10 6 minuti 10 anni

C’è chi sta esultando come se, battendo una Lazio che per larghi tratti di gara ha dominato il gioco producendo numerose occasioni e fallendole per propria dabbenaggine, avessimo compiuto un’impresa memorabile. Si tratta degli immarcescibili fans del Condor, ovviamente, che non vedevano l’ora di esaltare il solito mediocre mercato del loro anziano idolo sbattendo in faccia  agli scettici il primo risultato positivo. Non hanno tutti i torti in fondo, siamo primi in classifica a punteggio pieno, abbiamo già distanziato i cugini ad appena 37 gare dalla fine della stagione. Tutto è già stato dimostrato.

Tornando seri,  bisogna ammettere che da questa prima partita  si possono trarre alcuni motivi di soddisfazione. E non pochi, peraltro.

Al fischio d’inizio la mia faccia era quella di quando sto in sala d’attesa dal dentista, più o meno. Poi, mano a mano che i minuti passavano, l’espressione è progressivamente mutata attraversando vari stadi: quello di quando pago il dentista, quello di quando esco dall’ambulatorio, quello di quando, cessato l’effetto dell’anestesia, mi rendo conto che non sto provando il dolore che mi aspettavo di provare (sono appena stato dal dentista, non so se si è capito). Questo perché sul campo ho visto cose buone.  Meno ne ho viste fuori dal campo, e questo afferisce alle ultime geniali mosse di mercato di cui mi occuperò alla fine.

Iniziamo con le cose buone: l’atteggiamento della squadra, fatto di umiltà, precisione, concentrazione e cinismo. Pippo “Entusiasmo” Inzaghi non è estraneo a tale atteggiamento, anzi, ne è stato il principale artefice. Questa squadra, che  è stata costruita come al solito, ossia in modo del tutto casuale e in gran parte sbagliato, possiede anche pochissima qualità; ha quindi un solo modo per non esporsi a figure barbine: lasciarsi plasmare dal proprio allenatore il quale, non essendo provvisto da calciatore di grandi doti tecniche, riuscì comunque a costruirsi una carriera straordinaria grazie all’atteggiamento di cui sopra. Per cui, un bel calcio alle cazzate di Silvietto: il bel giuoco, il dominio del campo e quant’altro lasciamoli a chi può permetterseli veramente, e badiamo al sodo come è stato fatto domenica.  Se aggiungeremo continuità di rendimento (altra dote che fece di Inzaghi ciò che è stato da calciatore), non soltanto nella stessa partita ma anche in un lasso di tempo più esteso, potremmo pentirci di parte delle “tafazzate”  alle quali ci siamo sottoposti nel corso dell’estate – io per primo. Chissà, alla fine magari un bel sesto posto potremmo pure agguantarlo.

Passiamo alle cose meno buone. Il Condor ha colpito ancora: il giovane, promettente, convalescente e recalcitrante Van Ginkel, fugato qualche dubbio iniziale, dopo una telefonata decisiva di Torres ci ha fatto onore della sua adesione alla nostra causa. Per età, ruolo, nazionalità, nome di battesimo e parte del cognome, come acquisto sarebbe uno di quelli che piacciono a me, se appunto si trattasse di un acquisto. In realtà siamo di fronte ad una roba strana che mi ha riportato all’espressione da sala d’attesa del dentista: prestito secco pagando 400.000 euro e prezzo di favore per il Milan se il ragazzo dovesse riuscire a disputare  una ventina di partite in serie A e se, soprattutto, il Chelsea dovesse decidere di metterlo sul mercato. In parole povere, pagheremo un giocatore che verrà in prestito e, se il Chelsea deciderà di venderlo, noi godremo di una sorta di prelazione a basso costo. Non ci ho capito una mazza, lo confesso. E ciò che non comprendo appieno mi rende diffidente. L’olandese peraltro viene a coprire il buco lasciato dall’italianissimo, giovanissimo – e per bocca di quel bugiardone di Silvietto blindatissimo – Cristante, ceduto a titolo definitivo al Benfica per 6  milioni – malloppo che, come ha detto giustamente qualcuno, verosimilmente ci servirà per pagare lo stipendio di Essien. E poi qualcuno si stupisce che ce l’abbiamo con questa società cazzara, sprecona  e arruffona.

