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La pausa per le nazionali che ha visto l’Italia mancare la qualificazione mondiale per la prima volta dal 1958 riconsegna al Milan dei giocatori, almeno tra gli azzurri o i papabili tali, probabilmente giù di morale e sperabilmente in cerca di rivincita.

Bonucci, per esempio, che aveva ben figurato contro il Sassuolo, sarà al centro della difesa nonostante il setto nasale rotto contro la Svezia, accompagnato da Musacchio e da Romagnoli, mentre Donnarumma difenderà i pali come al solito.

C’è chi non ha fatto parte dell’ultima spedizione di Ventura, come Bonaventura, che ritorna in campo coi rossoneri sulla sinistra nella trasferta di Napoli, o come Montolivo, che conferma il suo posto a centrocampo al posto di Biglia. In avanti, il Milan verosimilmente schiererà il solito duo composto da Suso (più dietro) e Kalinic (più avanti).

E’ un incontro in cui, onestamente, partiamo sfavoriti. Penso che la panchina di Montella possa non avere problemi con una sconfitta che non sia umiliante, visto anche il calendario relativamente agevole che ci aspetta per il resto dell’autunno e fino a inverno inoltrato. Spero, però che il carattere e il gioco ci portino almeno un punto.

Gli avversari – Del Napoli si parla molto (giustamente) sulla stampa e in tv, e i risultati in campionato finora premiano la squadra di Sarri, che si trova in testa – anche se il pareggio di Verona col Chievo della scorsa giornata è il tipico risultato che, col senno di poi, ti fa perdere lo scudetto (infatti credo che la Juventus sia ancora nettamente la favorita). Il Napoli gioca bene, ha un ottimo trio d’attacco e un buon undici in generale, ma una panchina un poco corta (sebbene, in prospettiva, vista la probabile eliminazione dalla Champions League, questo difetto potrebbe rivelarsi meno grave del previsto). Sa che un passo falso oggi potrebbe costare la vetta della classifica, ma non è detto che la Juve faccia bottino pieno a Marassi contro la Sampdoria, così come che l’Inter lo faccia in casa con l’Atalanta.

Le altre – Come detto, la Juventus affronta a Genova i blucerchiati in una sfida dal risultato assolutamente non scontato, perché i giocatori allenati da Giampaolo sono una brutta gatta da pelare, come mostra la posizione in classifica, 4 punti sopra di noi con una partita in meno (e vedendo questo dato, forse ci conviene gufare i bianconeri con moderazione sto giro, ma so che è difficile per tutti noi). RomaLazio è un derby, ma anche una partita che toglierà punti ad almeno una delle squadre in lotta per il quarto posto – e sì, se vogliamo scalare la classifica, bisogna anche iniziare a considerare che quelle davanti devono iniziare a rallentare.

Da seguireRoma-Lazio.

Da evitareBenevento-Sassuolo. Questa è una partita in cui i campani, a mio avviso, possono puntare a fare il primo punto del loro torneo.

IL PROGRAMMA DELLA 13a GIORNATA

Sabato 18 novembre 2017
– ore 18:00: Roma-Lazio
– ore 20:45: Napoli-Milan

Domenica 19 novembre 2017
– ore 12:30: Crotone-Genoa
– ore 15:00: Benevento-Sassuolo
– ore 15:00: Sampdoria-Juventus
– ore 15:00: SPAL-Fiorentina
– ore 15:00: Torino-Chievo
– ore 15:00: Udinese-Cagliari
– ore 20:45: Inter-Atalanta

Lunedì 20 novembre 2017
– ore 20:45: Verona-Bologna

12 commenti su “Serie A 2017/2018 – 13a giornata

  1. La Roma ha vinto il derby? Ci sa fare quel miope di Di Francesco, anche se resta un piangina assurdo e un ex Sassuolo.

    Speriamo in bene, stasera. Il Napoli dovrebbe usare una maglia nuova dove, oltre agli sponsor, si vede anche il logo della squadra. E’ orribile, spero gli porti male. :tie: :tie: :tie: :tie: :tie:

  2. Sempre forza Napule quest’anno, visti i competitor (o ancor meglio forza Roma, ma credo più nel Napule). Però anche con una sconfitta stasera sarebbero sempre in piena corsa, per cui…

  3. Partita giocata bene, finora. Il gol convalidato a me non pareva poi così regolare, ma ormai è andata. Aggiungiamo al conto.
    Hamsik ha colpito volontariamente Kessie, altro che balle.
    Bonaventura e Borini male, Montolivo forse il migliore.

  4. Partita giocata nelle nostre possibilità, ma quello che è assolutamente preoccupante è la mancanza assoluta di creare il minimo pericolo in avanti.
    Hamsik anche a me è parso che si sia vendicato di un calcione di Kessie pochi minuti prima.
    Il gol era buonissimo. Sky con le righe disegnate l’ha evidenziato molto bene. Tenuto in gioco da Romagnoli.

  5. Borini a fare il terzino; Bonaventura non salta manco una sedia ormai.

    Datemi un quarto dello stipendio di Montella e ve li alleno io con gli stessi risultati: mercato o non mercato, dopo due anni siamo inchiodati a “palla a Suso che rientra e tira”.

  6. montella ci ha seppelliti.

    donnarumma ha giocato più palloni di kalinic.

    l’unica roba che ha portato sto idiota, fare del portiere il playmaker della squadra.

    bravo mona!

  7. @Ghost

    A caldo la mia sensazione è che gli altri trotterellino mentre noi corriamo, ma quando decidono di farci male in un modo o nell’altro ci riescono.
    Mai pericolosi in avanti.
    Non so io sono meno fiducioso di alte volte.
    Vero che non ci hanno seppellito, ma qualcuno ha avuto la sensazione di poter passare in vantaggio o pareggiare?
    Io onestamente no…

  8. Abbiamo giocato contro una squadra che è rodata da qualche anno, lotta per il titolo da qualche anno e ha il miglior gioco finora visto quest’anno. Per me.

    Nemmeno il Napoli ci ha assediato, anzi penso che l’atteggiamento aggressivo fino alla fine sia un merito.
    Manco io pensavo di sfangarla ma la maggior parte pensava ad un tracollo. Cosa che non è avvenuta.

  9. Non c’è stato un tracollo, ma se non tiri mai in porta neanche per sbaglio non puoi essere soddisfatto. Secondo me ha ragione Fede: non ho mai avuto la sensazione che potessimo passare in vantaggio. Ho invece sempre più la sensazione che la colpa sia del gioco voluto da Montella e dalle sue scelte di formazione.

  10. Ma si non ci hanno seppelliti è vero, non ho visto le percentuali ma possesso palla vista la partita ad occhio credo addirittura in nostro favore, ma un possesso palla sterile troppo lento nella fase di rilancio quando rubiamo pallla, prima di arrivare in prossimità della loro area sono orma stracoperti, loro anche se questa sera non hanno fatto niente di trascendentale quando rubano palla cercano subito il rilancio dell’azione in profondità con velocità, noi un titic e titoc lento… così mi ricorda il Milan di Lidholm della stella con la “ragnatele a centrocampo “ ma da allora il calcio è cambiato…

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