26 6 minuti 8 anni

sinisaRicordo Sinisa da giocatore: era una gran testa di cazzo. Ma nel senso buono. Nel senso che era uno di quei calciatori che se  gioca nella tua squadra lo adori e se non ci gioca lo travolgeresti con l’auto (e ci ripasseresti sopra due o tre volte). Un po’ come il suo amico del cuore Mancini  i due sono per certi versi molto simili, anche se Sinisa non è il piangina fighetto che è invece il Mancio. Il Sinisa capo allenatore ha alternato buone stagioni ad altre deludenti: esonerato a Bologna nel suo anno d’esordio, ma assunto a stagione in corso quindi con tutte le attenuanti del caso; dimessosi a Catania dopo un obbiettivo salvezza brillantemente raggiunto; esonerato a Firenze  nel suo secondo anno dopo averne disputato un primo così così; dimessosi dalla guida della sua Serbia dopo avere fallito l’obbiettivo qualificazione ai Mondiali; dimessosi dalla Samp dopo avere ottenuto al primo anno un dodicesimo posto e al secondo un brillantissimo settimo. Una prima fase di carriera a fasi alterne, come dicevo. Un tecnico poco costoso, ex interista quindi facilmente esonerabile agli occhi dei tifosi (molto più di un Donadoni, per intenderci); il perfetto parafulmine, insomma, profilo ideale per il Milan attuale.

Sinisa Mihajlovic è arrivato al Milan fra lo scetticismo dei più e la freddezza dei vertici rossoneri. A detta di chi sostiene di saperne, giunto come ripiego dopo i tentativi infruttuosi per Conte e Carletto (secondo me due balle vergognose in entrambi i casi: siamo stati vicini a quei due come io lo sono stato a Michelle Hunziker). La fama di duro non lo ha abbandonato neanche nella sua seconda carriera, sebbene invecchiando egli sia diventato molto più diplomatico e malleabile, per lo meno all’apparenza. E’ stata proprio questa fama l’unico motivo di cauta fiducia che il suo arrivo ha portato nell’ambiente, visto che la gestione precedente aveva lasciato, oltre che una montagna di macerie, anche la sensazione che la rosa fosse composta da senza palle bizzosi, bisognosi di molto bastone e poca carota. Non poteva essere certo il suo gioco, essenziale e poco spettacolare, a scatenare gli entusiasmi del tifo milanista.  E men che meno poteva farlo il suo passato interista, anche se non ho mai compreso la definizione di “vecchio cuore neroazzurro” che in molti di noi sono soliti affibbiargli, visto che da quelli là Sinisa ci ha giocato a fine carriera per poche partite e ci ha fatto il vice allenatore per qualche anno; sì, forse le incaute dichiarazioni risalenti a qualche tempo fa hanno indispettito qualcuno (“non potrei mai allenare il Milan”), ma soltanto gli stupidi non cambiano idea, e Sinisa avrà certamente mille difetti, ma altrettanto certamente non quello della stupidità.

Sinisa Mihajlovic al Milan sta facendo bene. Sebbene ci sia ancora qualcuno che si ostina a negarlo, questo è un fatto oggettivo. Dopo una partenza da brivido, culminata con la disfatta casalinga contro il Napoli, il serbo ha trovato l’assetto giusto, fatto delle scelte chiare, conquistato la fiducia della squadra o di gran parte di essa. E’ evidentissimo, basta seguire le partite del Milan con una certa frequenza per rendersene conto. Ha recuperato giocatori che sembravano perduti come Honda, Alex, Niang, Abate e Montolivo, lanciato coraggiosamente un giovanissimo e talentuoso portiere come Donnarumma, richiesto insistentemente e poi schierato un promettente difensore come Romagnoli, arginato la valanga di gol che negli ultimi anni era solita insaccarsi dolorosamente nella nostra rete. Insomma, Sinisa ha, come si suol dire, la situazione in pugno. Gli hanno messo in mano una squadra da sesto-ottavo posto, mediocre, povera di talento e di alternative ai titolari, lui si trova al sesto posto e a pochi punti dal quinto. Chi sostiene che ci abbia messo una vita a trovare la quadra non ha mai fatto parte di una squadra sportiva, neanche di minigolf. La realtà non è playstation, in troppi hanno passato una montagna di ore a giocarci con quell’infernale marchingegno, e si sono fumati una parte di cervello confondendo le due cose: quattro mesi ripartendo dalle macerie con parecchi giocatori nuovi e giovani, sono un lasso di tempo normale. Ora, in vista di una partita molto complicata da cui usciremo probabilmente con le ossa rotte, la dirigenza sta tentando di alzare l’asticella parlando di obbiettivo terzo posto, all’apparenza per caricare la squadra ma in realtà, giacché Sinisa non sembra ghiotto di uova strapazzate, per garantirsi comodi pretesti in futuro. A questo si aggiungono gli endorsement a giocatori zucconi, irritanti e palesemente svogliati come Balotelli, guarda caso platealmente — ancorché non ufficialmente — mandati a quel paese dal tecnico al termine dell’ultima partita. Adrianone, non azzardarti a riprovare il giochetto che mettesti in atto con Clarenzio. Ti teniamo d’occhio.

