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Il derby della Madonnina chiude la terza giornata di ritorno del campionato. Napoli e Juventus allungano sulle sfidanti al titolo e l’Inter – soprattutto dopo le ultime deludenti prestazioni sia in campionato sia in Coppa Italia – si vede costretta a rispondere in maniera decisa; i rossoneri, invece, tentano di dare continuità ai risultati e di migliorare sul piano del gioco…

 La coreografia mostrata dai supporters del Milan mostra un Hateley giganteggiare di testa sul malcapitato di turno – e traditore – Collovati; il lavoro svolto dalla Curva è, come al solito, notevole, ma direi anche profetico: la prima delle marcature del Diavolo capita infatti su colpo di testa di Alex, meravigliosamente pescato con un traversone sulla destra da Honda. Forse l’anticipo di Alex su Juan Jesus non farà la storia come quello del buon vecchio Attila, ma credetemi sulla parola quando dico che la goduria è sempre quella…

La partita offre diverse emozioni, le squadre sono da subito molto allungate. Entrambe le formazioni sfruttano soprattutto la fascia destra. Il Milan spinge un po’ di più mentre i nerazzurri puntano sulle ripartenze. La rabbia è tanta se si pensa a due nostre azioni – incursione al 1′ di Niang e di Kucka al 9′, in entrambi i casi Bacca liberissimo sul versante destro non viene servito – che potrebbero da subito fare la differenza. L’Inter cerca di fare qualcosa ma i tiri di Brozovic all’8′, gli angoli al 13′ e al 14′ e di Jovetic al 33′ non sortiscono grandi effetti. Fondamentalmente, l’unica vera minaccia da parte dell’inter nel primo tempo si concretizza al 42′, quando Donnarumma è costretto ad un uscita da cardiopalma…

Nel secondo tempo si assiste al fascino del calcio in tutta la sua spietatezza e drasticità: al 49′ Mancini viene allontanato per una polemica dopo un contrasto in area tra Donnarumma e Eder (Damato non fischia nulla). L’Inter tenta la carta Icardi al 64′ e il giovane attaccante riesce a procurarsi un rigore al 68′ (Alex lo arpiona in area, feroci le proteste per il mancato giallo al nostro difensore che lo farebbe uscire dal campo per doppia ammonizione). Ad incaricarsi del penalty è lo stesso Icardi, il quale però stampa il pallone sul palo alla sinistra del nostro portiere. San Siro esplode e con esso il nostro mister, davvero inedito nella sua esultanza esagerata…

Si sa, gol sbagliato gol subìto; anzi, per dirla tutta, gol SUBITI; al 72′ il Milan raddoppia con Bacca che s’invola in area e supera Handanovic allungando il sinistro (davvero bello il cross dalla destra di Niang, un po’ in ombra nel primo tempo). L’Inter si squaglia, ora in campo c’è solo una squadra, che arrotonda il punteggio al 76′ con il Panterone dopo un primo tiro ribattuto dall’estremo difensore bauscia (da menzionare Jack che, giunto a ridosso dell’area, converge sulla destra)…

Il Diavolo avrebbe altre occasioni per segnare, soprattutto all’80 con Balo, entrato due minuti prima al posto di Niang. Prima del triplice fischio di Damato c’è breve gloria anche per Bertolacci e per il Boa…

Vittoria netta e meritata; la condizione sembra andar migliorando, si spera nella giusta continuità. Stasera bravi tutti…

77 commenti su “MILAN-INTER 3-0

  1. Leggo da più parti di un presunto errore di Damato sul contatto Eder/Donnarumma perchè il portiere non avrebbe potuto toccare con le mani il pallone.
    Ricordo a tutti che, sul retropassaggio, una volta che il portiere rinvia il pallone, l’azione è conclusa, per cui il tocco successivo fa parte di una nuova azione.
    Se Donnarumma avesse intenzionalmente cannato il rinvio allora sarebbe stato da sanzionare con punizione a due ma, nel caso concreto, è lampante che non è stato così

  2. azz. se ne va il centrocampista più forte che avevamo. ..
    sono contento per lui, spero che trovi subito una squadra che lo faccia giocare perchè un giocatore così non merita di rimanere fuori dal calcio.

  3. comunque Zio, ieri donnarumma ha fatto un’uscita nel primo tempo buona perche ha tolto il pallone dai piedi all’attaccante (ma forse non necessaria), spingendo pero il pallone in avanti e non di lato, e qundi permettendo il tiro a porta sguarnita;

    successivamente su un passaggio cosi cosi ma comunque non terribile di alex, prima svirgola malamente, e non contento va su eder in maniera quantomeno goffa, respingendo di nuovo sull’avversario anziche in fallo laterale.

    non ci fissiamo su un giocatore che di fatto non possiamo ancora giudicare (15 partite dignitose le possono fare tanti ma tanti portieri) e che continuo a pensare dovrebbe andare a crescere (e sbagliare) da qualche altra parte..cio non toglie che l’alternativa e’ un ex giocatore e qundi si capisce perche sinisa lo schieri, facendo di necessita’ virtu

  4. Kucka
    Honda
    Bacca

    Antonelli
    Abate
    Balotelli

    Per una volta gli interisti parlano poco dell’arbitro…

  5. sei ironico camisa? mancini ieri ha detto che gli sembra siamo tornati qualche anno indietro..

