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trainCritica continua – Del susseguirsi di dichiarazioni, retroscena, chiacchiere, ipotesi, sussurri che si sono andati accumulando a proposito del Milan sin dalla sconfitta di Reggio Emilia e dal pareggio col Chievo (anzi, sin dall’inizio della stagione, a voler essere precisi), le ultime parole che leggo sono quelle di Silvio Berlusconi, che avrebbe detto che Sinisa Mihajlovic va lasciato lavorare in serenità e valutato a fine stagione, e le indiscrezioni più recenti sono quelle che vedono il serbo esonerato a giugno, proprio per approdare ai nostri rivali di domani sera, la Lazio. Ovviamente, in chiave mercato, in settimana non sono mancati gli articoli che ci spiegavano come la squadra sarebbe stata rimodellata, con i partenti certi o probabili e un nuovo zoccolo duro su cui ripartire: ad esempio, il Mexès rivoluto dal presidente stesso ad agosto, mentre era in trattative con la Fiorentina, torna a essere uno degli scaricabili dopo un anno in cui l’allenatore (che comunque tra poche settimane potrebbe non esserci più) lo ha sostanzialmente messo da parte. Puntiamo su Romagnoli, e ci sta, ma anche su Zapata (autore di una partita e mezza decente a stagione), via i due ex riacquistati, si resta con Bertolacci perché, porca vacca, 20 milioni sono 20 milioni, e così via. Il punto che voglio sollevare è: ma queste scelte tecniche, vere o presunte che siano e, ad ogni modo, prese legittimamente dalla società, da quale allenatore sono state avallate – o, come minimo, dopo aver consultato quale mister sono state considerate? Il Milan è una squadra in ricostruzione. Quest’anno si sono gettate, per la seconda o la terza volta di fila, le basi per una nuova squadra, stavolta anche investendo qualche quattrino. I risultati non sono straordinari, però si è messo in piedi qualcosa, una formazione titolare collaudata, qualche punto fermo, si è anche capito chi è meglio si muova verso altri lidi e quali sono le mancanze. Ora, salvo tracolli o rotture personali, che senso ha mettere tutto questo pepe al sedere dell’allenatore? L’obiettivo del terzo posto era obiettivamente sovrastimato, da parte della società. Tornare in Europa vuole dire aver centrato il traguardo stagionale. Il riassestamento della squadra è un punto a favore di Mihajlovic. Allora, perché cambiare? Perché non continuare puntellando la squadra, anche magari con un solo, miratissimo (ma valido), rinforzo? Tutto questo zamparinismo lo trovo incomprensibile.

Gli avversari – La Lazio si trova in una situazione di enorme confusione: lo spogliatoio è spaccato, la classifica deficitaria, l’eliminazione dall’Europa League ancora bruciante, il numero di infortuni elevato (basti pensare al fatto che tre quarti della teorica linea difensiva titolare non sono disponibili). Detto ciò, la Lazio è ottava, batterla significherebbe dare un bel calcione a una rivale diretta.

Le altre – Sempre restando alle squadre che si contendono posti in Europa, il Sassuolo ospita un’Udinese un po’ in difficoltà (quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, con cambio di panchina), mentre Roma e Inter daranno vita all’incontro forse più atteso della giornata. La Fiorentina (sei punti sopra di noi, proprio come i nerazzurri) va in trasferta a Frosinone.

Da seguire – Direi Roma-Inter, dai.

Da evitareTorino-Juventus. E’ attesa la santificazione di Buffon, oddio che nausea.

IL PROGRAMMA DELLA 30a GIORNATA

Sabato 19 marzo 2016
– ore 18:00: Empoli-Palermo
– ore 20:45: Roma-Inter

Domenica 20 marzo 2016
– ore 12:30: Atalanta-Bologna
– ore 15:00: Frosinone-Fiorentina
– ore 15:00: Sampdoria-Chievo
– ore 15:00: Sassuolo-Udinese
– ore 15:00: Torino-Juventus
– ore 15:00: Verona-Carpi
– ore 18:00: Napoli-Genoa

– ore 20:45: Milan-Lazio

17 commenti su “Serie A 2015/2016 – 30a giornata

  1. Il punto che voglio sollevare è: ma queste scelte tecniche, vere o presunte che siano e, ad ogni modo, prese legittimamente dalla società, da quale allenatore sono state avallate – o, come minimo, dopo aver consultato quale mister sono state considerate?

    Ma è semplice! L’ex allenatore dell’Edilnord! Quello che carica la squadra con gli hip hip Hurrah!!! Quello dello schema “Attaccare attaccare!!!”. L’inventore di Bonaventura trequartista, insomma.

  2. mister raiola,mister damiani,mister bronzetti ( ciaone!) e mister preziosi.

