39 4 minuti 6 anni

Ho notato che molti di noi domenica scorsa, dopo l’evitabilissimo gol di Icardi allo scadere, non erano neanche incazzati. Altri lo erano ovviamente, ma il sentimento generale era di una sconfitta talmente meritata per il gioco espresso in campo dai nostri che anche il misero punticino, ormai ampiamente alla portata a quel punto, sarebbe sembrato un furto. Personalmente concordo con la maggioranza sul fatto che l’avremmo rubato, quel punto, però ero e resto comunque incazzato. Tralasciando che la storia del calcio è piena di derby vinti immeritatamente — e proprio dall’Inter — ormai quel punto l’avevamo; era lì, in saccoccia, bello caldo e utile, soprattutto psicologicamente. Perderlo così stupidamente, non può non fare incazzare almeno un po’.

Ma non si tratta soltanto di questo. Diciamo pure che sì, una sconfitta nel derby, contro una squadra che si sapeva più forte, forse non nettamente ma abbastanza, poteva essere messa in preventivo; e soprattutto perderla così, dopo una prestazione indegna, può aiutare certamente nella digestione del pesante boccone. Ma ciò che fa più incazzare me, e ritengo la maggior parte di noi, è quel senso di ineluttabilità che accompagna da tanto, troppo tempo le vicende di campo di questa squadra costruita l’anno scorso dal duo Mirafax e perfezionata (si fa per dire) quest’anno dalla coppia  Paolino-Leo. Ci sono troppe situazioni negative che si ripetono a ogni gara, con una puntualità talmente teutonica da sembrare frutto di una noiosa sceneggiatura cinematografica (non riesco a definire se di genere horror o comico-demenziale). E’ il sapere sempre che cosa succederà e soprattutto che il film andrà a finire male che fa incazzare. Al di là della singola sconfitta in una gara seppure importante come il derby.

Ora sono partiti i processi. E’ normale. E’ anche giusto. E’ ora di analizzare attentamente che cosa non funziona dentro questa squadra.  La pazienza è finita. Poiché gli undici titolari sono gli stessi dello scorso anno, più Pipita e meno Bonucci, ma di passi avanti non se ne sono visti, anzi, rispetto allo scorso girone di ritorno se ne sono visti  parecchi all’indietro. L’ex capitano afflitto da nostalgia gobba forse contava più di quanto credessimo, ma non può trattarsi soltanto di lui. Così come non può trattarsi soltanto di Rino, di Donnarumma, di Hakan. Intendiamoci, i cambi e il conseguente assetto tattico di domenica sera sono stati raccapriccianti, così come lo sono state  la non uscita del portiere e la prestazione del turco. Ma sono talmente ripetitivi gli errori che la squadra evidenzia in ogni gara, anche in quelle che si concludono vittoriosamente, che focalizzare l’attenzione sulle lacune dei singoli è estremamente sbagliato. Stiamo parlando di un gioco di squadra, ricordiamocelo: una squadra organizzata, che funziona, sfrutta appieno le doti dei singoli e fa in modo che le loro lacune non la danneggino.

E’ ora di fare i conti con noi stessi. Li dovranno fare Leo e Paolo soprattutto, giacché Rino sembra avere perso un po’ il bandolo della matassa. Einstein sosteneva che fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi è folle. Credo sia giunto il momento di mettere in discussione diversi aspetti: il modulo, la titolarità di uno o più elementi. L’allenatore, ovviamente. Pensavamo bastasse poco per fare il salto di qualità, per alzare la famosa asticella, ma l’Inter ci ha dimostrato, anzi, ci ha confermato giacché qualche sospetto già ci era sorto, che la strada è ancora lunga, complicata. E incerta, come tutte le strade dello sport.

