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Un Milan in piena crisi di gioco, risultati ed identità è quello che si presenta stasera al Marassi contro il Genoa. La panchina di Giampaolo è appesa ad un filo: vincere è l’unico modo per non essere esonerato…

La formazione non può non presentare perplessità: Leao – certamente uno dei più attivi tra i rossoneri – non parte titolare, a differenza di Reina, Hernandez, Duarte, Bonaventura e Calabria…

I padroni di casa partono bene: già al 2′ c’è un rischio nella nostra area, successivamente, al 7′, Reina salva su conclusione ed è sempre Pepe ad uscire su Pajac al 26′. Il Milan fa qualcosa a partire dal 20′ (doppia conclusione di Suso al 23′ ed al 26′, esterno della rete centrato da Kessie al 35′) ma la partita resta equilibrata. L’equilibrio viene però spezzato al 40′ da una punizione di Schone sulla quale Reina ci mette del suo per la deviazione in porta…

Nel secondo tempo il Milan schiera Paqueta’ e Leao al posto di Calhanoglu e Piatek (altra serata no per il pistolero) ed il cambio di passo è netto. Dopo un tocco con il braccio di un difensore del Genoa nella propria area al 49′ sul quale Mariani sorvola il Diavolo pareggia due minuti dopo con tiro di Hernandez sul primo palo (bravo e furbo Paqueta’ nel battere velocemente la punizione). I rossoneri ipotecano la vittoria al 58′ quando Kessie realizza il penalty assegnato per il tocco di mano un area di Biraschi (poi espulso). La partita è intensissima, i nostri potrebbero segnare ancora al 66′ ma è anche vero che si rischia al 73′ (assist dalla sinistra, Romero non arriva sul pallone per pochissimo). L’espulsione di Calabria pareggia il conto degli uomini in campo. La partita vive di alti e bassi; i rossoblù hanno la possibilità di pareggiare sempre con Schone su rigore (Reina tocca l’attaccante avversario con il ginocchio) ma Pepe si fa perdonare alla grande per l’errore del primo tempo deviando in corner il tiro dagli 11 metri. Dopo 8 interminabili minuti di recupero il Milan da suoi tre punti che rappresentano un’autentica boccata d’ossigeno…

CONSIDERAZIONI:

Devo ancora capire se questa vittoria sia da considerarsi una svolta o un semplice scontro salvezza vinto. Ho visto qualche miglioramento ma la strada è ancora molto lunga. Leao è per me imprescindibile e Hernandez galoppa sulla fascia in maniera straordinaria. Basta con Calabria e con il turco…

101 commenti su “GENOA-MILAN 1-2

  1. No, dai, però, non riscriviamo la storia. L’Inter ha da almeno due o tre anni una rosa evidentemente superiore a quella del Milan (quest’anno in maniera ancor più palese).

    Quest’anno l’Inter è nettamente superiore, inutile girarci intorno.
    Ma nei due anni di Spalletti non mi pare che la rosa dell’Inter fosse NETTAMENTE superiore alla nostra, un po’ si soprattutto il primo anno, ma non mi pare che il divario fosse così evidente (ricordiamo i Nagatomo, i Joao Mario, gli Eder, etc?).
    E onestamente non faccio fatica a credere almeno l’anno scorso, con gli allenatori invertiti in champions ci saremmo andati noi

    Comunque tutto questo è fuffa, nel senso che il mio concetto era un altro: forse è il caso di puntare su un allenatore di spessore e sicuro valore, invece che su esordienti, scommesse o allenatori da metà classifica come Giampaolo e Pioli

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