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Finisce la tortura del calciomercato, inizia un campionato appassionante con cinque “sorelle” (anche se noi non abbiamo parenti, in particolare cugini) che si daranno ampio filo da torcere.

Finisce per il momento anche l’opera di Fassone e Mirabelli, veri mattatori degli ultimi 4 mesi, che in circa cento giorni hanno cambiato pelle, testa e cuore al Milan e ai suoi tifosi.

Le tre fasi del mercato sono state gestite in maniera a mio avviso eccezionale.
In entrata è stata fornita al tecnico una squadra nuova, giovane, forte, in particolar modo incentrata sulla sistemazione delle fasi di difesa e costruzione. Musacchio, Kessié, Conti e Rodriguez sono arrivati abbastanza presto da poter affiatare i loro movimenti e affinare nei limiti del possibile una fase difensiva che dovrebbe farci stare tranquilli molto presto. Gli altri colpi sono fondamentalmente scommesse: puntare sul rilancio di Bonucci, sull’esplosione di Silva e Calhanoglu, e sulla prolificità di Kalinic è un filo azzardato, ma accettabile. Il giocatore che però trasformerà la squadra è sicuramente Biglia: da quando è andato via Pirlo, duole dirlo ma giochiamo alla rinfusa. Con lui, Dio lo preservi integro, possiamo finalmente giocare a pallone.

In uscita, beh, solo capolavori. De Sciglio vendica l’estorsione che ricevemmo per Matri, Bacca finalmente è fuori dai patrii confini, Lapadula ha portato gol e plusvalenza, abbiamo perfino messo alla porta Honda e Poli, Rodrigo Ely e Vangioni, guadagnandoci pure qualcosa.
La ciliegina è arrivata oggi, con la cessione di Niang. Tramonta con lui il Milan dei crestati, degli imbecilli, degli indolenti.

Infine, la questione rinnovi. Rinnovare Donnarumma ha significato mettere i soldi in banca: oltre ad avere uno dei migliori portieri del mondo, per di più diciottenne, ci siamo assicurati una potenziale plusvalenza da decine e decine di milioni. Senza contare la figura di merda del ciccione Raiola, soddisfazione nella soddisfazione.
Mantenere poi Jack e Suso (e mettiamoci pure Calabria) significa garantire loro un posto stabile da protagonisti in Europa, renderli centrali nel progetto (perché se ti smantellano attorno e rimani, vuol dire che vali), e aumentare anche il loro valore.

Quindi un mercato che non fa del Milan una pretendente al titolo, ma con gli innesti giusti l’anno prossimo dobbiamo partire favoriti per vincere lo scudetto.

L’altro aspetto che ho apprezzato dell’operato di Mirabelli e Fassone è il comportamento da “genitori” della famiglia rossonera.
I coppini affettuosi a Donnarumma, le battute a Conti e Biglia, lo stare al gioco delle “cose formali”, le dirette facebook, hanno fatto sentire la società vicina alla gente.
Con il sorriso ma con estrema serietà abbiamo visto una dirigenza al passo coi tempi, che dedica al Milan anche il momento di svago.
Niente mare a Forte dei Marmi e karaoke con gli amici, per dire.
Senza contare che l’efficacia del coppino a Gigio è straordinaria se paragonata alla buffonata di Ronaldinho sul tavolino.

Cento giorni quindi eccezionali: i tifosi si sono rimessi in moto, presenti in massa per tifare i nostri colori e finalmente anche i calciatori.
Tifosi fieri di sostenere Bonucci e Borini, con amore e speranza.
Tifosi che sono centrali nel progetto, altro che “evoluti”.

Bravo Fassone, bravo Mirabelli.
E bravo Yonghong Li, che tira fuori i soldi, si fa i cazzi suoi, si guarda le partite sul tablet e soprattutto non si mette a cantare e a ondeggiare le spallucce.
Ora andiamo a prenderci sto campionato.