39 commenti su “I conti con noi stessi

  1. Cosa aggiungere a questo post che dipinge in maniera fantastica l’attuale momento.

    Hakan lo scorso anno partì malissimo, forse anche peggio di quest’anno, poi con Gattuso sembrava essere diventato un “fenomeno”. Ora invece si nuovamente “imbrocchito” e quindi non era merito di Gattuso la sua esplosione…

    Di certezze io ne vedo 3: Romagnoli, Calabria (che a volte fa delle pippate, ma è un ragazzo ancora…) e naturalmente Higuain, il resto sono giocatori di seconda fascia.
    Io credo che se la società non fa qualcosa di serio di perdere anche questi 3 già a giugno prossimo.

    È ora ormai di cambiare modulo e giocatori, Gigio ha rotto il cazzo e dentro Reina, che non mi fa impazzire ma almeno ha uno sguardo che incute timore, non una faccia di cazzo di un ragazzino viziato che crede di essere già il N. 1

    Dentro inoltre Cutrone in coppia con Gonzalo e fuori Calhanoglu. Se Gattuso continua con questo modulo e con questi uomini, quest’anno altro che 6° posto…

  2. Marcovan,
    scusa ma non condivido per nulla.
    Lo avevo già detto nell’altro post, ho una visione del tutto diversa della partita e del suo significato.
    Quindi, proprio per questo non posso in alcun modo accettare il postulato, tanto meno dopo la partita contro Spalletti.

    Ora sono partiti i processi, dici.
    No, mi dispiace ora “fate” partire i processi, pretestuosi e di puro camanilismo.
    Siamo al 25% del campionato e ci si può porre delle domande, certo non fare processi.
    Rimpiangere l’inutile e presuntuso Bonucci mi sembra poi al limite dell’assurdo. L’anno scorso è stato del tutto inutile. Non ha dato alcuna sostanza; e d’altro canto cosa ci poteva aspettare da uno che proviene da una squadra e società abituata a fare i forti coi deboli e i deboli coi forti?

    Basta pensare al Lippi di turno.

    Proprio l’esperienza dell’inter di Spalletti, paradosso per noi Milanisti, ci deve essere d’esempio: una squadra sempre debole di carattere, con lacune caratteriali che nella costanza, con la “barra” bene nelle mani del mister, sembra aver trovato la cura ai propri difetti.

    Io qio l’ho detto e lo ripeto: se sulla nostra panchina siederà un (altro) gobbo smetto di tifare Milan e fino a quando non se ne va tiferò inter.

    Come Milanese ho diritto di tifare anche per i miei parenti poveri

  3. Rimpiangere Bonucci poi no eh!
    Che fino al girone di ritorno inoltrato è stato più tassa che campione. Bravo coi piedi, per carità, ma di sicuro non una sicurezza in difesa (mi si perdoni il gioco di parole). Se guardate i goal presi dalla Juve finora, poi, vedrete che di riffa o di raffa ci mette sempre lo zampino il buon Leonardo.

    Concordo invece su quel sentimento di amarezza e accettazione della mediocrità che pare aleggiare su di noi… Sinceramente non riesco a capire perchè così tanti passi indietro da quello spirito che bene o male avevamo costruito nel post-Montella. Solo dall’interno di Milanello potrebbero rispondere.

    In ogni caso, per me l’Inter ha pure meritato di vincere, ma non mi è parsa COSI’ superiore ed organizzata. Corrono di più, e sono in fiducia dalla partita col Tottenham, si vede chiaramente. Ma essere forti è altra cosa, secondo me.

  4. JTura, non devi mica scusarti. Opinione rispettabilissima la tua. 😉

    Che ovviamente non condivido.

    O meglio, l’ho condivisa fino a qualche tempo fa. Se mi segui da un po’ sai che ho sempre predicato pazienza e affermato che una squadra di calcio non si costruisce in due giorni. Tuttavia, nel post l’ho spiegato: se si trattasse del 25% del campionato o anche soltanto di una partita storta come quella di domenica, okay, avresti ragione, ma qui siamo di fronte a errori che si ripetono dall’inizio della scorsa stagione e non sembrano minimamente risolversi. Quindi è evidente che così come siamo non possiamo migliorare e che occorra cambiare o aggiungere qualcosa a questa squadra. Rino lo adoro, mi sono stancato di ripeterlo. Ma se non riesce a rimediare a questi errori neppure lui, ed è evidente che non ci sta riuscendo, bisognerà trovare qualcuno che ci riesca. Poi andranno fatti anche forti investimenti, ma nel frattempo qualcosa dovremo tentare.

