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Si narra di un Milan brillante, a tratti dominante contro il Chelsea di Conte nel torneone americano, e di un Milan alla fine perdente per 3 a 1; decisiva sarebbe stata — sempre si narra — la girandola delle sostituzioni che avrebbe messo una volta di più in evidenza l’inconsistenza delle seconde linee rossonere. Non avendo visto nulla non sono in condizione di smentire o confermare, anche se un pochino di sarcasmo sul tentativo di qualche servo di far passare le prime linee come decenti mi verrebbe da farlo. Ma per ora lasciamo stare, per il sarcasmo avremo diverso tempo più avanti, temo.

guoEssendo scaduta l’esclusiva con il misterioso gruppo cinese rappresentato dal duo Gancikoff-Galatioto, pare che il Milan stia cominciando a guardarsi intorno. Non che siano stati troncati i rapporti con la prima cordata, quella alla quale, pur essendo stata sempre avvolta in un alone di mistero, c’eravamo già un po’ affezionati, non fosse altro per la sacrosanta smania di liberarci di Silvietto; le trattative con quest’ultima proseguono, a quanto viene detto. Tuttavia, secondo la Gazza, pare che al caotico tavolo da gioco siano piombati due nuovi gazza concorrenti:  tale Guo Guangchang, sempre cinese, quarantanovenne magnate a CEO del gruppo Fosun, 11.1 miliardi di fatturato e 1,1 di profitti. Guo, già proprietario del Wolverhampton e praticante di Tai Chi (quindi meglio non contrariarlo), sembra sia affiancato dal potentissimo procuratore Jorge Mendes (fra i suoi assistiti: Mourinho, Ronaldo, Falcao, Di Maria). La fonte non vanta più alcuna credibilità dai tempi di Cannavò, ma all’indiscrezione-invenzione-boiata, chiamiamola un po’ come vogliamo, sono state dedicate ben tre pagine, la prima più altre due all’interno: se non ci fosse nulla di vero, complimenti per la fantasia, inventarsi una sequela di cazzate di quella portata non è da tutti.

C’è un nuovo nome che irrompe prepotentemente nel gruppo dei nostri non acquisti: Gustavo Gomez, difensore paraguaiano con passaporto comunitario, un metro e 85 per 86 chili, ventitreenne. Adrianone, fra una magnata e l’altra,  avendo forse la mente obnubilata dall’alcool,  sembra abbia quasi chiuso questa sensata operazione per un prestito con diritto di riscatto a 7 milioni. Scongiurato il pericolo Arbeloa, non si può che guardare con curiosità a questo probabile nuovo arrivo dalle caratteristiche tecniche, fisiche e anagrafiche sulla carta incoraggianti. Non ho mai visto all’opera il ragazzo, o almeno non lo ricordo, però, sbirciando un po’ su You Tube, ho trovato questo intervento. Duretto ma giusto, l’amico.

52 commenti su “Sembra, si narra, pare che…

  1. Avverto sia un senso di smarrimento come dice il Boss, sia un senso di liberazione. E’ vero, è ancora presto, ma la speranza ora è di ricominciare a vedere un progetto, una squadra seria costruita con raziocinio e non più operazioni alla Bocchetti. Ci volessero anche 7 anni per tornare competitivi non importa, le parole di Gianclint sono da scolpire nella pietra in questo senso. Io l’unica cosa che spero è che il Condor venga defenestrato al più presto e che Paolino possa avere finalmente la possibilità di rappresentarci. Alla nuova proprietà per il momento chiederei solo questo.

  2. Bah…la parole del Gian sono in parte condivisibili in parte insomma….tutte le squadre hanno i loro procuratori di fiducia con cui fare affari e squadre di riferimento con cui far giri…
    Io sto in stand by…i cugini sono in mani straniere da 3 anni e si ritrovano con una società completamente “staccata” dai tifosi, un allenatore che sembra stare in prigione e i giocatori più forti che vorrebbero fare le valigie, un settore giovanile che bah, e in tre anni non hanno una rosa che possa essere una base per un futuro…sono tutti cedibili…..non è che li vedo benissimo eh…

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