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Ieri è arrivato Silvio Berlusconi a mettere alcuni puntini sulle i, a farci sapere direttamente la sua, senza mediazioni o interpretazioni, sul Milan, sulle ultime scelte tecniche, sul presente e sul futuro.

 

Innanzitutto, a me sembra davvero risibile l’argomento che Berlusconi porta avanti e secondo cui il cambio in panchina sarebbe stato positivo dal punto di vista del gioco: sei a fine stagione e cerchi la soddisfazione estetica a scapito delle prestazioni? Ad aprile si iniziano a portare a casa i risultati, i tempi per gli esperimenti e per le scelte tattiche è molto prima.

Per quel che riguarda la cessione della società, beh, lui sicuramente ne sa più di noi, ma noi, quel poco che sappiamo, è che da più di un anno c’è un rincorrersi confuso di notizie e di nomi esotici a cui si fa fatica stare dietro. Di mani «preferibilmente italiane» in giro se ne vedono poche. Quelle straniere, ammesso e non concesso che siano affidabili (e qui non mi sento di criticare del tutto la prudenza, almeno apparente, della proprietà rossonera), pare che si siano irritate – ma anche qui, siamo alla voce anonima, alle fonti vicine, alle parole portate dal vento ma pronunciate da nessuno. In parte è normale che sia così, in parte è normale che chi ha fatto da bambino un investimento di tipo sentimentale dei colori rosso e nero mostri parecchia impazienza di fronte a questa incertezza.

Una cosa manca nel video del presidente, cioè qualsiasi riferimento alla gestione societaria degli ultimi anni: è vero, sono entrati in gioco i grandi fondi mediorientali, la crisi economica, montagne di diritti tv, e il Milan da tutto ciò ha avuto da perdere, eppure, non riesco ancora a persuadermi che non siano stati commessi errori , e non pochi, da chi si occupa di dirigere la società giorno per giorno (le grandi decisioni restano in capo alla proprietà, ovviamente, ma un amministratore delegato è tale in quanto ha la delega ad agire, soprattutto se negli anni l’azionista è stato molto impegnato in faccende personali, giudiziarie e politiche che normalmente lasciano poco tempo per dedicarsi ad altro). Anche ora, vedendo la nostra rosa, le cessioni in corso (El Shaarawy) e quelle possibili (soprattutto in attacco), a me pare che spazio per un complessivo, benché discreto, rafforzamento della squadra nel suo complesso ci sia, eppure la fiducia nel fatto che Adriano Galliani (per fare un nome) riesca a portare avanti una politica del genere è molto bassa. Basti pensare a due giocatori partiti un anno fa, Robinho e Pazzini, lasciati andare a zero dopo essere stato acquistati per una trentina di milioni di euro. Forse bisognava cederli prima – e di esempi di dilapidazione come questo se ne possono fare altri.

Per il resto, la presentazione delle gare di oggi la salto, poiché c’è molto poco da dire. Io temo di prenderle anche dal Bologna, e a quel punto l’unica speranza di qualificazione all’Europa League ce la giochiamo tra due settimane all’Olimpico di Roma. Il Sassuolo va a fare visita al Frosinone, disperatissimo ma ancora con possibilità matematiche di salvezza. L’ultima di campionato noi ospitiamo la Roma, mentre il Sassuolo avrà in casa l’Inter. Siamo arrivati a sperare nel favore altrui per accedere all’ultimo posto per l’Europa, proprio come a metà anni ’80. Proprio come quando non c’era Silvio, o era appena arrivato.

Da seguireSampdoria-Genoa, più che altro con la speranza che si diano le botte.

Da evitareVerona-Juventus.

IL PROGRAMMA DELLA 37a GIORNATA

Sabato 7 maggio 2016
– ore 18:00: Inter-Empoli

– ore 20:45: Bologna-Milan

Domenica 8 maggio 2016
– ore 12:30: Roma-Chievo
– ore 15:00: Atalanta-Udinese
– ore 15:00: Carpi-Lazio
– ore 15:00: Fiorentina-Palermo
– ore 15:00: Frosinone-Sassuolo
– ore 15:00: Sampdoria-Genoa
– ore 20:45: Torino-Napoli
– ore 20:45: Verona-Juventus

11 commenti su “Serie A 2015/2016 – 37a giornata

  1. E se avessero ragione Currò e Pagni su Repubblica?

  2. Quoto in pieno sul colpevole silenzio riguardo errori di gestione.

    Due appunti:

    1. non sono daccordo, il cambio di allenatore in se non e’ un errore. Dati i risultati e gli obbiettivi, diciamolo, ormai miseri che ci erano rimasti, non trovo folle l’idea di iniziare da subito a programmare un calcio migliore, insomma dare piu tempo al nuovo allenatore per capire di cosa ha bisogno ecc. Il problema e’ che si e’ scelto (e non credo avessero alternative) un altro allenatore alle prime armi, nemmeno lasciato libero di scegliere da solo (vedasi boateng) e senza nessuna intenzione di costruire e dargli voce in capitolo in sede di mercato!