    Su eventuali gobbi in panchina. Stimo molto Conte e penso che la storiella del Milan ai milanisti abbia un po’stufato: credo insomma sia ora di affidare il Milan a quelli bravi e basta. Però concordo con te, la sua carriera è abbastanza “pesante”, poco digeribile per il nostro ambiente. A me piacerebbe molto, ma nutro forti dubbi, per i motivi appena esposti.

  5. Marcovan,
    ciao
    ma allora bisogna distinguere tra il pilota e la macchina.
    Voglio dire, quest’anno per un motivo o l’altro ci siamo un po’ bruciati la campagna acquisti.

    E’ chiaro che ci serve qualcosa di più… un passo per volta. Peccato non sia arrivato Bernard. Peccato che Bakaiko sembri un bradipo, peccato per tante cose, non si può gettare fango sui ragazzi per una partita come quella di domenica: hanno combattuto per 90 minuti. Biglia è stato caratterialmente esemplare.

    Dobbiamo ricordarci che a seminare vento si raccoglie tempesta.

    Io stimo Chala e Suso, ma è chiaro che per essere da Milan bisogna mettere in croce gli avversari per il 90% della stagione, non per il 10%

    Vediamo. Per me Gattuso ha una cosa che nessun altro in Italia ha: E’ milanista, conosce l’ambiente: può essere la base del nostro Cholismo. Ma dobbiamo crederci anche noi.

    Invece mi sembra di vedere molta presunzione per cui si possa “comprare” il carattere: bonucci, lippi e tanti altri insegnano

  6. Il Milan ai Milanisti.

    Ma Capello era gobbo.
    Ancelotti è stato una bandiera della Roma, e l’abbiamo preso proprio da ex allenatore dei gobbi.

    Inoltre i milanisti in panca hanno tutti fallito miseramente: Seedorf, Inzaghi, Brocchi, ma anche Cesare Maldini (che però almeno i derby li vinceva, lui).

    In ogni caso non mi pare che qui si rimpianga Bonucci.
    Io critico, e rivendico fortemente il diritto di farlo, l’operato di Rino Gattuso che è un tecnico oggettivamente mediocre ed alle prime armi.

    Sbaglia in tante cose: nell’impostazione difensiva (solo il dudelange!!! non ci ha segnato), nella scellerata gestione offensiva di Higuain, senza contare la gestione dei cambi, raramente determinanti se non per invenzioni estemporanee del singolo.

    Il mercato di Paolo e Leo si è rivelato sostanzialmente inutile, eccezion fatta per il Pipita: Caldara non si è MAI visto, Castillejo e Laxalt riscaldano la panca, Reina non pervenuto.
    La squadra è fondamentalmente quella dell’anno scorso in totale involuzione, primo fra gli altri Donnarumma che merita la panca e subito: se l’anno scorso avevamo il problema di doverlo sostituire col fratello, è assurdo tenere un portiere ragazzino e svagato in campo quando abbiamo un campione in panchina.
    Reina non è Jascin, ma certe minchiate non le ha mai fatte e mai le farà.

    Gattuso non verrà MAI esonerato, Maldini e Leonardo sono suoi amici. Spero abbia il buon gusto di dimettersi, a fine stagione, e lasciare il posto a qualcuno più preparato per il bene del Milan.
    Perché i sentimenti sono tanto belli, ma anche vincere ogni tanto non sarebbe male.

    Stelle e bidoni:

    Biglia

    Donnarumma
    Hakan
    Bonaventura

    Ma mi han fatto cagare anche i due centrali, Suso e Kessié.

