24 4 minuti 6 anni

Fra le numerose memorabili sequenze del film Matrix c’è quella in cui Morpheus, porgendo a Neo due pillole di colore diverso, lo pone di fronte a due alternative: pillola rossa per  restare nel paese delle meraviglie e scoprire quanto è profonda la tana del Bianconiglio, pillola azzurra per  svegliarsi l’indomani continuando a credere a ciò che fa più comodo. Scomoda verità o rassicurante finzione? Neo scelse la prima, e fece bene, altrimenti il film sarebbe finito lì e avremmo assediato il botteghino per il rimborso del biglietto. Ma fece bene anche perché lanciò un messaggio positivo e condivisibile, cioè che vivere in una realtà fittizia non è mai la scelta migliore.

Personalmente continuo a domandarmi come mai nel mondo del calcio ci sia attualmente un sacco di gente che ancora preferisce la pillola azzurra. Davvero, ne sono stupefatto. Quando venni a conoscenza del progetto VAR ne fui entusiasta. Pensai che la sua realizzazione potesse essere un toccasana per il mondo del calcio, qualcosa che avrebbe giovato alla cultura sportiva e a una maggior attenzione agli aspetti essenziali di questo gioco meraviglioso. Non ne potevo più di interminabili moviole televisive e accesi dibattiti, spesso e volentieri di un becerume raccapricciante, fra professionisti della polemica; tutta roba che, ripeto, toglieva spazio al bello del gioco e ai suoi veri protagonisti. Il VAR, dal mio punto di vista, era  la pillola rossa, l’antidoto a tutti i veleni settimanali, il mezzo che avrebbe permesso agli arbitri di svolgere serenamente e con più efficacia il loro lavoro. Pensavo che questa novità sarebbe stata accolta da tutti con estremo entusiasmo, non individuando  nessuno che potesse avere  interesse a opporvisi. Ma mi illudevo.

Il VAR nel girone d’andata è stato utilizzato una cinquantina di volte, in questa prima metà del girone di ritorno soltanto una decina. A un certo punto una strana, improvvisa riluttanza nell’uso del mezzo si è impadronita degli staff arbitrali, insomma. Chissà perché.

L’esperimento era partito troppo bene: furono corretti diversi errori durante le partite, in tempi ragionevolmente brevi;  a me, quei pochi minuti d’attesa, non diedero alcun fastidio, anzi, la consapevolezza che alla fine sarebbe stata presa una decisione corrispondente a ciò che era effettivamente accaduto, tranquillizzava, pur mettendo in conto che a rimetterci sarebbe potuta essere anche la mia squadra. La pillola rossa a me andava più che bene, con tutti i suoi eventuali effetti collaterali. Ma qualcuno cominciò ben presto a remare contro: qualche opinionista lamentando la perdita di fascino del gioco, qualche arbitro interpretando le immagini a cazzo, qualche squadra blasonata — una in particolare diciamo, non direttamente ma tramite amici e amici degli amici — esprimendo pubblicamente a più riprese il proprio scetticismo. C’è stato chi ha spinto molto affinché tornassimo a ingoiare la pillola azzurra, in sostanza.

Tutto è migliorabile, evidentemente, occorrono certamente molte modifiche al regolamento per l’utilizzo di questo supporto tecnologico, ma anche così, checché ne dicano certuni, diverse potenziali ingiustizie quest’anno sono state evitate. Secondo me è necessario permettere un numero limitato di richieste anche alle squadre (una per tempo per ciascuna, magari) e l’introduzione del tempo effettivo. Ma al di là di queste modifiche, sulle quali ciascuno ha una propria opinione,  credo che tutti gli appassionati dovrebbero convergere su un punto fermo: pretendere la pillola rossa, senza se e senza ma.

24 commenti su “Pillola azzurra o pillola rossa?