  3. (non vorrei che adesso qualcuno mi chiedesse se ho gli insider a casa milan)

  4. Zio, ti ho modificato il commento. Te lo ripeto un’altra volta, evita gli insulti. Grazie.

  5. Partita difficilissima, da tripla. Chissà se i laziali faranno quadrato intorno all’allenatore e faranno la partita della stagione…

    La risposta al quesito per me è semplice: non viene sentito alcun tecnico perché da anni non esiste un progetto tecnico.

    Tranquillo boss, il chiaro riferimento al sottoscritto è innocuo e insignificante, considerando l autore, gli insulti non mi toccano, i suoi commenti lo qualificano.

  6. Certo EC. l’importante è che la chiudiamo qui. Ignoratevi, se non vi piacete. 😉

  7. Pronosticone? Secco?

    2 a 2 e fischi.

    Ieri ho visto la partita a spezzoni. Se leggi i cugini sono stati derubati. Se leggi i romanisti sono stati derubati loro. Non capisco. O meglio, conoscendo le due tifoserie, capisco benissimo. Pareggio giusto, probabilmente.

    Comunque la lotta per il terzo posto è oggettivamente fuori portata. Voglio solo vincere la finale di Coppa Italia e alzare il portaombrelli in faccia ai gobbi. Non chiedo altro. Una coppa Italia e un derby vinto 3 a 0 possono rendere meno amara la stagione. Non dico salvarla, perché (ancora) non siamo ai livelli di una lazietta qualsiasi. O meglio, non mi sono ancora calato nella mentalità.

  8. “Ecco un nuovo centenario, che si aggiunge al lungo elenco dei giocatori che hanno raggiunto questo prestigioso traguardo. Sapete che ci sono i prodotti di denominazione d’origine controllata e ci sono quelli di denominazione di origine controllata garantita. Mattia è quest’ultimo caso. E’ un DOCG. De Sciglio è un classe 1992, arriva nel 2002 da noi, dopo averci provato già nel 2001 e poi è arrivato l’anno dopo come detto. Mi sono andato a vedere la relazione di Bertani, ed eri forte allora quando ci avevano segnalato il tuo nome (ride ndr). Ovviamente stiamo scherzando! Lui esordisce contro il Viktoria Pilzen a Milano, per 5 minuti e poi gioca anche al ritorno. Io sono un tifoso, che di lavoro fa l’amministratore delegato del Milan, ma se potessi dire quale è stata la partita dove hai giocato meglio di queste 100, direi il ritorno contro il PSV nei playoff Champions del 2013/2014, quando Boateng segnò una doppietta e poi ci salutò. In quell’occasione Mattia sembrava Paolo Maldini. Poi ha avuto sfortuna di farsi male e stare fuori 3 mesi. Rientri con la Lazio e poi ancora altre cose. Adesso però non voglio interrompere l’allenamento e sono qui da 30 anni e potrei stare qui raccontandovi qualsiasi cosa. Ricordo bene però quella gara fantastica ed ho due cose da chiederti, visto che vieni premiato e ti premio anche a nome del Presidente Berlusconi. La prima: uno che gioca così, può sempre giocare in quella maniera e poi sei qui dal 2001, un gol. Anche un terzino, in un pallone vagante o qualche cosa può buttare in rete un pallone. Quindi le richieste sono queste due. Giocare come nel ritorno contro il PSV e fare il primo gol in rossonero, senza aspettare la 200esima o 300esima partita. Avanti tutta”.

  9. anche esajas quella volta contro il palermo sembrava maldini.

  10. noooo,ho visto solo adesso che quel commento l’ha postato proprio esajas :rotfl:

  11. Il mercato del Milan dipende solo dagli affari di Galliani,, da anni ormai. Ci sono 3-4 procuratori e 3-4 presidenti con cui si fanno operazioni quasi mai convenienti al Milan.

    Figuratevi se un allenatore professionista, quindi grande intenditore di calcio, potrebbe mai intervenire. Galliani non lo permetterebbe mai

  12. I titolari son quello che sono. Ma i panchinar che entrano ragazzi che pena.

  13. Ragazzi che mediocrità.
    Che mollezza.
    Pochissima qualità in campo.
    Grazie Grigio!

  14. Due punti buttati alle ortiche. Bastava fare qualcosina in più, ma anche misera per aver ragione di una Lazio che nella ripresa è praticamente sparita.

    Fortuna che il Sassuolo non l’ha spuntata oggi, altrimenti il 6° posto era a serio rischio, ma se continuiamo così, lo è ancora eccome a rischio.

    Ormai con Sinisa licenziato a fine stagione, questa squadra può solo peggiorare. Tre partite che dovevamo portare minimo minimo 7 punti, ne ha portati solo due miseri miseri…

    Ora che la Juve è uscita dalla Champions, sarà un finale di stagione senza nessuna emozione per noi milanisti…

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