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L'inizio della fine
L’inizio della fine

Se qualcuno a inizio campionato mi avesse detto che prima di Natale Adriano Galliani avrebbe lasciato il Milan e, per giunta, in maniera traumatica, beh, l’avrei immediatamente etichettato come uno che racconta sciocchezze. Pochi mesi e sarei stato io, invece, quello che si sarebbe ritrovato ad essere spiazzato dalla realtà.

A me Adrianone sta tutto sommato simpatico, le sue esultanze passionali sono – salvo un’improbabile recitazione pluridecennale che, nel caso, sarebbe meritevole di una dozzina di premi Oscar – un chiaro segno di passione rossonera che cancella la simpatia per la maglia bianconera che, stando a quel che dice la vulgata, avrebbe macchiato la gioventù di Galliani. Insomma, quando un milanista lascia il Milan mi dispiace, però c’è anche da aggiungere che stiamo parlando dell’amministratore delegato della società, cioè di una persona che da 27 anni nel Milan ricopre un incarico importante, il più alto in grado dopo il presidentissimo, uno dale cui scelte sono dipese molte delle fortune e dei rovesci del Milan berlusconiano – diciamo del Milan post-1994.

Era luglio e mi sembrava che da quando il Milan aveva intrapreso la via delle virtù di bilancio (benché in molti mi contestassero all’epoca la fondatezza di tale distinzione, come se non ci fosse stato un deciso cambio di politica societaria arrivato per volontà della proprietà e tutto stesse scorrendo senza cambiare mai) il nostro amministratore delegato avesse preso, nel complesso, decisioni positive. Non che gli errori mancassero, per carità, cito Traoré, cito qualche rinnovo criticabile dal punto di vista tecnico, cito un’estrema ed eccessiva radicalità nello svecchiamento della rosa (radicalità che però non manca nemmeno nella conversione alla disciplina di bilancio dettata da Arcore e da mamma Fininvest, insomma, se ti mettono fretta fai le cose di fretta) laddove un approccio graduale sarebbe forse stato meno traumatico e più efficace, però dopo un anno il Milan degli scudetti del bilancio e dei piazzamenti negli ultimi cinque anni e di altri numeri più o meno discutibili, beh, il suo l’aveva fatto sul campo – e quello era un Milan costruito da Galliani e, ovviamente, alla maniera di Galliani, con tutti i suoi pro e i suoi contro.

A proposito di eleganza...
A proposito di eleganza…

Poi venne il PSV, la qualificazione alla Champions League, la (giusta) cessione di Kevin-Prince Boateng e l’acquisto di Matri e Kakà: per quanto questi due poi abbiano avuto un rendimento assolutamente antitetico, entrambi segnavano dopo appena dodici mesi l’abbandono del piano di un Milan giovane e degli acquisti mirati e la fine della sottomissione dell’obiettivo delle casse da risanare ad una strategia di graduale ma progressivo rafforzamento meditato e programmato. Kakà lo adoriamo tutti, ma di meditazione nelle follie sentimentali di certi amori che fanno giri immensi e poi ritornano ce n’è davvero poca. Per giunta, il tanto inseguito Tevez era andato alla Juventus perché non si era riusciti a procedere alla cessione di Robinho a cifre congrue (che avrebbero dovuto finanziare o l’acquisto dell’argentino o quello di Ljajic, infatti poi finito alla Roma) e certo Carlitos non avrebbe aspettato, come infatti non ha aspettato, le esigenze finanziarie del Milan che prevedevano il botto di mercato a fine agosto a qualificazione ottenuta e Boateng sbolognato in Germania. In altre parole: tutto ciò che aveva professato e fatto Galliani per più di dodici mesi nel giro di una settimana veniva buttato all’aria.

