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Non me la sento di minimizzare quanto è accaduto domenica scorsa. Il gol di Brignoli ha scatenato nei cacciaviti una rabbia più che giustificata: un portiere segna soltanto in casi rarissimi, e sempre nel momento in cui la sua squadra è alla disperazione. Segna quando la sua squadra ha, per intenderci, le stesse probabilità di pareggiare la gara che ho io di uscire a cena con Miriam Leone. Nella storia ci sono riusciti in pochissimi a segnare su azione; personalmente ricordo soltanto Rampulla, Taibi e, appunto, Brignoli. Occorre molto coraggio da parte del protagonista per ottenere un successo del genere, molto coraggio e una certa svagatezza da parte dei difensori avversari. E, soprattutto, un fondoschiena da elefante.

Ma un conto è la rabbia, un altro è il tafazzismo. Trovo fuori luogo definire la gara col Benevento come la più grande umiliazione della nostra storia. C’è gente che si sta vergognando, che asserisce di non avere mai patito una delusione sportiva di queste proporzioni. Dico io: o questa gente soffre di esagerato senso del pudore oppure è pericolosamente soggetta a forti depressioni, nei quali casi suggerirei il ricorso al parere di un bravo psicologo. Oppure è anagraficamente giovanissima, e qui non resta altro da fare che attendere il naturale trascorrere degli anni. Non voglio infierire sui più vecchi, ma temo che spesso essi abbiano la memoria un po’ corta: la Cavese, il Waregem di Mutombo, l’Ascoli di Barbuti, il Rosenborg di Stiansen, l’1-6 in casa con la Juve, La Coruña, Istanbul, la fatal Verona prima e seconda edizione. Quella di domenica è stata una giornata nera, ma niente di più. Se si tratta degli sfottò avversari, capisco benissimo che, al di là del legittimo dispiacere per l’episodio in sé, a caldo possano fare imbestialire, ma a freddo occorre farsene una ragione e accettarli. Anzi, andrei oltre l’accettazione, suggerirei addirittura l’apprezzamento. Odio le ipocrisie, a me un gobbo o un prescritto che si dichiarasse dispiaciuto per noi in questo momento, farebbe soltanto incazzare, come mi fanno incazzare i gobbi che si offendono per i nostri festeggiamenti dopo i loro continui rovesci europei. Non esiste che i tifosi miei avversari si dichiarino solidali, esigo che mi prendano per i fondelli, e che lo facciano selvaggiamente. A sangue. Lo 0 a 6 dell’Inter, il loro 5 maggio, come ho detto prima le varie finali europee perse dai gobbi, stanno lì a ricordarci che la ruota prima o poi potrebbe girare e che, in tempi ragionevolmente brevi, potrebbe arrivare il nostro turno. Quando accadrà, se accadrà, renderemo loro pan per focaccia. E’ il tifo, baby.

Ho fatto non a caso un certo uso del condizionale. Potrebbe, ho scritto. L’ho fatto perché nulla è garantito nello sport. Il Nottingham Forest, che negli anni ’70 vinse due Champions consecutive, da allora è uscito dal giro che conta e attualmente milita in seconda divisione inglese. Il Liverpool, fra le grandi d’Europa, da anni non vince una mazza e chissà quando (e se) vincerà di nuovo. Queste precisazioni sono doverose, non si tratta di pessimismo, bensì di realismo. Ma qualsiasi cosa ci riservi il futuro, il concetto di base rimane: non facciamoci abbattere da una stagione oggettivamente storta sotto molti aspetti, da un gol di culo di un portiere e dai normali e più che legittimi sfottò avversari. Stringiamoci piuttosto intorno alla società, che lo merita per il sovrumano sforzo estivo di cui molti di noi sembrano essersi dimenticati come per magia; stringiamoci intorno all’allenatore, che lo merita solo per il fatto di chiamarsi Rino Gattuso; stringiamoci intorno ai giocatori, che non so se lo meritino, ma so che ne hanno certamente bisogno. Insomma, facciamola finita di blaterare di disastro epocale. Magari questa stagione è andata a puttane (ne ha tutta l’aria), ma sapevamo che poteva accadere cambiando tanto, o almeno lo sapeva chi di calcio un minimo ne mastica. Mi stupisce tutto questo cadere dal pero, francamente. Mi stupisce assai meno invece il silenzio mediatico circa il rifinanziamento del debito dell’Inter rispetto all’interesse morboso per il nostro. Ma questa è un’altra storia. La solita.

