Carlo Ancelotti
24 3 minuti 9 anni

«La gente ha la memoria corta. Contestare Galliani al Milan è come contestare la Madonna. Per me resta il dirigente più bravo in Italia»(Carlo Ancelotti).

carlo-ancelottiCarletto, quando afferma una cosa del genere, dovrebbe anche motivare. Cioè, dovrebbe spiegare ai suoi ex tifosi che lo hanno tanto amato — da calciatore, da allenatore un po’ meno — le precise ragioni per le quali Galliani non dovrebbe essere messo in discussione. Perché l’amicizia è un bellissimo sentimento, ma la frase è impegnativa; e se è comprensibile visti i rapporti fra lui e Adrianone, che sono strettamente personali e sui quali non mi permetto di obbiettare, lo è assai meno per ciò che Adrianone fa o non fa per il mio Milan, la mia squadra. Insomma, quand’è che dovrebbe essere messo in discussione un dirigente sportivo responsabile della parte sportiva, secondo Carletto? Mai, evidentemente. Tralasciamo la discutibile figura di Galliani in tutti i trent’anni di gestione berlusconiana, sulla quale avrei personalmente parecchio da ridire, e soffermiamoci soltanto sugli ultimi anni: uno scudetto, una supercoppa italiana e… stop. Il resto è composto da sparizioni premature dalle zone alte della classifica già da dicembre, assenza dalle coppe europee, bilanci perennemente in rosso, debiti alle stelle, calo vertiginoso di interesse e di abbonamenti da parte di una larghissima fetta del tifo. In qualsiasi azienda, sportiva e non, una figura del livello di Adriano Galliani, ottenendo dei risultati simili ai suoi, sarebbe saltata da tempo come un tappo di spumante a Capodanno. Ma Adrianone sta sempre lì, ben saldo al suo posto. E, come se non bastasse, a metterlo in discussione si fa peccato, secondo Carletto e non solo.

Allora facciamo un giochino elementare, visto che Carletto sostiene che la gente ha la memoria corta: si citino un attaccante, un centrocampista, un difensore di successo scoperti dall’intuito di Adriano Galliani in persona in questi ultimi trent’anni. Tre giocatori. Una media di uno per decade, non chiedo tanto dopotutto. Attenzione, non parlo di top players già sulla bocca di tutti ottenuti grazie ai soldi di Silvietto: il miglior dirigente del mondo, responsabile del mercato, colui che non può essere messo in discussione altrimenti e come bestemmiare, deve avere fatto sicuramente qualcosa di più che sperperare quattrini altrui nella sua lunga carriera. Perché a comprare campioni strapagandoli, sono capaci tutti. Proviamo quindi ad allungare un po’ la nostra corta memoria, chissà che non ci venga in mente qualche altro nome oltre a quelli di Laursen, Traorè, Taiwo, Oliveira e roba simile. Io ci ho provato, con scarsissimi risultati.

24 commenti su “La memoria corta

  1. Escludendo i top players è francamente difficile! Anche perché sembra chiaro a tutti che senza i soldi di silvietto, non credo che fosse bastato il “fascino” di Adriano…

    Io in ogni caso il merito che stava per portarci Tevez non glielo tolgo proprio. Certo è che se poi non hai l’OK del boss non acquisti neanche uno di terza categoria.

    Detto questo concordo con il post, Carlo “Martello” dovrebbe motivare la sua affermazione. Dire se è venuto al Milan perché lo ha convinto AG o i money di SB!

  2. Carletto e la riconoscenza è sempre stata per lui un problema, verso i giocatri con cui aveva vinto e ora verso Galliani.
    Gallia quando aveva a disposizione cifre enormi pur di prendere i migliori in circolazione costrui una squadra fortissima (la difesa la trovò gia fatta, ma con i milioni di cui poteva disporre non era certo cosa difficile. Quando i cordoni della borsa hanno cominciato a chiudersi sono usciti tutti i suoi limiti non ne ha più imbroccata una, anzi a dire il vero due la prima Ibraa dal Barca e la seconda l’incompiuta, non per colpa sua, di Tevez, il resto da Kaka ThiagoSilva i meriti sono stati di altri.
    Quest’anno a mio avviso è stato il suo capolavoro in negativo, pur investendo molto (90 milioni certo dilazionati in più anni) a differenza degli ultimi anni, è riuscito a mettere insieme una squadra molto mediocre il Milan che vediamo…

  3. Secondo me Galliani è stato un grande dirigente fino a qualche anno fa, direi fino all’ultima Champions vinta, per dare una data precisa. Poi ha fatto benino gli anni seguenti, ha cercato di portare avanti una politica che alla lunga si è rivelata fallimentare, in questi ultimissimi anni sta addirittura rasentando il ridicolo rimanendo in sella senza essere in grado di fare niente.
    Va anche detto, per altro, che questo è il primo anno in cui mi sento di dare il 100% delle colpe a Galliani, e nessuna a Berlusconi, che bene o male i soldi li ha cacciati a differenza del passato.

