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La mia opinione sulla questione allenatore è arcinota: nel Milan dell’ultimo decennio, ossia quello del braccino corto di Silvietto e del dominio quasi assoluto di Adrianone, questo ruolo è una foglia di fico che serve soltanto a coprire le malefatte di qualcun altro. Poi uno può pure divertirsi per ore ed ore ad insultare chi di volta in volta occupa tale ruolo, i gusti sono gusti.

Premesso questo, sebbene nel calcio quasi sempre le opinioni siano variegate e tutte degne di rispetto è fuori discussione che, dopo quanto ammirato nelle ultime tre pessime esibizioni, la strada intrapresa finora dal mister sia quella sbagliata. Dieci partite sono poche per emettere giudizi definitivi, sia in un senso sia in un altro, ma rappresentano un numero più che sufficiente per far comprendere ad un allenatore dove abbia indovinato e dove abbia  sbagliato, ciò che non dovrebbe manco sfiorare e ciò che sarebbe sensato cambiasse. I buoni risultati conseguiti dal Milan fino alla settima giornata erano stati anche frutto di fortuna oltre che di estemporanee giocate individuali, e qui l’avevamo sottolineato un po’ tutti; infatti, allorché la fortuna ha cominciato a limitare il proprio contributo e le prodezze individuali sono venute a mancare, i nodi sono venuti inesorabilmente al pettine. Negarlo sarebbe sciocco e pericoloso.

Che cosa dovrebbe fare Pippo Inzaghi a questo punto? Che cosa dovrebbe cambiare?

Non lo so di preciso, non sono né sufficientemente presuntuoso né minimamente qualificato per distribuire consigli a gente che può vantare centinaia di presenze in serie A. Però so che qualcosa si deve e si può fare. Ad  esempio agire – quindi sbagliare – di testa propria. Ho la netta sensazione che, inflenzato dall’ex allenatore dell’Edilnord e dall’Imperatore Del Mercato che suppongo stiano tempestandolo di suggerimenti come se piovesse, finora Inzaghi non l’abbia fatto totalmente. Lo so che Clarenzio è stato cacciato proprio perché non cagava nessuno e procedeva a testa bassa come un caprone infuriato, ma seguire il proprio istinto è l’unica  maniera che Inzaghi ha per rimediare un po’ ad una situazione che potrebbe diventare ancora più seria di quanto già non sia. E se va buca, pazienza, tanto la colpa verrebbe affibbiata a lui in ogni caso.

Non abbiamo il centrocampo, o perlomeno ne abbiamo uno inguardabile a prescindere dagli interpreti, ma è masochistico proseguire con una linea a tre se sei costretto a schierare puntualmente un giocatore fuori ruolo (Bonaventura o Saponara); è evidente che il modulo vada variato: un seedorfiano 4-2-3-1 sarebbe più indicato, a mio avviso, e Pazzini dovrebbe essere quell’uno là davanti, poiché la sua esclusione non ha un senso al mondo ( l’idea del  falso nueve, oltre a farmi ribrezzo, non sta portando a nulla). Ma a parte queste questioni meramente tattiche, entro le quali notoriamente mi destreggio come un elefante in un negozio di porcellana, Pippo dovrebbe piantarla di parlare di obbiettivo terzo posto, di sfortuna, di episodi negativi, di ragazzi che hanno dato tutto quando è evidente che non è del tutto vero (se Menez sta dando tutto, Abate c’ha i piedi di Zidane, De Sciglio è il nuovo Maldini, Saponara e Bonaventura sono due mezzali fatte e finite); so benissimo che le interviste post gara dicono poco dello spessore di un allenatore, ma certe frasi, specie dopo una sconfitta come quella contro il Palermo, fanno incazzare i tifosi come bisce. Sarebbe meglio smettere di minimizzare, ammettere che parecchie cose sono da aggiustare, sciorinare le solite due o tre banalità di prammatica, salutare Marchegiani, Ambro, la D’Amico e quel cervellone di Mauro e schizzare sul pullman a distribuire insulti e calci nel culo.

Ecco, ho dato il mio contributo all’oceano di critiche che quotidianamente  vengono rovesciate sull’allenatore del Milan. Mi sono tolto un peso. Ora che l’ho fatto, posso di grazia tornare a dire che il problema è a monte, che questa rosa è fatta col culo e che faticherebbe a capirci qualcosa anche uno staff composto da Mourinho, Ancelotti e Ferguson?