28 commenti su “Esagerazioni cacciaviti

  1. Analisi che condivido. Le umiliazioni epocali sono ben altra cosa.

    Rino sta facendo l’unica cosa che, oggettivamente, ha un senso: chiede di avere il supporto dei tifosi perché in questo momento non si può fare altro. .

    Il Milan Società ha le sue belle gatte da pelare, che vanno dalle questioni economico finanziarie della proprietà all’Uefa che deve approvare o meno il piano presentato, al malcontento per le operazioni di mercato che si stanno rivelando al di sotto delle aspettative.

    Il Milan squadra è da mesi che sta zoppicando, incespicando e cadendo. Le ragioni sono molteplici e si intersecano con quelle della Società, ma ciò non toglie che si debba porre rimedio a questa situazione con le stesse caratteristiche e metodologie della scorsa stagione: impegno, umiltà e lavoro. Se poi una botta di culo dovesse anche arrivare, beh, credo che un minimo di credito l’abbiamo.
    E’ un ripetersi, purtroppo, di situazioni appena vissute e non ancora digerite ma che potrebbero solo peggiorare nel caso di abbandono anche da parte dei tifosi.
    Qualche cialtrone non aspettava altro che spalare merda all’occasione buona, come menzionato in un commento nel precedente post. Clitoridine inconsolabili.

  2. Condivido tutto Mr. Marcovan, anche se leggere certe cose ha ravvivato il dolore:
    i 6 peri a S. Siro con la Juve: con Baresi, Maldini e Vierchowod in difesa… quello è un esempio di un disastro autentico

    Mi stupisce assai meno invece il silenzio mediatico circa il rifinanziamento del debito dell’Inter

    Io non mi stupisco.
    I giornali sportivi italiani sono fuori dalla realtà: qui e qui una notizia di Ottobre, ma è ovviamente inutile che la cerchiate sulla gazzetta, ci vuole la buona volontà di un tifoso che conosca il cinese.
    Il governo cinese sa cos’è il Milan e sa cosa farne.

  3. Per me il top sono state le 6 pere prese dalla juve nel 97 e la finale di Istanbul. cataclismi.
    Quello col Benevento è uno scivolone che non cambia nulla di ciò che siamo.
    Una vittoria contro l’ultima in classifica a zero punti di certo non avrebbe migliorato il giudizio del nostro campionato fino ad adesso.
    Dal punto di vista sportivo siamo indifendibili, ma dal punto di vista societario sì, mi piacerebbe una comunicazione un pò più incisiva da parte dei nostri dirigenti, diciamo anche un pò sopra le righe. Fassone è stato fantastico ad inizio campionato quando ha risposto per le rime a pallotta e ai vari addetti ai lavori che ci guardavano troppo in casa senza pensare ai cazzi loro.
    Mi piacerebbe che riprendendesse quel filone lì, i giornalisti mi hanno veramente scassato il cazzo. non se ne può più.

  4. Come può un vecchio cuore rossonero come me non condividere in toto.

    Il mio curriculum di tifoso che parte dalla fine degli anni 60 è ricchissimo di trionfi, ma anche di clamorose umiliazioni.

    Certo pensare che sono 10 anni che non vinciamo la Champions fa male, ma io ci sono stato anche 20 (1969 – 1989), fa più male sicuramente non avere una squadra che almeno ci ritorni.
    Sembrava l’anno della rinascita, non è stato così, ma credo che in ogni caso le basi sono state tracciate. Continuo a pensare che con un 2/3 ritocchi importanti (+ un allenatore alla Conte per capirci) il prossimo anno non possiamo che risalire.

    Domenica pensiamo che abbiamo assistito ad un fatto eccezionale e che abbiamo fatta felice una città entrando nella “loro” storia. Ormai è successo, stare ancora a rimuginarci sopra non porta da nessuna parte.

    Testa sotto e pedalare, ma da domenica sul serio!!!!