    Gattuso

  7. Darko ha detto:
    23 ottobre 2018 alle 16:13

    dopo non parlo più. Giuro

    Il Milan ai Milanisti.ok Giusto, senza fare l’esame di verginità

    Ma Capello era gobbo ma è stato al Milan ed gli abbiamo insegnato a essere un allenatore.

    Ancelotti è stato una bandiera della Roma, vero ma ha imparato a vincere al Milan.

    Inoltre i milanisti in panca hanno tutti fallito miseramente: Seedorf, Inzaghi, Brocchi, ma anche Cesare Maldini (che però almeno i derby li vinceva, lui): dimostrazione che senza la società non si va da nessuna parte

    Io critico, e rivendico fortemente il diritto di farlo, l’operato di Rino Gattuso che è un tecnico oggettivamente mediocre ed alle prime armi.

    Ecco, qui poi non dico più niente:
    il diritto è certo, l’oggettività meno

    che sia alle prime armi, va bene
    che sia oggettivamente definibile mediocre uno che lo scorso hanno ha avuto il secondo o terzo miglior rendimento del campionato, e senza avere tra le mani il barcellona di Xavi, Iniesta e Messi… mi sembra meno certo

    😐

  8. Rischiamo ormai di buttare via un altro anno. Sostengo da un pezzo che l’errore è stato fatto nel riconfermare Rino, forse anche perchè si è pensato che il suo essere milanista doc fosse una garanzia sulla quale ripartire con altri due milanisti questa volta al comando della società. Purtroppo quando si fanno scelte importanti bisogna mettere da parte il cuore. Che poi Gattuso sia amico di Leonardo non so come lo si possa dire.
    Domenica purtroppo è stata la prova del nove che ha dimostrato l’impotenza della nostra gestione tecnica di fronte a una squadra, senza dubbio più organizzata, più equilibrata e più motivata della nostra, ma che non mi sembra niente di che. E’ bastato che facessero un pressing molto alto (a noi è risaputo che piace palleggiare al limite della nostra area) per mandarci in tilt senza possibilità di una qualunque contromossa. Non mi fate ripensare…
    Cambiare adesso o tra quindici giorni? Ha senso? E poi con chi?
    Mi dispiace Jtura, la situazione è brutta, brutta, brutta (come direbbe Aldo).

    Comunque oltre ai citati milanisti che hanno fallito sulla panchina del Milan vi siete dimenticati di due milanisti doc degli anni ’60, Trapattoni e Radice.

  9. Anche io non penso che Rino sia mediocre, qualcosa di buono l’ha fatto vedere. Credo però che la regola “nuova proprietà nuovo allenatore” sia sacra. Io stesso l’avevo dimenticata questa regola quando all’inizio dell’estate dichiaravo di sperare che Rino uscisse indenne dal prevedibile repulisti di Singer, ma l’inizio zoppicante della squadra me l’ha fatta tornare in mente. Poi c’è quel suo strano nervosismo nelle conferenza stampa d’agosto, che non ho notato soltanto io. Non so, forse non sente la piena fiducia della proprietà e sa qualcosa che non sappiamo (tradotto: sente l’inquietante presenza di qualcuno pronto a sostituirlo), e questo non lo fa lavorare tranquillo.