21 commenti su “Parola al campo

  1. Credo che un po’ tutti noi ieri aspettavamo un altro colpo. Non possiamo dire di essere delusi perché sarebbe una bestemmia!!! F & M ci hanno regalato dopo anni un mercato da sogno :winner: :winner: :winner:

    Però per andare a cercare il cosiddetto pelo nell’uovo, l’arrivo di un top player in attacco ci penalizza nei confronti delle altre. Certo non dobbiamo vincere lo scudetto quest’anno come scrive Darko, ma il 4° posto credo sia fondamentale per tanti motivi, non solo economico.

    Dobbiamo sperare che Cutrone continui con il suo “magic moment” e che a ottobre A. Silva venga fuori.

    Attualmente vedo favoriti per lo scudetto Juve (50%), Inter (30%) e Napoli (20%), poi per il 4° posto Roma, NOI e Lazio.

    Sarà una lotta dura, io direi di concentrarci molto sulla E.L., vi immaginate a maggio: i prescritti quarti, noi quinti ma vinciamo la E.L.? :rotfl: :rotfl: :rotfl:

    Buon campionato a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Sostanzialmente d’accordo.

    A me è piaciuto molto anche il modo con il quale hanno risposto a tutte le provocazioni e illazioni, con tempestività, chiarezza, snocciolando numeri, spesso con immagini più eloquenti delle parole (ricordate la risposta in tempo 0 a Pallottola dal sedile posteriore dell’auto? Semplicemente un capolavoro) ma soprattutto con l’obiettivo di creare un Milan nuovo, sia nel parco giocatori che nel parco dipendenti.

    Qui parliamo di un Milan lontano anni luce dalla passata gestione e rido amaramente quando leggo le note clitoridine “soddisfatte” (per forza…) del lavoro sin qui svolto, ma con il colpo in canna e il fucile nascosto dietro la schiena per sparare contro gli usurpatori del loro Vate. Tutto questo si è svolto con una feroce critica, preventiva, su Twitter, all’iniziativa di ieri sera nella quale tutti l’avevano capito (anche loro ma l’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire)che non c’era nessuna “annunciazione” da fare ma un limpido resoconto nello stile del dinamico duo Mirafax. Anche per mettere a tacere immediatamente le bocche da fuoco, pronte a fare i conti in tasca sui denari spesi, le garanzie, le coperture finanziarie e blablabla.

    Finalmente la tifoseria si sente partecipe al progetto del Milan e si compatta come non accadeva da anni, la squadra è sicuramente perfettibile ma comunque in grado di essere competitiva da subito.

    Sono soddisfatto, fiducioso e impaziente di ascoltare la parola del campo.
    Buon campionato e forza Milan.

  3. Bel post.
    Campagna acquisti decisamente buona. Bisognava ricostruire ed è stato fatto. Non ho la pretesa che tutti gli acquisti si rivelino azzeccati, se su 10 ne escono 7 validi possiamo dire che è stato fatto un lavoro più che buono. I giocatori bisogna metterli insieme, non è detto che un conti riesca a trovarsi bene in campo con i suoi nuovi compagni tanto quanto si trovava con quelli che aveva all’Atalanta. Hanno messo su delle fondamenta, che sembrano soilidissime.
    Il calcio è fatto di cicli e questo è il momento per questa dirigenza di costruire ed andare avanti, per me è ingeneroso fare i confronti. Mi permetto solo di osservare che se è vero che la prima squadra era uno sfacelo è anche vero che Donnarumma, Calabria, Locatelli, Bonaventura, Cutrone, Plizzari, Gabbia e Zanellato, sono un’eredità. Un eredità d’oro. 5 di questi elementi si possono considerare stabilmente titolari.
    per quanto riguarda le previsioni se i giocatori riescono ad amalgamarsi bene, e mantengono le aspettative, per me possiamo arrivare terzi.

  4. Mamma mia, Ronaldinho sul tavolo. Ma è solo uno dei tanti episodi. Preferisco dimenticare per ora, forse un giorno ci sorriderò su.

    Il confronto fra il modus operandi di questa dirigenza e quello degli ultimi anni dell’altra mi pare naturale, EC. Perché ingeneroso?

