore dell’infanzia in cui Pirlo ha anche militato (l’inter) e di racconti di gioventù interessanti il giusto, il libro è anche una lunga, stucchevole, ricorrente leccata di culo alla Juve, ad Andrea Agnelli, ma soprattutto ad Antonio Conte. L’attuale squadra, l’attuale datore di lavoro, l’attuale allenatore. Guarda caso.

Di clamorosi retroscena non ne vengono rivelati, nel libro. Fanno un po’ impressione le considerazioni di Pirlo sulla zuffa fra Onyewu e Ibra, definita assai più violenta di quanto ci era stato raccontato sia dalle versioni ufficiali sia dallo stesso Ibra nella sua biografia; e c’è la conferma del diretto interessato circa l’infondatezza delle supposizioni secondo le quali a pretendere l’allontanamento di Pirlo dal Milan fu Allegri. Ma a parte questo, poco altro.

Seppure pochi, di aneddoti divertenti ce ne sono. Ad esempio, l’ipocondria di Matri è ben descritta e mi ha strappato qualche mezzo sorriso; la bizzarra abitudine di Inzaghi di cagare nei bagni dello spogliatoio per scaramanzia prima di ogni match invece mi ha letteralmente piegato in due. Ma la brillantezza di questo libro si esurisce qui.

Praticamente 13,60 euro buttati nel cesso. Non che questa spesa mi abbia ridotto sul lastrico, ma è seccante comunque: non cadete nel mio stesso errore, lasciate questo pessimo libro sugli scaffali.

 

32 commenti su “Un brutto libro

  1. chissà se “suo” vino è all’altezza del libro ? 🙄 Ah sti calciatori, sono miniera per i nostri figli, giocano a calcio e poi quando smettono “scrivono” (o quasi) e fanno del vino (o quasi)…

  2. buongiorno…

    aspettavo la tua recensione. Di acquistarlo non se parlava proprio, magari una mezza idea di scaricarlo gratis poteva esserci. Ora so che non farò nulla.
    Pirlo è di famiglia benestante. Anzi è proprio ricco di famiglia.
    Ricordavo di aver letto qualcosa di siderurgia e di vigneti.
    I suoi hanno infatti un impero in quel settore lavorativo e lui produce anche del vino, vicino a Brescia. Vini pregiati, ovviamente.
    La storia della penna è abbastanza emblematica. Il regalo è apprezzato da lui solo se di grandi dimensioni e di elevato valore, pare di capire.
    Chiaro che una penna, per quanto di valore per i comuni mortali, a lui possa servire, forse, per grattarsi l’orecchio o giocare con la settimana enigmistica.
    Lo stesso dicasi per l’ingaggio che gli pagano e, di conseguenza, proporzionato alla autoreferenzialità che descrivi nel post.
    Comunque nessun astio o rimpianto.
    Un personaggio particolare, certamente bravo calciatore, ma piuttosto mediocre come uomo. L’impressione che ho è questa.

  3. Fossi in Allegri sarei dispiaciuto di non averlo mandato via davvero. Juventini brutta razza.

  4. Mai avuto intenzione di spendere un euro per quel libro.

    Che ha come target i gobbi, anche se le sue vendite arricchiranno principalmente l’editore, ossia la Mondadori.

    Giocatore mai rimpianto, nonostante il buon impatto avuto in maglia gobba. Al Milan aveva fatto il suo tempo.

  5. Pirlo :suca:
    Buffon :suca:
    Conte :suca:
    Gobbi tutti :suca: :suca: :suca: :rotfl:

  6. Qui ha ragione Galliani, quando rivedo queste immagini ho sempre il terrore che Sheva sbagli

  7. cazzzo,questa del “svuota la cache” può diventare un nuovo must..
    #hashtaggalo

  8. certo che è singolare che oggi con marcovan si parla del libro di Pirlo, poi Corrado ricorda i 10 anni da quella Coppa e qui cosa scrivono ? 8)

  9. Personalmente, tra tutti gli stralci proposti dal libro di Pirlo, ho mal sopportato il resoconto dei mancati passaggi al Real e al Chelsea. Con un certo qualunquismo, non lo nego, mi ha dato fastidio leggere in sequenza
    – Al Real mi offrivano un contratto fuori dalla grazia di Dio
    – Per tenermi in squadra, G. mi prepone allora un contratto IN BIANCO
    – Sto per passare al chelsea, e B. mi garantisce un rinnovo contrattuale altrettanto sostanzioso. Ma questa promessa sul mio posto di lavoro non verrà mantenuta.