  10. Caro Marcovan, scrivo raramente ma voglio ringraziarti per il tuo post, che condivido pienamente.
    Premesso che nel calcio, come nella vita, le cose cambiano rapidamente, la strada è lunga e tortuosa per vari motivi.
    In primo luogo, è una squadra costruita malissimo, sia come singoli interpreti e sia come collettivo.
    Se ci pensate, giochiamo con un centrocampo a tre nel quale l’unico centrocampista di ruolo è Biglia: degli altri, uno è una mezza punta (Bonventura), e dovrebbe fare l’esterno al posto dell’inqualificabile turco, l’altro è un farfallone che corre come un pirla per il campo senza criterio e, soprattutto, senza dare alcuna protezione (emblematici i due primi gol dell’Arsenal a S. Siro). Sul centrocampo vorrei soffermarmi più a lungo, ma la situazione fa quasi rimpiangere Montolivo, che sicuramente è uno stronzo ma come almeno è un giocatore di ruolo (come interno).
    Abbiamo in rosa due prime punte, neanche una seconda punta, con davanti una stagione intera e senza possibilità di variare, da una partita all’altra o all’interno della stessa.
    Abbiamo in panchina Reina e gioca mister 6 milioni, che oltre a non saper fare un’uscita (e questo è un limite noto da tempo) è anche chiaramente disturbato, con ciò che ne consegue per la serenità del portiere: chiaro che deve giocare per ragioni di patrimonio, ma a questo punto decidano se vogliono fare plusvalenza (?) o risultati.
    Della rosa attuale ne salvo, tra titolari e riserve, non più di sei/sette: Mirabelli ha fatto disastri, ma Leonardo non ha posto rimedi, comprando altri brocchi senza alcun senso e, soprattutto, senza completare la rosa.
    In tutto ciò, l’allenatore è il meno colpevole, però facesse un esame di coscienza; se hai una squadra di merda, è inutile che cerchi di giocare palla dalla difesa, e allenali piuttosto sulle seconde palle (domenica non ne abbiamo presa una, nel senso letterale del termine); se hai una squadra di merda, è inutile scimmiottare Ancelotti, piuttosto cambia per tempo; se hai una squadra lenta che non riesce a giocare in verticale, il turco/jack/suso non possono giocare insieme, a turno uno almeno sta fuori (peraltro mi chiedo, con tutti i giocatori del mondo, cosa abbia spinto Mirabelli a comprare il turco).
    Ma soprattutto, riguardo all’allenatore (attuale e quelli venuti dopo Allegri), nessuno ha notato che il nostro problema principale è che riusciamo ad esaltare ogni avversario, senza mai chiudere i conti e dare la sensazione di sicurezza? Salvo rare eccezioni, succede con tutti, forti o deboli che siano (nella sola stagione in corso, Inter, Atalanta, Empoli).
    Scusate la lunghezza.
    FVCR

  11. Jtura ma che dici dai…

    Ancelotti ha vinto uno scudetto e ha fatto parte della squadra che ha raggiunto la finale di coppa campioni persa ai rigori.
    Capello ha imparato a allenare da noi? Da chi, da Galliani?
    La società non vuol sempre dire che l’allenatore sia bravo: tabarez aveva uno squadrone e arrivò decimo.

    Rino all’attivo ha due esoneri, uno in B e uno in Grecia, una promozione in lega pro e una retrocessione.

    Veramente credi che i mesi di gennaio e febbraio 2018 (diciamo tra il derby di Natale e milan-arsenal) siano sintomatici di un grande allenatore?
    No perché vale la pena ricordare che pure Inzaghi aveva avuto un buon inizio…

    Gattuso ha dato una scossa alla squadra dello scorso anno, ma è innegabile che tolte quattro o cinque partite c’è stata una involuzione.

    In questo momento al Milan serve un allenatore navigato, esperto, che sistemi la fase difensiva e che dia alternative in attacco.
    E servono giocatori costanti, anche meno talentosi di Suso e Bonaventura, ma che diano costanza di rendimento.

  12. Darko, Capello ha iniziato la carriera di allenatore con il Milan Primavera dall’82 all’86, nell’87 in prima squadra al posto di Liedholm poi nel 91 al posto di Sacchi fino al 96. Dopo è andato al Real.

    Ha ragione Jtura.

  13. A parte che ha fatto 4 anni alla primavera, e Rino 4 mesi.
    A parte che capello aveva gli invincibili e vinceva per 1 a 0.

    Intendo dire che il fatto di iniziare la carriera in una squadra piuttosto che in un’altra non significa che sia automatica garanzia di successo.
    Capello, semplicemente, era più bravo (ma neanche tanto).
    Non si può dire “gli abbiamo insegnato a essere un allenatore”, dai.
    Chi cazzo siamo, il centro tecnico di Coverciano?
    E non potevamo insegnarlo a brocchi, Inzaghi, Seedorf, Gattuso, quella capra di allegri che ci faceva tanto cagare però oh , tre volte il podio in tre stagioni?
    E ad Ancelotti chi glielo ha insegnato? La Reggiana? La Juve?