13 commenti su “Cambiamo un po’ argomento: la questione allenatore

  1. Il problema è a monte, ok, però non è concepibile essere presi a pallonate da una squadra di livello oggettivamente inferiore, dopo quasi quattro mesi dal raduno: relativamente alla partita di domenica l’allenatore ha le sue belle colpe.
    Sennò tante vale fare un commento copia-incolla ogni domenica e farcirlo di insulti a proprietario e gestore del clueb

  2. Se la mia macchina ha un problema al motore e uno agli ammortizzatori, è ovvio che quello più grave e prioritario sia quello al motore, tuttavia ciò non toglie che vada affrontato anche il secondo.

    Siamo (credo) tutti d’accordo che Berlusconi è il male del Milan e Galliani il suo braccio maligno, tuttavia è innegabile che la gestione tecnica di Inzaghi sia lacunosa e mediocre.

    Non mi piace fossilizzarmi sui moduli – i numerini dicono poco secondo me – quel che più sconcerta è la totale mancanza di organizzazione. Leggevo molti qui denunciare il crollo fisico nel secondo tempo: ecco questa è la spia che la squadra CORRE MALE perchè è DISORGANIZZATA. E di questo la colpa non può che essere del tecnico.
    Avrà pure materiale indecente, però potrebbe assemblarlo un pochino meglio.
    Il risultato alla fine non cambierebbe, sia chiaro, tuttavia almeno eviteremmo figure di merda come quella di domenica.

  3. Io non discuto il fatto che Inzaghi stia sbagliando, gli errori tattici della partita di domenica sono evidenti. Dico solo che se da 10 anni tutti gli allenatori del Milan ricevono critiche, forse la società ha tutto l’interesse affinché questo accada e quindi massacrare allenatori e giocatori non fa altro che nascondere i veri colpevoli. Tutto qua.

  4. Ma orma il re è nudo, elbonito, almeno per chi ragiona con la sua testa e non si fa intortare dagli editoriali di Pellegatti o dagli articoli dei giornalisti amici.
    Se vogliamo ripeterci ad ogni piè sospinto quanto siano cattivi e incapaci SB e AG facciamolo pure, è giusto e sacrosanto.
    Tuttavia, pur togliendo una doverosa tara dettata dalle malefatte di questi due che assmeblano squadre ad minkiam, le cazzate che fa l’allenatore restano.

    Il Milan di Allegri, ad esempio, giocava male però almeno GIOCAVA. Non ho mai pensato che Acciuga potesse fare molto di più con il materiale a sua disposizione e quindi lo difendevo da critiche a mio parere eccessivo.
    Il Milan di Inzaghi, invece, non gioca proprio. I giocatori caracollano in campo senza avere idea di dove andare, cosa fare, chi marcare. Anche i tanto evocati occhi della tigre son durati 3 partite e ora nessuno più gioca col coltello tra i denti. L’allenatore non allena, è questo il punto.
    Tu mi dirai che è stato scelto apposta per questo, ed hai ragione. Ciò non toglie che sia un incapace.

  5. Io volevo fare due considerazioni:

    1) il discorso della ” foglia di fico” a mio avviso è altrettanto valido ancjhe per i giocatori, la società che non ha reali obiettivi calcistici, ma usa la squadra come abbattitore di reddito per il gruppo da cui è detenuta, o per motivi di immagine e politica compra giocatori con un nome altisonante per imbonire il tifoso medio, senza aver cura che il giocatore sia ancora un giocatore di valore o necessario a ciò che serve alla squadra. ( Balotelli ne è l’esempio classico).
    Logica conseguenza sarebbe semttere di seguire la squadra che è diventata lo strumento di una farsa…MA SIAMO TIFOSI.

    2) Anche con le premesse di cui sopra, il Milan rimane comunque una squadra mediamente attrezzata pertanto è lecito aspettarsi da dei professionisti delle prestazioni decorose, soprattutto quando una staff tecnico ha avuto diversi mesi per organizzare la squadra e i giocatori hanno avuto tempo e modo per prepararsi.

    In conclusione mi sembra la cosa più naturale del mondo criticare l’operato dei giocatori per quello che fanno in campo e dell’allenatore che ha di volta in volta, in base all’avversario di turno, il compito di scegliere i giocatori più adatti e di trovare ( così come a fatto Iachini contro di noi) qualche mossa tattica che possa avvantaggiare la propria squadra nel corso della partita.
    ed è lecito aspettarsi dei successi soprattutto quando si gioca con squadre evidentemente inferiori , così come è naturale non pretendere nulla quando si gioca contro squadre palesemente superiori.

    Questo non significa mica fare il tiro al piccione, a casa mia.

    Concludo dicendo che i veri colpevoli non sono assolutamente nascosti, qualche migliaio di sfigati esaltati gallianoberlusconiani su internet non rappresentano di certo la realtà di milioni di tifosi del Milan che sanno benissimo che la colpa è di chi ha gettato la spugna da un pezzo.