Tutto ciò mi fa pensare che, perbacco, è vero, Barbarella ha ragione, le più recenti strategie del Milan sono state del tutto incoerenti e hanno portato a un oggettivo spreco di denaro. Senza quell’ultima settimana di calciomercato le avrei dato torto e, inoltre, se vedo un signor Strootman andare alla Roma mentre noi ogni domenica siamo sempre a chiederci se in campo debba esserci Muntari oppure Poli (che, lo dico per inciso, è bravo ma secondo me in molti sopravvalutano ed esagerano a considerarlo superiore o più affidabile del ghanese in ogni singola circostanza, contro ogni singolo avversario e per ogni singola partita), beh, allora divento perplesso. Rifiuto le accuse da mercato da Football Manager, dove basta farsi l’account Nome Cognome per sbolognare bidoni e comprare campioni, però quella cifra pagata per Alessandro Matri, pupillo del mister, grida vendetta. Le accuse di Barbara Berlusconi mi paiono fondate.

barbara adriano
Barbara e Adriano

D’altro canto, però, nella pagella della nuova e futura gestione della primogenita di Silvio Berlusconi e Veronica Lario un voto già c’è ed è la grave insufficienza che deriva dalla mancata cessione di Alexandre Pato e dal mancato arrivo del già citato Tevez; quello, inoltre fu un pessimo colpo all’immagine e al potere dell’iperaziendalista Adrianone, con il colpo che salta per tenere a Milano il cognato del capo, un lungo lavoro andato in fumo per il fidanzatino di una che potrebbe essere sua nipote. Detto ciò. proprio per quello che ho scritto sopra, per il fatto, cioè, che Galliani abbia smentito se stesso e la sua strategia, che si sia rifugiato nell’usato sicuro dal breve futuro piuttosto che lavorare di fino come la nuova situazione gli avrebbe richiesto, giustifica un suo pensionamento. In fondo, stiamo parlando di un anziano signore a cui penso molti tifosi continuino a voler bene dal punto di vista affettivo, a cui toccherà una sostanziosissima liquidazione e forse una carriera prestigiosa in Lega – quella Lega che già guidò portando al frazionamento delle giornate del campionato di calcio.

Ora sono tante le teorie sul futuro, da Paolo Maldini (la più antigallianesca delle bandiere del Milan berlusconiano) alla guida dell’area tecnica, a Seedorf pronto per la panchina a gennaio oppure Prandelli a luglio, ai vari Leonardi, SabatiniSogliano, Albertini e non so chi altri pronti a coprire le varie caselle su cui la rivoluzione barbaresca si appresta a intervenire. Non è questo che temo. Temo – non solo nel calcio, tra l’altro – il cambio repentino, lo scatto umorale, la radicalità dei gesti, la fretta dei rivolgimenti improvvisi e forse imprevisti e i conseguenti esiti effimeri, poiché i cambiamenti veri, duraturi ed efficaci non avvengono mai dall’oggi al domani. Le improvise dimissioni di Galliani, insomma, inizialmente previste per aprile secondo gli organi di stampa, lasciano il Milan in una sorta di terra di nessuno, in un caos dirigenziale che risolve pochi punti interrogativi per il presente e ne lascia molti aperti per il futuro – primo fra tutti, manca meno di un mese a Natale e non sappiamo nemmeno chi condurrà il mercato di gennaio. Non mi pare poco, se permetti, caro amico tifoso Adriano.

IL PROGRAMMA DELLA 14a GIORNATA

30 novembre 2013
– ore 18:00: Parma-Bologna

– ore 20:45: Genoa-Torino

1° dicembre 2013
– ore 12:30: Catania-Milan
– ore 15:00: Atalanta-Roma
– ore 15:00: Cagliari-Sassuolo

– ore 15:00: Chievo-Livorno

– ore 15:00: Inter-Sampdoria
– ore 18:30: Juventus-Udinese

2 dicembre 2013
– ore 19:00: Fiorentina-Verona
– ore 21:00: Lazio-Napoli

40 commenti su “Serie A 2013/2014 – 14a giornata

  1. Simpatico il video dei Duran Duran…

    Ma ormai se ne sta parlando anche troppo di AG ecc. A me anche è abbastanza simpatico e ricordo con molto piacere quella sua corsa fin dentro il campo al gol-vittoria di Evani nella Intercontinentale 1989.

    Vedremo, io naturalmente spero che quanto accadrà in futuro sia solo positivo per i nostri colori a prescindere i vari “culi” che occuperanno le rispettive poltrone.