    Noi non siamo la scuola elementare degli allenatori, noi dobbiamo essere la tesi di dottorato.

    Il concetto è che Rino non è l’allenatore di cui abbiamo bisogno.
    O meglio, lo è se vogliamo avere il rendimento che abbiamo dal 2014 a oggi.

    Se vuoi vincere , servono giocatori più forti e allenatori più bravi.
    Cosa che al momento non abbiamo, tolto Higuain che è evidentemente un fenomeno.

  14. Darko ha detto:
    24 ottobre 2018 alle 08:27

    Chiamato rispondo.
    Senza ovviamente polemica… mi limito a Capello

    Criticare Gattuso allenatore per il suo pre milan e citare Capello è oltre il controsenso.

    Capello allenò il milan per 10 partite, poi arrivò Sacchi.

    In quei 3 mesi l’impresa per cui su irriso sulla mitica stampa sportiva fu la doppia sostituzione dello stesso giocatore in 30 minuti.
    Se dovessimo applicare questo metro di giudizio Capello non era nemmeno degno di entrare nello spogliatoio degli juniores.

    Poi divenne dirigente di quella che doveva diventare la polisportiva Milan e quando Sacchi se ne andò Berlusoni gli diede le chiavi dello spogliatoio dicendogli
    “fanno tutto da soli… tu non devi fare nulla”

    quella squadra avrebbe fatto diventare allenatore anche me.

    Capello dovrebbe pagare le royalties a Berlusconi e a quella squadra.

    Poi non dico nulla. Anche ieri con il M.united abbiamo visto che non esistono allenatori per tutte le stagioni.

    Non essendo più giovane vi confesso che a mio parere il tifo milanista dovrebbe farsi un discreto bagno di umiltà.

    Prima che arrivasse Sacchi il problema era sempre che non avevamo giocatori al livello della nostra storia, nessuno era degno della 10 e queste cose, in campo si sentono.

    Non voglio annoiare ma ricordo che anche giocatori come Donadoni e VanBasten sembravano essere “pacchi”

  15. Vorrei ricordare che Seedorf al Milan non fu per niente fallimentare, lui prese il Milan nel girone di ritorno in una posizione in classifica a rischio e ne girone di ritorno fu la terza o forse la seconda come punti realizzati nel girone, fu mandato via per incompatibilità con Galliani e Berlusconi. Quando Capello arrivò la squadra allenata da Sacchi sembrava alla fine di un ciclo, mancavano gioco e risultati, Capello cambio modulo di gioco, fisicamente meno dispendioso rispetto a Sacchi e si torno vincenti

  16. Neppure a me pare che qui si rimpianga Bonucci, dove caspita l’avete letto? La mia, nel post, era solo una riflessione. Del tipo: forse, boh, può darsi ma non ne sono certo, Bonucci contava qualcosa visto che becchiamo un gol a partita. Ma senza l’addio di Bonucci non avremmo Higuain, quindi nessuno penso rimpianga il difensore gobbo, tanto meno il sottoscritto.

    Capello è stato fortunato e deve molto a berlusca, ma anche viceversa. Fabio è stato un grandissimo, altroché.

    Su Rino ciascuno può avere la propria idea. Però atteniamoci ai fatti. Non è l’allenatore scelto dalla nuova proprietà. La squadra sta giocando (male) esattamente come stava giocando con Montella, senza la scusa della preparazione sbagliata svolta da quest’ultimo. Inoltre prende almeno un gol a partita, si caga sotto ogni volta che passa in vantaggio o quando gli avversari alzano il loro baricentro, prende gol assurdi e spesso lo fa a partita ormai conclusa. Domenica scorsa Rino ha puntato chiaramente a portare a casa un punto, sin da primo minuto, lo ha confermato con i cambi e relegando Cutrone in fascia una volta inserito.