    Detto questo, però, ci sono dei fatti incontrovertibili: il crollo del Milan è stato direttamente proporzionale al crollo di Berlusconi. Il suo lento declino è andato di pari passo con il lento declino del Milan, e sono quasi certo che sarebbe accaduta la stessa cosa con qualsiasi altro dirigente.

    Galliani avrebbe potuto fare senza dubbio meglio negli ultimi 10 anni, ma non molto meglio.

  4. in questi ultimissimi anni sta addirittura rasentando il ridicolo rimanendo in sella senza essere in grado di fare niente.”
    No elby ha fatto eccome se ha fatto…. gli interessi della proprietà alla grande, forse si comincia a capire come mai fosse cosi potente da azzerare la figlia del Capo in pochi giorni, come mai la proprietà senza batter ciglio lo manteneva al suo posto nonostante acquisti fallimentari di genti ormai scoppiata con ingaggi altissimi e pluriennali, come mai la proprietà sempre zitta pur vedendo un monte ingaggi altissimo per una squadra con giocatori mediocri e che non porta a casa nessun risultato……. Perchè Lui lavorava per loro per i diritti tv e facev… faceva….. e del Milan non interessa niente ne alla proprietà ne a lui se non lo strumento che gli permetteva di entrare nella torta dei diritti. Interessante l’articolo su repubblica di oggi

  5. Elby il primo Galliani con i soldi che aveva a disposizione doveva solo pagare e prendere il meglio che la piazza offriva…. in tutta sincerità far bene sarebbe stato facile a tanti…

  6. Ieri ci ha lasciato Giuseppe Gatti, piccolo e storico azionista Milan che ricopri anche ruoli non secondari, nell’ultima assemblea dei soci criticò pesantemente proprietà e A.D. Nessun commento da parte della Società….

  7. Noooooo.. Gatti.. quello che rompeva sempre il cazzo alle assemblee degli azionisti e sparava a zero contro Galliani. Idolo. 😥

  8. Elby il primo Galliani con i soldi che aveva a disposizione doveva solo pagare e prendere il meglio che la piazza offriva…. in tutta sincerità far bene sarebbe stato facile a tanti…

    non è esattamente cosi mabell. la juve prima di Moggi spendeva tanto e non vinceva nulla, inutile ricordare l’inter di Moratti, che ha avuto bisogno di farsopoli per vincere qualcosa.

    la capacità economica è tutto, ovviamente, ma un bravo dirigente ti fa vincere uno scarso no.

  9. Gli ultimi (unici) “colpi” di Galliani sono dovuti al fatto che ha incontrato qualcuno di più stupido di lui…
    Pirlo e Seedorf, nostro malgrado li ha scambiati lui con l’inter, ma solo per il motivo di cui sopra (non riesco a trovare altra spiegazioni per uno che valuta Guglieminpietro alla pari di uno dei due succitati).
    Per il resto non solo ha sempre fatto cagare, ma è anche riuscito progressivamente – con l’avvallo societario – a far fuori i collaboratori validi che avevamo.
    Aggiungo che citare Zlatan, come faceva qualcuno, è fuorviante, perché se il colpo preso singolarmente è stato un affare, quello che ha comportato è stato gravissimo.
    Il paragone che ho già fatto è quello di un macchinario che compro a poco ma consuma così tanto da costringermi a venderne due per salvare il salvabile.
    E Ibra è solo la punta dell’iceberg: 4,5 mln netti a Mexes, 3,5 a Montolivo, 2,5 a Essien…
    Serve continuare?
    Ha ragione Mabell, essere un buon dirigente quando si comprava Lentini al doppio del prezzo concordato dalla juve non significa essere bravi…

    @Elbo
    “la juve prima di Moggi spendeva tanto e non vinceva nulla”
    Personalmente non lo trovo molto calzante come paragone visto che oggi sappiamo perché quella juve vinceva.
    Concordo, invece, se mi parli dei Corvino, dei Sabbatini, dei collaboratori dei Pozzo, gente che non solo conosce i giocatori esteri, ma sa anche scegliere mediamente quelli validi…

  10. non mi sorprende che Carletto abbia detto quelle cose, anzi me lo aspettavo. E’ fatto così.

    Galliani credo non abbia mai fatto scouting, per quello c’era Braida, dunque non ricordo un solo calciatore che abbia portato a Milanello che non fosse già affermato. Poi magari ho la memoria che inizia a non carburare più come un tempo, ma….

    Sulla questione cessione societaria, ci vado molto, ma molto, cauto. Girano tante, troppe, voci e chi le mette in giro ha il suo tornaconto. Ormai non credo più a nessuno di questi ciarlatani che lanciano news.

