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La morte di Enrico Toti nella copertina della Domenica del Corriere.

Invece di scrivere questo post, potrei tranquillamente buttare giù una lista di questo tipo per una descrizione dell’attuale situazione del Milan:

  • Lucas Biglia, centrocampista centrale titolare, infortunato fino alla fine del girone di andata;
  • Mattia Caldara, una sola presenza in stagione, anche lui atteso non prima del girone di ritorno;
  • Ivan Strinic, mai visto in campo per via di problemi al cuore.
  • Mateo Musacchio, l’ultimo arrivato in infermeria per via di una lesione al crociato, fuori per 6-8 settimane;
  • Giacomo Bonaventura, titolarissima ala/mezzala ormai da qualche anno, in forte dubbio per la partita di stasera;
  • Davide Calabria, acciaccato, ma dovrebbe farcela;
  • Gonzalo Higuain, il nostro super bomber e pezzo pregiato, anche lui in dubbio, ma dovrebbe esserci;
  • Hakan Calhanoglu, acciaccato, dovrebbe accomodarsi in panchina;
  • Patrick Cutrone, il gioiellino venuto dal settore giovanile, disponibile ma non in ottima condizione;
  • Andrea Conti, disponibile anche lui e in panchina, però reduce da un lunghissimo infortunio e con minuti nelle gambe solo con la Primavera.

In questo modo, riuscirei a illustrare quasi pienamente, utilizzando solo dei fatti, lo stato d’animo di molti tifosi rossoneri rispetto alla loro squadra del cuore, cioè colmo di un’allegria spensierata come quella di un capitolo dei Promessi Sposi.

Ci sarebbe da aggiungere che, in una situazione attuale, Gennaro Gattuso sarà costretto a cucinare la zuppa con gli ingredienti che ha. Ciò non significa che sia esente da critiche o elogi – per fare un esempio, quel 3-5-1-1 (o 5-3-1-1, decidete voi) di giovedì sera a Siviglia mi ha lasciato molto perplesso. Fatto sta che, per tentare di conservare il quarto posto, o comunque fare punteggio contro la Juve, o almeno, come obiettivo minimo, cercare di non fare una brutta figura, le pedine sono contate e quelle buone risultano limitatissime e nemmeno nelle migliori condizioni. Il tifoso brontolone ne tenga conto.

Mi viene altresì da sostenere che ci si dovrà aggrappare a certi giocatori, penso a un Suso, che gioca sempre da quella parte, non risulta duttilissimo, fa sempre le stesse cose, eppure fa gol (non raramente, grandi gol), fornisce assist, è pericoloso. Per questo giro, non siate schizzinosi nel vederlo giocare.

Gli avversari – Si tratta della Juventus, la conosciamo, e secondo me questa versione della squadra juventina è la più forte da Calciopoli. Certo, Szczesny, oltre a costringerci ogni volta a controllare il suo cognome su Google, non è Buffon, ma è tuttavia un ottimo portiere di caratura internazionale. In difesa ci sono problemi (l’invecchiamento dei centrali, le prestazioni altalenanti di Alex Sandro), ma il livello è altissimo. Sulla selezione che Massimiliano Allegri ha a centrocampo non mi soffermo. In attacco c’è un giocatore che io – perdonatemi – adoro, cioè Mario Mandzukic, oltre al più forte del mondo (o al secondo più forte, dipende dal vostro credo), Cristiano Ronaldo. Affrontiamo per la prima volta una Juventus che può veramente puntare al grande traguardo europeo (dimenticate l’ultima partita, un episodio). Io penso che ciò sia sufficiente a descrivere l’ostacolo che ci si mostrerà davanti domani sera, precisando, però, che gli ostacoli, per definizione, possono essere scavalcati, o aggirati, o abbattuti. Teniamolo presente e sempre forza Milan.

Le altre – In prospettiva quarto posto (che è la posizione che occupiamo al momento, quindi per ora lo tengo come obiettivo stagionale realistico, benché difficile) ed Europa League, il pareggio di ieri della Fiorentina a Frosinone ci ha aiutato. Anche Roma-Sampdoria di domani pomeriggio ci potrà agevolare. La Lazio, infine, che ha i nostri stessi punti, visita il Sassuolo.

Da seguireRomaSampdoria. La Roma va meglio in Europa che in campionato, mentre la Sampdoria, che è partita benissimo, viene da un punto in tre partite (e dal poker subito contro il Torino).

Da evitareChievoBologna. Tre punti brutti per gli emiliani, secondo il mio pronostico.