  6. Elbonito “il merito nostro è di essercela giocata alla pari contro una squadra senz’altro superiore alla nostra.”

    Ne sei proprio sicuro? Fin dal derby d’andata sostenevo che non c’erano sostanzialmente grandi differenze tra noi e loro e che la loro vittoria era stata frutto del caso. Caso che gli aveva già concesso di vincere due partire contro Atalanta e Carpi molto aiutate da episodi fortunati in fase di recupero. Gli continuò ancora ad andare bene per un po’ finchè, come dice Marcovan, il loro giocatore migliore, Kulivic, si è infortunato. Se vi ricordate, si parlava tanto di difesa impenetrabile, ma in realtà la difesa impenetrabile concedeva ogni partita parecchie occasioni ghiotte che non si concretizzavano o per la bravura di Handanovic o per errori degli avversari. Prima o poi doveva finire. E così è stato. Ciuffettino mastica amaro, litiga con tutti e fa gestacci ai tifosi, ma deve fare solo il mea culpa. L’Inter è la squadra che, sotto dettatura del suo mister, è stata rivoluzionate più di tutte. I risultati?

    Cui Prodest “Leggo da più parti di un presunto errore di Damato sul contatto Eder/Donnarumma perchè il portiere non avrebbe potuto toccare con le mani il pallone. Ricordo a tutti che, sul retropassaggio, una volta che il portiere rinvia il pallone, l’azione è conclusa, per cui il tocco successivo fa parte di una nuova azione. Se Donnarumma avesse intenzionalmente cannato il rinvio allora sarebbe stato da sanzionare con punizione a due ma, nel caso concreto, è lampante che non è stato così”

    Non sarei così sicuro, perché dopo la respinta svirgolata la palla non è toccata più da nessuno e lui sicuramente non potrebbe più riprenderla con le mani.

    Adesso però ci si aspetta una conferma a Palermo. La sensazione è che giochiamo sicuramente meglio contro squadre di classifica alta (togliamo Napoli e gobbi, che sono di altra categoria). Un po’ come i pallettari a tennis che sfruttano spesso i colpi dell’avversario.

  7. Honda
    Abate
    Kuco
    Ma bene anche Montolivo, Alex, Jack e Bacca, che non so come è riuscito a metterla di sinistro.
    Balotelli. Semplicemente un coglione.
    Antonelli
    Niang. Ok il gol (che stava per sbagliare), ok l’assist, ma tolti questi per me non ne ha azzeccata una.

    Sinisa
    Damato. Arbitraggio abominevole.

    Dovevamo sovrastarli, e li abbiamo sovrastati. Ancora godo.

  8. Beh giustiziere, come giustamente dice Betis nel calcio quasi tutto è opinabile. Io da agosto dico che ci sono 5 squadre superiori a noi almeno sulla carta.

    Giusto per giocare:

    Mettiamo anche che Jovetic Palacio Icardi sono uguali a Bacca Niang e LA. Sulle fasce loro hanno Eder Perisic Liajic, noi Bonaventura e Honda…

    A centrocampo vabbè, siamo inferiori a mezza serie A.

    In difesa Miranda e Alex si equivalgono, ma uno gioca tutto il campionato l’altro molto meno. Per il resto il livello è simile.

    In porta ovviamente non c’è gara.

    Tutto questo sulla carta logicamente. Poi accade come ieri che stravinciamo noi.

  9. Ah, per me Honda ieri ha fornito la miglior prestazione da quando è da noi. Do atto che all’inizio gli ho smadonnato contro perché sembrava addormentato, ma col passare dei minuti ha acquisito sempre più fiducia e non si è mai tirato indietro nei contrasti. Ha fatto un assist splendido, ha fatto ammattire Juan Jesus (che infatti s’è beccato il giallo), ha giocato con sapienza tutti i palloni che gli arrivavano. Certo, sarei il primo a volere un giovane Beckham sulla destra, ma finché il giapponese continuerà su quest’onda ( :mrgreen: ) non vedo perché dovremmo lamentarci.

