Per noi milanisti oggi non è una data qualsiasi, oggi ricorrono diversi anniversari di trionfi rossoneri del passato, e visto che nel presente non ci sono possibilità di aggiungerne di nuovi, e il futuro prossimo non è roseo, ricordiamo le quattro date in cui oggi il Milan ha vinto qualcosa.

La prima la ricorderanno nitidamente solo i milanisti un po’ più vissuti, si tratta del 23 Maggio 1968, quando il Milan di Nereo Rocco si aggiudicò la Coppa delle Coppe contro l’Amburgo. La formazione recitava: Cudicini, Anquilletti, Rosato, Trapattoni, Schnellinger, Lodetti, Rivera, Scala, Hamrin, Sormani, Prati. Le reti furono dello svedese Kurt Hamrin, arrivato dopo un decennio alla Fiorentina e che al Milan oltre alla Coppa delle Coppe conquistò anche uno scudetto e la Coppa dei Campioni dell’anno successivo.

Bisogna fare un salto di ben ventidue anni per il successivo trionfo datato 23 Maggio. Siamo nel 1990 e di lì a pochi mesi nascerà il sottoscritto, ma non è importante, l’importante è che nella cornice del Prater di Vienna un gol di Rijkaard regala ai rossoneri la loro quarta Coppa dei Campioni, la seconda consecutiva. Ad oggi e almeno fino a Maggio 2015 siamo l’ultima squadra ad esser riuscita a vincere questa competizione per due volte consecutive. In campo in Austria c’erano i tre olandesi, oltre al già citato Rijkaard, solcavano il campo in maglia rossonera Van Basten e Gullit. Gli altri erano tutti italiani. Giovanni Galli tra i pali, la difesa con Maldini, Tassotti, Baresi e Costacurta, a centrocampo Colombo, Ancelotti ed Evani. Subentrarono anche Filippo Galli e Daniele Massaro, che tra l’altro il 23 Maggio compie gli anni.

Per la terza data si torna nei confini italiani, son passati 9 anni e oramai il piccolo Milanista90 capisce di calcio e per la terza volta segue la stagione del Milan. Dopo due stagioni fallimentari e le prese in giro dell’amico interista, fresco vincitore di Coppa Uefa, si appassiona sempre di più, e vive la sua prima vittoria rossonera. Infatti il 23 Maggio 1999 in quel di Perugia, il Milan si laurea Campione d’Italia per la 16esima volta. L’allenatore è Alberto Zaccheroni, appena arrivato dall’Udinese e alla sua prima stagione rossonera. In estate da Udine si è portato un certo Oliver Bierhoff (anche un danese di nome Helveg, ma fa niente), mentre in porta ha esordito un giovane che sembra saperci fare tra i pali, Christian Abbiati.

Fu un titolo inaspettato, sudato, voluto, ci fu una rimonta pazzesca sulla Lazio che si concluse proprio a Perugia. La rosa non era delle migliori, c’erano campioni come Rossi, Maldini, Leonardo, Weah, Bierhoff, Albertini, Boban, molti giovani che faranno la storia del Milan negli anni a venire come Abbiati, Ambrosini, Gattuso e Serginho, ma anche molti seghini o meteore di passaggio. In questa categoria possiamo mettere Guly, De Ascentis, N’Gotty, Chamot, Giunti, Helveg, Sala e altre sporadiche comparse.

Ultima ma non meno importante e non meno sentita, c’è la data del 23 Maggio 2007, quando ad Atene, si chiude il cerchio, e non solo quello. Forse a distanza di sette anni, possiamo dire che dalla mattina dopo quella finale è iniziato il declino del Milan, che ci ha portato alla situazione attuale. Quella Champions League, vinta dopo esser partiti dai preliminari in Agosto, avendolo saputo pochi giorni prima, ha un sapore ancora più bello se si pensa contro chi è stata vinta. Solo due anni prima il destino ci aveva voltato le spalle a Istanbul, e dopo poco tempo ci ha ridato l’occasione della vendetta.

Partiti, come detto, in Serbia ad Agosto contro la Stella Rossa con un gol di Inzaghi, tornato prima dalle ferie dopo il Mondiale vinto, fino alla doppietta, sempre di Inzaghi, di quella magica notte greca. Era forse il tramonto di quella squadra, che ha visto la sua stagione migliore, il 2005, chiudersi a “zero tituli”, per diversi motivi, extracalcistici in Italia, e di amnesia in Europa.

Tornando al 2007 ed a quella notte, il campo vide l’ultima partita decente di Dida. in difesa i terzini erano Oddo e Jankulovsky, criticatissimi all’epoca, ma ad averne oggi al posto di Constant ed Emanuelson. La coppia centrale era la più forte d’Europa, ossia, Maldini e Nesta. A centrocampo il vero Pirlo, il miglior Gattuso, Ambrosini e Seedorf, quando ancora correva. In attacco uno splendido Kakà, che vinse poi il Pallone d’Oro e l’eterno SuperPippo.

Dopo quella sera vinceremo “solo” la Supercoppa Europea, il Mondiale per Club contro il Boca Juniors (vendicando il 2003 e la zappata di Costacurta) e uno scudetto con Allegri, ma andando sempre in declino, a livello di società e di giocatori, fino ad arrivare a ieri e alla rissa tra Amelia e Bonera.

Voi giovani e soprattutto meno giovani (qui ce ne sono un po’), quali di questi trionfi ricordate con più piacere o che avete sentito di più?