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Ventinove gol in campionato, trentadue in stagione, per una media complessiva di una rete ogni 93 minuti (85 se si considera solo la Serie A), già due volte capocannoniere della massima serie, con concrete possibilità di diventarlo una terza volta quest’anno (alla pari, per fare alcuni nomi, di Giuseppe Meazza, Gigi Riva, Michel Platini, Giuseppe Signori): questo è il bagaglio che avrebbe portato con sé Ciro Immobile stasera contro il Milan se solo fosse stato disponibile. Invece no, non sarà così, poiché l’attaccante di Torre Annunziata dovrà scontare un turno di squalifica proprio contro il Milan, così come il suo compagno di reparto Caicedo, a cui si vanno ad aggiungere gli infortunati Marusic, Lulic e Luiz Felipe. Voi come vedete questa cosa? Mettiamola nella categoria dei piccoli colpi di fortuna, dai.

I rossoneri, infatti, sono gli sfavoriti nell’incontro di questa sera, e vedere gli avversari perdere la loro arma più pericolosa dovrebbe dare qualche possibilità in più agli uomini di Pioli, o almeno creare meno problemi – in fondo, alla Lazio mancheranno 40 dei suoi 66 gol segnati finora in A. Intendiamoci, Simone Inzaghi non sarà privo di mezzi per farci male (pensiamo a Correa, Milinkovic-Savic, Luis Alberto), però, ecco, le opportunità per fare punti passano anche dalle mancanze altrui.

Certo, bisogna iniziare a evitare le nostre mancanze, come mostrano i due punti persi a Ferrara in un turno che ha visto le sconfitte di Roma, Napoli e Parma, l’ennesima occasione mancata dal Milan per mostrare un piccolo salto di qualità. Dovrebbe aiutare il ritorno di Kjaer in difesa all’Olimpico di Roma dopo la prestazione deludente contro la SPAL del giovane Gabbia (unica alternativa nel ruolo, visti i problemi di Musacchio e Duarte). Sarà della partita Zlatan Ibrahimovic (sempre sia lodato), probabilmente pronto a prendere dal primo minuto il posto di Ante Rebic. Il ritorno di Conti (al posto di Calabria) e la scelta di Saelemaekers come alternativa all’infortunato Castillejo dovrebbero completare il quadro dei cambiamenti che si dovrebbero vedere in campo dall’inizio tra i rossoneri.

Visto che siamo in quel punto della stagione in cui si guarda anche al calendario degli altri (al momento il Milan ha 43 punti), c’è da seguire lo scontro diretto al San Paolo tra le due squadre che immediatamente ci precedono, Napoli (45 punti) e Roma (48), mentre il Verona (42) dovrebbe avere una trasferta relativamente facile a Brescia. Più difficile il discorso per il Cagliari (39) che ospita un’Atalanta che più in forma di così non si può, mentre il Parma (39) si troverà a giocare in casa contro la Fiorentina.

IL PROGRAMMA DELLA 30a GIORNATA

Venerdì 4 luglio 2020
ore 17:15 – Juventus-Torino
ore 19:30 – Sassuolo-Lecce
ore 21:45 – Lazio-Milan

Sabato 5 luglio 2020
ore 17:15 – Inter-Bologna
ore 19:30 – Brescia-Verona
ore 19:30 – Cagliari-Atalanta
ore 19:30 – Parma-Fiorentina
ore 19:30 – Sampdoria-SPAL
ore 19:30 – Udinese-Genoa
ore 21:45 – Napoli-Roma

16 commenti su “Serie A 2019/2020 – 30a giornata

  1. Ma di questo Rebic cosa ne pensiamo: vale la pena di riscattarlo? Io confesso di non ritenerlo un gran giocatore, se non ci rimettiamo nello scambio con Silva approverei, altrimenti cercherei altro.

    Stasera bisogna fare punti, poche storie.

    Stelle doppie a proposito.

  2. Di sicuro Ciro Immobile è meglio che sia assente. Avrei preferito non ci fossero Luis Alberto e Savic, però sì, concordo, le assenze della Lazio sono importanti e nella categoria dei colpi di fortuna possiamo tranquillamente piazzarle. Rimane una trasferta in cui siamo nettamente sfavoriti.

