8 4 minuti 9 anni

Solamente un’Udinese completamente rinunciataria come quella scesa a San Siro domenica scorsa (che però ieri corsara coi cugini me ne ha fatto rivalutare la nostra prestazione) poteva scaldare le speranze di noi tifosi rossoneri: è bastata una squadra più organizzata e con molta più corsa come il Genoa, che peraltro sta facendo un campionato eccellente, per incassare la prima sconfitta esterna e farci riporre le speranze di un ambizioso terzo posto; terzo posto che viste le forze in campo non pareva e non pare nemmeno oggi poi cosi utopico, almeno finchè il Napoli, guardacaso prossimo avversario, non ingrani la marcia giusta e cominci a macinar punti.

Le giornate di campionato passano però io continuo a non vedere progressi in questa squadra: insomma, sono conscio che non abbiamo una rosa di altissimo livello ma nemmeno dovrebbe essere inferiore a parecchie delle squadre che oggi ci sono davanti. Ci è stato detto a inizio anno che avremmo visto sempre una squadra che in campo avrebbe sputato l’anima e invece non vedo mai un Milan che corre più degli altri, nemmeno a sprazzi. Non vedo neanche quell’animus pugnandi che in determinati frangenti, come poteva e doveva essere quello di ieri sotto di un gol, fa emergere tutta la rabbia e la voglia di ribaltare gli eventi e il destino. Non voglio affibbiare colpe a Inzaghi che fondamentalmente non sono sue, ma è chiaro che l’apprendistato di un allenatore non è una cosa così scontata, e nel suo caso procede molto a rilento.

Ma la domanda. come ieri qualcuno giustamente prospettava è: dobbiamo sperare di qualificarci per una coppa oppure sarebbe meglio augurarsi di restarne fuori e così risparmiarsi sofferte e dolorose defaillances contro l’Anzhi di turno? Francamente non saprei; certo a caldo in un pomeriggio come quello di ieri la voglia di restare fuori da ogni competizione europea è forte. Però, ecco, è anche triste arrivare a metà settimana e sapere che noi non giocheremo contro nessuno. Purtroppo è tramontata la speranza, illusione viva solo per i gonzi, che una competizione europea allargherebbe i cordoni della borsa. Ormai non si investe più, punto. Si tira avanti coi rammendi, col campione bolso, con le occasioni e per la legge dei grandi numeri un acquisto sensato, vedi Bonaventura, si azzecca pure.bonaventura

Bonaventura ieri è stato uno dei pochi a lottare con gagliardia e buona tenuta atletica; per conto mio si merita due stelle. Una stella la do anche al pacchetto difensivo Mexes-Rami, che per me han fatto una onesta e vigorosa partita.

Arriviamo alle note dolenti: tre bidoni a El Shaarawy, inutile e mai come ieri visibilmente involuto in ogni sua caratteristica; due bidoni a Honda, utile come un regalo di Natale riciclato, e un bidone a Bonera nuovamente colpevole per il gol, e a nulla vale poi il salvataggio sulla linea a fine primo tempo. Negativi anche Menez, sprecone irritante e veneziano oltremodo, De Jong appannato e tutti quelli subentrati.

Inzaghi… l’ho già detto, è un processo lentissimo di maturazione il suo: alcune scelte erano obbligate ma la poca grinta e la poca esuberanza atletica sono responsabilità da additargli. I suoi cambi poi continuano a essere per me dei veri rompicapo: pollice verso.

Stelle&Bidoni, aggiornamento al 2 dicembre 2014

S&B

8 commenti su “Europa; esserci o non esserci

  1. Purtroppo è tramontata la speranza, illusione viva solo per i gonzi, che una competizione europea allargherebbe i cordoni della borsa. Ormai non si investe più, punto. Si tira avanti coi rammendi, col campione bolso, con le occasioni e per la legge dei grandi numeri un acquisto sensato, vedi Bonaventura, si azzecca pure.

    è questo il punto, è questo il punto cazzo!!!! per questo siamo ridotti cosi male!!!

