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Immagine tratta da Wikipedia

Quello che ha vissuto il Milan giovedì sera a opera del Lille (o Lilla, in italiano) è stato un bel bagno di umiltà che, fortunatamente, ha avuto luogo nella partita in cui ha fatto meno male. La striscia di imbattibilità durava da tantissimo e, benché la forza di una squadra si veda sul campo e non sulla carta, sappiamo tutti benissimo che questo non è un Milan da record. È giovane, talvolta bello, spesso convincente, apparentemente motivato e coeso, ma no, non è un Milan da record e forse nemmeno da trofei.

Mi è capitato di vedere due trasmissioni su SkySport24, una pochi giorni o ore prima della legnata in Europa League (non ricordo bene), un’altra uno o due giorni dopo. Il tono delle discussioni sul Milan è passato da “I rossoneri sono da scudetto?” a “Mah, sì, comunque lo sappiamo che non è una squadra che può competere per certi traguardi”. Certo, le analisi si fanno in base ai fatti ed è giusto cambiare opinione, non voglio impiicare nessuno alle proprie parole, anche perché quella di Europa League non è stata una sconfitta ma una sonora bastonata (almeno nel risultato) che non deve lasciare indifferenti. D’altro lato, uno può anche tentare di trovare motivi di conforto nei precedenti (il Milan di Zaccheroni prese quattro pere a Parma, poi andò a vincere lo scudetto, ma sappiamo tutti che quel Parma era forte e che quello scudetto è quasi irripetibile). Tuttavia, io tenderei a sostenere che prima si esagerasse e che ora è bene che si abbassino le aspettative su questa squadra, anzi, considerando che non pochi tra agosto e settembre ritenevano (io compreso) che anche nella semplice lotta per il quarto posto il Milan fosse sfavorito, si tratta di dover guardare il lungo periodo e di non farci ingannare dai risultati di ieri, dell’ultima settimana o degli ultimi tre mesi.

Il Milan non è una squadra da scudetto. Non è nemmeno una squadra che può pensare di tentare la lotta per lo scudetto. Per la vittoria in Europa League ci saranno avversarie più attrezzate sulla nostra strada da dover eliminare. Che l’obiettivo resti quello di inizio stagione: lottare per il ritorno in Champions League. Non si tratta di scaramanzia, né di falsa modestia, né di sottovalutazione delle potenzialità della rosa, sia chiaro. È proprio il fatto che si parli di potenzialità che ci deve rendere cauti sul fatto che queste vengano messe in atto oppure no.

La partita di stasera contro il Verona è proprio l’esame che ci serve per rimetterci in carreggiata e mostrare il nostro valore. Si tratta della squadra che ha subito meno gol finora in Serie A. Lo scorso anno ebbe l’ottava difesa del campionato e avrebbe probabilmente fatto meglio se non avesse sbracato nel finale di stagione. Non sarà facile farle gol e, inoltre, occhio a fare in modo che Nikola Kalinic o Samuel Di Carmine non emulino Yusuf Yazıcı al fine di non compromettere quanto fatto di buono finora, che non è poco. E per mostrare che quella di giovedì è stata una parentesi infelice in una stagione finora bellissima.

IL PROGRAMMA DELLA 7a GIORNATA

Venerdì 6 novembre 2020
ore 20:45 – Sassuolo-Udinese
0-0

Sabato 7 novembre 2020
ore 15:00 – Cagliari-Sampdoria 2-0

ore 18:00 – Benevento-Spezia 0-3
ore 20:45 – Parma-Fiorentina 0-0

Domenica 8 novembre 2020
ore 12:30 – Lazio-Juventus
ore 15:00 – Atalanta-Inter
ore 15:00 – Genoa-Roma

ore 15:00 – Torino-Crotone
ore 18:00 – Bologna-Napoli
ore 20:45 – Milan-Verona

11 commenti su “Serie A 2020/2021 – 7a giornata

  1. Sfavorito non esattamente, per quanto mi riguarda. Diciamo che pensavo — e mi pare di averlo scritto — che avremmo dovuto sudarcelo molto, quel quarto posto. Ma insomma, siamo lì, la pensiamo più o meno allo stesso modo. Di scudetto ne parlavano (e ne parlano) gli illusi, i tifosi ciechi e quelli che abitualmente alzano l’asticella delle aspettative perché poi possono vomitare veleno, nonché i gufi. E ne ero convinto anche prima della sconfitta di giovedì. Piedi ben ancorati a terra, quindi, noi come ambiente esterno (che contiamo poco, ma possiamo fare danni), e soprattutto si spera ci stiano i giocatori (che a giudicare da giovedì, un po’ avevano cominciato a sopravvalutarsi).

    Stasera avremo un altro indizio circa la nostra reale dimensione. Testeremo la nostra capacità di reazione dopo una scoppola non indifferente, e avremo di fronte una squadra non facile, tradizionalmente rompicoglioni. Sono moderatamente teso.

  2. La prova di stasera ci dirà se la sconfitta di giovedì è stata un incidente di percorso o se effettivamente non siamo squadra da lottare per i primissimi posti. E per primissimi posti intendo almeno il 4°.

    L’importante è sempre e comunque vincere, ma voglio vedere nei ragazzi la voglia e la cattiveria agonistica di dimostrare ai giornalai vari, senza offesa per la categoria dei lavoratori che all’alba sono già sul posto di lavoro naturalmente, che non sono così scarsi come li hanno già dipinti.

    Fiducia e serenità!!!!!

  3. Come dicevo dopo la sberla di giovedì sera, questa è la nostra prova di maturità, la prova del nove, mettetela come vi pare. È l’occasione di tirare fuori personalità e orgoglio. La lunga striscia di risultati non può essere una
    casualità ed è il momento di mettere in campo le nostre qualità.

    Il Verona è un altro avversario assolutamente indigesto proprio perchè come il Lilla prende pochissimi gol e gioca sulle distrazioni altrui.

    Io sono, al contrario di Marcovan, sempre molto teso, maledetta passione.

  4. Il Verona non sa come ha segnato, ma alcuni dei nostri non stanno giocando come dovrebbero. Una sconfitta oggi sarebbe davvero una iattura.

  5. Noi approccio alla partita pessimo e pure un po’ sfigato; loro, due tiri, due carambole e due gol. Dall’altra parte, invece, Silvestri mi sembra in serata di gala.
    Ibrahimovic fermo, Chalanoglu fermo anche lui sospetto stia giocando su una caviglia sola, Leao in versione tanto fumo ma pochissimo arrosto. Calabria scherzato da chiunque passi di lì, pure gli steward.
    Ci tengono in piedi Salamella e Kessie.
    Stiamo ripiombando nell’incubo della mediocrità? Speriamo di no eh. Ci vorrebbe la gif del tocco-ferro, dove è finita?

  6. Secondo tempo stradominato e non pareggiarla sarebbe stata veramente una beffa.

    Purtroppo abbiamo sbagliato l’atteggiamento iniziale con due gol subiti ed un paratone di Gigio. Ok il secondo gol una beffa, ma anche il nostro 1-2 “abbastanza” fortunoso.

    Comunque ha dimostrato carattere, perché stare sotto di due gol dopo lo 0-3 di giovedì non era facile reagire. Per cui io sono soddisfatto, certo lo sono perché abbiamo pareggiato, perché alla fine il risultato conta eccome.

    A domani&

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