25 5 minuti 10 anni
Stop al cibo
Stop al cibo

Forza lotta, vincerai – Innanzitutto, buon anno a tutti e ben rivisti da queste parti. E poi: meno male che si riparte. Mettiamo un po’ di punti fermi. Finalmente sono disponibili i due nuovi acquisti: Keisuke Honda è arrivato ieri a Malpensa e nel giro di un paio di settimane sarà abile ed arruolabile, mentre già da domani Adil Rami sarà almeno in panchina a disposizione dell’allenatore che, benché non ci fosse bisogno di ripeterlo, ha fatto sapere che al 30 giugno 2014 finirà la sua avventura al MilanStephan El Shaarawy si è rotto nuovamente e sarà disponibile verso marzo, mentre tatticamente la squadra oscilla tra il 4-3-1-2 e un possibile alberello con Saponara oppure il neo-rossonero giapponese a fare compagnia a Ricky Kakà.

Ora la rosa è parecchio folta ed ha bisogno di essere ridotta: Niang ci ha già lasciato per andarsene in Francia e altri giocatori sono in predicato di partire. Sul fronte arrivi si fanno i nomi di D’Ambrosio e Nainggolan, ma preferisco attendere: il terzino italiano del Torino è un giocatorino che mi piace, nulla di eccezionale ma meglio di Constant ed Emanuelson può molto probabilmente rendere, mentre il belga è decisamente sopravvalutato economicamente, punterei su altro ad essere onesto.

article-0-19B409C4000005DC-465_634x447Una piccola digressione – Queste vacanze hanno portato una brutta notizia al mondo dello sport, cioè l’incidente che ha coinvolto Michael Schumacher, che da giorni lotta per sopravvivere in ospedale e sulla cui riabilitazione c’è molto pessimismo. Io non sono di quelli che di solito si dispiace per gli eventi sfortunati che coinvolgono personaggi famosi, inoltre mi irritano quelli che mostrano di continuo in pubblico tristezza per qualcuno che non solo conoscevano ma che magari in precedenza non apprezzavano particolarmente – insomma, il cruccio motivato dalla fama della persona coinvolta, e non da altro. Però per Schumi, almeno per quel che mi riguarda, è diverso: ha regalato grandi gioie a tutti noi che tifiamo Ferrari, oltre a cinque titoli mondiali. Non è né è mai stato mister simpatia, per carità, però chi ha avuto modo di incontrarlo ha sempre detto che Schumi è una persona che parla con tutti, non si sottrae a giornalisti o tifosi e si mostra per quel che è senza infingimenti – il punto è che così esce fuori il suo carattere anche in queste occasioni, cioè quello di una persona maniacalmente attenta verso il particolare e con un innato spirito della competizione, cosa che non ti fa amare naturalmente da grandi e piccini. Eppure, i tifosi della Ferrari – e non solo loro, poiché includerei anche quasi tutti gli amanti dell’automobilismo – hanno continuato a considerarlo alla stregua di un mito, anche quando tornò a correre in Formula 1 su una Mercedes e, in maniera infelice, dichiarò: «Finalmente posso correre per una scuderia dove si parla tedesco», come se in Ferrari non fosse stato amato e infine adulato (e dove si parlava tutti inglese, italiani inclusi). Schumacher, per chi segue le competizioni motoristiche, è un uomo che è già mito, mentre per chi tifa Ferrari è il fenomeno che ha regalato immense gioie dopo più di due decenni di delusioni e bastonate. Non c’è solo questo, però, a renderlo grande.

Come disse Giorgio Terruzzi in un documentario preparato per la trasmissione Grand Prix nel 2006, all’epoca del primo ritiro dalle corse, «Schumi sbaglia, inciampa, con un clamore equivalente a quello del suo smalto».  Quando raggiunse il record di Ayrton Senna  di vittorie in F1 nel 2000 (e Senna è stato, è e sempre sarà il metro con cui ognuno misurerà la grandezza del tedesco), Schumi scoppiò a piangere in conferenza stampa in diretta mondiale. Queste mie ultime frasi, che pur sembrano una excusatio non petita del carattere teutonico ai limiti dello stereotipo del sette volte campione del mondo, vogliono invece essere una dimostrazione del carattere a tutto tondo dello Schumacher sportivo, uno che ci mette lavoro e testa, ma anche cuore ed emozioni, che sbaglia e che però in pista ha fatto grandi cose, delle corse mostruose che hanno fatto godere immensamente noi che ci alziamo in piena notte per vedere le corse assonnati e in pigiama, che tifiamo, abbiamo i nostri pupilli e ci esaltiamo per le loro imprese.

Scusatemi per non aver parlato tanto di calcio oggi, e forza, Schumi.