    Rino, al di là delle sue capacità ancora tutte da dimostrare in un senso o nell’altro, non è tranquillo sin dalle prime giornate, e con lui tutta la squadra, è evidente. E’ irrilevante se lui sia bravo o scarso a questo punto. La domanda da farsi è: è lui l’allenatore che volevano Leo e Paolo? Guardate che questo conta tanto eh. Anche sul rendimento della squadra, che certe cose le percepisce benissimo.

  17. Quello che è strano che il Milan ora sta giocando come il Milan di Montella lo scorso anno mentre era ben diverso il modo di giocare del Milan di Gattuso nel girone di ritorno. Bonucci non manca anche perché è arrivato Higuain e va bene così. Va però detto che i suoi lanci una volta recuperata palla in difesa quelli mancano non avendo un mediano capace di lanci profondi ma tutti portatori di palka

  18. Indipendentemente da una crescita che secondo me non ci può essere (Gattuso nelle prime 15 partite dell’anno scorso ha fatto 31 punti, poi nelle restanti 17 fino ad oggi ha fatto 25 punti, segno che il rendimento è decisamente peggiorato), questa sera servirebbe come il pane vincere.
    Non sarà affatto semplice perchè il Betis, guardando i numeri della Liga, si presenta come una di quelle squadre molto spinose. Segna pochissimo (il peggior attacco con 5 reti in 9 partite), ma subisce altrettanto poco (7 reti, terza difesa spagnola). La nostra formazione che sembra destinata a scendere in campo è tutto un programma… nel senso che non mi sembra il massimo. Speriamo magari anche in un briciolo di fortuna. Segnare abbastanza presto contro una squadra che non ha poi il gol facile ti potrebbe facilitare non poco il compito. Non sono ottimista.

    Ieri sera vedere i nostri “cugini” (si fa per dire) merdazzurri scoprire che il calcio vero non è un derby, ma un’altra cosa mi ha fatto bene al morale. Peccato che quei fessi del Tottenham con il pareggio gli abbiano praticamente regalato la qualificazione.
    Mi è dispiaciuto invece un sacco per il nostro Carletto perchè la vittoria era fatta ed era meritatissima. Non è che sta facendo un po’ a Napoli quello che Capello fece da noi dopo Sacchi?

  19. Vabbè ok cambiamo allenatore, così avremo il 9° allenatore dal 2014 (magari stavolta peschiamo quello bravo)

    spero di cuore che prendano Conte, oppure speriamo che prendano Zenga o Nicola Berti…

    Di vedere bandiere del Milan trascinate nel fango… anche basta

  20. Conte pretende (giustamente) soltanto club da Champions, quindi noi siamo fuori pericolo per chissà quanto tempo ancora. E come lui la pensano tutti gli allenatori di prima fascia o sedicenti tali. E comunque anche io, pur vedendo bene Conte, vedrei poco bene Conte nel Milan.

    E’ comunque vero che cambiare sempre allenatore ha lievemente stufato. Anche perché temo che stavolta ne trarremmo più danni che benefici. Fossi Leonardo, più che cambiare Rino tenterei di convincere Rino a cambiare qualcosa. O meglio, manderei Paolino a tentare, che è meno a rischio vaffanculo. Ma che ci sia abbastanza da cambiare mi pare scontato.

  21. L’allenatore è uno dei tanti problemi e forse non è neppure il più serio. Leggete cosa ha detto il Presidente oggi all’assemblea dei soci. Non è una cosa semplice risollevare il nostro Milan e soprattutto non è una cosa veloce. Questi però sembra sappiano cosa fare dopo i disastri (!) cinesi di Fassone (126 mln in rosso!).
    Mamma mia! Povero grande vecchio Milan. Ho il cuore gonfio di rabbia, dolore e speranza.

  22. Sì ma se, come dice Scaroni, fatturiamo quanto fatturavamo nel 2003, di chi è la colpa? Di Fassone? Che è stato un disastro, intendiamoci, ma un disastro piovutoci addosso grazie a qualcun altro.