  5. Le ho vissute tutte le vicissitudini brutte e pure drammatiche del nostro Milan e pensare di riviverle adesso in età avanzata non è una bella prospettiva. Ecco perchè qui, tra di noi, sono forse il più incazzato.
    Il mio problema è che ho vissuto con angoscia e incazzature gli ultimi 4-5 campionati della gestione precedente nella speranza che tutto finisse con il passaggio ad una nuova proprietà assetata di successi e disposta a grossi investimenti. Ora invece mi ritrovo con una nuova proprietà, che, giornali o non giornali, non sappiamo comunque bene chi sia e cosa sia e con 230 mnl investiti forse non tutti bene (c’è dell’eufemismo).
    Non voglio essere pessimista (non sono neppure depresso Marcovan, e comunque un po di analisi farebbe bene a tutti), ma se andiamo a vedere il curriculum di Fassone e Mirabelli ci accorgiamo che il primo nelle varie società dove ha lavorato si è occupato soprattutto area commerciale, marketing e vendite, o mercati esteri (probabilmente si è fatto conoscere per questo in Cina), e il secondo ha fatto l’osservatore nell’Inter, ma per il resto ha lavorato in serie D e lega pro (esperienza in serie A e in campo internazionale?). Sono cattivo? Forse si, ma penso anche, è l’ho anche scritto ieri, che chi ha investito 230 mln per questi risultati ne chiederà conto in qualche maniera a chi li ha spesi (ed è giusto).
    Quando abbiamo fatto il “rimettiamoci la faccia” avevo messo il Milan quarto, ma era un periodo ancora di molta euforia. Pensavo che non sarebbero state tutte rose e fiori, ma sinceramente non così.
    Il problema grosso è che non è solo una stagione buttata, ma sappiamo tutti, perchè l’ha detto anche Fassone, senza Champions uno o due “top player” a fine anno se ne devono andare. Non è che ne abbiamo tanti… e poi speriamo nella benevolenza dell’UEFA.
    Che questa sia sicuramente dal punto di vista societario una fase transitoria come lo è stato per i cugini con Thohir penso, spero, sia molto probabile, ma in ogni caso questo è un limbo che fa male e tanto. Però da adesso in poi non mi faro più nessun tipo di illusione. Meglio volare a terra… qualunque piccolo saltello sarà un piccolo volo.

  6. Condivido in pieno il post e sono con chi difende la società.
    Lungi da me l’idea di polemizzare ma noto tra i milanisti una sorta di pessimismo cosmico che non comprendo da dove tragga origine.
    Veniamo da 10 (dieci) anni di gestione pessima e sciagurata, senza prospettive o margini di miglioramento, e ci mettiamo a contestare chi ha rifondato la squadra (perché di quello si tratta) e ha segnato una netta separazione con il recente passato che era divenuto ormai insostenibile???
    Sinceramente non comprendo.
    Possiamo discutere di tutto ma come giustamente ha rilevato qualcuno, se compro 11 giocatori nuovi – raga, una squadra intera, mica cazzi – può succedere che qualcuno sia toppato.
    Dopo di che A FINE ANNO trarremo le conclusioni del caso ma sino ad allora la logica ed il buon senso dicono di fare quadrato attorno ad una realtà nuova che ha bisogno di tutto l’appoggio ed il sostegno possibile da parte dei tifosi.
    Una critica costruttiva è lecita, ma aver da ridire su chi ha interrotto (o almeno sta provando ad interrompere) un lento decadimento che durava ormai da anni, mi sembra francamente eccessivo.
    Sembra quasi che, come dicono al sud, come la fai la sbagli…

  7. Quoto tutto.
    Il campionato è andato ma c’è ancora un’EL da giocare e anche in coppa italia, se dovessimo superare il Verona, potremmo prenderci una piccola soddisfazione 😉

  8. Fede, sul pessimismo cosmico hai ragione, ma è una parte di noi milanisti, soprattutto quelli più anziani come me, che di travagli, come ha scritto Marcovan, ne abbiamo passati tanti e dolorosi.
    L’attaccamento alla squadra non deve mai mancare, ma è anche un dovere riconoscere i meriti e i demeriti della società. Lo si è fatto senza sconti con la società precedente, lo si deve fare anche per l’attuale.
    Qui per adesso il “merito” più grande lo ha la proprietà cinese che ci ha rilevato a cifre da capogiro e ha investito una somma più che importante. I dirigenti vanno invece valutati e poi giudicati. Non si può a prescindere dire che Fassone e Mirabelli sono bravi e fanno bene solo perchè ci siamo tolti dai coglioni (finalmente) il condor e il suo Giannino.
    L’altro giorno Ec faceva giustamente rilevare come non fosse spiegabile l’allontanamento del preparatore da parte di Montella, senza avere qualcun altro che lo rimpiazzasse. E adesso arriva Gattuso e comincia di botto a dover fare quasi una nuova preparazione perchè questi hanno lavorato poco e, forse, male. Questo denota, se permetti, una certa superficialità e inadeguatezza che non si accostano a progetti importanti.
    Poi sicuramente il mio è solo pessimismo e verrò smentito nei prossimi mesi, ma queste considerazioni vanno comunque fatte.