    Per la giornata calcistica non posso ancora rimostrare il mio schifo ed il mio pieno di senso per le partite giocate alle 12,30 della domenica, una schifezza infamante! Spero come gli altri anni che per il Milan sia l’unica quella di domani a quell’orario.

    Detto questo domani vedremo se la “luce” intravista martedì sia effettivamente quella in fondo al tunnel o se invece un “fuoco fatuo”. Ad un :tie: eventuale sconfitta non vorrei neanche pensare, ci farebbe piombare in piena zona retrocessione :tie: e poi non basterebbe l’addio del solo Galliani…

  2. buongiorno…

    ieri hanno cenato insieme Silvietto e Adrianone.
    Il capo è “dispiaciuto e irritato”: “Questa non è una bella immagine per il Milan – avrebbe commentato – poteva venire da me per un chiarimento senza alzare questa polemica e finire sui giornali”.

    Intanto pare che oggi presenzierà personalmente a Milanello.
    Le dinamiche di questi avvicendamenti difficilmente avvengono rapidamente. E’ l’incertezza della durata che mi preoccupa più dell’evento.
    Difficilmente lo strappo sarà ricucito e il rinnovamento proseguirà comunque.
    Personalmente spero solo sia in tempi rapidi, che tutto ‘sto casino non è nato dalla sera alla mattina. Sicuramente l’organigramma è già disegnato da tempo e ci sarà chi sa cosa fare e quando.
    Almeno questo non voglio metterlo in dubbio.

    Per il resto contro il Catania dovremo fare risultato indipendentemente da tutto. Sono ultimi in classifica e giochiamo in casa.

  3. Come sempre troppo magnanimo nei confronti di Adrianone il nostro Corrado. Poi ti lamenti se su Criticarossonera linkano i tuoi post bollandoli come “il punto più basso mai toccato da un blog milanista”… 😆

    Le decisioni positive prese da Galliani negli ultimi anni ( diciamo sei o sette, poiché la CL 2007 fu una cosa particolare di cui Adrianone ha ben pochi meriti, anzi…) sono pochissime, e non hanno mai riguardato il futuro della squadra ma sempre il presente. Interminabili trattative che talvolta si concludevano col colpaccio ad effetto (Ibra) o con clamorose figure di merda (Tevez). Un modo di operare che ha portato uno scudetto ma che non gli ha consentito di creare un gruppo solido che potesse permettere un ciclo (che non significa vincere sempre, ma significa poter competere sempre)perché poi è stato costretto a cedere i due giocatori più forti per risanare il bilancio. Galliani è questo: un mostro nel costruire grandi squadre col portafogli gonfio (e non è così scontato riuscirci, come invece potrebbe sembrare), totalmente inadeguato a creare una struttura che permetta di autofinanziarsi (pur producendo il primo fatturato in Italia, questo non dimentichiamolo mai)

    E poi diciamolo, non c’è nulla di scandaloso se un settantenne si schioda dalla poltrona per fare posto a un giovane. Poi vabbe’, le incognite sul nuovo corso sono tante, ma è la vita, tutto passa e tutto se ne va.

  4. Ghost non sapevo che San Siro fosse stato spostato a Catania

    Magari… potrei abbonarmi!!!
    E invece non vado manco al Cibali… diluvia, la curva costa 30 euro, la tribuna scoperta 50 euro e quella coperta 70 euro.
    E sinceramente, quei soldi stanno meglio in tasca mia che nelle casse del Catania.

  5. Per me le chiacchiere stanno a zero…anzi sotto-zero!
    C’è chi dice “Ehhh ma se con Barbara andiamo a peggiorare la situazione?”
    Ehmmm scusate ragazzi, ad oggi 30/11/2013 il Milan ha la rosa che conosciamo, il gioco che conosciamo, la classifica che conosciamo…come si potrebbe peggiorare la situazione? Serie B?
    Bah!! Mooooolto difficile. Tanto oramai siamo fuori dall’Elìte Europea e dalle corse Scudetto da ANNI…siamo come il Parma, i cui tifosi traggono le massime godurie stagionali nello sconfiggere la Juve o l’Inter. Ecco, noi oramai abbiamo da sperare di vincere un qualche derby ogni tanto. Di finire il campionato nella parte sinistra della classifica. Mi va bene. Ma questo sarà sia con Adriano sia con Barbara, per intenderci….

