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agazziSembrava fatta per Agazzi, portiere ancora relativamente giovane,  in scadenza (ovviamente) col Chievo, di provata esperienza in serie A ma dal valore tutto da verificare ad altissimo livello; poi è accaduto ciò che per noi cacciaviti è ormai normalissimo quando si tratta di mercato: puntuale come un orologio svizzero, è arrivata la smentita. Se ne riparlerà a giugno, e la sensazione è che si farà. Personalmente non saprei se rammaricarmi per un’eventuale fallimento della trattativa o  rallegrarmi per un suo successo, per il semplice fatto che, benché l’abbia visto varie volte all’opera, di Agazzi ricordo poco o nulla. Ma è senz’altro colpa mia: tutti i portieri che giocano contro di noi li osservo distrattamente, con un certo fastidio; sarà che mi sembrano sempre dei fenomeni, per giunta in giornata di grazia, degli autentici felini sulla linea di porta, degli infallibili robot nelle uscite. Tutti dannatamente uguali e noiosamente efficienti. Nelle partite in cui li vedo all’opera contro di noi, fosse per me li scambierei  immediatamente con i nostri. Sempre. Si può quindi senz’altro affermare che non sono un buon osservatore di portieri altrui.

Questo colpo-non colpo-probabilmente colpo mi ha indotto a ripensare al passato. E a realizzare che storicamente il Milan berlusconiano ha azzeccato spesso gli allenatori, gli attaccanti, i centrocampisti (velo pietoso sui difensori), ma non è mai stato, diciamo, fortunatissimo con i portieri. Qualche buon portiere ovviamente c’è stato, ma mai nessun fuoriclasse. Questo ruolo in assoluto già strano (basti pensare che è l’unico in cui si possa toccare la palla con le mani) e complicato di suo, nel Milan diventa ancora più strano e complicato.  Mentre per tradizione l’Inter e la Juve nel peggiore dei casi i portieri li azzeccano quanto meno buoni, noi quelli buoni li azzecchiamo soltanto nel migliore.

Giovanni Galli è stato il miglior portiere dell’era berlusconiana. Era un buon portiere, come lo era il compianto Andrea Pazzagli; ma poi qualcuno, non si sa chi, se la società o l’Arighe, decise di metterli in competizione sottoponendoli a turn-over selvaggio, forse sperando di aumentare il valore delle prestazioni, ma ottenendo di fatto il risultato opposto. E inducendo Galli a chiedere di essere ceduto.

Era buono pure il giovane Antonioli ma, dopo essere incappato in una seghinata clamorosa durante un derby, ebbe la sfiga d’infortunarsi perdendo definitivamente il posto a beneficio di un altro giovane, Sebastiano Rossi. Quest’ultimo era un ragazzone alto due metri, un romagnolo sanguigno, dotato di quel pessimo carattere  che soltanto certi romagnoli possono avere. E, malgrado i trionfi, la lunga militanza, il record d’imbattibilità, secondo me è stato uno dei portieri più pippa dell’era berlusconiana, nonostante le enormi potenzialità. Perse il posto varie volte, un po’ perché la difesa impenetrabile che gli aveva consentito di costruirsi la fama di grande portiere era inesorabilmente invecchiata consentendo alla sua pippaggine di emergere, un po’ perché il vizietto della società di metterlo in competizione con altri portieri non venne meno neppure allora. A tentare di soffiargli il posto furono nell’ordine:  Taibi, Pagotto, Lehmann e Abbiati. Il primo era ancora più pippa di lui, il secondo più che essere pippa era uno che pippava, il terzo, benché godesse di buona fama in Germania, si rivelò un teutonico pippone.

A spodestare  Sebarossi dal suo sempre traballante trono fu Christian Abbiati  (altro elemento catalogabile fra i “buoni”), con l’aiuto dello stesso  Rossi il quale, preso da uno dei suoi non rari raptus di follia, tentò di staccare la testa a un avversario durante un Milan-Perugia, facendosi squalificare per cinque giornate e consentendo così il via libera al giovane concorrente interno. Il quale ne approfittò alla grande appropriandosi definitivamente del ruolo di titolare ed ereditandone suo malgrado gli alti e bassi di carriera.