    2.sulla cessione, non bisogna piu credere a UNA parola che venga da SB. Che si tratti di Bee, dei cinesi, degli italiani, della volonta di tenere la maggioranza.

  3. sul secondo punto in particolare, notate che siamo vicini a elezioni comunali in citta’ importanti, oltre a referendum ancora piu importante dopo l’estate. A SB e’ rimasta questa strada: apparire il piu possibile, e dire e fare cio’ che accontenti il maggior numero di persone. Quindi cedo ma non cedo, viva gli Italiani, mi apro ai mercati, ho avuto coraggio, ho fatto il calciatore, una volta sono morto, ecc.

  4. In edicola. Il titolo:
    «Berlusconi, battute e saluti “Vorrei vendere agli italiani” ma si stringe con i cinesi
    Un malinconico video per confermare la fine di un’epoca. “Ho speso un miliardo, da un anno cerco compratori…” »
    E poi all’interno del pezzo:
    «Si stanno limando i dettagli: una delegazione del consulente della cordata, l’italo-americano Salvatore Galatioto, ha incontrato gli uomini di Fininvest in preparazione al Cda della holding della famiglia Berlusconi, previsto per i primi giorni della prossima settimana: verrà dato il via libera alla trattativa in esclusiva che – entro un mese – porterà la maggioranza ai nuovi soci. La valutazione complessiva del club rimane decisamente alta: oltre 500 milioni, più i debiti (330 milioni).»

  5. Io e’ un po che non voto e non mi piace tirare in ballo l’argomento quando si parla di Milan, ma non dobbiamo fare l’errore di dimenticarci che, anche se non e’ piu protagonista sulla scena, Berlusconi ha ancora molte ragioni per spremere voti. C’e’ modo e modo di perdere e piu voti hai piu conti relativamente. Il che e’ sempre un bene, che tu abbia a cuore il tuo Paese, o le aziende di famiglia, poco importa

  6. Il vecchietto a me ha fatto pena e tenerezza. Lo ammetto.
    Non riesce neanche a parlare, pare abbia una patata in bocca,ha gli occhi piccoli e vitrei , è evidentemente in cattiva salute.
    Peccato peccato peccato

  7. Quoto Ec

    trovo tutto molto triste, e lo dico con assoluta sincerità pur non essendo mai stato un suo estimatore. Non tanto per i contenuti, la foto taroccata, le solite bugie; trovo soprattutto tristissimo che nessuno dei familiari, che suppongo gli vogliano bene, lo abbia dissuaso dall’inscenare questa buffonata. Sempre che ne fossero al corrente, ovviamente. Non sta bene, Silvietto, questo è palese.

    Quanto alla possibile vendita a cinesi, italiani, visigoti, non me ne frega una mazza di ciò che viene scritto dai giornali o detto da lui. Non crederò a nulla che non sia ufficiale al cento per cento. Ho deciso così, per il mio benessere. Poi si vedrà, tanto non dipende da noi.

    Stasera farò come sempre: partirò per tifare contro, poi dopo due minuti tiferò per. Mi conosco.

  8. Ennesima presa per il culo…. dopo un anno di finte trattative con il fantomatico sodale Mr.Bee, oggi che forse c’è un cordata che vorrebbe davvero il Milan, si inventa che è meglio un Italiano… e allora perchè te la sei menata per un anno con Mr. Bee che Italiano non è…
    Non mi fa pena, continua a raccontare balle considerando i tifosi dei coglioni che si bevono tutto quello che lui dice…

  9. Boss. Hai centrato perfettamente quello che volevo dire. Non pretendo neanche che uno così riesca ad ammettere in pieno le sue colpe, anche se quest’anno qualche battuta sulla gestione di Galliani lui o chi per lui, l ha fatta. Mi fa moltissima pena perché è evidente che la vecchiaia e la malattia ne hanno minato la lucidità e se chi gli sta vicino, l avessero consigliato meglio oggi forse per Berlusconi proveremmo solo gratitudine. È evidente che è circondato da avvoltoi, figli e Galliani in primis, loro si hanno tutto il mio disprezzo. A tal proposito mi viene in mente Iachini che motivando il suo addio al Palermo ha detto: “Non posso mettermi a discutere con un settantenne”.

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