    Rebic? E’ una bella domanda, Alex. Generalmente stravedo per gli atleti balcanici, perciò dovrei rispondere un bel “sì, ne vale la pena”. Nel caso di Ante però non ho buone sensazioni. Non saprei neanche spiegare perché.

  3. Ma di questo Rebic cosa ne pensiamo: vale la pena di riscattarlo?

    Mah, tutto sommato ne penso bene. Compie 27 anni a settembre, perciò ha ancora qualche buon anno davanti a sé, presumibilmente almeno. A livello realizzativo ha finora eguagliato la sua migliore stagione in carriera (prima di giungere al Milan, ha fatto in tempo a giocare qualche partita con l’Eintracht, segnando con entrambe le maglie in totale 12 gol).

    Farebbe parte di un grande Milan? Credo di no, al massimo sarebbe una riserva e nemmeno di quelle di prima fascia. È però uno dei migliori giocatori che abbiamo avuto quest’anno.

    Sappiamo che la sua permanenza oltre il 2021 potrebbe essere legata all’acquisto di André Silva da parte proprio dell’Eintracht, perciò capirei un mancato riscatto se i soldi venissero comunque indirizzati verso un altro acquisto.

    Infine, il Milan ha un reparto offensivo abbastanza scarno: oltre a Rebic, ci sono Ibrahimovic (fortissimo, ma con 39 primavere alle spalle a ottobre e un rinnovo comunque ancora da effettuare), Leao (acerbo a voler essere buoni) e il primavera Colombo. Gente come, ad esempio, Castillejo sarebbe da usare in posizioni di attacco solo in situazioni di emergenza.

    Discorso economico a parte, non vedo ragioni per non tenerlo.

  4. Discorso economico a parte, non vedo ragioni per non tenerlo.

    Nemmeno io, nemmeno io… però ripeto, qualcosa mi inquieta, anche se non saprei spiegare bene cosa.

    Sto leggendo il libro “La Jugoslavia, il basket e un telecronista” dell’immenso Sergio Tavčar, triestino, commentatore storico dello sport jugoslavo anni ’70-’80 su tele Capodistria (solo gli anziani, per di più appassionati di basket possono sapere esattamente di chi sto parlando). Tavčar, profondo conoscitore della mentalità balcanica, nel libro descrive perfettamente pregi e difetti di quelle popolazioni (facendone parte, sentendosi lui molto più sloveno che italiano), in modo particolare di quegli atleti (di quale sport non ha importanza, la mentalità è sempre la stessa). Ecco, io temo, così, a pelle, che Rebic si rispecchi più nei difetti che nei pregi. Ma sottolineo, a pelle.

  5. Mi associo su i dubbi su Rebic più che altro perché mi sembra un giocatore che sia condizionato molto dal momento che sta passando. Certe volte lo vedi col fuoco dentro, ma altre volte lo vedi camminare in campo con lo sguardo spento.

    Comunque punteremo su di lui. Primo perché Silva verrà riscattato, e secondo perché sembra che si voglia riproporre la coppia d’attacco del Francoforte.

    Speriamo per stasera. Normalmente saremmo sfavoriti, ma viste le loro assenze possiamo ambire a fare qualcosa di buono

  6. tele Capodistria (solo gli anziani, per di più appassionati di basket possono sapere esattamente di chi sto parlando).

    Tele Capodistria, quanti ricordi… In pratica la “terza Rete”, Rai tre mi sembra iniziò a trasmettere “solo” nel 1980.

    Noi dell’epoca abituati a soli due canali ci sembrava chissà che, ed in effetti era un bel canale, oltre al basket ricordo che trasmetteva molti più film che i canali Rai.

    Dopo l’amarcord parliamo di calcio. Ante Rebic io francamente lo terrei. Oltre a segnare fa anche molta legna. Certo non è da “Grande Milan” ma chi lo è attualmente oltre a Gigio e Romagna? Ibra escluso naturalmente per motivi di età.