Poi si aprì l’era Dida, di cui abbiamo già discettato varie volte enucleandone pregi (pochi) e difetti (tanti). Forse l’unico che, per un brevissimo lasso di tempo, è riuscito a illuderci che ci fosse un fuoriclasse a difendere la nostra porta.

Agazzi non sarà il primo fuoriclasse-portiere dell’era Berlusconi, questo possiamo affermarlo già adesso con assoluta certezza. Speriamo che almeno possa essere catalogato nella categoria dei “buoni”. Mi accontenterei.

17 commenti su “I portieri dell’era berlusconiana

  1. Taibi è arrivato al Milan nella sua stagione meno fortunata, e ha risentito dei dissesti difensivi così come Rossi ha goduto della difesa-piu-forte-di-sempre.

    Ma io Taibi l’ho visto a ReggioCalabria post-Milan (e post Manchester).
    Un grande portiere, sicuro, bravo nelle uscite. Si dice che i portieri ti facciano guadagnare 6-8 punti a stagione: lui quell’anno gliene fece guadagnare almeno 15, considerato che in una partita ha pure fatto gol di testa.

    Con una difesa decente avrebbe fatto la sua porca figura.

    Il peggiore è senza dubbio Pagotto, ma quello coi picchi più bassi è sicuramente Dida.

    Tra i secondi, il migliore è stato Ielpo, poi Storari e Kalac.

  2. buongiorno…

    con i portieri in effetti c’è sempre stato qualche problema. L’ultimo in ordine di tempo che viene definito una giovane promessa è l’ex del Brescia Primavera, Gori, arrivato proprio nel mercato di Gennaio. Agazzi è uno normale. Credo però che la Società punti Perin o Marchetti.

    In tema di difensori gli acquisti migliori che sono stati fatti sono Nesta, Stam e T.Silva. Gli altri erano già in casa (Baresi, Tassotti, Maldini, Galli, Costacurta) e le loro eccelse prestazioni hanno di fatto deviato il mercato negli altri ruoli.

    Rossi ha un carattere di merda. Verissimo. Qualche mese fa mi pare finì in cronaca per aver colpito un carabiniere e, dunque, arrestato. Concordo che gran parte del merito della sua imbattibilità sia dovuto a quei signori a guardia dell’area di rigore: ci ha messo anche del suo ma era poca roba.

    Ieri sera hanno ritrasmesso la finale di CL con i gobbi. Forse quella è stata la partita migliore di Dida. 3 rigori parati e trofeo vinto. Poi il buio.

  3. Storicamente la società non ha mai cercato portieri bravi, probabilmente beandosi di difese in genere fortissime. Ora un buon portiere servirebbe come il pane: perchè se prima erano i Baresi e i Maldini a infondere sicurezza al Dida o al Rossi di turno, ora ci vorrebbe un portiere coi controcazzi per infondere sicurezza a Bonera Rami e compagnia pipposa.

    PS: l’eventuale arrivo di Agazzi per me implica due possibilità:
    1) farà il secondo al rinnovante Abbiati
    2) si contenderà il posto con Amelia (ed Abbiati non rinnova)

  4. Agazzi è uno normale. Credo però che la Società punti Perin o Marchetti.

    già, anche io la penso così. e chiunque arrivi, farà in stile Real di quest’anno: quello nuovo titolare in campionato mentre il grande vecchio se la giocherà in champions o coppetta,salvo cappelle. si potrebbe fare,abbiati da panchinaro potrebbe dare ancora qualcosa.sarebbe un buon panchinaro. salutiamo senza rimpianti l’ingrato Amelia e mandiamo Gabriel in prestito, IMHO.