  23. Dal momento che non ci sono campioni in squadra nè ci sono fondi per sperare di fare lo squadrone in breve tempo, ci serve mettere un panchina un allenatore che sappia migliorare i giocatori, inserirli in un contesto chiaro di gioco.
    Gattuso sta dimostrando non all’altezza di questo compito e sarà giusto sostituirlo a fine stagione, non ora perchè l’ennesimo esonero in corsa risolverebbe poco o niente.

    A mio modo di vedere l’unico allenatore con queste caratteristiche che potrebbe far bene da noi è PEP GUARDIOLA.
    Lo so che è un sogno impossibile, ma se vogliamo risalire la china in breve tempo è questa la via. Soluzioni diverse imporrebbero tempi molto più lunghi per tornare competitivi (maledetto FPF!!!)

  24. Per carità Marcovan. Però fare in un anno un botto così e con una squadra come questa è inconcepibile. Niente e nessuno esonererà il Berlusca dalla colpa di averci portato in una situazione inqualificabile, ma quell’anno di gestione non ha nessun senso. Vero che niente ha avuto senso, ma non riapriamo quel discorso.

    Ma sarebbe impossibile prendere spunto da un modello Dortmund? Hanno venduto tutti i migliori per fare cassa (222,7 mln) e hanno fatto un mercato mirato e intelligente. Squadra giovanissima (età media 24,7 anni) e allenatore costruito all’ombra di Klopp. Ieri sera hanno irretito una signora squadra come l’Atletico Madrid (mai presa una botta così la squadra del Cholo).

  25. Un primo tempo abbastanza osceno. D’altronde in campo contemporaneamente baka Zapata borini te lo vai a cercare

  26. Un primo tempo abbastanza osceno

    Togli abbastanza.

  27. Per ora ennesimo spettacolo osceno!
    Ancora devo vedere in campo Zapata, che con romagnoli e regina hanno fatto un disastro sul gol

  28. Mi pare evidente che c’è una tensione troppo alta in campo. Stasera lo spartiacque, mi sa.

  29. Mamma mia incredibile e imbarazzante l’involuzione di questo Milan di Gattuso rispetto a quello dello scorso anno con lo stesso Gattuso in panchina… da non credere

  30. Io adoro Rino ma non capisco questo cambio di gioco questo suo Milan assomiglia a quello di Montella più che al suo dello scorso anno. Io penso che quest’anno abbia voluto un gioco diverso tecnicamente troppo pretenzioso per il nostro tasso tecnico, certo non bassissimo ma non siamo nemmeno a livello del Barca. Il cambio lo scorso anno è stato utile e con grandissimo dolore credo che ora sia altrettanto utile

  31. Facciamo cagare.
    Stop.
    Inutile illudersi.
    Due gol presi da una squadra che ne aveva segnati 9 in stagione se non erro.
    Ma davvero vogliamo ancora parlate di qualcosa?
    Non so se sia colpa del mister, dei giocatori, della società o dei magazzinieri.
    So per certo che io tifosi non meritiamo tutto questo.

  32. La sconfitta con k’Inter ci può anche stare l’ora come organico sono più forti, questa sera un po’ meno ma quello che fa pensare e è una costante è la totale mancanza di gioco

  33. Be va bene tutto ma un rigore così negato è scandaloso. Ovviamente ne beneficia una spagnola

  34. Anche Reina stasera non è che sia tanto meglio di Donnarumma eh!

  35. Il rigore (clamoroso) fa pari con il gol annullato a loro. Comunque dopo una partita simile non si può recriminare nulla.
    Mi sembra, l’ho scritto, che ci sia una rottura profonda nello spogliatoio. Questa sera pochi hanno giocato con la voglia e l’intensità di Cutrone. Puoi giocare anche male, ma la voglia, la concentrazione, l’aggressività non possono mancare.
    Il problema è che non ci sono alternative e che le colpe non sono solo di Rino.
    Dopo il derby ero furioso, questa sera sono triste.

I commenti sono chiusi.