IL PROGRAMMA DELLA 18a GIORNATA

5 gennaio 2014
– ore 15:00: Chievo-Cagliari
– ore 18:00: Fiorentina-Livorno
– ore 20:45: Juventus-Roma

6 gennaio 2014
– ore 12:30: Napoli-Sampdoria
– ore 15:00: Catania-Bologna
– ore 15:00: Genoa-Sassuolo
– ore 15:00: Milan-Atalanta
– ore 15:00: Parma-Torino
– ore 15:00: Udinese-Verona
– ore 18:30: Lazio-Inter

25 commenti su “Serie A 2013/2014 – 18a giornata

  1. Dopo la lunga e molto “commestibile” pausa natalizia arieccoci col campionato e con le ansie da “Milan”…

    Giocherà Rami con l’accento sulla i? Sarà buono per il nostro campionato? Oddio fare meglio dei nostri attuali centrali non ci vorrà molto, ma soprattutto spero che almeno non disonori quella maglia rossonera col “n. 13” sulla schiena… Per gli altri acquisti vedremo più avanti…

    Capitolo Schumacher, io non sono molto appassionato di automobilismo, ma è chiaro che il “fenomeno Schumi” ha fatto breccia anche in me. Mi spiace soprattutto per l’uomo e per la persona. Questa estate suo figlio è venuto a gareggiare sui go-kart ad Ortona, che dista circa 29 km dal mio paese, e Schumacher è passato per il mio paese in bicicletta diretto verso la montagna, molti ragazzi e ragazzini che lo hanno riconosciuto lo hanno fermato per chiedergli una foto ed un autografo e lui si è prestato molto carinamente e con modo gentile ed infatti in questi giorni stanno “ripostando” su facebook le fotto fatte assieme al fuoriclasse tedesco. Questo per sottolineare che un campione/fuoriclasse lo deve essere anche fuori scena.

    Tornando al calcio, credo e temo che la Roma farà la fine del Napoli, la Juve è troppo superiore e l’eliminazione dalla champions ha avuto il potere, secondo me, di renderla ancora più forte e decisa! Come una tigre ferita cercherà di fare piazza pulita di tutti i trofei in palio e danmdo un’occhiata ai partecipanti alla Europa League, credo che quest’anno (con mio sommo dispiacere) questo trofeo torni in Italia zona Piemonte…

  2. Mi sa che D’Ambrosio sia già da inserire nella lunga lista di quelli che erano nostri ma se li cuccano gli altri, lista che comprende nomi ben più illustri come Fabregas, Bale, Dzeko, Hernanes, De Rossi ecc. ecc. Non so, magari era un seghino, ma mi pare che le cose al Milan continuino a non cambiare.

    Almeno dolce Rami e Honda sono arrivati. Credo siano buoni giocatori.

    Schumi. Concordo col post, anche io non comprendo quelli che ostentano pubblico dolore per le vicissitudini di personaggi famosi di cui non si sono mai interessati veramente; per quanto mi riguarda però, affezionandomi abitualmente a chiunque entri in quell’abitacolo, posso affermare che il diritto di essere preoccupato ce l’ho, come ebbi quello di essere addolorato alle morti di Gilles e Alboreto. E a quella di Ayrton, che in Ferrari non ebbe il tempo di andare ma che adoravo. Poi Schumi ha vinto quello che ha vinto, ce l’ho particolarmente nel cuore.

    Trovo vergognose le illazioni che sono state avanzate. Si è cercato di far passare Michael per un incosciente: chiunque sia stato su una pista azzurra come quella sa che è impossibile raggiungere i cento all’ora con quelle pendenze, e chiunque abbia sciato ha, almeno duecento volte nella vita, tagliato da una pista all’altra passando da brevi fuoripista. Piuttosto, quelle rocce così vicine alla pista senza alcuna rete di protezione sono palesemente pericolose. Mi hanno infastidito anche le voci di testimonianze che proverebbero una cosa o l’altra (presumo stia già montando una guerra d’assicurazioni). Forza Schumi, ancora una volta.

    E forza Roma.

  3. Va be’ noi abbiamo Emanuelson e Costant, che ce frega di D’Ambrosio ?
    Mentre gli altri dirigenti hanno lavorato, il nostro era in Brasile a crogiolarsi la pelata al sole.
    Ora ci ciuleranno anche Nainggolan e noi come al solito rimarremo cosi o con qualche scarto preso all’ultimo momento.
    W il Re del mercato !
    W la patonza rossa, che parla, parla, ma conta come il 2 di picche !

  4. D’Ambrosio era nostro ma al solito col metodo-Galliani, ovvero accordo col giocatore senza rispettare le regole dei rapporti tra società.
    Cairo era giustamente incazzato, e ha dato una bella bastonata a Galliani vendendo D’Ambrosio all’Inter.
    Il metodo-Galliani paga… per gli altri.
    Che se ne vada via al più presto, è finito, bollito, sfatto, decrepito.
    E questo a prescindere da D’Ambrosio che sarà un buon terzino ma cazzo, non è mica Maldini. Meritiamo di meglio.

  5. @Darko
    Meritiamo di meglio…
    Ma possiamo permettercelo?
    Questa è la vera discriminante di questo periodo storico rossonero. Quando però leggo 2 milioni più la Mudinga…peraltro reduce dalla rottura del tendine d’achille…mi viene da mandare tutti a quel paese!