  1. Condivido tutto al 200 x 100!

    Poi tanto gli spalatori di merda sono sempre e comunque in funzione. Riallacciandoci al discorso del potere mediatico di ieri.

  2. Il VAR è lo strumento tecnologico che si invocava da anni, quando quel trafficone di Blatter negava addirittura il sensore sul pallone per verificare se il pallone avesse superato interamente la linea di porta o meno.
    Per anni ci sono state accese discussioni, lotte di potere e totalitarismo a discapito però del calcio giocato, dove le regole e i valori sono pochi ma fondamentali. Purtroppo, per qualcuno, tra questi ci sono anche l’onestà e la lealtà che non tutti rispettano.

    Il VAR è un ottimo strumento a disposizione del calcio moderno, iper veloce ma anche iper simulatore. Ormai, giocatori da un metro e novanta volano nell’aria anche se toccati da una farfalla, lo sfiorare i capelli porta in conseguenza immediata le mani sul viso ed il regolare controllo del sanguinamento del volto, un contatto alla gamba provoca convulsioni e rotolamenti come un’amputazione a mente sana. Ecco, io amplierei l’uso eventualmente sanzionatorio del VAR anche per queste squallide manfrine, alle perdite di tempo scientifiche e concordo nell’introdurre pure il tempo effettivo come nel basket.

    Quelli che spalano merda sul VAR, oggi, sono i migliori rappresentanti della mancanza di quei valori.

  3. Personalmente continuo a domandarmi come mai nel mondo del calcio ci sia attualmente un sacco di gente che ancora preferisce la pillola azzurra. Davvero, ne sono stupefatto

    Caro Marcovan,
    la risposta si prova più avanti nel film… qui.
    La bugia è semplicemente più confortevole

  4. Il VAR è lo strumento tecnologico che si invocava da anni, quando quel trafficone di Blatter negava addirittura il sensore sul pallone per verificare se il pallone avesse superato interamente la linea di porta o meno.
    Per anni ci sono state accese discussioni, lotte di potere e totalitarismo a discapito però del calcio giocato, dove le regole e i valori sono pochi ma fondamentali. Purtroppo, per qualcuno, tra questi ci sono anche l’onestà e la lealtà che non tutti rispettano.

    Il VAR è un ottimo strumento a disposizione del calcio moderno, iper veloce ma anche iper simulatore. Ormai, giocatori da un metro e novanta volano nell’aria anche se toccati da una farfalla, lo sfiorare i capelli porta in conseguenza immediata le mani sul viso ed il regolare controllo del sanguinamento del volto, un contatto alla gamba provoca convulsioni e rotolamenti come un’amputazione a mente sana. Ecco, io amplierei l’uso eventualmente sanzionatorio del VAR anche per queste squallide manfrine, alle perdite di tempo scientifiche e concordo nell’introdurre pure il tempo effettivo come nel basket.

    Quelli che spalano merda sul VAR, oggi, sono i migliori rappresentanti della mancanza di quei fondamentali valori. Ma non è una sorpresa.

  5. Non ci sono indagati né ipotesi di reato, ma si potrebbe aprire una rogatoria in Cina che potrebbe portare all’iscrizione di un fascicolo.

    Condizionali come se piovesse. Insomma, il solito nulla assoluto, come da un anno a questa parte.

  6. In ogni caso l’ipotesi di reato dovrebbe riguardare la Fininvest, non la società A.C.Milan.
    E in caso di insolvenza da parte del cinese passeremmo nelle mani di Elliott che curerà i nostri interessi per non fare svalutare la società per poi cercare un nuovo acquirente.
    Quanto fumo… come le lamentele dei prescritti per i biglietti. Dopo la squisita gentilezza del rifiuto a spostare il derby cosa pretendono???

  7. Io una domanda me la faccio: ormai è assodato che mr. Le è un signor nessuno che paga il Milan più del suo reale valore e allora come si spiega che Fininvest cede a questo signore che viste le difficoltà per i pagamenti si poteva chiaramente intuire che era un signor nessuno???

