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A TUTTO CAMPO….GHOST TO GHOST

Champions League: sorprese alla prima giornata dove i gobbi sfangano il City, la Roma tiene con il Barcellona, l’Arsenal crolla con la Dinamo Zagabria, il Chelsea ritrova la via del gol e della vittoria, lo United cede al PSV. Il resto è nella norma, ovvero goleada del Real, vittoria del PSG e del Bayern Monaco.
Credo che il gol di Florenzi meriti la copertina

https://www.youtube.com/watch?v=93g80bDjc7A

Stadio: ecco che si materializza ciò che sembrava impossibile. Dopo mesi di anteprime, plastici, simulazioni e viaggi virtuali, proteste del quartiere, rinvii nelle decisioni e proclami ai quattro venti dell’assegnazione del bando di gara BOOOOOOOMMMMMMMMMMMM….scoppia la bomba! Si sono accorti che bonificare l’area costa troppo e allora preferiscono rinunciare pagando una penale di qualche milioncino che sommato a qualche soldone per pagare il lavoro di progettazione fatto, comincia ad assumere i contorni di una cifra importante che magari poteva essere investita meglio. Un’idea? Magari nel mercato.

Milan: dopo il derby alcuni dubbi sono emersi. Il centrocampo è la nota dolente dove un Montolivo lasciato solo non può far molto e un mastino in mezzo serve, ecco che Sinisa studia la coabitazione con De Jong. Pensavo lo facesse già nel derby ma non mi azzardo a chiedergli niente, mica di fare la fine della Calcagno.

19 commenti su “Europa e dintorni, periferie comprese

  1. Veramente strepitoso il gol di Florenzi. Tra l’altro chiaramente cercato. Certo, ci vuole anche del culo, ma scommetto che se ci provo io il culo non mi aiuta.

    Lo stadio di proprietà? Come volevasi dimostrare è tutto slittato. Anzi, pare saltato. Ma vi pare che una società seria si comporti cosi?

    Sinisa deve miracolosamente ingranare al più presto, altrimenti ricomincerebbe la tiritera sull’allenatore anche quest’anno e, francamente, non sarei in grado di reggerla. Galliani che si dimette e poi non si dimette più e torna più potente di prima, Silvio vende e poi non vende più ma solo in parte, Bee sì-Bee no-Bee forse-Bee di nuovo sì, lo stadio che si fa e poi non si fa più e si torna al Meazza, ennesimo mercato svolto per lo più a cazzo di cane. Ma noi, ogni benedetto anno, torniamo a pretendere che sia l’allenatore a metterci una pezza.

    P.S.: come mai nessuno parla della hapra, oggi?

  2. Perché parlare di capre non è mai interessante. Una volta, tanto tempo fa, quando la televisione era in bianco e nero (coincidenza irrilevante), riempivano gli intervalli assieme agli ovini. Oggi fanno praticamente la stessa cosa.
    Mia nonna usava dire che una rondine non fa primavera e che dai cavoli non nascono le rose.

  3. … ma diventa improvvisamente interessante quando fa comodo per coprire le castronerie del passato commesse da qualcuno: Adrianone e/o Silviuccio, nel nostro caso.

    Mia nonna invece soleva dire che il pesce puzza sempre dalla testa.

  4. L’affare stadio è esemplare nella sua vergognosità.
    Come in tante altre cose si dice, si pensa, si fa e poi riemerge da non si sa dove il presidente onorario che dice “abbiamo scherzato”.
    No, una società seria non si comporta così.

    eccerto che Sinisa deve ingranare, col popò di rosa che è stata allestita 😎

  5. Che la capra sia nata per “coprire le castronerie del passato commesse da qualcuno: Adrianone e/o Silviuccio” è una leggenda metropolitana. Altrimenti anche Seedorf sarebbe stato definito in qualche maniera.
    Quando uno è una capra lo è indipendentemente da tutto e da tutti.
    E il nano e il gobbo restano tali con o senza animali da pascolo.

  6. Lo stadio, lo dico da mesi, è sempre stata una buffonata. un modo per occupare BB senza farle fare niente sostanzialmente.