IL PROGRAMMA DELLA 12a GIORNATA

Venerdì 9 novembre 2018
ore 20:30 – Frosinone-Fiorentina 1-1

Sabato 10 novembre 2018
ore 15:00 – Torino-Parma
ore 18:00 – SPAL-Cagliari

ore 20:30 – Genoa-Napoli

Domenica 11 novembre 2018
ore 12:30 – Atalanta-Inter
ore 15:00 – Empoli-Udinese
ore 15:00 – Chievo-Bologna
ore 15:00 – Roma-Sampdoria
ore 18:00 – Sassuolo-Lazio
ore 20:30 – Milan-Juventus

18 commenti su “Serie A 2018/2019 – 12a giornata

  1. Di la verità hai letto il mio commento nel post precedente a riguardo di Enrico Toti.

    Non mi aspetto nulla se non una sconfitta non umiliante . La sconfitta di mercoledì potrebbe presentarci una Juve ferita ed incazzata.

    Speriamo bene…

  2. Mi piace pensare che la sconfitta gobba in coppa sia stata causata dal pensiero di incontrarci. Che a un certo punto abbiano tirato i remi in barca, insomma. Ma non credo facciamo loro così paura, in verità, specialmente messi così.

    Sconfitta sarà, spero non umiliazione.

  3. Come ho detto ieri ho ancora negli occhi il disastro della finale di coppa Italia.
    Come tutti non mi aspetto nulla di più di evitare un’altra sconfitta come quella.

    Ricordiamo però anche certi momenti indimenticabili. Grandissimo cuore rossonero!

  4. Mi viene sempre un po’ di magone a rivedere video come quelli: sto diventando vecchio…
    Stasera chiedo solamente di riuscire a stare in partita ed evitare di sbarcare e cadere in inutili isterismi. Giochiamocela serenamente ma con concentrazione.

  5. sto facendo di tutto per non pensare a stasera, sto persino apprezzando la giornata uggiosa, tipicamente autunnale, e la voglia di divano che mi assale.
    Sento, però, che in qualche parte della mia mente c’è qualcosa che si nasconde, scappa, fugge, si mimetizza, non vuole farsi vedere ma è lì. Come nei film horror, nelle scene di suspence, c’è un qualcosa che passa veloce e non riesci a distinguere, ma ti fa cagare sotto proprio perchè non sai cos’è.
    Fino a stasera vivrò questo pathos, ma poi basta! Fischio d’inizio e prendo in mano il fucile a pompa, sparo anche alle zanzare fino a che ho munizioni, se mi vogliono prendere dovranno soffrire anche loro e pagare pedaggio.
    San Siro non è gratis, l’entrata ha un costo e voglio che venga riscosso senza sconti comitiva.
    Poi se proprio devo morire, che sia, ma almeno da eroe.

  6. certe notizie da Bergamo, al risveglio dalla pennichella, ti fanno capire quanto poco ci vuole per trasformare una giornata plumbea in una serata di sole. Basta un gol, solo uno, in più degli altri.

  7. A me dell’Inter frega un tubo oggi. Temo troppo la disfatta per occuparmi degli altri.

  8. Visto che questa sera al 99% non prenderemo punti, non mi dispiace affatto che la Lazietta e i merdazzurri abbiano preso un punto in due.
    Se poi perderemo con l’onore delle armi mi resterà sempre qualcosa per rinfacciare a qualche triste e incazzato prescritto. Non ho visto le formazioni, ma oggi il loro miglior Kulovic non ha giocato? Ma andate in mona presuntuosi del c….

    PS: Bonucci è pronto per fare il testimonial per lo spot alla famosa frase: quando il gioco si fa duro i duri incominciano a giocare. Chi era il coniglio bagnato nei gobbi?

  9. Peccato regalargli le partite. Il limite di Higuain è psicologico, in passato aveva già avuto scleri pesanti. Peccato

  10. Si, questa sera gliel’abbiamo regalata noi. Higuain recuperato è stato addirittura dannoso e determinante per il risultato.
    Ma i rigoristi non si decidono prima? Se il Pipita non doveva calciare va pesantemente punito oltre che per la sceneggiata dell’espulsione che gli (ci) costerà cara.

  11. Comunque per me è ne ho viste tante perdere con loro e sempre cosa insopportabile e insopportabili le loro fecce Quella di Ronaldo compresa

  12. E manca anche il rosso a Benatia e il rigore di Chiellini su Romagnoli. Al di là dei nostri demeriti, ma se ci sono vanno applicati.

  13. Temevo sinceramente peggio, in ogni caso qualcuno mi sa spiegare perché non è stato espulso Benatia sul rigore? Se era rigore era anche ammonizione e di conseguenza andava espulso. Poi magari la juve vinceva ugualmente, ma intanto rimani in 10 per tutta la ripresa.

    Higuain comunque un vero coglione! Forse era meglio che non recuperava, magari stasera potevamo sempre pensare “se ci fosse stato Gonzalo”, ma soprattutto mancherà nella “quasi” decisiva partita contro la Lazio se anche contro il Parma poi in casa.

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