 

26 commenti su “Galliani, non azzardarti

  1. Eh si, il buon Esajas ha sollevato una questione sacrosanta: l’atteggiamento di Adrianone è cambiato, molto cambiato.
    Le cene sembrano essersi diradate, complice magari un controllino a colesterolo e transaminasi? Non penso proprio. E’ la situazione che gli sta sfuggendo di mano, nel senso che stanno succedendo cose che forse manco si immaginava, a fargli perdere forse l’appetito.

    Sinisa sta facendo un buon lavoro, un gran lavoro. Il suo passato non l’aiuta di certo, ma le cose spesso cambiano e cementano rapporti importanti. Di sicuro ha cementato lo spogliatoio, ha stabilito delle gerarchie e ad ogni partita non manca di bastonare dove serve o dare carote se meritevoli.

    Anche con la stampa ha un rapporto molto chiaro: “fate sempre le solite domande del cazzo” glielo ha detto solo poche ore fa. Il prossimo passo è prenderli a pedate nel culo.

    Niente da esaltare, ma un lavoro costante con progressi ora visibili lo sta facendo e gli va riconosciuto. Probabile faccia la stessa fine di Clarenzio, ma 2 che sbottano a giugno contro Adrianone e Silvietto non ce li vedo proprio.

  2. Più che altro, sarebbe da idioti o da autolesionisti smantellare un giochino che sta iniziando un pochino a funzionare. Dire che si punta al terzo posto mi può anche andare bene, destabilizzare l’ambiente assolutamente no.

    Un dirigente serio deve pensare, ora, a cercare quegli acquisti mirati per rinforzare una squadra che finalmente ha un’ossatura. Personalmente penso che al Milan servano almeno 5-6 titolari nuovi, ma so che è impossibile che arrivino, e allora qualcuno da mettere dove è più urgente, come ad esempio a centrocampo, è necessario trovarlo, e così anche un difensore centrale, visto che, tra quelli in rosa, solo Romagnoli ed Ely non hanno il contratto in scadenza a giugno.

  3. Oggi ho letto Confalonieri che incensava esageratamente Galliani, addirittura un generale per lui: Moshe Dayan nientemeno. Va detto però che quello anche solo con un occhio vede meglio il calcio del nostro amato pelato.
    Questo fa capire quanto sia saldamente in sella, e se deve mandar via qualcuno per lui non è mai un problema, che abbiamo visto in passato quante risorse abbia.
    Purtroppo penso anch’io che il serbo a giugno ci saluterà: colpevole di non aver centrato uno qualunque degli obiettivi a caso che questo squadrone non avrà colto.
    Acquisti mirati? Ma se ha già annunciato ai quattro venti l’arrivo di tale Vangioni, terzino (ruolo che non ha bisogno di un altro carneade) che farà i 29 con ben 3 presenze in nazionale.
    Fortissimo! Come Grimi…

  4. Partiamo da un presupposto: Galliani non ha come obiettivo il bene del Milan. Non ne vuole per forza il male, ma diciamo che un Milan vincente non è necessario per i suoi affari. D’altronde Berlusconi gli ha dato poteri assoluti sui nostri amati colori, cacciando già perfino la figlia pur dj lasciare Galliani al suo posto.