  5. Donnarumma, Calabria, Locatelli, Cutrone, Plizzari, Gabbia e Zanellato.

    Se arrivano a gennaio poi anche Pellegri e l’altro del Genoa (mi sfugge ora il nome..) saremmo a posto per anni.

  6. perchè tutto è relativo Boss, a me piace giudicare una storia nel complesso. mi sembra ingeneroso giudicare una cosa che è durata 30 anni solo per la parte peggiore, quella degl’ultimi 7/8 anni. Se la giudico nel complesso la bilancia pende assolutamente a favore di SB e non posso avere un giudizio che non sia positivo. Giudizio che si consolida anche grazie a quei 7/8 giovani elementi citati che ci ha lasciato in eredità e che pare valgano tanbto oro quanto pesano. Saranno arrivati per caso? Culo? Forse si forse no. Comunque è un’eredità sua e su questo nessuno può dire A.
    Poi è chiaro che se mi metto a vedere solo gli ultimi 7/8 anni sono stati una merda, non discuto. ma a me piace giudicare nel complesso. PS A me il modus operandi di Fassone piace da morire.

  7. Io invece penso che la parte peggiore, essendo stata piena di bugie, prese in giro, strani magheggi — e niente affatto breve — vada ricordata e sottolineata quanto quella migliore. Se non altro per non ricadere in futuro negli stessi errori. Tipo quello della riconoscenza eterna per i successi del passato: la nostra eccessiva indulgenza ha contribuito molto alla pessima conduzione del club degli anni scorsi. Opinione personale: credo che nessuno vincerà mai quanto Silvio Berlusconi, quanto a numero di trofei nessuno lo potrà mai battere; quanto a rispetto e correttezza verso i tifosi, invece, non lo vedo così imbattibile.

  8. Se vediamo la questione da un punto di vista esclusivamente matematico, la gestione Berlusconi è largamente positiva. Ma come dice il boss, non bisogna dimenticare gli ultimi 7/9 anni di merdae di presa in giro appunto per non incorrere in simili errori.

  9. Boss … riguardo al rispetto e alla correttezza nei confronti dei tifosi i nuovi hanno gia doppiato il dinamico duo.

    Volevo, però, evidenziare un aspetto tecnico/tattico. Nonostante il lavoro sovrumano di Fax e Max, la rosa presenta alcune lacune che, a mio modestissimo avviso, potranno essere superate solo con scelte camaleontiche riguardo al modulo.

    Intendo dire che sarà deleterio battezzare un modulo, ma dovremo essere bravi, di volta in volta a scegliere quello più opportuno in base ai giocatori disponibili al momento.

    Per fare un esempio, con il turco in piena forma è meglio utilizzare il 4-3-1-2 o il 3-4-1-2 … moduli che male si sposano con Suso ma permettono di utilizzare due tra Kalinic, Silva o Cutrone.

    In questo momento, con Calha sottotono e Suso in forma, è meglio affidarsi al 4-3-3 o al 3-4-3. Ache la scelta della difesa a tre o a quattro deve dipendere dallo stato di forma dei centrali difensivi.

    In definitiva, mi aspetto da Montella (ma anche dalla disponibilità dei componenti la rosa) la capacità di alternare i moduli a seconda dei momenti. Con la consapevolezza che cambiare spesso modulo può portare a perdere gli automatismi che l’utilizzo di un solo schema può garantire

  10. Domanda: è normale che devo sempre digitare il codice captcha per pubblicare un commento?

  11. Si max, per adesso tocca metterlo il captcha.

    Ma presto rinnoveremo un po’ il blog.

  12. Beh, oddio, secondo me qua siamo un filino oltre le giuste celebrazioni, a mio avviso. :mrgreen:

    Il cuore dei tifosi del Milan è sempre stato quello, almeno il mio, sennò col piffero che ci stavo dietro in questi anni.

    Dei coppini a Donnarumma mi importa poco, e il ragazzo ormai è, sentimentalmente parlando, uno dei tanti che hanno indossato la maglia, e non dei migliori. Un giorno non lontano se ne andrà. Raiola avrà fatto una brutta figura ma si è caricato di altri milioni e ha strappato due ottimi contratti per due suoi assistiti – vuoi che si senta un perdente in questa storia?

