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La squadra non sta giocando bene, continuare a sostenere il contrario di fronte a un’evidenza del genere sarebbe  sbagliato. Diverse giustificazioni che potevano valere lo scorso anno, ora non valgono più. La prime che mi vengono in mente sono che occorre pazienza, che ci vuole tempo per amalgamarsi e cose così: la squadra vista in campo nelle prime uscite, a parte quella schierata contro i dopolavoristi lussemburghesi, è più o meno quella dello scorso anno, con un Higuain in più (e hai detto poco) e un Bonucci in meno (che lo scorso anno non ha di certo incantato), quindi gli automatismi dovrebbero essere più che collaudati in questo momento. Adesso, tutto dovrebbe funzionare alla perfezione se fossimo una squadra dalle potenzialità che ci accreditavano e ci accreditavamo. Il tempo dei “dobbiamo lavorare e conoscerci meglio” è finito, questi discorsi non reggono più. La critica, quest’anno “stranamente” molto più morbida nei nostri confronti, sostiene che il Milan stia giocando bene; ed è ciò che sostengono, al netto della delusione ovviamente per i risultati, anche molti tifosi. Se per “bene” si intende una fitta rete di lenti passaggi, il novanta per cento dei quali all’indietro verso il portiere o i difensori, verticalizzando pochissimo e quel poco esclusivamente sulle fasce, okay, stiamo giocando bene. Se per “bene” si intende trasformare ogni calcio d’angolo o innocuo cross avversario in un pericolo devastante, okay, stiamo giocando bene. Se per “bene” si intende non portare a termine mai e poi mai un contropiede preferendo fermarsi per ricominciare una rete di passaggetti senza capo né coda, okay, stiamo giocando bene. Basta mettersi d’accordo.

Che stiamo giocando bene è una balla che ci raccontano e che ci stiamo raccontando. Non stiamo affatto giocando bene, la realtà è questa. Tutte le ragioni per le quali questo avviene non le conosco, altrimenti avrei già spedito una mail dettagliata  a Rino, o a Paolino e Leo. Qualcosa però l’ho notata, come credo tanti di noi. E’ vero che non abbiamo grandi saltatori, che i due terzi dei centrocampisti sono mezzeseghe e che, Higuain a parte, siamo pieni di lumache palleggiatrici, ed è vero altresì che queste carenze afferiscono alla  rosa, alla sua struttura, alle caratteristiche dei giocatori, a difetti individuali di difficile soluzione. Inoltre sì, è vero anche che la rosa è costruita male  (ma il discorso sarebbe troppo lungo, poiché le eventuali colpe dovrebbero essere distribuite in un arco di tempo molto vasto e attribuite a più persone). Ma detto tutto questo, è anche vero che non sono problemi nuovi questi, e non è che dal mercato sia giunto molto che potesse mutare questo stato di cose. E noi, pur conoscendo perfettamente questi problemi, stiamo continuando a non far tesoro di ciò che sappiamo da tempo. Esattamente come l’anno scorso facciamo tanto possesso palla, un po’ di buon torello che, raramente, produce qualche estemporanea buona giocata offensiva. Tiriamo in porta, è vero, ma nella maggior parte dei casi da posizioni sfavorevoli. Prendiamo puntualmente gol su cross e calci d’angolo, ci facciamo schiacciare ripartendo poco, quando capita che ripartiamo ci pietrifichiamo improvvisamente attendendo l’avversario per poi ricominciare il lento, stucchevole ti-tic, ti-toc. Non è cambiato nulla rispetto alla scorsa stagione, a parte che se la palla casualmente finisce fra i piedi dell’unica punta quest’anno è molto più facile che finisca in rete.

I difetti sopra elencati erano esattamente gli stessi, lo scorso anno, ma ciò nonostante di miglioramenti non se ne sono visti; anzi, rispetto ad allora — mi riferisco alla gestione Gattuso —  becchiamo valanghe di gol. Poiché possiamo stare tutto il tempo a parlare di sfiga, di centimetri che soltanto il VAR avrebbe potuto individuare, pali, contropiedi mancati per la dabbenaggine di qualche giocatore, gol divorati, ma sette pappine in quattro gare sono davvero troppe, e la differenza è tutta lì. Domenica abbiamo beccato il secondo gol soltanto nel recupero, è vero, ma se dimentichiamo che per vari tratti della gara abbiamo subito l’Atalanta in modo esagerato e che pochi  minuti prima del pareggio Rodriguez aveva salvato il risultato con una prodezza sulla linea di porta, commettiamo un errore. Diciamolo: rispetto allo scorso anno, nonostante i giocatori si conoscano meglio, nonostante un Higuain dominante, nonostante la maggiore tranquillità che avrebbe dovuto infondere la nuova proprietà, siamo peggiorati. Di qualcuno la colpa sarà. O no?

