11 3 minuti 5 anni

Sembra arrivato anche per il Milan di Gattuso il tempo di cambiare un poco agli uomini in campo. Certo, la trasferta di Verona non dovrebbe essere delle più difficili, ma i giocatori del Chievo non hanno nulla perdere, mentre il Milan, come ha ricordato proprio l’allenatore, tutto.

Sarà, a quanto pare, Lucas Biglia a dirigere il gioco in mezzo al campo, restando Tiémoué Bakayoko in panchina a ricaricare le pile in vista del derby. Un regista vero potrebbe agevolarci dal punto di vista del gioco, pur essendo, l’argentino, talvolta compassato. Si perderà, credo, qualcosa dal punti di vista della protezione della difesa dove i due centrali, però, hanno ultimamente mostrato di sapere il fatto proprio.

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Dentro probabilmente anche Conti e Borini, è stato di nuovo e dopo molto tempo convocato Caldara, che tutti noi tifosi speriamo di vedere in futuro in campo a ripetere le prestazioni fornite a Bergamo, cioè in linea con quelle di chi sembrava essere il miglior difensore italiano della sua generazione. Da notare: giochiamo prima di tutti i principali avversari – per una volta, dopo tanto tempo, possiamo tornare a essere la lepre, e là dietro bisogna sgranare un poco la classifica.

Gli avversari – Il Chievo di quest’anno ha perso quella tignosità, quella capacità di portare a casa punti inaspettati pur con un gioco a tratti irritante degli anni passati. La guardia difensiva degli scorsi anni, piuttosto attempata, non è stata rimpiazzata adeguatamente, la rosa è priva di un bomber da doppia cifra, e vecchie glorie come Giaccherini, Pellissier o Sorrentino non bastano più per tenere a galla la barca. Il club, per giunta, è stato colpito da una penalizzazione in classifica di tre punti. Una sola vittoria (contro il Frosinone, in casa) e dieci pareggi (tra cui, onestamente, alcuni anche di rilievo, contro Roma, Napoli, Lazio e Inter) costituiscono il magro bottino del Chievo in questa stagione.

Le altre – Stasera la Juventus capolista si presenta in casa in formazione ampiamente rimaneggiata per affrontare l’Udinese. Per quel che riguarda le nostre rivali per la qualificazione alla Champions League, grande è la confusione sotto il cielo, perciò la situazione è eccellente: l’Inter (di scena contro la SPAL) si trova ancora in mezzo alla telenovela Icardi e l’assenza, quindi, cronica di una prima punta, mentre la Roma (che affronterà l’Empoli all’Olimpico) ha esonerato Di Francesco e il suo direttore sportivo, lo spagnolo Monchi, ha rassegnato le dimissioni.

Da seguireSampdoriaAtalanta.

Da evitareJuventusUdinese

IL PROGRAMMA DELLA 27a GIORNATA

Venerdì 8 marzo 2019
ore 20:30 – Juventus-Udinese 

Sabato 9 marzo 2019
ore 18:00 – Parma-Genoa
ore 20:30 – Chievo-Milan


Domenica 10 marzo 2019
ore 12:30 – Bologna-Cagliari
ore 15:00 – Frosinone-Torino
ore 15:00 – Inter-SPAL
ore 15:00 – Sampdoria-Atalanta
ore 18:00 – Sassuolo-Napoli
ore 20:30 – Fiorentina-Lazio

Lunedì 11 marzo 2019
ore 20:30 – Roma-Empoli

11 commenti su “Serie A 2018/2019 – 27a giornata

  1. E’ vero che Inter e Roma, le nostre avversarie più pericolose insieme alla Lazio, stanno affrontando un mare di problemi interni. Però occhio, c’è stato un momento in cui anche noi, con la grana Higuain e l’incredibile serie di infortuni che ci era piovuta addosso, sembravamo senza speranza. Invece proprio in quel momento abbiamo sorpreso tutti, noi stessi in primis. Insomma, Roma e Inter restano molto pericolose.

  2. Far rifiatare chi era in palese debito di ossigeno è cosa buona e giusta. Il Derby è la partita fondamentale per noi e serve avere gente a posto, con testa, muscoli e polmoni.

    Le crisi di Roma e Inter sono una benedizione per noi. I prescritti è da molto che hanno problemi interni e pure i giallorossi sono molto altalenanti nel rendimento.

    Giusto non sottovalutare niente, ma penso che non ci sia similitudine tra i problemi nostri, con il Pirlita, e quelli che affliggono le altre due.

    Noi abbiamo dimostrato di essere un gruppo compatto a discapito di tutto e di tutti, gli altri mi sembrano tante piccole gang messe in campo con la stessa maglia che però non rappresenta nessuno di loro e da qui si generano i problemi.

    Fare punti con il Chievo è determinante per i nostri obiettivi e non mi aspetto altro che i 3 punti.

  3. Gara scorbutica e insidiosa quella di questa sera. I cali di concentrazione quando affronti queste partite sono dietro l’angolo e invece quella con Chievo è complementare al derby di domenica prossima.
    Niente scherzi. Anche perchè queste squadrette si esaltano quando ci devono incontrare e giocano la partita della vita.

    Su Roma e merde sono d’accordo con Ghost. Noi abbiamo avuto la grana Higuain, ma era qualcosa di isolato dal contesto e riguardava solo lui. Dai prescritti ad esempio si è appalesata invece la guerra interna tra Icardi e Peresic, che forse è la punta dell’isberg che coinvolge la fazione slava. Sono grane che minano in profondità uno spogliatoio.
    Noi però dobbiamo essere bravi a non pensare a queste cose è tirare dritto per la nostra strada.

  4. Come sempre queste partite o le vinci con tanti gol o se non segni subito inizi a soffrire.

    Ormai il Chievo si sente spacciato e per questo non giocherà con l’ansia del risultato e per noi non è un bene come può sembrare.

    Vedremo. Come arrivano arrivano l’importante è essere ancora avanti nel derby che ripresenterà in pompa magna il loro centravanti, poco ma sicuro.

  5. Vedremo. Come arrivano arrivano l’importante è essere ancora avanti nel derby che ripresenterà in pompa magna il loro centravanti, poco ma sicuro.

    l’unica pompa magna che possono presentare è quella che fa Uandanara.
    Ormai Icardi si è bruciato e francamente non li temo per la loro forza ma solo per l’approccio che avremo noi.

  6. pompa magna

    Certo che una pompa magna di Uanda… fa resuscitare anche Rincon!

  7. Ehh no caro Zulli, qu :seghinohttp://www.screwdrivers-milanblog.it/wp-includes/images/smilies/th_wank7km1.gif: Cecco………

  8. Vedi Danilo, parli di pompe e subito mi vanno insieme le dita. Comunque stavo scrivendo che una pompa da quella li, dato i dentoni che ha, ti ridurrebbe l’arnese a mò di rigatone integrale della De Cecco…….

  9. Tempero ancora… ma male, male, male.
    Non si può soffrire anche con il Chievo. Non si può creare zero occasioni in un tempo contro una squadra che ha subito 50 reti.
    Come sempre zero idee.
    Bene Biglia, male Paquetà. Conti responsabile sul gol (si è abbassato) e anche Gigio è rimasto sorpreso.

  10. Grossa ingenuità di Conti, dispiace perché ha bisogno di giocare e di prendere fiducia.
    A parte questo, ci rendiamo conto che è, finora, la terza partita che Piatek non ha un pallone giocabile? Qua se nella ripresa non ci svegliamo altro che giocare il derby con un punto davanti!

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