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Non possiamo dire che Ante Rebic sia un perfetto sconosciuto. L’abbiamo visto laurearsi vice-campione del mondo da titolare con la Croazia nel 2018 e vivere un’esperienza (piuttosto anonima, per la verità) nel campionato italiano con Fiorentina e Verona. A essere sincero non ricordo molto di lui, ma  posso supporre che dei nuovi acquisti sia quello che mi è passato davanti agli occhi più volte. Ante è un ventiseienne, attaccante — seconda punta, esterno offensivo sinistro —  forte fisicamente (1,85 per 78 chili, una ventina in più di Castillejo), rapido, grintoso. Con un’interessante faccia da stronzo, nel senso buono del termine (sempre che esista, un senso buono per quel termine). Probabilmente un ripiego dopo lo snervante tira e molla con l’Atletico per Correa. Ma sono contento così. Non ne potevo più della foto di quel tizio che ogni santo giorno campeggiava sul mio schermo, francamente. Ma a parte ciò, dando retta a chi si ricorda del croato meglio di me, ad avercene di ripieghi così. Voglio fidarmi dei sentito dire, una volta tanto, fingere di ricordarmi qualcosa di più del  pochissimo che in realtà ricordo e ostentare una certa soddisfazione per l’affare.

Diciamo allora che con  Rebic, pur non essendo egli sicuramente un fuoriclasse e pur probabilmente valendo meno a livello tecnico di quel Silva che abbiamo scambiato con l’Eintracht per concludere l’affare, in quanto a sostanza dovremmo averci guadagnato. Non sopportavo più Andrè Silva, adesso me ne sto rendendo conto. All’inizio ci avevo sperato tanto in questo ragazzo dotato di ottimi colpi, di un buon fisico e di una certa puntualità sotto porta; ma il portoghese è uno che tende a perdersi per strada, troppo debole caratterialmente e, forse, troppo poco affamato. Magari esploderà in Germania e ci mangeremo le mani, ma ne dubito fortemente: Andrè sarà probabilmente sempre lo stesso fino a fine carriera, qualche rarissimo lampo di classe e molta preoccupazione per la pettinatura. Ora, non so quali siano le intenzioni di Giampaolo con Ante Rebic, e neppure se vedremo questo giocatore in campo prima di gennaio, viste le bizzarre abitudini del nostro allenatore. E’ però molto probabile che con questa operazione ci siamo rinforzati.

Ci siamo rinforzati anche come rosa nel suo insieme secondo me, dopo la sessione di mercato conclusasi ieri alla 22. Non so quali siano i titolari nella mente di Giampaolo, e neppure tento di immaginarlo avendo imparato in fretta quanto possa essere imprevedibile il nostro nuovo allenatore. Tuttavia posso azzardare che, rispetto agli scorsi anni, la panchina potrebbe essersi allungata sotto l’aspetto qualitativo. Dico potrebbe perché, come ho già detto, la mia conoscenza dei nuovi, Rebic a parte, è inesistente. Diciamo che la sensazione è quella di avere migliorato la squadra, seppur di poco. Intendiamoci, le pippe resteranno pippe, dovremo tenercele e sopportarle poiché giocheranno spesso, ma almeno tutti potranno rifiatare più frequentemente, e se qualcuno si infortunerà o sarà squalificato non saremo costretti al supplizio di vedere Calabria a centrocampo, o di leggere i piagnistei di Franco Ordine e compagnia nei loro editoriali invocanti l’impiego di Montolivo. Insomma, un mercato difficile causa paletti UEFA, appena sufficiente in entrata, ancora meno in uscita, dove qualche difficoltà, dovuta forse all’inesperienza o a chissà cos’altro (vedi  buona plusvalenza mancata misteriosamente con Silva al Monaco), è stata evidente.  Juve, Napoli e Inter sono lontanissime, ma se l’allenatore non farà danni il quarto posto possiamo giocarcelo. Non tranquillamente, anzi, sarà una faticaccia sovrumana, e lo sarà anche se Giampaolo azzeccherà ogni mossa da qui alla fine. Ma possiamo.

14 commenti su “Rebic, mercato chiuso

  1. Dati i vincoli del FFP concordo su tutto.

    Anche a me Rebic piace, può fare trequartista/ala/attaccante. Un Borini tecnico sperabilmente.
    Giampaolo impiega un certo tempo (e lo ha detto) per preparare un giocatore ad entrare nel suo sistema quindi (ha detto) non vedremo mai un neoacquisto giocare subito.

    Anche io credo che abbiamo una rosa migliorata rispetto all’anno scorso
    (quando, mi ripeto fino alla noia, con 2 punti in più eravamo terzi)

    Ora l’incognita più grande (per usare un eufemismo) sarà l’esito del trapianto del gioco di Giampaolo nel corpo del Milan.

    Potremmo finire da terzi a undicesimi (in caso di rigetto ed esonero), non saprei proprio fare previsioni.