Non dovrei ripetere che adoro Rino ma lo faccio ugualmente, glielo devo e glielo dovrò vita natural durante. Ciò che ha fatto in passato, ciò che con grande dedizione sta tentando di fare ora e ciò che rappresenta per il Milan hanno pochi eguali. Ma il sospetto molto, molto forte è che ora si sia esaurito l’impatto della sua personalità e del suo passato sulla squadra, e che i limiti naturali della sua inesperienza stiano portando più danni che benefici. E poi c’è la regola non scritta, ma tutt’altro che risibile, che a nuova proprietà debba sempre corrispondere nuova direzione tecnica. Non sto caldeggiando un esonero per il momento, sono sempre stato contrario agli esoneri nelle prime giornate e non è un mistero. E poi insomma, stiamo parlando di Rino: a lui credo debba essere concesso più tempo che a chiunque altro, qualsiasi sia il prezzo iniziale da pagare. Ma egli non dovrà proseguire su questa strada, dovrà trovare soluzioni diverse. Questa squadra è un tantino sopravvalutata, dai media, da noi, dalla dirigenza stessa, ormai credo sia tristemente evidente, ma è chiaro che se ci si intestardirà a gestirla in questo modo staremo ogni volta a ripetere le medesime cose fino alla fine del campionato, il quale si concluderà con il solito, inevitabile sesto-quinto posto. Se Rino non dovesse trovare soluzioni tattiche diverse in tempi ragionevolmente brevi per ovviare a problemi che, ripeto, non sono nuovi, credo che la via da intraprendere da parte della dirigenza potrà essere una soltanto. Dolorosa ma obbligata.

 

22 commenti su “Non stiamo giocando bene

  1. Disamina perfetta.
    Nulla da aggiungere, se non ripetere quello che ho scritto ieri: “Non facciamone un Montella due” e “non chiudere il cancello dopo che i buoi sono usciti”.

  2. post perfetto.

    i gol subiti in più sono imputabili a quel cesso che abbiamo in porta.

    sul resto,gattuso deve intervenire.

    in una squadra lenta e di giocatori fermi, laxalt non può stare fuori.

    abbiamo un solo creatore di gioco,cioè chalanoglu, e non può fare il terzino.

    si risolva in fretta l’equivoco bonaventura,mezz’ala,attaccante esterno…o panchinaro?

    schierare 2 punte fisse è reato?

  3. Essendo io un pasdaran di Rino faccio fatica a criticarlo…
    quindi, cercando, con enorme sforzo, di essere obiettivo…

    non riesco comunque a dire che giochiamo male. Non mi sembra lontanamente il Milan di Montella.

    Sul piano del gioco ci ha messo sotto solo il Napoli che pure ha rischiato.

    Ma soffriamo di ‘spegnimenti’ che non mi spiego. Non credo che Rino ordini ‘tutti indietro’ alla disperata.

    Paolo e Leo parlano di mentalità, di testa quindi. Mi sento di essere d’accordo.

  4. Abbiamo un Higuain in più, è vero; Rino ha delle colpe, è vero e anch’io non sono convinto sia l’allenatore giusto,
    però non sono d’accordo quando dici che stiamo giocando male. Almeno non sempre. Non si fanno i punti, ed è una cosa diversa.
    Poi parliamo anche un po’ delle colpe societarie.
    Il mercato è stato fatto all’ultimo, d’accordo. Il colpo Higuain-caldara è stata una genialata concordo.
    Ma bakakoso cos’è arrivato a fare? Su Castillejo non mi esprimo ancora.
    davanti non è stato preso nessuno, è stato detto meglio così perché giochiamo a una punta.
    Domani pare non ci sia il pipita e ci troviamo con Cutrone al rientro oppure Borini. E basta.
    E’ stato mandato via Silva, come anche Locatelli, e non capisco perché.
    Insomma con quel poco tempo che c’era penso che Leonardo avrebbe potuto fare meglio.
    Così, giusto per non pensare che il problema principe di questo momento sia Gattuso.

  5. Alex, i gusti sono gusti, ma il bel gioco senza i risultati piace solo agli avversari. Infatti ci stanno facendo tutti un sacco di complimenti, se hai notato. Poi, per me giocare bene non è passarsi la palla continuamente e soprattutto lentamente per arrivare al proprio portiere, ma praticare un calcio equilibrato che consenta di arrivare relativamente spesso a quello avversario. Che significa difendersi senza affanno e attaccare senza lasciare praterie. I gol li prendi comunque ovviamente, ma ne prendi meno e soprattutto questo ti permette di non andare in affanno contro le squadre più deboli e di giocartela con quelle del tuo livello o superiore. Nel nostro momento migliore, con questi uomini, meno Higuain e con Bonucci, l’anno scorso ci riuscivamo. Quest’anno no. Non so cosa sia successo, i retropassaggi sono aumentati in maniera esponenziale, difendiamo peggio di squadra, siamo meno cattivi a centrocampo. Sembra che in panca ci sia ancora Montella, francamente. Non ho scritto che Rino sia il principale colpevole, ho scritto che deve trovare una soluzione di gioco diversa da quel che si è visto, e deve trovarla in fretta, le scusanti della preparazione soft di Montella e dell’amalgama non valgono più. Continuando così, non andiamo da nessuna parte.