    Io sono fiero di sostenere il Milan, non Bonucci e Borini: il primo è stato un grande acquisto (non è frequente comprare, in Italia, un titolare dalla Juve!), a cui però non avrei dato la fascia da capitano né per la sua storia sportiva, né per il metodo di attribuzione; Borini è una piaga che si tifa, per carità, ma che spero vada via il prima possibile. Non è vero che si tratta di un giocatore “utile”.

    Infine, Suso è centrale al progetto, ma quando gli rinnoviamo sto contratto?

  13. Forse il tuo di cuore, Corrado, il mio e di molti altri. Ma credimi, se il fuoco non viene alimentato, il cuore di molti si raffredda, e un altro anno come gli ultimi e il raffreddamento si sarebbe trasformato in indifferenza, eravamo a un pelo. Il cuore delle nuove leve poi, alla lunga sceglie di tifare chi va per la maggiore. E’ difficile che un ragazzino che si affaccia al tifo per la prima volta scelga una squadra perdente da troppi anni.La storia, i trofei del passato, non contano più una fava in certi casi. E questa dirigenza ha assoluto bisogno di far ripartire la passione dei tifosi (la metafora automobilistica utilizzata più volte da Fassone lo ha spiegato chiaramente), poiché adesso come adesso, che i presidenti mecenati non esistono quasi più e che c’è l’FPF, più tifosi hai, più ricavi avrai, più forte sarai. A me onestamente non infastidiscono le autocelebrazioni finalizzate alla creazione di entusiasmo e credibilità intorno alla società, purché poi il tutto si traduca in risultati sul campo (tanto poi andiamo a cadere sempre lì).

    Su Borini: trovo il minutaggio concessogli finora eccessivo. Però dài, utile lo potrebbe essere.

  14. Giusto quello che dici Boss, tranne la prima parte sul cuore.
    Il mio cuore, che di anni ne ha parecchi, e non solo di tifo purtroppo, non è cambiato nulla in tanti anni. Se possibile amo il Milan molto più di quando ero giovane e gli ultimi anni hanno avuto il solo effetto di farlo “sanguinare”, ma non certo di raffreddarlo.
    Per questo non capisco chi tende ad affievolire il tifo con la mancanza di successi o addirittura chi ha tifato contro.
    I singoli che mi hanno fatto tremare il cuore si contano sulla punta delle dita e sono alla fine sempre loro: Rivera, Baresi, Maldini. Anche se devo inserirci un certo Marco Van Basten. La sera del 25 novembre 1992 ero a San Siro e quel ricordo mi emoziona anche oggi.

  15. Intanto sentiti complimenti a Ventura che va in Spagna a giocarsela con un centrocampo a due e con Spinazzola che ha giocato sin qui minuti zero dopo che lo stesso Ventura ha rotto le balle per fare iniziare prima la serie A in maniera di rodare i giocatori

  16. il calcio di oggi pullula di allenatori idioti che vogliono giocare come il barca o la spagna,facendo fare alle proprie squadre e ai propri giocatori colossali figure di merda e partite inguardabili.

    purtroppo uno di questi ce l’abbiamo in panchina noi.

    sia maledetto guardiola.

  17. Ho la sensazione che il problema vada molto al di là dell’allenatore,
    siamo inferiori come modo di intendere il calcio,
    un patrimonio culturale che ci apparteneva (Liedholm, Sacchi ma anche Ancelotti)
    è stato dissolto.

    Siamo come la Juventus che al tempo ripose con l’ingaggio di Maifredi al Milan di Sacchi.

    Mentre gli altri si muovono senza palla, giocano a due tocchi, difendono e attaccano con 10 giocatori.
    Noi siamo appesi al numero di Belotti o di Insigne.

  18. ma magari fossimo appesi al numero di belotti o insigne

    no no,noi vogliamo eludere il pressing avversario facendo uscire palla al piede….SPINAZZOLA

    MA RINVIALA LUNGA PORCO @@@

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