  2. già l’anno scorso mi chiedevo a che servisse andare in europa…non basta fare figure di merda in italia,pure in eurovisione dobbiamo farle? per me sarebbe meglio un altro ottavo posto,anche se temo che in questo campionato ridicolo minimo 6° ci arriviamo.

  3. Il Napoli prima o poi ingranerà la marcia e il terzo posto resterà solo nelle menti malate di certuni. E indovinate contro chi la ingranerà. Accetto scommesse.

    Su Inzaghi comincio ad avere qualche dubbio. Proprio l’animus pugnandi è l’unica cosa che un allenatore, anche uno alle prima armi, dovrebbe trasmettere immediatamente, ancora prima del gioco, della solidità difensiva e dell’equilibrio. E finora si è visto in pochissimi frangenti. Dipende anche dal carattere dei giocatori, è vero, però…

    D’accordo sulle coppe. Finché non si investirà seriamente sulla rosa, la coppa resterà una seccatura: non serve per finanziare il mercato, almeno a noi (lo si è visto negli anni: coppa o non coppa, parametri zero e mercato casuale), fa perdere punti in campionato (non oso immaginare quanto saremmo indietro se avessimo anche la coppa quest’anno). Detto questo, spero di centrare almeno la EL; non per la EL in sé, ma perché logicamente se vinci le partite è automatico che ci entri. Tifare contro non fa per me.

  4. Il mio animo di innamorato mi fa pensare inconsciamente che, pur essendo consapevole di quanto faccia cagare questa squadra, spero sempre e comunque che mi sorprenda e mi siedo davanti allo schermo per vedere la prossima partita fiducioso in una buona prestazione…

    La dura realtà mi dice però che pur essendo al speranza l’ultima a morire, per quanto ci riguarda direi che è già bella che agonizzante, e siamo solo a dicembre…

    In tutto questo capito che non serve a un cazzo entrare in europa, come non serve cedere i migliori giocatori, come non serve l’ingresso in società della figlia di, come non serve cambiare allenatore, spero che gli anni bui tra 6/8 posto che ci aspettano servano a rendere nudi agli occhi di tutti i due merdosa responsabili principali di questa situazione affinché anche coloro che ancora oggi dicono che gli si deve riconoscenza eterna e, scientemente non capisco per cosa visto che non c’è riconoscenza per i Maldini e gli Ambrosini e non vedo quindi perché doverne ad un miliardario pregiudicato che insieme al suo sodale ha sicuramente guadagnato più di quanto ha speso grazie al Milan (ovviamente non in termini puramente economici), riversino loro addosso fiumi di meda e bile svergognandoli pubblicamente.

    I altre parole non riuscirò mai a tifare contro o a perdere il mio Amore per questi colori, ma spero che queste sofferenze siano solo un passaggio per ottenere di liberare la nostra squadra dalle due metastasi che la infettano.

    Ps. L’indociccio non sarà un fulmine di guerra, ma intanto: il cash per qualche acquisto lo mette, ha defenestrato Branca che già da solo è u. Bel colpo, eredità una gestione clownesca come quella di denti gialli e, comunque, ha dimostrato di intervenire se è quando se ne presenta l’occasione.
    Anche Pallotta appena arrivato sembrava un pesce fur d’acqua ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

  5. Il ragionamento sulle coppe l’abbiamo fatto anche la scorsa stagione. Io penso che voglio vedere il Milan vincere trofei, o almeno competere per la loro vittoria, e il requisito minimo per farlo è parteciparvi, perciò sì all’Europa League.

  6. o almeno competere per la loro vittoria, e il requisito minimo per farlo è parteciparvi, perciò sì all’Europa League.

    Corrado, sinceramente, il requisito minimo è avere una squadra all’altezza, il resto, a cominciare dalla partecipazione, dovrebbe essere una conseguenza…

  7. Non intendevo avallare il tifo contro, non fa x me. Era solo una riflessione se valesse la pena augurarsi una europa di stenti.

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