  8. E per non raffreddare troppo l’ambiente, oggi si parla che Donnarumma possa partire, che c’è già un accordo tra la società e Raiola.

    Insomma stiamo sempre sul pezzo…

    A quando un articolo di un litigio tra Gattuso e Mirabelli per una questione di nduia?

  9. non ho mai creduto alle tesi complottiste del “siamo scomodi” o del “ci vogliono destabilizzare” ma l’insistenza di voci rimbalzate prontamente da tutti i media che poi però non hanno mai seguito qualche sospetto lo fa venire anche a me.

    Di rimando viene subito un pensiero: cui prodest?
    Le diretti concorrenti (che sono tante): le romane, l’inter e in prospettiva anche il napoli.
    Poi ovviamente la Juve, sempre loro, il cancro del calcio italiano.

    Consoliamoci con una cosa: prima o poi si rassegneranno

  10. Una domanda me la faccio anch’io: se vendo casa mi preoccupo di incassare il prezzo pattuito o di come l’acquirente intende poi pagare il mutuo? Giusto per capire, eh.

    Su Li ne hanno dette e scritte tante, non so se è un signor nessuno o un signor qualcuno ma finora la Società ha sempre dichiarato che non ha mai fatto mancare nulla.
    Personalmente ci vado cauto con l’abbracciare le sentenze, oltretutto intuendone la provenienza.

  11. Poi, tra l’altro, Mr. Lee finora ha sempre pagato tutto e puntualmente.
    Che abbia in corso, lui, un finanziamento personale è tutt’altra cosa.

    Da sbellicarsi leggere dell’apertura di un fascicolo contro nessuno e su nessuna causa…

    Da scompisciarsi leggere che i tifosi dei prescritti pretendano da noi un qualsivoglia indennizzo (che non spetta per legge) per un derby che “da regolamento” e sotto la spinta della loro dirigenza si deve giocare di mercoledì alle 18,30.

  12. In tutto questo non trascurerei il vecchio detto “dire a nuora perchè suocera intenda”. I titoloni tirano in ballo il Milan, ma l’obiettivo sappiamo tutti qual’è.

    come si spiega che Fininvest cede a questo signore che viste le difficoltà per i pagamenti si poteva chiaramente intuire che era un signor nessuno

    Perchè, come ha detto Ghost, la Fininvest i soldi li ha incassati tutti e perchè le garanzie all’operazione le aveva avute da Lazard e, riporto come leggo, “C’è poi la lettera dello studio legale Chiomenti che dà il nullaosta all’operazione anche grazie alle rassicurazioni fornite dagli studi legali che assistono i cinesi: e si apprende che il primo di questi consulenti è stato lo studio Ripa di Meana, da sempre consigliere dell’editore Carlo De Benedetti.“. Vuoi dire che tra ladroni ci si capisce? Libero di farlo.

  13. Ma voi siete tranquilli io per niente, penso che la cosa migliore sia che per incapacità di rimborsare i prestiti il Milan passi di proprietà al fondo angloamericano che poi gestirà direttamente o metterà la società sul mercato.

  14. Esatto Mabell. L’ho scritto sopra. Ma non ci vedrei una situazione altamente drammatica.
    Comunque, dopo tutto, mi chiedo: ma se il cinese (o i cinesi) hanno tutta questa difficoltà a coprire il debito, dove si sono trovati i circa duecento milioni per la campagna acquisti? E come dice sopra Ghost non hanno mai fatto mancare nulla alla società (i giocatori non hanno avuto mai neppure un giorno di ritardo nei pagamenti).

  15. Ma voi siete tranquilli io per niente

    dal mio punto di vista:
    gli ultimi 3 anni abbiamo fatto campionati ridicoli – eravamo la barzelletta d’Europa, perché sì, quella toppa con le 7 coppe ce l’abbiamo noi al mondo e siamo ancora dietro solo al Real Madrid. Quindi il resto del mondo guarda noi.