  10. Sono convinto che ieri abbiamo fatto una buona gara e che il risultato rispecchi esattamente quanto visto sul campo.

    Ora, che i prescritti siano in crisi o meno, che abbiano sbagliato formazione e modulo o meno, mi frega una beata cippa dato che ultimamente non avevamo grandissime certezze sulla nostra costanza di rendimento e che anche il loro allenatore, o quel coso mestruato da loro in panca, viene pagato per essere lì (a far cosa è un altro discorso, ma va beh, sono cazzi loro) ma abbiamo fatto quello che nessuno si sarebbe mai aspettato e in prosieguo a una serie buona di risultati.

    Quindi parecchie cose mi hanno fatto godere ed alcune riflettere.
    Una su tutte la grinta e la determinazione nell’attaccare i loro portatori di palla e, complice la scelleratezza di voler giocare senza centrocampo del loro mestruato coach, li abbiamo asfaltati.
    Mi ha fatto godere anche il leggere la dichiarazione di Cambiasso che “stava ancora godendo per il derby vinto con gol di Adriano nel recupero” e raffrontarlo con quanto oggi goda Sinisa dalla parte giusta del Naviglio.
    Vedere la gioia scomposta del serbo, ex nerazzurro, ai gol ed alla fine della partita è stato un toccasana. Ha riempito una casellina importante nel suo apprendistato rossonero e sta facendo i primi passi, importanti, per diventare Cacciavite.

    Riflettevo poi sulla differenza nel modo di gestire la squadra tra Mancini e Sinisa.
    Il prescritto ha cambiato quasi ad ogni partita la formazione, si trova con giocatori strapagati e fatti passare per fenomeni in panca (uno su tutti il Goldone Nero), con un reparto difensivo che veniva definito Muro, ma che in realtà dovrebbe essere una fontana, visto che fa acqua da tutte le parti. A sua parziale giustificazione il grave infortunio subito da Kulovic, scomparso da Appiano improvvisamente.
    Sinisa ha avuto il merito, finora, replicare alla stampa in maniera decisa e proteggere l’ambiente, dato che l’AD preposto parla quando cazzo gli pare e conviene ma spesso fuori luogo, ha sopportato il clima di incertezza creato ad arte sulla sua permanenza in panchina una domenica si e quell’altra pure, ha saputo cambiare modulo, motivare i ragazzi, mettere insieme un 11 fisso al quale intercalare di volta in volta qualche elemento, dare fiducia a qualche giovane e soprattutto di metterci sempre la faccia.

    Siamo quello che siamo eh, ma ultimamente in crescita, una squadra normale che però si sta modellando come Sinisa vuole. Guardo al presente, più avanti è inutile, ma penso che dall’inizio del Campionato sono stati fatti notevoli passi avanti.

    E spero continuino perché se fanno un passo indietro, vado a Milanello a mandarli “affanculo” live.

    P.S. Splendida la coreografia della Curva.

  11. L’Inter è al nostro livello. E’ superiore in quanto a talento medio, ma questo non significa che questo talento produca automaticamente un gioco efficace se messo in campo male o se è difficile da amalgamare. Dall’inizio del campionato Mancini ha cambiato continuamente formazioni, anche quando le cose andavano bene in termini di punti, rendendosi conto lui stesso che i risultati positivi che stava ottenendo erano falsati appunto dalle prestazioni incredibili di Handanovic e Kulovic, e che la pacchia non sarebbe durata. Ne ho viste di partite dei cugini, Elbo, e quando ti facevo notare che una serie così incredibile di episodi fortunosi non li avevo mai visti in vita mia non stavo affatto rosicando (sai che tento sempre di essere obbiettivo), ma constatavo semplicemente ciò che era evidente. L’Inter è un gruppo di buoni giocatori, ma non ancora una squadra, il Milan di buoni giocatori ne ha meno, ma in questo momento è più squadra.

    Su Donnarumma: è difficile emettere giudizi su un portiere sedicenne. Si va a sensazioni. Le mie sono che quando gli avversari calciano verso la porta mi sento in una botte di ferro, quando invece è necessaria un’uscita, sia a terra sia aerea, sono inquieto; ma nel contempo compiaciuto per il coraggio e la reattività. Il ragazzo è avventato e commette errori, ma se a sedici anni non ne commettesse saremmo di fronte a un marziano. Gigio è solo un essere umano, se diventerà anche un fenomeno del calcio lo vedremo. Secondo me ne ha la possibilità, per il momento merita fiducia e pazienza.

  12. Marcovan, sono superiori come talento medio ma anche come alternative a mio avviso. Inoltre l’Inter ha una squadra come vuole l’allenatore (che concordo con zio, è una merda) il Milan ha una squadra fatta alla cazzo di cane, non certo fatta in base alle richieste dell’allenatore.

