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A TUTTO CAMPO…..GHOST TO GHOST

E’ ufficiale: la sensibilità è tornata.

Eravamo tutti preoccupati e scossi dalle parole, forti, usate dal portiere gobbo al termine della partita di Champions.

Abbiamo fatto, non neghiamolo, una introspezione nel nostro essere per capire se anche noi avevamo una discarica al posto del cuore. Abbiamo cercato di dare un senso alla fumosità del suo ragionamento ma non ne siamo stati all’altezza, incapaci di metabolizzare il ragionamento ma soprattutto la sostanza.

E siamo finiti nel girone infernale degli Insensibili. Meritatamente.

Ieri sera, però, abbiamo avuto un sospiro di sollievo. Il teleguidato Orsato ha ridato una speranza ai gobbi sensibili, a quel mondo non colorato abituato da sempre a prendere ciò che vuole, quando vuole e come vuole. Il sorriso è tornato sui loro volti, le loro certezze si sono riaffermate, finalmente tutto è tornato come al solito.

Le parole del capitano non sono cadute nel vuoto.

Detto ciò, la mia preoccupazione è volta al 9 maggio. Spero che, almeno in quella occasione, la sensibilità venga lasciata in pace.

7 commenti su “Il ritorno della sensibilità

  1. Riposto qui i mie commenti precedenti:

    Dopo anni ed anni di furti non riesco ad abituarmi, ogni volta mi stupisco, mi incazzo e …dormo male.

    Il danno oltre che il Napoli lo ha subito anche l’Inter e non è stato un caso, per l’Inter essere fuori dalla Champions vuol dire meno soldi in entrata e meno acquisti e a quelli là da sicuramente meno problemi contendersi lo scudetto con Roma e Napoli piuttosto che con Inter e Milan.
    Fermo restando che Inter e Milan in questi anni ci hanno messo del loro a non essere competitivi.

    (anche se sono certo che a parti invertite lo stesso fallo sarebbe stato al massimo sanzionato col giallo, ma non c’è la controprova). Marovan cit.

    Stesso pensiero che ho avuto io ieri sera e la controprova è stato il fallo su Icardi e il mancato secondo giallo a quel lagnoso di Pjanic.

    10 vs. 10 era sicuramente un’altra partita, magari “quelli là” vincevano lo stesso, ma ora ce la staremmo a prendere con Spalletti e non con il “solito” arbitraggio.

    Zioalduccio per la finale non temo nulla, siamo già scarsi di nostro che preoccuparci di sfavori arbitrali.

    A proposito il “Bel Vincenzino” esonerato per la seconda volta quest’anno. È un record o ci sono stati altri casi?

  2. Il 9 maggio avremo bisogno di tanta fortuna. Per le vicende di gioco (rimpalli, pali, traverse, effetti della palla) e per gli episodi arbitrali. Sappiamo già che qualora ne accadesse soltanto uno un po’ controverso sarebbe fischiato a favore loro. Perché in Italia è così. Già sono più forti di tutti, se poi beccano la giornata no (come ieri) ci pensano i fischietti. C’è stato di peggio in passato, ma gli episodi di ieri sono stati più gravi di quanto possano sembrare. Il metro arbitrale è importantissimo. Non puoi essere così severo con Vecino, o meglio, puoi esserlo, ma poi lo devi essere anche con Barzagli e Pjanic. Pjanic doveva essere espulso per doppia ammonizione per ben due volte. Fosse successo, l’Inter si sarebbe spremuta meno, sarebbe arrivata ai minuti finali più lucida e Spalletti forse non avrebbe commesso quelle sciocchezze nelle sostituzioni. Sono tutti piccoli dettagli magari, ma sono dettagli che, se vanno sempre a favorire in una sola direzione, alla fine fanno una grande differenza.

  3. Altra cosa: era stato convalidato un gol in fuorigioco di tre metri, poi qualcuno ha comunicato a Orsato che avrebbe fatto meglio a controllare, e lui, visibilmente riluttante, ha eseguito. Non ho notato quale sia stato l’atteggiamento del guardalinee ma insomma, Orsato era vicinissimo, il fuorigioco era enorme e avrebbe dovuto vederlo, o per lo meno sospettare che ci fosse. Ma lui stava convalidando tranquillamente. Delle due l’una, o è scarso o in malafede.

  4. Non ho notato quale sia stato l’atteggiamento del guardalinee

    Il guardalinee, da quello che hanno ripetuto più volte Caressa e Bergomi è rimasto fermo. Il furigioco era di metri non centimetri, tu sbandieralo, poi se qualcuno aveva toccato la palla era compito dell’arbitro e del var giudicare. Tutto si somma per capire che c’era una certa volontà di fondo.
    Premesso che non c’è nulla e nessuno che mi possa fare odiare una squadra più delle merde (ma è un fatto tutto sportivo e di pelle), questi hanno nei decenni raggiunto e superato un limite di sopportazione che ogni volta pensi sia al massimo. Una volta c’era Moggi che ti veniva in televisione, dopo un arbitraggio come quello di ieri sera, a dirti che l’arbitro era stato bravissimo. Adesso ci viene anche la capra a dirlo: è un segno che il marchio di fabbrica è sempre bene impresso nei suoi sudditi e seguaci. Una vera associazione a delinquere.
    Per il 9 maggio non ho nessunissima speranza, ma almeno non fateci finire “cornuti e mazziati”.

  5. Quando dicevano “il guardalinee sta fermo” intendevano dire che non correva al centro del campo come si fa in caso di gol.

    Non ha sbandierato, ma non correva perché il var li ha fermati via radio.
    In ogni caso, non ha sbandierato.

    Ieri è stata una partita chiave per mettere definitivamente la pietra tombale su calciopoli e dimostrare che non è cambiato niente.

    Veramente, non ha senso seguire il campionato: serve solo come viatico per entrare in Europa e giocare al calcio. Perché questo non è sport. È mafia.

  6. Ma come si fa a non sbandierare una roba del genere? O nel caso di Orsato, che anche se non era in linea era lì a due passi, a non vedere? Questi senza il Var avrebbero tranquillamente convalidato un fuorigioco clamoroso, si vedeva chiaramente che non avevano il minimo dubbio. Non dico che sia malafede, spero di no. Però che il mondo arbitrale sia in difficoltà quando deve prendere decisioni spiacevoli per la Juventus è evidente a tutti. Meno che ai gobbi e alla stragrande maggioranza dei media ovviamente.

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