Il Condor inoltre, dopo avere minacciosamente volteggiato per giorni  su Cerci, spinto dalla sua storica e famelica ossessione per gli ex neroazzurri, ha puntato su Biabiany e alla fine lo ha ghermito. Ma, colpo di scena, Zaccardo ha mandato all’aria tutto quanto dichiarando di non volersi schiodare dagli zebedei anche in questa sessione di mercato. Di conseguenza il Condor, che aveva previsto tutto ma non aveva detto niente perché adora le sorprese, ha mollato il giocatore del Parma e ne ha catturato uno che con quest’ultimo non c’entra un tubo: Jack Bonaventura, un ripiego che a me personalmente piace più dell’obbiettivo principale. Quando si dice azzeccarne una ogni tanto per sbaglio…

10 commenti su “Cose buone e meno buone

  1. buongiorno…

    totalmente d’accordo.

    Credo che Inzaghi stia facendo un buon lavoro e se tutti quanti faranno il loro dovere ne potremo vedere delle belle.
    Ora abbiamo una squadra diversa da quella che è partita a Luglio per il ritiro, dunque ci vuole rodaggio con i nuovi e pazienza.

    Seguivo ieri sera Calciomercato su Sky: per 33 secondi oltre le 23:00 è saltato il trasferimento al Palermo dal Bari di Silva. Dopo 60 giorni di calciominchiate sono riusciti nell’impresa di far sfumare per una manciata di secondi un trasferimento!
    Io ridurrei il tutto a 3 settimane massimo, pur sapendo che l’indotto degli scribacchini subirebbe una dura recessione. Anzi, soprattutto per quello.

  2. In questo post ho letto tante sacrosante verità, bravo marcovan :winner:

    Ieri sera su TW ho invece letto molti commenti entusiasti per il mercato del Milan. Addirittura qualcuno azzardava un 8. Ma stiamo scherzando?????
    A conti fatti la squadra titolare è più o meno dello stesso livello dell’anno scorso (e fino a 3 giorni era addirittura più scarsa) quando, va sempre ricordato, siamo arrivati ottavi: abbiamo ceduto il giocatore che ci aveva portato più punti e ci siamo imbottiti, as usually, di parametri 0 over 30 o giù di lì nessuno dei quali ci garantisce il salto di qualità. Il buon Silvietto ha intascato oltre 30 mln ma ne ha reinvestiti meno di 10 e, inevitabilmente, il distacco dalle grandi si è ancor più accentuato. Agguantare un piazzamento per l’EL sarebbe grasso che cola.
    Che figata….

  3. Molto dipende dal livello e dalla continuità di rendimento di Alex e Torres.

    Se i nostri 13-14 giocatori principali danno il loro meglio tutto l’anno, vinciamo lo scudetto. Se, come credo, faranno una stagione media, al lordo degli infortuni, possiamo arrivare tra il quarto e il sesto posto.

    Anche perché:
    – il napoli non si è rinforzato
    – l’inter nemmeno
    – la viola ha l’infermeria piena
    – il toro gioca per la salvezza

    In generale il livello è basso. Se il faraone regge, alex lotta e torres esplode, possiamo fare bene.
    Troppi se.

  4. Vorrei segnalare, OT, l’archiviazione per Rino Gattuso sulla famosa questione in cui mesi fa venne tirato in ballo nel calcioscommesse.

  5. Sono contento non solo perché è una leggenda milanista, ma perché, se così è stato stabilito, significa che Ringhio è innocente e il calcio è un po’ meno sporco di quel che si pensava. Le sentenze vanno rispettate.

    Aggiungerei anche questa, di cui hanno parlato in pochi.

  6. Mai avuto dubbi sul fatto che quella di Ringhio fosse una bufala.
    Ma la sofferenza di Paolo per cinque anni chi gliela ripagherà?

  7. Oddio Milanforever, la mano sul fuoco non la metterei per nessuno a parte me stesso. Però devo dire che entrambe le accuse mi erano sembrate poco verosimili in partenza.

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