  6. Ec, sul primo punto non sono del tutto d’accordo, perché senza obiettivi calcistici non vai da nessuna parte e nel giro di poco tempo perdi tutto quanto hai faticato a costruire.
    Il secondo punto e la conclusione del tuo ragionamento mi trovano d’accordo.

    Inzaghi ha le sue colpe, certamente, ma sapevamo tutti che è uno yesman e un neofita.
    Ha anche avuto la possibilità di lavorare al mercato con Adrianone e il tutto è stato pubblicizzato ad arte, come a nessun altro allenatore del Milan è mai capitato.
    Pure le visite di Silvietto a Milanello vengono celebrate in pompa magna (senza doppi sensi, ndr) ogni volta che si presenta personalmente al venerdì. Manca solo la medaglietta ricordo e la foto con Dudù.

    Inzaghi sta imparando e l’avevamo messo in preventivo. Ha fatto qualche minchiata, certamente, ma il ragazzo mi sembra abbastanza sveglio per capire che deve cambiare registro alla svelta.
    Ed è ciò che da tifoso mi auguro avvenga immediatamente.

  7. condivido il 4-2-3-1

    sto ancora con Inzaghi, ovvio

    e dopo solo 10 da allenatore professionista gli errori sono normali

    ma deve anche farci vedere che prova a correggerli

  8. ma anzichè specificare ogni volta che ilproblemaprincipalenonèlallenatoremaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,non si potrebbe fare un bell’header con scritto

    BLOG DEBERLUSCONIZZATO E DEGALLIANIZZATO

    così poi ognuno è libero di scrivere e criticare chi gli pare,senza sentirsi dire ogni volta che ilproblemaprincipalenonèlallenatoremaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,perchè che ilproblemaprincipalenonèlallenatoremaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario l’abbiamo capito tutti da anni, a parte quel coglioncello di diavolino,per cui diamo per scontato che se critichiamo l’allenatore per un cambio piuttosto che per una formazione non sia lui ilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario.

    sennò non si riesce più a discutere di nulla,perchè se abate sbaglia i cross nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,se muntari si fa espellere nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,se menez è in giornata no nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,se elsharawy è finito nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,se desciglio è calato nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario,se la moglie di pazzini twitta nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario, se torres è strafinito nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario, se honda è un nippotumore nonèluiilproblemaprincipalemaladirigenzaobsoletaeilmenefreghismodelproprietario

    etctetera etcetera etcetera.

  9. Ghost, sul mio primo punto infatti ti confermo che per me noi non avendo un progetto sportivo non andremo da nessuna parte e che stiamo già erodendo ciò che abbiamo fatto in questi ultimi 25 anni. Non a caso se un van ginkel del cazzo fa tante moine prima di accettare un prestito al Milan, qualcosa non funziona. Un tempo avrebbero pagato loro per giocare col Milan.

  10. Vado un attimo ot
    per dire che mi va bene tutto, ma la riabilitazione postuma di Amelia a milanista vero, ce ne fossero come lui, Amelia torna! che leggo in giro in questi tristi giorni…ANCHE NO!
    Uno che è stato attaccato per anni alla panchina del milan come la classica cozza allo scoglio, con annesso lauto, lautissimo stipendio immeritato quant’altri mai, giocatore dalla dignità altissima mostrata, tra l’altro quando a dicembre (Allegri allenatore) annuncia urbi et orbi di aver chiesto la cessione, ad esonero avvenuto si rimangia tutto, che adesso c’è Seedorf e la meritocrazia (la meritocraziaAHAHAH!. sì la meritocrazia di prendere goal su tiri da lontano seguendo con sguardo terrorizzato la traiettoria del pallone, inchiodato al centro della porta!). Senza considerare le pantomime stagionali – voglio andare alla Roma, quest’anno è la volta buona!
    Eroe, bastava rescindere consensualmente, vedrai che a zero, come terzo portiere magari ti avrebbero preso…Invece no, rimango al Milan senza vedere il campo manco nelle partitelle (tanto lo stipendio arriva lo stesso…e chiamalo scemo!)

    Più ci penso, e più il gesto di Rui nei confronti di Kakà mi sembra un unicum nella storia del calcio.

  11. condivido il pensiero di fre, certe volte i tifosi si fanno pippe per dei “gesti nobili” da parte dei calciatori,tipo jankulotti che rifiuta l’inter..a me per quel motivo mi stava ancora più sul cazzo!

  12. Boh, mi domando dove sia mai stato scritto che è proibito criticare qualcuno che non sia il duo Silvio-Galliani.

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