  9. Certo che vanno fatte tutte le considerazioni del caso, ci mancherebbe!

    Ma c’era una pazienza e un’indulgenza incredibile nei confronti di Silvio e del Condor, anche dinanzi a evidentissime sciocchezze, sebbene fosse già da qualche tempo che la situazione stava precipitando (non per niente la maggior parte di noi identifica ancora oggi soltanto nell’ultimo quinquennio la parte schifosa dell’era berlusconiana, mentre una tifoseria più obbiettiva la dilaterebbe di almeno un altro lustro). Questa dirigenza è in sella da pochi mesi, si è fatta un culo così per rinforzare la rosa, osservando, valutando, concludendo affari talvolta complicati e, come nel caso di Bonucci, strepitosi (i risultati non lo hanno aiutato, ma il calciatore era considerato un top player da chiunque all’atto dell’acquisto, e la stessa Juve non ha preso benissimo la perdita vista la campagna mediatica montata contro di lui).

    Verso questa dirigenza c’è un eccesso di severità, e un’impazienza incomprensibile. E’ palese. Ora, capisco le vedove di Galliani e Silvio, per le quali Forza Italia e il Milan erano una cosa unica: quelle non hanno mai tifato veramente Milan, e sono disoneste intellettualmente; ma dai tifosi del Milan in quanto squadra di calcio, pretendo più equilibrio. Per esempio: non si può imputare alla società lo sbaglio di preparazione e la confusione fatta con l’allontanamento del preparatore, quel tipo faceva parte dello staff di Montella da una vita ed è stato lui ad allontanarlo; se c’è un colpevole in questa faccenda, quello è Vincenzo.

  10. No Boss,non sono assolutamente d’accordo.
    Se il tuo allenatore vuole allontanare un mebro del suo staff ha il sacrosanto diritto di farlo, ma PRIMA deve indivuduare e far assumere un sostituto, soprattutto se si parla di un ruolo fondamentale.
    Il Direttore Sportivo per definizione oltre al mercato si occupa di dirigere e amministrare tutto lo staff tecnico, aveva il dovere di tutelare in primis la rosa, doveva imporre a Montella o di tenere il preparatore fino a quando avesse torvato un sostituto o imporre lui un sostituto, ma subito. Il risultato di questa gestione assolutamente superficiale ora sul piano atletico si sta ripartendo da quasi zero e non si fa fatica a notarlo durante le partite.
    Per me questo è ben più grave che l’errore sull’acquisto di un giocatore, perchè il giocatore lo si può “azzeccare ” o no, ma dubito che alla Juve la dirigenza avrebbe gestito così l’affaire preparatore. Capacità dirigenziale di Mirabelli ZERO . ZERO.

    E poi boss,sull’impazienza. L’impazienza è data dalle aspettative, se allenatore , AD e Direttore sportivo mettono i video su FB tipo fanfara per celebrare il mercato faraonico, se dichiarano apertamente obiettivo Champion’s, come si può pretendere che i tifosi siano pazienti quando a fine Novembre gli obiettivi sono già sfumati?? O obiettivo Champion’s non l’ho mica detto io eh, lo hanno dichiarato loro, ripetutamente e facciamoci a capire…obiettivo champions non significa solo quarto posto, ma anche terzo eh!!
    Se avessero caricato un pò meno la molla ai tifosi, probabilmente le reazioni sarebbero state diverse. Sicuramente le mie.

  11. Ec, si fa per parlare ovviamente.
    Però scusa, SULLA CARTA A FINE AGOSTO, le dichiarazioni della società non erano plausibili?
    Ho sentito gente parlare di scudetto e non addetti ai lavori, ma tifosi come noi.
    Senza contare che hanno detto chiaramente che i risultati sono sotto le aspettative e hanno esonerato il mister.
    Di più cosa dovevano fare?
    Mirabelli ha detto chiaramente che il Milan non deve partecipare, ma vincere.
    Sinceramente a persone che hanno ereditato la situazione precedente – perché è bene ricordare dove eravamo per trovare una spiegazione alla situazione attuale – non mi sento di chiedere molto di più.
    Gli concederei almeno un anno completo di gestione per tirare le somme.
    La questione preparatore è stata gestita male principalmente dal Mister, ma sono sicuro che qualcuno ha fatto notare che la benzina era poca / stava finendo, ma imporre un preparatore atletico senza che sia il Mister a sceglierlo (visto che devono collaborare) mi sembra un po’ fuori dalle mansioni.
    Non so.
    Sono sicuro che il pessimismo è figlio dei risultati e del non gioco visto, considerando che tutti, nessuno escluso, ci aspettavamo di più, ma credo anche che con la nuova dirigenza si possa pensare di far meglio, mentre nello stato in cui eravamo si poteva solo staccare la spina…