    Mihajlovic penso verrà cacciato. E mi dispiacerebbe ancora di più rispetto a Seedorf, perché rispetto all’olandese il serbo è un signor allenatore.

    Il Milan resterà così mediocre purtroppo, fino a quando Galliani sarà al suo posto.

  5. Caro Boss
    credo che anche se lo teniamo d’occhio galliani farà come sempre i fatti suoi (che non coincidono più con quelli del Milan da anni).
    E’ iniziata la campagna anti Sinisa.
    Domenica abbiamo visto tutti come Sinisa avrebbe “chiarito” con balominchia il concetto di impegno in campo.
    Ed infatti galliani è subito intervenuto a “difendere” il moncciccì bresciano.
    Oggi, puntualissima come sempre, sulla gazzetta dello sporc una bella mezza pagina in cui si dice che il celebroleso crestato potrebbe essere utile al Milan.
    Vediamo cosa si inventano quest’anno.

    Propongo Zioalduccio Amministratore Delegato dell’ A.C. Milan.

    PS Grazie a chi ha corretto le stelle nel mio commento precedente

  6. Sulle colonne de Il Giornale, Franco Ordine ha commentato così il rapporto tra Mihajlovic e Balotelli dopo la sfuriata del tecnico serbo di domenica dopo la fine del match casalingo contro il Genoa: “Per evitare lo strappo, pubblico e definitivo, tra il Milan e Mario Balotelli, prima Mihajlovic a caldo e ieri anche le fonti ufficiali del club hanno evitato di abbinare un solo nome e cognome all’intemerata di Sinisa pronunciata domenica pomeriggio. La spiegazione ufficiale è la seguente: si tratta di un avviso ai naviganti, si può giocare bene o male ma l’impegno dev’esserci sempre e fino alla fine di ciascuna partita. D’accordo, anzi scontato. Ma chi è entrato trotterellando come se si trattasse di un’amichevole banale del giovedì negli ultimi minuti di Milan-Genoa? Balotelli. E chi, fermatosi dopo aver preso un pestone (tra l’altro sprovvisto di parastinchi), ha smesso di rincorrere i rivali? Naturalmente Mario, richiamato a gran voce anche dal capitano Montolivo rimasto in panchina dopo il cambio. Certo, per l’immagine del Milan, sarebbe stato meglio che i conti fossero regolati nel recinto riservato dello spogliatoio di San Siro ma si sa com’è fatto Mihajlovic, lo ha confessato lui stesso, ha il carattere di una tigre e l’istinto gli ha suggerito di prendere la rincorsa per saltare su Balotelli. C’è una spiegazione in quella minacciosa rincorsa del tecnico, poi frenata dall’intervento, saggio, di un esponente dello staff e va ricercata nel famoso colloquio avvenuto a Firenze nella notte di fine agosto che ha preceduto il debutto in campionato del suo Milan. In quell’occasione Sinisa volle parlare in modo schietto con il giovanotto già gestito ai tempi di Appiano Gentile; gli volle ricordare gli oneri di una scelta e il rischio che egli stesso si assumeva aprendogli i cancelli di Milanello. Balotelli gli promise che non lo avrebbe né deluso né tradito. E solo nel privato ha tenuto fede all’impegno: zero pettegolezzi, zero foto, zero chiacchiere. Mario non ha avuto fortuna perché dopo un promettente debutto (gol su punizione a Udine) ha dovuto fare i conti con una fastidiosa pubalgia, si è sottoposto all’intervento chirurgico e così ha perso molte settimane prima di tornare a calpestare l’erba. Ma qui è venuto meno alla promessa fatta. E Mihajlovic, in quei pochi minuti di domenica pomeriggio, ha colto al volo il senso della propria scommessa persa. Perciò la tigre è partita all’assalto”

    Capito? La scommessa Balotelli l’ha persa Sinisa, non qualcun altro. Lo ha voluto lui Balotelli, capito il messaggio?