    Questo ovviamente non fa altro che farmi godere ancora di più per la vittoria di ieri eh

  13. Marcovan, come ha detto giustamente Biasin: “Una lezione di calcio. Quella di un tecnico che ha 11 giocatori contati e si arrangia, al collega che ne ha 20, ne vorrebbe altrettanti e continua a non saper scegliere”

  14. In tutto questo ormai mi pare ufficiale che finiremo la stagione con Bonaventura e Honda uniche ali disponibili. Betis no so se riuscirà a reggere 4 mesi col giappo titolare incontrastato.

    In compenso per il centrocampo abbiamo l’imbarazzo della scelta: Merdolivo, Kucka, Poli, JM, Nocerino.

    Ricordo che giochiamo col 4-4-2

  15. La rosa dell’inter è superiore alla nostra, più completa più equilibrata e di maggior qualità e come dice elbonito
    “l’Inter ha una squadra come vuole l’allenatore (che concordo con zio, è una merda) il Milan ha una squadra fatta alla cazzo di cane, non certo fatta in base alle richieste dell’allenatore.”

  16. Più equilibrata proprio no, o per lo meno Mancini non è stato in grado di trovarlo, un equilibrio. Senza Handanovic e Kulovic avrebbero preso un sacco di gol in più, e fanno molta fatica a segnarne (ne hanno segnati ben sei meno di noi). Sinisa invece, con tutte le cautele del caso, pare ci sia riuscito. Più completa non so, di certo hanno una rosa più ampia, ma non sempre questo è sinonimo di completezza. Maggior qualità sì, sono d’accordo.

  17. Un momento, avere una squadra come vuole l’allenatore non sempre è un bene. Per me deve esserci una dirigenza sportiva preparata che ascolta il tecnico ma che può prendere anche decisioni differenti.
    L’Inter è un esempio lampante, la dirigenza, tolto ausilio di calcio ne mastica ben poco, mancini ha sibè fatto prendere Felipe melo ragazzi, Felipe melo, per governare il centrocampo…
    Al Milan che ha vinto tutto gli allenatori dicevano la loro ma alla fine i giocatori li sceglievano i dirigenti… Alla Juve oggi funziona allo stesso modo.

  18. Sono d’accordo. Credo che l’allenatore debba dare indicazioni, cioè dire: mi serve un terzino destro, uno sinistro, un centrale mancino e così via. Poi devono pensarci i dirigenti ad accontentarlo per quanto possibile. Il problema è che al Milan non è così da anni. Serve un difensore, arriva un attaccante, serve un centrocampista, arriva una mezzapunta, poi son cazzi dell’allenatore…

  19. Concordo EC, infatti le strade sono due: o hai una società che lavora per bene (Juventus Udinese) , o dai pieni poteri al mister che di calcio ne sa (Inter di mourinho, arsenal, man utd di ferguson).

    Il Milan non da poteri al mister e la società non fa altro che pagliacciate… Vedi tu come siamo messi!

    Ripeto ragazzi, fino a maggio andremo avanti con due esterni di centrocampo, di cui uno è Honda! Ma vi rendete conto? Ma trovatemi una sola altra squadra ridotta in questo modo, una sola !

  20. È anche vero che un allenatore spesso chiede alla Società giocatori che conosce e che ha già allenato.

  21. “Il Milan è diventato una squadra interessante. Il derby è stato solo un sintomo, la trasformazione è in atto ormai da tempo, del resto la squadra ha perso una sola volta nelle ultime 9 partite. Non una grande squadra, ma un progetto che ha acquistato senso e che può portare ottimismo. Tranne Napoli e Juventus non ci sono squadre chiaramente migliori del Milan, ci sono squadre equivalenti che hanno più punti, guadagnati quando il Milan era ancora senza corpo. Ma il tempo è ancora lungo. La squadra è molto semplice, quasi elementare. Cerca di giocare velocemente ed è sempre unita, chiusa in una mano. Mi sembrano due i fattori equilibranti, nemmeno troppo evidenti. Uno è Alex: senza di lui il Milan ha perso 4 delle prime 7 partite. Con lui ha perso solo due volte in tutte le altre. L’altro è Honda, giocatore atipico diventato fondamentale con due soli centrocampisti. Fa il lavoro doppio riuscendo a non essere mai né travolgente né banale. Solo presente. È cresciuta la squadra, come avesse improvvisamente abbracciato il progetto umile di Mihajlovic, la sua voglia di rivincite virili, un calcio senza grandi idee ma attaccato alle esigenze, alle caratteristiche, di chi lo gioca. Mihajlovic è questo: non va capito perché non c’è molto da capire, non c’è complessità. Va seguito. Se ci credi, se non sorridi dei suoi eccessi, se lo prendi sul serio è un tecnico serio. E il Milan adesso lo sta facendo”.

    Questo pensiero è di Sconcerti e mi sembra che riassuma molto bene la situazione.

  22. Infatti ho preso per esempio il Milan vincente, di certo non il Milan di adesso che altro non è che un baraccone che serve a far girare soldi.

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