  6. Infatti, incomprensibile tutta questa paura di cambiare, manco dominassimo incontrastati in Italia e in Europa. Cazzo si pensava, che Adrianone fosse eterno? Si potrà eccepire sui modi poco eleganti con i quali è stato spodestato, ma per la miseria, non stiamo parlando di uno che delle buone maniere ha fatto una ragione di vita eh…

  7. Corrado tu dici il mercato di gennaio: 2 colpi son già, penso, sottoscritti.
    Con la squadra fuori da quasi tutto non penso si debba fare altri investimenti in questa sede. Quindi penso che sotto questo punto non ci siano grossi problemi.
    Il problema più grosso secondo me riguarda il contraccolpo che questa decisione possa avere sulla squadra e sul mister, con quest’ultimo però che tanto sa già che a giugno saluta quindi….
    Per il resto, ribadisco che era ora. E poi noto che sono più dipspiaciuti i mei amici juventini che non dovrebbe fregargliene molto, quindi: avanti Barbara 😀

  8. Ci sono anche eventuali cessioni, oppure eventuali acquisti in caso di infortuni imprevisti.

  9. uuuuuh,adesso per mesi piangeremo il morto,il povero adrianuccio che tanto esultava e tanto ci faceva felici,ma basta sacramento,una bella pedata nel culo e via!

    quanto a football manager,caro corrado, sei rimasto un po’ indietro, sappi che i bidoni non li vuole nessuno manco gratis e manco in prestito,difatti nella prima sessione di mercato ho comprato sta cippa di minkia.

  10. Corrado, abbiamo già una rosa mostruosamente numerosa infarcita di pippe.
    Quelle non le vuole nessuno, tranquillo.
    e davanti siamo veramente troppi.
    Si fa male qualcuno? Largo ai giovani,
    E poi basta, il mercato serio si fa a fine stagione mica adesso.

  11. Alla fine, non cambia un caspio.
    ”Al Milan è tornata la serenità.”
    Silvio, tacere mai eh, ma proprio, proprio mai!

  12. Possibile che Silvio ogni parola che dice la fa puzzare di merda?
    Pur di non pagare sta buonuscita del cazzo lascia tutto com’è.. In sta società non si capisce un cazzo..

  13. Alla fine credo che Galliani se ne andrà a scadenza naturale, per così dire, cioè quando non gli rinnoveranno l’incarico alla prossima assemblea.
    Ma l’ennesimo teatrino è veramente ridicolo. E quell’altro, perchè dire ”E’ tornato il sereno…” cos’è, G. e Barbara hanno scoperto l’amore reciproco che li lega? Ci credo, ci credo…Ma fatti scrivere una dichiarazione un attimo più seria.

  14. se se se, intanto resta finchè la squadra non è di sicuro in zona salvezza,ma la pedata arriverà,caro adrianuccio, hai poco da bullarti, stiamo solo prendendo la rincorsa per rifilartela con più vigore, e prova solo a prendere un giocatore di damiani che taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaak

  15. Che pagliacciata. Siamo alle solite, eh.
    Se vi dico che lo volevo scrivere stamattina, mi credete?
    Ero pronto a mettere sul piatto un coglione certo di riportarlo presto nella patta sano e salvo.
    Ennesimo intervento fuori luogo e Silvietto l’ha combinata ancora…

  16. benvenuto al Milan!
    Finora, un professionista esemplare.
    Diventerai presto un beniamino, il nostro Samurai.
    Ancora un mese e le foto saranno vere. Per adesso mi accontento di questa.

    Il Samurai rossonero

  17. Se qualcuno a inizio campionato mi avesse detto che prima di Natale Adriano Galliani avrebbe lasciato il Milan e, per giunta, in maniera traumatica, beh, l’avrei immediatamente etichettato come uno che racconta sciocchezze. Pochi mesi e sarei stato io, invece, quello che si sarebbe ritrovato ad essere spiazzato dalla realtà.