    Poi sono d’accordo, il mercato non gli è stato di grande aiuto e, a meno di insistenze da parte dei giocatori per andarsene o di esigenze improcrastinabili di FFP, le cessioni di Locatelli e Silva sono state incomprensibili. Però ripeto, gli uomini sono praticamente gli stessi, ma il gioco si è involuto. Se non è responsabilità del tecnico non vedo di chi possa essere.

  6. Sono ancora una volta d’accordo con Marcovan. Il “bel gioco” che non produce risultati è fine a se stesso e, se vero che il calcio è uno sport dove vince chi fa un gol in più degli avversari, quindi non serve a nulla.
    Il fatto di esserci ridotti a giocare domani sera senza punte è una cosa molto grave per una società che si definisce ambiziosa e punta ad un risultato minimo del quarto posto.
    Gattuso lo si capiva da quest’estate che non aveva la fiducia della società (men che meno da Leonardo) e quindi la sua conferma è un altro errore della società.
    Cedere Locatelli e Silva siamo tutti d’accordo che è stato uno sbaglio.
    Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera…

    PS: l’ho già scritto, ma l’umore e lo spirito di Gattuso nelle interviste non è più quello di prima. Si nota chiaramente una difficoltà, un disagio e uno stress. La squadra è lo specchio dell’allenatore.

  7. Intanto doppietta di a.silva al Real Madrid, 6 gol in 6 partite….e domani titolare borini ad Empoli!!!!!

  8. Di Silva ho sempre pensato un gran bene e detto che ci saremmo pentiti di averlo venduto, ma l’infortunio di Higuain quello mi “deprime” di più sperando che non sia un infortunio lungo.

    Spero che possa servire a dare la scossa alla squadra e far vedere che effettivamente sia uno spogliatoio unito.
    Una sconfitta stasera ci porterebbe in zona retrocessione altro che Champions…

    Mi sembra di rivivere la stessa situazione dello scorso anno Calhanoglu compreso che non ingrana, evidentemente questa squadra sopporta un allenatore al max una stagione poi va in bambola.

    Sono d’accordo con quanto scritto dal boss in post precedenti, una società nuova dovrebbe presentare un allenatore nuovo, ma chi di noi avrebbe voluto seriamente far fuori Rino dopo il prillante 3/4 di stagione dello scorso anno?

    E le altre intanto vanno…

  9. ma chi di noi avrebbe voluto seriamente far fuori Rino dopo il prillante 3/4 di stagione dello scorso anno?

    Ah di sicuro non io. Anzi, quando Elliott subentrò e cominciò il repulisti generale sperai che Rino ne uscisse indenne. Forse sbagliando. Ma forse anche no, dipende da che cosa farà.

    Quanto a Silva, che ce ne saremmo pentiti l’ho sempre detto. Il Siviglia non è ricco, ma la quarantina di milioni del diritto di riscatto la trova facilmente visto che poi potrà rivenderlo a cifre astronomiche. Operazione insensata, diciamo la verità. Anche il suo scarso utilizzo a beneficio di Kalinic è stato un errore. Di Rino.

  10. C’è anche da dire che le difese spagnole sono tutt’altra cosa rispetto alle nostre, esempio ne è CR7 , che dopo sei partite tutti pensavano fosse già, minimo, a 7/8 gol, invece non è neanche alla metà.
    Segna A.Silva, segna Bacca…………il Pipita in Spagna ne farebbe 30/35.
    Purtroppo il nostro problema è un problema che si trascina ormai da anni e si chiama centrocampo !
    Se non si vince stasera sono cazzi…….

  11. Tranquilli, doppietta di Borini.
    Su Silva la penso un po’ come Rincon. L’errore di fondo è stato quello di rimanere solo con due punte (ne avevamo quattro) e non inserire un centrocampista di qualità.
    Non so se l’avete sentita, ma la conferenza stampa di Gattuso ieri ha avuto dei tratti sibillini.

  12. Questa faccenda delle difese spagnole ballerine sarebbe ora di sfatarle. Forse valeva un tempo, ora le cose sono cambiate. La media dei gol realizzati in serie A ’17/’18 è 2,68, la media dei gol Liga ’17/’18 è 2,69. Magari sono ancora ballerine le difese spagnole, ma fra i due campionati non c’è alcuna differenza da quel punto di vista. Inoltre Silva ha infilato 2 pappine al Real Madrid, non al Frosinone.