  12. FEDE,
    io posso parlare per me e non per gl’altri tifosi.
    non so se erano plausibili, io faccio il tifoso, non l’AD, nè il DS, nè l’allenatore.
    Io da tifoso di quelle dichiarazioni ero ben felice e le ho prese per buone.
    Ora, il dubbio che quelle dichiarazioni siano state avventate ce l’ho. Il dubbio che la campagna acquisti sia stata sovrastimata ce l’ho. Il dubbio che il Ds non sia il top ce l’ho.
    e ce l’ho perchè sono i risultati a parlare. NOn è che mi sveglio la mattina e decido che Mirabelli mi sta sul cazzo.

    Sulla storia del preparatore li mi dispiace sono intransigente. Un direttore sportivo serio a Montella lo appendeva per le palle se si permetteva di creare un problema senza già avere prima la soluzione.

  13. Ora, il dubbio che quelle dichiarazioni siano state avventate ce l’ho. Il dubbio che la campagna acquisti sia stata sovrastimata ce l’ho. Il dubbio che il Ds non sia il top ce l’ho.

    EC, per carità, non dico tu sia un pazzo visionario.
    Dico solo che le aspettative, a inizio stagione, ci potevano stare.
    Poi ci si confronta con il campo e credo che i dirigenti per primi abbiano ridimensionato la situazione.
    Non siamo di fronte a gente che ci dice “siamo numericamente competitivi” o “siamo a posto così”.
    Dico che è un po’ presto attribuire colpe che, ad oggi, sono opinabili.
    Eccezion fatta per il preparatore su cui posso concordare con te.
    Io sinceramente penso che questa rosa, in mano ad un mister con le palle, possa, anzi debba, rendere più di così.
    Fino allo scorso anno non potevamo prendercela con chi sedeva in panchina, quest’anno sì.
    Poi che anche i dirigenti facciano errori o siano criticabili è pacifico, ma rifondare il Milan, non la Pro Patria (con tutti il rispetto), credo sia complesso e passibile di errori o sviste.
    Costruire dalle macerie è più difficile che su tabula rasa o avendo già un’intelaiatura.

  14. Ok.
    Sembra che il voluntary agreement sia stato bocciato. Lo dice la Gazzetta.
    Si saprà ufficialmente domani.

    Se è vero sarà un brutto colpo di immagine a cui si può rispondere solo con i risultati sul campo e forse perderemo Donnarumma.
    Se non è vero sarà un colpo ancora più brutto secondo me, ma non per il Milan.

  15. Purtroppo PJ credo che la notizia sia vera perchè la riportano tutti i giornali.
    Il colpo è duro e non è solo d’immagine. E’ comunque una verifica oggettiva esterna che non si è lavorato del tutto bene.
    Forse si è giocato al rischio puntando almeno sui risultati e quindi sul consolidamento del brand. Questi non sono venuti e le cose si stanno complicando oltremisura

  16. Forse si è giocato al rischio puntando almeno sui risultati e quindi sul consolidamento del brand

    prima che ci sia una ventata di sconforto generale vorrei precisare che:

    1. Inter e Roma non hanno ottenuto il VA neppure loro. Se la UEFA lo concedeva al Milan doveva avere motivazioni d’acciaio, altrimenti sarebbe stata tacciata di favoritismi (immaginatevi i piangina). Probabilmente non hanno voluto correre il rischio. La dirigenza aveva il dovere di provarci comunque.

    2. L’ultima vasta campagna acquisti non è stata effettuata perché c’era un pirla cinese in vena di spendere ma in previsione di un blocco del mercato del prossimo anno (conseguenza del mancato VA).

    3. I giornali schierati hanno già cominciato a bombardare (dimenticando il punto 1). Cerchiamo di non farci terrorizzare troppo.

    4. Io mi concentrerò solo sul ‘campo’. Se facciamo bene, e io ci credo ancora, il resto verrà da se.

  17. Mettiamo l’elmetto, tonnellate di merda pioveranno a breve.
    Già immagino quella z della D’amico al prossimo dopopartita…..