    La partita di stasera probabilmente sarà influenzata (per la Lazio) anche dal risultato del derby che si giocherà a minuti. Non nutro molte speranze per i colori granata, in ogni caso il mio tifo è per loro.

  7. Su Rebic ho i dubbi di tutti. Mi sembra tanto una pezza messa lì che adesso tiene abbastanza bene. Tra l’altro mi sembra che abbia grossi limiti tecnici.

    Per questa sera la nostra forza deve essere la libertà mentale da particolari pressioni. Sempre che questa libertà non influisca sulla mancanza di concentrazione.

    Tele Capodistria, pur essendo vecchietto, confesso di non averla vissuta, ma come del resto, dai primi anni ’70, non ho vissuto proprio la TV in genere.

  8. Giustiziere, ma che diavolo facevi da bambino? :rotfl: :rotfl: :rotfl:

    Scherzo eh, giustamente avevi altri passatempi. D’altra parte non è che ce ne fosse molta di TV, allora. Due canali RAI, il secondo dei quali iniziava a trasmettere intorno alle 17 o giù di lì con dei programmi per bambini. Stop. Però appunto si poteva captare qualcos’altro (mi pare di ricordare con una piccola antenna aggiuntiva, anche se non ci giurerei), ossia TV Svizzera italiana e Capodistria. Quest’ultima trasmetteva un sacco di sport, principalmente basket ma anche altro, e il telecronista principale era appunto Sergio Tavčar. Bravo e competente in modo nauseabondo, specie sul basket, anche se all’epoca non lo sopportavo per via del suo smaccato tifo pro Jugoslavia durante le partite contro l’Italia (e il fatto che la Jugoslavia ce le suonasse regolarmente non mi aiutava).

    Accipicchia quanto sono vecchio… 😆

  9. No vabbe’ Alex, mi posti questo, con Buffa addirittura. Fantastici. Il commento finale di Tavčar sul ramarro Pancev poi: “I Balcani sono uno stato d’animo.” :rotfl: :rotfl:

  10. Marcovan, ma io sono veramente vecchietto e quindi prova a pensare che dai primi anni del ’70 ero un ventenne e alla sera non stavo mai, dico mai, una volta a casa.

    Poi della tv dei ragazzi che iniziava alle 17 con qualche cartone tipo “Braccobaldo show” o telefilm come Rin-Tin-Tin o Lassie mi ricordo molto bene. Si facevano i compiti per essere liberi a quell’ora con l’immancabile fetta di pane e nutella.

  11. Che Milan! Veramente la miglior partita della stagione. Quando si gioca concentrati è tutta un’altra storia.

    Peccato quei punti persi con la Spal, per il 5° posto possiamo ancora giocarcela comunque.

    Non mi aspettavo di trovare un Milan così dopo il lockdown, anzi ero piuttosto pessimista.

    Per i voti aspettiamo il post.

  12. Siamo facili ad esaltarci per delle vittorie e a deprimerci per dei pareggi come quello di Ferrara. Equilibrio.
    Il Milan non era stato scarso a Ferrara (oggettivamente l’avevamo detto tutti che quel 2 a 0 era solo frutto di casualità) come non è stato stellare questa sera (il primo tempo abbiamo bilanciato la sfiga di mercoledì).
    Questa comunque, al di là del valore intrinseco, è una squadra e quel vecchietto è tutta la sua testa pensante.
    Onore a Pioli anche per avere umilmente accettato una personalità straripante che ad altri avrebbe anche dato fastidio. Non è un piccolo merito.

    Kessiè (mai visto così ordinato)
    Saelemaekers (partito malino, come un po’ tutti, ma poi…)
    Paquetà (ho avuto paura quando è entrato al posto del turco, ma questa sera l’ho visto fare cose che mi aspetto da lui)

    Una vittoria così non ha bidoni.

    Pioli Questa sera mentre parlava a DAZN con una Diletta che mi manda sempre fuori di testa, ho pensato che è una gran persona. Ho il difetto che riesco a conoscere gli allenatori solo quando allenano il Milan e Pioli ho scoperto che è un buon allenatore e una brava persona. Aspetto di conoscere (naturalmente non in senso biblico) Rangnick .

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