    Ipotizzo che a settembre/primi di ottobre ci saranno ancora delle scottature.
    Se la squadra le userà per imparare potremmo anche decollare altrimenti, se succederà quello che ho visto l’anno scorso dal secondo derby in poi…

  2. Rebic è un Tomasson.
    Non per caratteristiche ma per lavoro-di-squadra e concretezza.
    Come ha scritto PJ qui sopra, che condivido, è la versione più alta (in senso tecnico) di Borini.
    E’ uno che non ti tradisce, il suo lo fa, anche a livelli molto buoni.
    Non mi stupirei affatto di vederlo anche trequartista con Giampaolo.

    Queste maledette Nazionali, proprio adesso, che palle …

  3. La rosa è migliorata, questo non si può discutere. Il quanto sia migliorata è invece opinabile.

    E su questo peserà molto il lavoro di Giampaolo:

    Ora l’incognita più grande (per usare un eufemismo) sarà l’esito del trapianto del gioco di Giampaolo nel corpo del Milan.
    Potremmo finire da terzi a undicesimi (in caso di rigetto ed esonero), non saprei proprio fare previsioni.

    Concordo con PJ: il futuro del Milan si gioca tutto qui.

    E purtroppo per noi il derby arriva troppo presto: la probabile sconfitta nella stracittadine potrebbe far male sia alla testa che dei giocatori che, soprattutto, a quella dell’allenatore il cui più grande limite finora dimostrato è stata l’incapacità di resistere alle pressioni.

  4. due parole a proposito di un dirigente del Milan.

    Gran personaggio. Ma non lo scopriamo certo adesso.
    Ha il grande pregio di dire quello che pensa, anche se risulta scomodo a volte.

  5. Con un’interessante faccia da stronzo, nel senso buono del termine

    :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: l’ho pensato anch’io ma tu l’hai espresso in maniera perfetta! Mi hai piegato :rotfl: :rotfl: :rotfl:

    Ora penso si dovrà approfittare di questa pausa per fare il punto e mettere tutti alla pari.

  6. Come si fa a non adorare Boban?!

    Anche ieri è stato onestissimo nelle sue dichiarazioni.

    Rebic è cattivo e si fa rispettare in campo. (Anche) Da questo punto di vista avremmo bisogno di un altro paio come lui.

  7. Credo che rebic consenta una certa imprevedibilità del Milan
    Potremmo giocare con un il nostro classico 433 con esterno sx proprio rebic, veloce e verticalizzate
    E potremmo giocare con un 44 1/2 2 dove il ,1/2 e’ un tornante/esterno e le due punte leso e rebic
    Sono incuriosito e affascinato, dai un po’ di fiducia,
    Per aspera ad astra, ma prima per aspera

  8. Faccio le mie piu sincere condoglianze a Cafu per la morte del figlio.
    Leggevo che era in alcuni problemi finanziari e questa sembra una botta ben piu grave e inaspettata.
    Ho un grande ricordo di Cafu calciatore, uno dei piu grandi terzini destri che abbia mai visto e probabilmente lo unico parametro zero che abbia reso veramente.
    Condoglianze Marcos.

  9. Mi associo anch’io alle condoglianze a Cafù per un lutto giunto solo pochi giorni dopo quello forse ancora più terribile che ha colpito L. Enrique.

    Al di là del valore del calciatore o della persona, io padre e nonno, non oso nemmeno immaginare se una cosa simile toccasse a me.

  10. Ciò che è successo a Luis Enrique non lascia parole.
    Purtroppo, come ho scritto in altri commenti, ho avuto modo, mio malgrado, direttamente, di toccare con mano quel mondo e quando vedi i bambini in quella situazione, non ci sono parole, non ci sono parole. Se già per uno di 33 anni può essere difficile, figuriamoci per una bambina o un bambino di 9 anni, come la figlia di Luis Enrique.

    Detto questo e tornando, mestamente, al calcio, mi sono sorbito la Croazia per vedere Rebic.
    Confermo che, a mio parere, è un buonissimo acquisto e, dovrebbe essere, praticamente l’unica non incognita della nostra sessione di mercato.
    Corre come un cavallo e ha la forza d’urto di un Vieri vecchia maniera.
    Non è un fenomeno ma dovrebbe essere grasso che cola nel nostro reparto avanzato.

  11. Mie considerazioni a fine mercato: Juve, Inter, Napoli fuori concorso per i primi tre posti in questo ordine. Poi Lazio, Roma, Milan e Atalanta dal quarto posto in giù, anche qui la mia previsione è in ordine di classifica. Certo lo scorso anno per due punti abbiamo fallito l’accesso in Champions con il quarto posto, credo però che oltre a nostri meriti siano stati deludenti inferiori alle loro potenzialità sia Lazio che Rome, al di sopra invece l’Atalanta. Mia previsione pur con una rosa certamente migliore di quella dello scorso campionato quest’anno sarà molto difficile andare oltre il settimo posto

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