    E invece no. (cit.)

  18. Ricapitoliamo
    Avevamo un AD (e mezzo) – poi nessun AD – e adesso DUE amministratori con deleghe separate. Che lavoreranno di comune accordo e con unità d’intenti, chiaramente. Siamo la squadra dell’Amore, noi. ”E’ tornata la serenità a milanello!” -cit.
    Possibile che ogni cosa che tocchi (quello lì), diventi un – scusatemi il termine – puttanaio peggio di prima? :seghino: ad honorem, proprio.

  19. “Ci saranno due amministratori delegato nel Milan. L’annuncio a sorpresa lo fa Silvio Berlusconi”
    Evvaiiii sempre peggio anche questo finisce in farsa, pieno accordo per una nuova organizzazione societaria ora abbiamo 2 Amministratori Delegati, uno Galliani responsabile del settore sportivo (il re del mercato rimane al suo posto) e Barbara al le atre attività. Non ci sono parole dire che siamo ridicoli e dire niente.
    Sembra che la rivoluzione sia gia finita, Barbara messa in minoranza dal Padre e dai due fratelli maggiori Marina e PierSilvio, avanti con Galliani responsabile del settore sportivo e lei emarginata, non cambia niente nell’assetto societario, fortunatamente il RE del Mercato è sempre con noi…….

  20. sta semplicemente accadendo quello che vado dicendo da mesi,ovvero depotenziare galliani,rinchuiderlo in uno stanzino a non fare un cazzo tutto il giorno e al momento opportuno (superati i 40 punti in classifica) gli si da una pedata in culo.

    abbiamo due ad,molto bene,significa che da adesso ogni mossa di galliani sarà controllata da barbarella-maldini,vediamo se va ancora a comprare merde genoane.

    dai dai dai,che ormai ce lo siamo levato dai coglioni.

  21. Pensi che galliani duri molto con questo assetto? Abbiate pazienza..

  22. Intenzioni di Barbara è quello vendere il Milan e poi andare a vivere in Svizzera con il denaro.

  23. buongiorno…

    benvenuto Renato. Non credo sia quello il reale obiettivo.
    In realtà credo che questa storia del doppio AD sia una tregua armata fino ad aprile.

    Se proprio doveva finire così, allora Adrianone l’avrei messo al settore commerciale, visto che i contratti con gli sponsor ha dimostrato di saperli fare e siamo uno del club con il maggior fatturato.
    B.B. al settore sportivo affiancata dalle facce da Milan che leggiamo in continuazione: Maldini, Albertini, ecc.

    In questo modo non cambia niente, ma proprio niente.

    Ora al TG hanno detto di una telefonata tra B.B. e Adrianone per riappacificarsi. Si sono ignorati ed evitati fino a ieri e ora si telefonano. Mah…
    Ma si sa che una telefonata allunga la vita (cit.)

  24. comincio subito:

    a quell’ebete di tassotti,ma che cazzo di difesa di merda! ma come li allena dio cristo!

    a riccardone kaka
    a montolivo,bentornato.
    a emanuelson
    a balominchia, a ridatece huntelaar
    nocerino,inutile con la i maiuscola.

  25. Finalmente una vittoria. Importantissima. Mario al secondo gol in due partite. Benissimo. Bene anche come ha gestito il siparietto con quella merda immonda di Spolli. In altri casi non avrebbe finito la partita. Benissimo Monto. Benissimo Kakà che ci sta facendo ricredere tutti. Un giocatore rinato, che sente sulle spalle la pesantezza di essere il Leader emotivo e tecnico della squadra. In generale contento di tutti tranne di quella sciagura di nome Bonera.
    Non condivido i bidoni di Zio a Balo (che prenderà anche una stella per me) ma comunque posso capire.

  26. Balotelli fa il gesto delle tre reti.
    Trova le differenze.

    Perchè uno è un eroe popolare e l’altro un bimbominkia provocatore?

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