  11. Galliani è talmente bravo che nessuno qui è riuscito a risponedere all’invito di Marcovan (cioè trovare tre giovani acquistati dall’AD e poi diventati fuoriclasse)…

  12. Fede, i gobbi quando vincevano erano i più forti. Solo un anno gli eravamo superiori noi, ma non di molto. L’esempio non era per dire che Moggi era un santo, ma per dire che per vincere ci vogliono prima i soldi e poi la competenza. Solo con i soldi vinci sporadicamente.

    Galliani e’ stato un gran dirigente, ora è da ospizio

  13. Anche perché mi risulta che di condanne ne abbiamo ricevuto anche noi, mentre l’Inter si è salvata con la prescrizione.

    Quando la Juve vinceva era più forte, così come quando vincevamo noi e la stessa Inter nei due anni in cui ha gestito tutto mourinho

  14. No elbo la juve in Italia ha rubato tantissimo anche molto prima che arrivasse Moggi, dal dopoguerra in poi i loro furti sono stati innumerevoli, la FIAT stradominava in lungo e in largo…

  15. Elbo, scusa:
    – le condanne le abbiamo ricevute anche noi perché tale Meani è stato registrato con Ag all’altro capo che rispondeva “ah, umm, ah”. Se mi dici che è il classico sistema delle teste di legno creato in tutte le sue aziende dal berlusca, ti do ragione, ma che quelle sentenze, giuridicamente, siano pietose, è opinione comune e condivisa.
    In tutto questo è stato orami dimostrato che telefonavano tutti e che le sentenze in questione sono state il solito pasticcio alla italiana maniera per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
    – che la Juve fosse forte è un dato di fatto. Che senza Moggi non avrebbe vinto così tanto, pure.
    Senza contare il 1998 ricordo almeno 2/3 campionati tirati tirati e vinti in volata dove gli episodi dubbi erano più di uno.
    Altrimenti non si spiegano le legnate nei denti che hanno preso negli stessi anni in Europa.

    Se poi intendi dire che Moggi, come dirigente, capisce di calcio più di Galliani, sono con te tutta la vita!

    Non capisco, invece, su quali basi tu dica che è stato un gran dirigente uno che ha fatto tabula rasa dei suoi collaboratori o che ha fatto figure come quella di Marsiglia o che mendicava wild card europee o che no ha mai scoperto un giocatore.
    Voglio sia chiaro che rispetto la tua opinione e non voglio polemizzare, mi piacerebbe solo capire su cosa si basa il tuo giudizio.

  16. Galliani è talmente bravo che nessuno qui è riuscito a risponedere all’invito di Marcovan (cioè trovare tre giovani acquistati dall’AD e poi diventati fuoriclasse)…

    Finalmente…

    grande Cui, hai colto il senso del post.

  17. Galliani è stato un eccellente dirigente ma coi soldi; perché non è detto che bastano i soldi per far arrivare i Nesta o gli sheva….però da 10 anni, vuoi perché il calcio è cambiato e lui non è più un giovanetto, vuoi perché Berlusconi non sgancia più, fa cagate su cagate, aggrappato ad un modo di fare il dirigente evidentemente sorpassato.

    Faccio notare però che i fenomeni della Juve ad esempio di soldi ne hanno buttati anche più di noi, io non dimentico i 25 milioni per krasic, o i soldi per sissoko, Diego, thiago, tutti i dirigenti delle grandi buttano soldi.

  18. Galliani è stato ed è tuttora un eccellente dirigente. Ma per Berlusconi, non per il Milan. Fintanto che gli interessi di Milan e Berlusconi combaciavano il Milan ne ha tratto giovamento, quando si sono separati a giovarne è stato soltanto Berlusconi. Galliani ha speso una barca di soldi non suoi, avvalendosi di qualcuno che di tanto in tanto gli ha mollato una dritta (Braida, Leonardo, Moratti), sfruttando la propria abilità nell’intrecciare qualche solida amicizia. Niente di speciale in ambito calcistico, di calciatori ne capisce pochissimo (per lui Sheva era una pippa, detto da Braida), se non sono strafamosi non ne azzecca uno (le famose intuizioni di Galliani sono state per il 99% ciofeche clamorose), di sicuro inadatto nel Milan post 2006, quello dei rubinetti semichiusi; in un’altra società sarebbe stato rimosso già da una decina d’anni, invece è considerato il miglior dirigente del mondo e si respingono le sue dimissioni quando si ha il culo che, stizzito per le sacrosante critiche verso il suo operato sul versante sportivo, le presenta. E se si respingono è per ciò che scrivevo all’inizio: è un fenomeno, ma a fare gli interessi di Berlusconi.

  19. la cosa di infront-mediaset spiega il perchè galliani serve ancora a silvio.

  20. Condivido Zio, il Milan con Galliani serve a Fininvest per avere voce in capitolo dove si decide per i diritti tv. Senza il Milan Fininvest non sarebbe in Lega e non avrebbe voce in capitolo.

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