    Non so se riportare in siffatta sequenza gli stralci sia stata una scelta consapevole da parte dei giornalisti, ma come risultato, alle lamentele sulla penna mi è partita un sonoro Pirlo! :suca: Dopo anni di vacche GRASSISSIME, ti lamenti che poverino non ti han regalato la Stella d’Africa al momento dell’addio? Ma un momento di riflessione su quanto hai guadagnato per anni – almeno tre dei quali anche ingiustamente, rispetto alle prestazioni offerte?

  10. non mi ero mai fatto uin’idea prima. dopo il libro ho cpito che uomo è pirlo. un vigliacco, perchè chi usa un libro per dire certe cose non può che essere un vigliacco.

    un mediocre che pensa solo in relazione al momeento che sta vivendo. avesse scritto il libro durante gli anni al milan avrebbe parlato male di mazzola o facchetti, magari.

  11. L’argomento miglior per provare la nuova faccina :suca: non poteva che essere Pirlo!

  12. Rincon l’ha poi svuotata la cache? 😛

    stai attento alex con certe parole, che poi Rincon non capisce e chissà cosa intende lui x cache e ci vorrà raccontare poi in che modo l’ha fatto :mrgreen:

  13. Già non avevo intenzione di comprare la biografia di Pirlo, dopo questa recensione quella non intenzione è diventata ancora più assoluta se possibile.
    Un personaggio strano Pirlo. Si è rivelato il peggio giuda appena “abbandonata la nave”…

    Ricordo con piacere la finale di Manchester. Una emozione fortissima…

    Ho svuotato la cache quindi mi prodigo ad usare la nuova faccina per il bresciano poco empatico… PIRLOOOOOOOOOOOO :suca: :suca: :suca:

  14. Buona sera, se ho svuotato la cache ?
    Per arrivare al post odierno ho dovuto fare 10 passaggi, partendo praticamente dal post di Domenica, facendo frasi alla cazzo sui commenti, dopodiche’ sono arrivato qui……..
    Ricki, effettivamente e’ stato piu’ facile svuotare le palle che la cache. E’ un lusso che almeno una volta alla settimana mia moglie mi concede ancora, per tutto il resto c’e’ MANOCARD !!!!

  15. Ho letto che oggi il Corriere della Sera ha sparato al alzo zero su Stramaccioni ma non trovo l’articolo integrale. Qualcuno l’ha letto?

  16. ho rivisto per intero i rigori di dieci anni fa…cosa non darei per riviverli cazzo…

  17. buongiorno…

    Rincon sei riuscito a commentare senza impicci tecnologici ? :mrgreen:

    Piuttosto ieri sera ho guardato la partita del Cuore 2013 tra Nazionale cantanti e il Team dei Campioni per la Ricerca. E’ finita 9-9, giustamente, in pareggio.
    Nello stadio della Juventus, fattore di non poco conto visto quanto successo: è stata la partita benefica con più rigori farlocchi nella storia della filantropia. 8)

    Comunque i cantanti hanno giocato bene.
    Niccolò Fabi un buon terzino, Paolo Belli un libero efficacissimo a dispetto della panza, Luca Barbarossa un vero bomber, Marco Masini bravino all’ala, Enrico Ruggeri così così. Gigi Lentini in porta ha dovuto subire i rigori farlocchi a fin di bene ma ha senso della posizione e poi con i piedi si vedeva che ci sapeva fare, Raoul Bova un discreto centrocampista, Inzaghi in veste di rifinitore/mezzala ha suggerito alcuni gol.
    Bella partita.
    Fino a domani si può ancora donare con l’SMS al 45501. 😉

  18. A me son piaciuti molto Renzi e Alonso.
    E quel Casillo ha uno spunto da giocatore vero.

    Nedved non ha resistito alla tentazione di simulare il rigore. E gliene hanno dati 4 o 5, ai gobbiperlaricerca.

  19. NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM.

    Bojan torna al Barcellona!

    😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈 😈

    Abbiamo bisogno di una faccina che festeggia con le bandierine.

  20. Zio, pensa che ogni volta che li riguardi, il fegato di un gobbo si spappola per le rosicate…

    LO scudetto, mettilo nel culo, mettilo, mettilo, mettilo nel culo!!!

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