53 4 minuti 5 anni

La cosa bella – o brutta, fate voi – è che a scrivere i post post partita non ci si mette poi così tanto; questo perché, fondamentalmente, non puoi perdere tempo parlando del nulla…

Un nulla, appunto, ecco quello che siamo. Inconsistenza, mancanza di personalità, identità e dignità, azioni che vengono fuori quasi esclusivamente da ripartenze. Mediocrità da parte di alcuni dei nostri a fronte di neo acquisti che forse hanno una certa qualità (vedi Leao stasera, partito titolare) ma che difficilmente potrà essere constatata se questi non giocano mai o giocano solo brevi spezzoni di partita…

Il primo tempo finisce a reti inviolate. dopo circa una quindicina di minuti di stallo (con un paio di brividi dettati da due retropassaggi da infarto, soprattutto quello di Rodríguez al 10′), i nerazzurri prendono l’iniziativa ed iniziano a prenderci le misure con il diagonale di Lukaku al 17′ respinto da Gigio ed il palo centrato da D’Ambrosio al 20′. Il Milan cerca di riprendersi ma non va oltre qualche sporadica ripartenza (Piatek, in un paio di circostanze, non si fa trovare pronto), anzi, rischia tantissimo al 34′ su rovesciata (azione poi fermata per fuorigioco)…

Nella ripresa la debacle. Conti provoca la punizione da cui scaturisce il gol dell’Inter – con deviazione fatale – di Brozovic; dopo circa un minuto di consultazione del VAR Doveri valuta irrilevante una posizione di fuorigioco e convalida il gol. Non c’è una reazione, il Milan è completamente imbambolato. I cugini chiudono la partita al 77′ con Lukaku, che supera Gigio con un colpo di testa. Gli innesti di Paquetà’, Hernandez e Rebic sono tardivi. La traversa di Politano al 78′ ed il palo di Candreva ci risparmiano un’ulteriore umiliazione. Notte fonda…

CONSIDERAZIONI:

Dunque, alcune considerazioni sparse:

1) L’Inter ha vinto più che meritatamente, poteva finire infinitamente peggio…

2) Non so come finirà questa stagione, ma stasera ho visto la differenza tra A) una società che da un lato acquista un allenatore degno di questo nome e che dà gioco e personalità alla propria squadra e dall’altro giocatori forti, funzionali ad un gioco e che, soprattutto, vengono fatti giocare con continuità e B) noi…

3) Non so cosa pensare: forse abbiamo giocatori forti, ma se questi non giocano mai e solo spezzoni di partita cosa devo dire? No, perché con i vecchi giocatori i risultati si vedono…

4) Non credo che avrò pazienza con un allenatore che, almeno sinora, non è altro che un Gattuso 2.0: niente schemi, niente gioco, niente identità, niente personalità. Azioni che nascono solo da ripartenze (molte delle quali NON sappiamo neppure fare efficacemente) e derby categoricamente persi (Gattuso ne perse ben due lo scorso anno)…

5) Pensavo che non avere in campo Calabria sarebbe stato un bene; no, Conti lo ha quasi fatto rimpiangere…

6) Sparate a Rodríguez…

53 commenti su “MILAN-INTER 0-2

  1. Segnalo l’articolo di ultimo uomo
    trovo deprimente che si sia riusciti a fare positivamente solo 9 su 23 dribling.

    Questo non solo è tragico di per sè, ma anche per i compagni di squadra che sapendo che nel dribling c’è il 39 % di probabilità di perdere la palla sono sicuramente meno propensi ad appoggiare l’azione in attacco e si preparano invece a recuperare la posizione in difesa

    https://www.ultimouomo.com/milan-inter-destinate-migliorare-derby-milano-2019/

  2. https://media-origin.calciomercato.com/2019-09/suso.milan.inter.2019.2020.nonpassa.DENTRO.jpg

    Ho giocato a livelli infimi rispetto alla serie A, ma comunque buoni in generale…
    Dai pulcini alla Promozione, uno che fa una cosa del genere deve passare almeno 2/3 partite in panca a riflettere sul fatto che il calcio è uno sport di squadra.
    E aggiungo che alcuni miei allenatori lo avrebbero fatto anche se in un’occasione simile avesse segnato…

    In parte lo capisco. La prudenza. Oggi ti criticano perchè non fai giocare i giovani, domani o ieri perchè li hai fatti giocare.
    d’altro canto se cambi formazione ogni partita e vinci sei un maestro del turnover, se perdi sei un indeciso.

    @Jtura

    Questo sarebbe vero se la squadra avesse una sua ossatura, un suo gioco, insomma una spina dorsale.
    Ma se sono anni che diciamo che la colpa è dei giocatori perché sono scarsi, poi te ne comprano alneo 3/4 decenti e tu non li fai giocare a quel punto la colpa è tua.
    Lo avrei difeso a spada tratta se avesse inserito almeno Bennacer, Theo e Leao/Rebic (oltre a mettere Paquetà e non Suso al centro del progetto), ma così mi sembra voglia cercare di cavare sangue da delle rape che già 2 allenatori prima di lui hanno spremuto a dovere senza cavare un ragno dal buco.

    A mio modo di vedere qui il problema è che non si vede nulla…

    ni. Un pò di difesa a metà campo l’ho vista, e Giampaolo aveva anche detto che si preoccupava di addestrare quella come prima cosa e che si preoccupava meno dell’attacco in prima battuta (forse troppo poco a questo punto).

    Anche io l’ho vista. Parli di quando a Verona stavamo prendendo gol con lancio da prima di metà campo contro una squadra in 10, vero?
    Se a quel tipo di atteggiamento non fa seguito un pressing alto che permetta di recuperare palla nella tre quarti avversaria sei solo un pazzo che fa il fuorigioco a centrocampo, permettendo così all’avversario di aggiustare il tiro delle incursioni magari partendo prima di metà campo…

    Io sinceramente, ad oggi, non ho visto niente di niente.
    Spero di essere io a sbagliarmi e che in realtà, come dice JP, si può svoltare con un nonnulla.
    Ma vorrebbe dire che da domani la squadra inizierà a fare tutto il contrario di quanto visto si ora.
    Io rilevo: giro palla sterile e lento, palla a Suso, niente movimenti davanti, poche incursioni zero occasioni da gol create (e non su uno schema, zero proprio in assoluto).

  3. Ultimo uomo, come spesso capita, spiega tutto benissimo.
    Magari prolisso e purtroppo la gente che preferisce insultare d’istinto (in questo blog ovviamente nessuno) non lo legge. Che, per inciso, la sintesi non è neanche un mio dono.

    Mi fa piacere trovino conferma anche in quell’analisi:

    1) la non distanza siderale fra Milan ed Inter;
    2) la forza immensa dei tre centrali dell’Inter, il vero spartiacque;
    3) l’incapacità di Suso di poter fare il trequartista, in particolare perché si muove poco su tutti i fronti dell’attacco e perché tiene troppo la palla;
    4) la superiorità numerica concessa all’Inter sulle fasce, stante, in particolare, la posizione troppo statica e bassa di Rodriguez;
    5) l’incapacità di gente come Biglia o Calhanoglu di giocare a uno-due tocchi, cosa che Bennacer, per esempio, sempre poter fare;
    6) l’incapacità di Piatek di fare la punta di raccordo alla Quagliarella in un 4-3-1-2 giampaoliano …
    ecc ecc

    Ultimo uomo è fatto davvero bene, i miei complimenti a chi ha scritto l’articolo.

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