    Vi racconto la storia di una Hapra:

    – nel 2010 arriva in una squadra che non vinceva lo scudetto da anni, e al suo primo anno lo vince. e giù critiche perchè “il suo gioco non era spettacolare, e poi non faceva giocare didac vilà”

    – l’anno dopo, con una campagna acquisti che definire assurda è dire poco, arriva secondo anche a causa di un gol regolare clamorosamente non concesso contro la squadra rivale. e giù critiche “perchè noi avevamo la rosa più forte, e poi improvvisamente ha smesso di far giocare aquilani e il centrocampo era uno schifo (sappiamo la vera storia ovviamente)”.

    – l’anno dopo ancora gli vendono Ibra e T.Silva, sostituiti con Zapata e Pazzini, e con una squadra allo sbando arriva terzo. e giù critiche “perchè non mette emanuelson terzino”.

    – poi dopo l’esonero, arriva in una squadra che vinceva da anni, si diceva, solo grazie all’allenatore precedente. lui fa molto meglio del predecessore, e giù critiche “perchè era tutto merito dell’allenatore precedente”.

    – l’anno dopo gli vendono Pirlo, Tevez e Vidal e li sostituiscono con Dybala, Hernanes e il fantasma di Khedira. Inizia ovviamente male, e giù critiche “perchè ora si vede il vero allegri”.

    Per carità, guadagna un sacco di soldi. Ma non capisco come faccia a non mandare affanculo tutti.

  7. Infatti lo è stato: in soli sei mesi, Clarenzio era stato etichettato come mangiatore di uova strapazzate a sbafo , chiacchierone noioso che interrompeva gli allenamenti ogni due secondi per spiegare i movimenti (colpa gravissima!!!)(articolo di Franco Ordine, giornalista mooolto vicino alla società), spaccaspogliatoi. Leggenda metropolitana un paio di palle.

    Ma in ogni caso non si può paragonare un allenatore di una mezza stagione con uno di tre anni e mezzo. A lungo andare, dopo Tortello, Bresaola, Capra — o Gommonista, a scelta — e Permalosetto, anche a Seedorf avremmo trovato il nomignolo sprezzante (e Sinisa? Ah sì, diventerà Cuore Neroazzurro). Nel frattempo alcuni di questi, quelli che hanno continuato ad allenare, sono andati a vincere altrove mentre noi continuiamo ad arrivare decimi-ottavi. Ma almeno ci togliamo la soddisfazione di insultarli ancora. Una figata.

  8. Seedorf veniva già insultato da giocatore negli ultimi anni.
    Per colpa di chi non rinnovava la squadra: e visto i giocatori arrivati dopo….,

    comunque anche in questo caso si continua ad additare i Mortolivo, i Ruttari e i Pentolacci.

  9. Nel frattempo alcuni di questi, quelli che hanno continuato ad allenare, sono andati a vincere altrove mentre noi continuiamo ad arrivare decimi-ottavi. Ma almeno ci togliamo la soddisfazione di insultarli ancora. Una figata.

    :winner:

  10. Giusto per precisare, ma certe etichette a Clarenzio sono uscite sappiamo da chi. Gli appellativi “Tortello, Bresaola, Capra” sono stati dati da una certa parte di tifosi non proprio affiliati con il nano e il gobbo.
    Elbonito, non manda affanculo nessuno perché essendo una capra ha sempre condiviso con estrema sudditanza qualunque tipo di decisione (anche nei gobbi ha gestito uno smantellamento mica da ridere). Il secondo scudetto, rapina dei gobbi a parte, l’ha perso lui, solo lui, anche per i difficili rapporti che aveva creato nello spogliatoio, compreso quello con Ibra.
    Mettetevi in testa una volta per tutte che a parte i servi e i lecchini non c’è nessuno che difende proprietà e condor per tutte le loro malefatte. Dai a Cesare quel che è di Cesare, ma dai… alla capra quello che è della capra.

  11. Ho forti dubbi sul fatto che non ci sia nessuno che difenda quei due, lecchini e servi a parte. Anche nel cosiddetto “tifo sano” c’è l’insana tendenza a scagliarsi contro la panchina. Che per carità, spesso è il problema. Ma nel caso del Milan è fuorviante farlo, a mio avviso.

    ma dai… alla capra quello che è della capra.