  18. Già immagino quella z della D’amico

    z sta per zelante vero? :rotfl:

    Momentaccio.

  19. In effetti anche Fassone ha detto che è meravigliato per questo “funerale” giornalistico. La commissione si riunirà domani per decidere ma già si sa cosa hanno deciso. Meraviglioso.
    Poi sarà come dicono, ma a questo punto bisognerà che si vada a cercare questa “gola profonda” e non necessariamente su Youporn.

    La D’Amico, come Massimo Mauro del resto, stanno aspettando il momento giusto con la bottiglia in mano.

  20. Stessa porta in faccia sbattuta a Roma e Inter. Ma solo per il Milan è fallimento del progetto. Odio fare sempre quello che ricorda a tutti, ma mi ci vedo costretto: le difficoltà di questa dirigenza, dipendono quasi interamente da situazioni pregresse.

    Ci sarà un piano B, suppongo. Dovremo vendere qualcuno? Donnarumma? E che sarà mai, l’avremmo perso in ogni caso.

    Non facciamoci influenzare dal catastrofismo mediatico e pensiamo al campo. Poiché se miglioriamo lì, tutto cambia.

  21. Stessa porta in faccia sbattuta a Roma e Inter

    dalle dichiarazioni che si leggono sembra una decisione presa per principio.
    Sarebbe stato il primo VA e non lo si voleva concedere al Milan.
    Fassone sembra aver dichiarato “se ce lo dicevano prima ci risparmiavamo mesi di fatica”.

    Motivo di più per fare quadrato.
    Non mi sorprenderei di un colpetto di mercato come conseguenza.

    Con i soldi di Donnarumma ci prendiamo Auba

  22. Donnarumma sembra abbia già un accordo col Real, notizia che ho letto la settimana scorsa.
    e la vendita sarà come da accordo con il Milan a 40 milioni se non raggiungiamo le coppe, 70 se le raggiungiamo. Così ho letto.
    comunque non dimentico il casino che ha combinato a luglio insieme a quel maiale del suo tutore, per me se dobbiamo rinunciare a qualcuno, meglio lui di altri. e poi abbiamo plizzari, che alla ternana che al netto degl’infortuni sta giocando titolare. a 17 anni.

    mi auguro che Fassone, in merito al SA tiri in ballo Inter e Roma ad ogni intervista. tanto per far capire a chi non vuol capire.
    dal punto di vista societario sono fiducioso, nonostante tutto. Fa parte di un processo di cambiamento. sarebbe stato troppo bello non avere problemi di sorta.

  23. E comunque, arriva questa nota direttamente dall’UEFA

    il che non sta a significare che accetteranno il VA, ma soltanto che nulla è deciso e che di conseguenza i giornali su di noi inventano. “Infondate” è un termine abbastanza chiaro, direi…

  24. “Infondate” è un termine abbastanza chiaro, direi…

    è dal primo momento che è uscita la notizia che sento una vocina che mi dice che la gazza ha pestato una m.

    Ma sarà la “teresina” come si dice dalle mie parti.

  25. Il comunicato UEFA purtroppo sa tanto di atto dovuto per formalizzare quello che sarà ufficiale solo la prossima settimana.
    Non credo che certe notizie arrivino su tutti i quotidiani per niente. Di “gole profonde” sono piene le nostre Procure, figurarsi una commissione UEFA. E comunque escono sempre per soddisfare certi malsani appetiti: oggi il fallimento del Milan cinese attrae più degli involtini primavera.

  26. ma guarda, Giustiziere, a mio parere il comunicato UEFA mi pare sacrosanto. Soprattutto nel momento in cui la riunione per prendere una decisione non è c’è stata ancora.

    So che le “gole profonde” ci sono dappertutto, mica solo nelle Procure, ciò non toglie che è abbastanza evidente il fatto che nei confronti del Milan c’è una sorta di gara a chi la scrive più grossa. Il circo mediatico si sta divertendo a sparare sulla Croce Rossa, perchè oggi siamo in crisi di risultati sportivi e, come spesso mi capita di pensare, sono convinto che diamo fastidio. Molto fastidio.

    Tutto avrà una fine, però. E allora bisognerà fare uso della memoria, ricordare chi, come e perché ha avuto certi comportamenti o speso parole, scritte o verbali, solo per destabilizzare.

  27. è abbastanza evidente il fatto che nei confronti del Milan c’è una sorta di gara a chi la scrive più grossa.

    E’ per questo che ho parlato di malsani appetiti.

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