    Quanto a Gattuso, l’ho sentito. E’ nervosissimo e ce l’ha con qualcuno che spiffera i cazzi di spogliatoio. Chissà chi sarà.

  13. Marcovan mi ha stuzzicato e sono andato a curiosare anch’io dentro le reti fatte e subite nei due campionati italiano e spagnolo.
    In effetti non c’è praticamente differenza tra le reti realizzate 1.024 in Spagna, 1.017 in Italia. Quello che si differenzia è la statistica rapportata alle prime dieci in classifica e alla rimanti dieci. In spagna le prime dieci mediamente segnano di meno delle italiane (618/656) e subiscono di più (444/393). Chiaramente e matematicamente tendenza invertita alle altre dieci: realizzate (406/361) subite (580/624). Dice poco o nulla sulle difese colabrodo, tranne, forse, che le squadre di seconda fascia spagnole stanno un po’ più attente a non subire reti rispetto alle italiane.
    Cosa si deve fare per non pensare alla sofferenza che ci aspetterà anche questa sera…

  14. Sono ancora incazzato nero ma mi sforzo di pensare positivo:
    con 3 punti stasera e 3 punti con il Genoa arriviamo ad 11 in pieno 4° posto…
    Meno 10 dai gobbi che fanno un campionato a parte ma in piena zona Champions.

    – Su Rino: è un buon allenatore (altrimenti non raddrizzi una baracca come quella in cui è capitato lo scorso anno) che deve fare il salto di qualità (perché partire con 0 aspettative e in una situazione precaria è più facile che dover raggiungere traguardi in linea con le aspettative di una squadra come il Milan).
    Ad oggi direi più no che sì, ma siamo solo a settembre.

    – A Silva: forte, indiscutibilmente. Ha fatto vedere qualche buon colpo anche a noi.
    Ma quando ha giocato, mediamente, non ha impressionato. Penso inoltre che nessun allenatore per quanto masochista preferisca un giocatore più scarso ad uno più forte, quindi se è stato scalzato nelle gerarchie di sicuro non è colpa dei mister.
    In più la società ha puntato su Cutrone e giocando con il nostro modulo forse anche per lui essere il 3° in linea di preferenza non era il massimo e, forse, è stato lui per primo a chiedere di essere ceduto.
    Aggiungo che, a sua discolpa, non sviluppiamo un gioco che agevola il centravanti e avevamo quindi bisogno come il pane di un attaccante come Hguain (e tutti, dicasi TUTTI, sostenevano che ci mancasse un attaccante di quel tipo).
    Non siamo, purtroppo, nelle condizioni di aspettare la fioritura definitiva di un giocatore che, con tutta probabilità, diventerà un campione un giorno.

    Collegando quanto sopra al capitolo cessioni aggiungo che lui e Locatelli, probabilmente, erano tra i pochi giocatori ad avere mercato (altre offerte estive? Romagnoli e forse Rodríguez).
    Quindi fatti i conti in ottica FPF, probabilmente, si è scelto di sacrificare il giocatore di maggior impatto economico e nelle zone dove – a torto o ragione – si riteneva di essere coperti(anche qui dobbiamo ringraziare il dinamico due e non certo i cinesi, Montolivo, ad esempio, non l’ha voluto nessuno nemmeno in regalo…).

    Insomma sulle scelte societarie e di gestione ci sono vari aspetti da considerare.

    Purtroppo l’unica realtà è che pur non giocando così male – forse bene è esagerato – raccogliamo poco o niente; credo che chiunque preferirebbe una squadra bruttina ma vincente ad una spumeggiante che può perdere con chiunque…

    Detto questo è l’atteggiamento complessivo che risulta allarmante e qui sta l’unica vera colpa di Rino: dovrebbero essere terrorizzati da quello che li aspetta dopo prestazioni come Cagliari e Atalanta, piuttosto che dal non saper gestire il risultato.

  15. DUE RIGORI IN UNO!!!!!!
    VERGOGNA!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!! VERGOGNA!!!!!!!

  16. BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  17. io torno a sperare nel fallimento societario e che si riparta dalla serie zeta.

  18. Tutti a fare in culo…
    Strapagati presuntuosi arroganti…
    Altra stagione in vacca a settembre.
    Decidano loro di chi cazzo è la colpa ma ci risparmino lo strazio di vedere gente del genere con la maglia del Milan…

  19. Neanche ad ottobre campionato incredibilmente compromesso. Adesso mandiamo in torta anche la coppa così siam apposto.

  20. Pareggiato con Cagliari Atalanta ed Empoli. Ma dove cazzo vogliamo andare!!!?????

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