    Sono d’accordo: quindi anche due scudetti, una finale di Champions, due supercoppe italiane. Non male per una capra che no el capisse un casso. Pensa se ci capiva qualcosa… sì lo so: merito di Conte, culo, squadre fortissime e bla bla bla. Però, come mai quando perde è invece solo colpa sua?

    Detto questo, Allegri non mi ha mai entusiasmato e il suo gioco mi fa cagare. Ma mi piacciono le giuste dimensioni, e farlo passare per un demente quando prima di lui e dopo di lui ci siamo coperti di ridicolo per colpa di qualcun altro è profondamente ingiusto. Per il Milan, più che per Allegri.

  12. Allegri ha fatto meglio in Champions, merito a lui ma anche merito di chi prima di lui ha allestito una signor squadra, in campionato numeri alla mano siamo sicuri abbia fatto meglio??? Di certo il suo gioco è stato molto meno entusiasmante rispetto a quello di Conte. E quest anno nonostante una campagna acquisti che per noi sarebbe faraonica, sta zoppicando non pico. Von una società forte come quella juventina che al contrario della nostra, alla allenatore copre bene le spalle.

    Capitolo portello: agghiacciante. Io ho difeso (e non è il mio sport preferito) a spada tratta la società , mi sembrava l unico progetto sensato degli ultimi dieci anni intrapreso dalla dirigenza, sono allucinato da questo dietrofront. Allucinante.vergognoso direi.

  13. Non ho né la presunzione di avere ragione né ancora meno quella di conoscere la verità.
    Ognuno la pensa come vuole. Non ho ritenuto Allegri un parafulmine, nel senso che ha subito certe decisioni condividendole, e se invece lo fosse stato aggraverebbe il giudizio che ho di lui.
    Ho sempre pensato che fosse un uomo senza palle e ancora nessuno mi ha fatto cambiare idea. Poi uno che aspetta il giorno delle nozze per ripensarci… roba da film. Peccato che la vita non sia un film.
    Va beh… Non finirò mai di rimpiangere Carletto.

  14. Sullo stadio ero (sono) favorevole ad uno stadio di proprietà, ma non mi entusiasmavano affatto la soluzione e soprattutto le dimensioni così ridotte.
    In pochi conoscono la verità, ma a sensazione (mia) BB non ne esce bene da questa vicenda. Una battutina di Galliani oggi è significativa.
    Poi delle figure del cazzo, al Milan non gliene frega più a nessuno.

  15. comincio a pensare che….nella lotta barbara-galliani,l’obiettivo di silvio non fosse galliani.

    anni fa c’era stata la vicenda delle foto di corona…poi la storia con pato…chissà…

  16. nella vicenda stadio, ciò che lascia perplessi è la convinzione con la quale Silvietto ha lasciato fare a Barbarella, incaricandola e magnificandola di provvedere a questo obiettivo come se fosse stata l’unica in grado di farlo.
    E lei ha fatto il suo, perché il risultato l’ha centrato eccome.

    Disarmante è stata la semplicità con la quale sono tornati indietro nella decisione sbandierata in tutte le direzioni e che proprio Silvietto abbia liquidato tutto in un lampo. Non facendo fare una buona figura a Barbarella che però il suo compito l’ha almeno terminato.

    Non so cosa abbia detto Adrianone e manco mi interessa saperlo, ma vorrei sapere invece cosa pensa delle contestazioni nei suoi confronti che ormai sono mesi che proseguono. E Silvietto di questo non parla.

  17. Testuali parole “Del Milan che resta a San Siro non ne parlo perché non è la mia area di competenza, io porto i giocatori dove mi dicono di portarli“.
    Lucrezia Borgia era una dilettante.
    Delle contestazioni, che comunque sono poco più che ridicole, se ne frega altamente. Forse gli darà più fastidio vedere San Siro vuoto.

  18. Contestazioni? Due scritte su altrettanti stracci non sono contestazioni, ma farse.

    La storia dello stadio è agghiacciante perché avrà con ogni probabilità in seguito in tribunale, visto che la fondazione Portello ha fatto un bando di assegnazione e il Milan si è impegnato nero su bianco. Ma di questa cosa pare non freghi nulla a nessuno.

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