  7. marcovan, una puttanata molto simile l’avevo già letta. Clitoridinasemper aveva già dato la colpa a Mihajlovic per averlo messo in campo.
    Ci sarà pure un perché sul motivo per il quale vengono perculati a nastro, eh.

  8. Pure Sconcerti l’ha menata con “perché Balo rientra dalla pubalgia, povero, è un percorso lungo e difficile”. Ma Balotelli trotterella a S.Siro nello stesso modo in cui ha trotterellato ovunque abbia giocato. Anche ad Anfield (solo per questo non meriterebbe di giocare più a pallone).

    Poi ha aggiunto “MB45 l’hanno preso per riempire un posto, non perché ci credessero”. A parte che di solito se (ri)prendi un giocatore è perché ci credi (o dovresti crederci, e sappiamo bene che da noi il più delle volte non funziona così), ma questo cosa vuol dire? Che Balotelli gioca di merda perché sa che non credono in lui? Idiozia pura.

  9. Ma poi chi ce lo dice che sia stato Mihajlovic ad aprirgli i cancelli di Milanello? Non è che magari avevano già deciso di riprenderlo, gliel’hanno comunicato e lui ha voluto (giustamente) averci un colloquio prima di dare la benedizione? Questi sono fin troppo bravi a manipolare i fatti a loro piacimento.

  10. Ovvio. Gli hanno detto di provarci, Sinisa ha acconsentito. Così è andata. Però adesso che l’operazione si è rivelata un flop, salta fuori che l’ha voluto il serbo. Se invece fosse andata bene, la versione sarebbe stata ben diversa.

  11. Ma porco il cazzo! se Conte lo prende per il culo dicendogli , a sei mesi dagl’europei, che se li vedrà dal divano, tutti a dire che bravo conte che non regala niente a nessuno, se Sinisa che ci lavora tutto il giorno lo redarguisce pubblicamente, eccolo qua,lo stronzo è Sinisa.
    che merde.

  12. Nel frattempo il PSG non riesce a capitalizzare le 1254 occasioni gol che sta avendo nel secondo tempo….che non si lamentino se puntualmente vengono fatti fuori.

  13. ….tanto lo sappiamo che i giornali non vengono letti. e pure milan channel non lo caga più nessuno.

    coglionesemper poi ha più redattori che lettori.

    in breve:chissenefotte?

  14. “E ora a Mihajlovic chiederà di vincere sempre fino a fine anno”

    Eccolo pronto il motivo dell’esonero: Silvietto chiederà al mister di fare filotto e questi, non riuscendoci per colpe esclusivamente sue vista la corazzata che dirige, dovrà farsi da parte.

    Sono vomitevoli…

    Senza contare che, per l’ennesima volta, si cerca di far credere che Sinisa (o il mister di turno) abbia il potere di puntare i piedi e costringere la società ad accontentarlo.
    Ma ci sarà ancora qualcuno che ci crede?

  15. Dice che il milan nei prossimi 5 anni dovrà arrivare a 10 finali (sotto la sua gestione cioè altre 2) forse nn si ricorda che x arrivare in finale prima di tutto bisogna giocarla la champions….

  16. comunque non capisco il problema, dato che al suo posto arrivera’ Conte con Lippi direttore tecnico, Maldini allenatore della difesa e Phil Jackson per gli schemi da calcio piazzato

  17. Ogni giorno penso che più in basso di così, specie per quel che riguarda i pomposi proclami di B., non si possa scendere. E ogni giorno puntualmente riescono a stupirci. Le ultime dichiarazioni poi… roba da TSO d’urgenza.

  18. Maxiofferta per Menez??
    L’eperienza mi dice che trattenerlo al Milan sarà il gran sacrificio che il nsotro amato presidente farà, rinunciando a 30 milioni dai cinesi, e quindi sarà lui il nostro top player acquistato per la prossima stagione :seghino:

  19. Un bugiardo seriale. Il brutto è che alle sue frottole ci crede lui stesso.

  20. eh, vedo che l’argomento Silvietto sta prendendo piede. E’ l’argomento del mio post di domani, ma mi sa che lo anticipo tra poco 😎

I commenti sono chiusi.