    Quest’anno fino a Gennaio era un altro disastro.. poi abbiamo cominciato a tenere il passo della Juventus, cioè della squadra che ogni anno ammazza il campionato.
    Abbiamo una squadra di ragazzini e l’allenatore dei miei sogni – e gli altri, i cortigiani, si stanno agitando molto, non se lo aspettavano.

    E mi dovrei far rovinare l’estasi?

  16. Ma di cosa caspita dovremmo avere paura santiddio?

    Falliremo? No, è impossibile, il fondo Elliot è una garanzia sicura.

    Mister Li è probabilmente un prestanome? E chi se ne fotte, presto o tardi scopriremo di chi.

    Arriveremo sesti come lo scorso anno? Probabilmente sì, ma con una rosa dalla media-età infinitamente inferiore e con la media-talento superiore. E con Rino alla guida.

    Perderemo Donnarumma? Buon viaggio a lui, Abate e Bonaventura, fuori i Raiolas dai coglioni e tanti soldini al Milan.

    L’unico che non dovrebbe essere tranquillo è Mister Li, al limite. Ma è tutto da vedere, poiché è da un anno che i giornalai le sparano grosse senza che si avveri mai ciò che scrivono. E in ogni caso, peggio per lui.

    Boh, io certe paranoie non le capisco.

  17. Ultimissima considerazione:
    non credo che Elliot presti 300 mln al primo che passa, quindi li ha dati dopo aver ricevuto le dovute garanzie.
    Se poi queste garanzie siano di Mr. Li o di qualcuno che ancora agisce nell’ombra, francamente me ne importa una cippa.

    Fino a un anno avevamo una squadra di scappati di casa, costruita con i prestiti, i parametri 0 e le pezze.
    Oggi abbiamo una signora squadra e un allenatore cazzuto, un programma sportivo e obiettivi precisi.
    Io sto più tranquillo oggi che un anno fa.

    E, lo dico anche se temo mi tirerò dietro qualche strale, sono certo che se in estate arrivasse una punta da 20 gol e una mezzala migliore di Bonaventura, l’anno prossimo si lotta per lo scudetto.

  18. Sarei curioso delle statistiche Var dell’ultima giornata di campionato. Almeno dieci chiamate le avranno fatte tra tutte le partite.

    Sui soldi della proprietà.
    Diciamo che Mister Li si sfili, inseguito dai creditori, con le manette ai polsi, tra petali di rosa sul suo cammino, come vi pare.

    Finiamo in mano a Elliott, né più né meno della Roma gestita da Unicredit nel post-Sensi.

    E’ fallita quella Roma? No (e faceva assai più fatica del Milan attuale a pagare gli stipendi o presentare le fidejussioni per le iscrizioni al campionato, se vi ricordate).

    Faceva schifo sul lato sportivo? A memoria direi di no, certo non era corazzata europea ma ricordo secondi posti e finali di coppa Italia. Tipo il Napoli dei Meravigliosi oggi che tutto il mondo invidia. Con un pò di fortuna (o sfortuna, decidete voi) ci assesteremo anche noi su quel livello. In attesa del nuovo proprietario.

    (E se poi arriva l’uzbeko amico di Putin, amico di Silvio, già dentro all’Arsenal? con 15 miliardi di patrimonio? :rosik: )

  19. Usmanov? Magari.

    Ma il suo portavoce ha già dichiarato che nessuno gli ha proposto il Milan. Leggiamola un po’ come vogliamo, in fondo non ha detto che un’eventuale proposta non verrebbe presa in considerazione.

  20. la domenica inizia bene con la doppietta rossa!! :winner: :winner: :winner:

  21. Grandi. Peccato però che il Milan sia fallito anche oggi.

I commenti sono chiusi.