    Seba Rossi..seba rossi..record d’imbattibilità, vero, ma se contiamo le parate in quelle 10 giornate forse non ci servono nemmeno due mani intere.il 95% era merito della difesa, i suoi erano una sfilza di sv sv sv dai..

    di antonioli ricordo i suoi ultimi anni, discreti al bologna, mentre di galli ho pochi ricordi da giocatore. preferivo il secondo al primo, in ogni caso.
    pagotto-taibi-lehman sono dei pipponi allucinanti, mentre Dida ha forse toccato i punti di pippaggine maggiori, ma anche dei picchi inarrivabili. per il periodo 2002-2004 era li li con buffon, magari con una cappella ogni tanto, poi il petardo…….e ciao alle “manonedinelson”, diventate saponelson…

  5. Parliamoci chiaro, nell’era Berlusconi non abbiamo mai avuto un grandissimo portiere. Pippe, pipponi e qualcuno discreto, le nostre fortune le abbiamo sempre basate su difese impenetrabili.
    Ora che le nostre varie difese fanno ridere, emergono i limiti anche dei portieri.
    L’ultimo grande portiere e’ stato il folle Ricki Albertosi, peccato si vendesse le partite.

  6. Acazzi

    un mercato di merda 365 giorni l`anno

    Ma con L`Atletico passiamo noi :winner:

  7. finalmente uno spiraglio per un bravo allenatore che ha sempre avuto grossi problemi nel far comprendere i suoi dettami calcistici ai calciatori e anche le interviste dopopartita erano diventate di difficile comprensione per i giornalisti.
    Forse il suo linguaggio era troppo tecnico o usava termini troppo elaborati.
    Tuttavia i delfini riuscivano perfettamente a sintonizzarsi sulla stessa frequenza delle sue urla dalla panchina e ne comprendevano il significato. Al delfinario di Rimini infatti usano la sua tattica di gioco senza problemi.
    Ora pare abbia trovato il posto giusto per farsi capire: la Cina.
    祝你好运 Gigi (Buona fortuna Gigi)

  8. Ghost,

    guarda che Dida nel 2005 e` stato straordinario

    ricordo i 2 euroderby, ha preso tutto, c`era un`interista con me frustrato con Dida che urlava “ragno di merdaaa”

  9. Rossi forse non era granchè, ok il carattere di merda; però era lo stesso carattere che non lo faceva mai mollare, nemmeno quando finiva a fare il secondo e poi riemergeva.
    Anche io penso non sia da annoverare nei top-portieri, ma ricordo un paio di annate strepitose anche per lui: nonostante la difesa, lui metteva molto del suo. Ricordo paratone in quel di Brema e fors’anche il suo contributo in una eroica qualificazione al turno successivo a Vienna contro il Salisburgo.
    Poi certo, c’èe stata anche quella sera a Milano col Rosenborg…. :seghino:

  10. comunque il peggiore dei portieri è stato abbiati,una merda,una nullità,un insulso…che da 15 anni vive di rendita per quel maledetto scudetto di zaccheroni…abbiamo provato a sbolognarlo alla juve,al toro,era finito disperso in spagna…ma niente,è ritornato a farci perdere decine e decine di partite,non si contano nemmeno quanti gol avremmo evitato schierando un normale agazzi o consigli qualsiasi…

    mentre le gli altri pipponi sono durati poco e ce li siamo levati subito dalle palle,questo qui non muore mai.

    io lo odio.

    se poi in trenat’anni abbiamo solo avuto portieri scarsi io mi farei anche due domandine su chi li prepara.

  11. Pagotto si, probabilmente il peggiore, eppure sembrava destinato ad una grande carriera, c’è da mettere anche in conto che si è anche rfovinato con le mani sue per la faccenda cocaina & C.

    Il migliore per tutto l’arco della carriera rossonera, sono d’accordo su Giovanni Galli.

    Picchi raggiunti da Dida però nessuno dei portieri “berlusconiani” li ha ragiunti, il problema che è stato il “migliore” anche nei picchi più bassi.

  12. Giustissimo Zulli. Dida è stato per un anno e mezzo, forse due, il miglior portiere del mondo. Un rendimento superiore anche a quello di Buffon e Cech. Purtroppo nel resto della carriera è stato fra i peggiori del mondo.

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