  6. Maggio 2013 ” La Cahampions e’ fondamentale per incassare 30 mln di Euro e fare Mercato”. Mercato, qualcuno ha notizie di come sono stati spesi i 30 mln ?
    Dicembre 2013 ” Bisogna assolutamente passare il girone di Champions, i 30 mln per il passaggio servono come il pane “.
    Gennaio 2014, gli altri sono al lavoro dal 1° Gennaio, noi abbiamo il Re del mercato ancora in Brasile.
    Intanto ci ciulano D’Ambrosio, che non sara’ un fenomeno, ma ci sarebbe sicuramente tornato utile.
    Ora prepariamoci alla solita cantilena: ” Il mercato chiude il 31 Gennaio “, aspettando che Preziosi ci regali qualche scarto :winner:

  7. @Rincon,
    come scrive Darko, meritiamo di meglio di D’ambrosio – un ventiseienne che fino ad ora ha bazzicato serie B e serie A bassa, con un picco di rendimento solo nell’ultima stagione. Non proprio il nuovo Maicon, credo.

    Al confronto, Abate è un gigante. Titolare nel Milan dai 22 anni, semititolare in nazionale da allora, ha già giocato con profitto contro svariati campioni di livello assoluto.

    Personalmente, non mi straccio le vesti per il suo mancato arrivo, quanto piuttosto PER COME SI E’ ARRIVATI al suo mancato arrivo.
    Solito teatrino inconcludente e poi leggi che è stato preso per un piatto di lenticchie. Se davvero il Milan puntava su di lui, una roba del genere è ridicola.

  8. Per la gioia di tutti noi, pare che Niang abbia ottenuto e trasformato un rigore cinque minuti dopo il suo ingresso in campo. All’esordio.
    Oh, magari abbiamo la nuvoletta di Fantozzi fissa a Milanello e non lo sappiamo!
    Son cose che fanno girare le balle, eh!

  9. ” e che però in pista ha fatto grandi cose”

    Eh, ricordo bene quando cercò, volontariamente, di buttar fuori Villeneuve invece uscì lui e perse il mondiale. È sempre stato un gran sportivone!

  10. Mentre í vari senna, prost, lauda facevano della sportività la loro arma principale. Maddai

  11. Lauda e Senna non hanno mai fatto le cose che ha fatro lui. Non sono mai stati antisportivi. Non scherziamo eh!

  12. In bocca al lupo a Schumi, altroché. E’ molto dura questa volta…

    Un ricordo del grande Eusebio che da oggi non c’è più.

    Un applauso a King George Weah che ha chiamato al telefono il suo fan Acerbi per incoraggiarlo a combattere la malattia. In bocca al lupo anche a te!

  13. No Sadyq. Infatti Suzuka 1989 e 1990 furono un mio scherzo (Senna-Prost). E Lauda non era un agnellino. Schumacher più scorretto di altri grandi piloti vincenti è una bufala mondiale. Scorretto, sì, ma non più di altri.

    Intanto i gobbi sono già sul due a zero. Una stagione di merda.

  14. Mi sembrava ci fosse qualcosa di Senna ma lo non ricordavo il primo episodio. Quello del 1990 non è stato un comportamento antisportivo, ha solo mantenuto l’interno e il ferrarista ha stretto cercando la corda dall’esterno, andandogli addosso! Però su Lauda non troverai niente!

  15. il senso di sta polemica qual’è?

    ricordare a tutti quanto coglione sei?

  16. Non sta polemizzando. Sta facendo l’iconoclasta come al solito. Abbiamo espresso ammirazione per un grande campione e lui si sa, adora smontare gli idoli altrui. L’altro giorno ho elencato le mie icone sportive e lui ci ha fatto immediatamente del sarcasmo. E’ fatto così, non gliene voglio.

    Comunque è vero, Lauda non ha mai commesso nulla di eclatante, al contrario di Schumi, Prost, Senna. Però ricordo benissimo qualche sua manovra al limite – specie prima dello schianto al Nurbugring – di cui parleremmo in altro modo se fosse successo qualcosa di grave. Quindi la discriminante è stata la fortuna, non la sportività. Ma mica è una critica a Lauda o Senna la mia (ho già detto quanto li ammiravo), è normale che i piloti di F1 ogni tanto eccedano, sono purosangue, gente competitiva al massimo. Pure Vettel quest’anno ha corso un grosso rischio sorpassando il compagno Webber in un punto quasi impossibile. Quindi?

  17. L’iconoclasta come al solito? Ma non è così! L’intervento dell’altro giorno era un riferimento all’età, basta! Poi non so a quali altre volte ti riferisci.
    Sul resto del discorso, mi sa che confondi la ricerca del limite con l’andare addosso agli avversari volontariamente! Ma sono io che sbaglio, come al solito! Adesso basta altrimenti simpaty s’incazza!

  18. l’unico razzista del blog sei te,razza di coglione psicopatico,prenditi le pillole e mettile su per il culo,bimbominchia settantenne dei miei coglioni

I commenti sono chiusi.