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Undicesima giornata di campionato. Il Milan ospita il Parma a San Siro; tutte le principali inseguitrici hanno vinto ed il Diavolo ha il dovere di rispondere. Privi di Ibra, Kjaer e anche di Saelemaekers (attacco influenzale per il belga) i rossoneri schierano in campo Gabbia, Castillejo e Brahim Diaz…

La partita non potrebbe iniziare peggio: dopo due soli minuti di gioco, infatti, Gabbia s’infortuna e deve cedere il posto a Kalulu. Il Milan non parte deciso come in altre circostanze e i ducali, praticamente sull’unico loro tiro nello specchio della porta, sbloccano l’incontro al 12′ con l’interno destro di Hernani su assist dalla sinistra di Gervinho. Il gol dei gialloblu sembra svegliare i nostri: al 22′ si troverebbe anche il gol del pareggio ma la rete di Castillejo viene annullata dopo l’utilizzo del VAR per un fuorigioco veramente millimetrico. Per tutta la seconda metà del primo tempo esiste una sola squadra costantemente in attacco, una squadra però fondamentalmente “baciata in fronte dalla sfortuna” (cit.). Nell’arco di 6 minuti l’11 milanista centra ben tre legni, due in rapida successione al 39′ (Brahim Diaz colpisce l’incrocio, subito dopo Calhanoglu stampa il pallone sulla traversa) ed il terzo su punizione calciata dal turco al 45′ (palo esterno alla sinistra di Sepe)…

Nella ripresa accade di tutto: Pioli manda in campo Hauge e Leao al posto di Diaz e Castillejo. Sulla falsariga del match contro l’Hellas il Milan subisce il secondo gol, praticamente sul secondo tiro in porta del Parma (quarto gol subito dal Milan su azione, peraltro). Al 56′, su cross dalla destra, Kurtic supera Donnarumma con un colpo di testa. La reazione del Milan produce dopo un solo minuto la rete che accorcia temporaneamente le distanze; da un calcio d’angolo parte il pallone per l’incornata di Theo Hernandez. Il Milan spinge, anche se la squadra sembra molto meno lucida rispetto a prima. Il pareggio del 2-2 giunge al 90′: Calabria fa un assist dalla destra, Rebic calcia in porta ma Sepe respinge; Theo Hernandez, ancora lui, stabilisce che di sfiga, per stasera, ce ne sia stata abbastanza e segna con conclusione da fuori area. In pieno recupero (92′) un corner per noi, ma il risultato non cambia…

CONSIDERAZIONI:

Non ricordo, a memoria, di una partita in cui il Milan colpisce ben quattro legni. Ma questa squadra non molla mai. Neppure troppo tempo fa una partita di questa tipo l’avremmo tranquillamente persa. Il carattere si tempra anche così. Sperando di avere un po’ più di fortuna la prossima volta. Occorrerà comunque iniziare al meglio, cosa che oggi, nei primi 12′, non è stato fatto…

18 commenti su “MILAN-PARMA 2-2

  1. Non abbiamo giocato benissimo, questo va detto. Non so so se per merito del Parma o demerito nostro, ma il gioco è stato spesso un po’ disordinato. Inoltre sui due gol del Parma abbiamo un po’ dormito. Però va anche detto che una eventuale sconfitta sarebbe stata totalmente immeritata. Una sfiga pazzesca: 4 legni, un fuorigioco di pochi centimetri, infortuni aggiunti a quelli già subiti. Insomma, nonostante la doppia rimonta e il gol nel recupero, credo che il pareggio ci vada stretto stretto.

    Hernandez — assist sul gol annullato, due gol, atteggiamento di chi non si rassegna alle avversità. Un leader.

    Calhanoglu — le prova tutte, fra assist, recuperi palla e tiri in porta. Sfortunato, prende tre legni, ma decisivo.

    Calabria — secondo tempo straordinario

    Sorprendente Kalulu. Un 2001 di grande personalità e ottime doti tecniche e atletiche.

    Diaz — a parte l’incrocio dei pali colpito, inesistente.

    Hauge — molto timido e impreciso

    Rebic — solito discorso sulla posizione in campo.

    A molti non è piaciuto Leao: a destra non rende come a sinistra, questo è evidente, però non ha fatto male, secondo me.

    Pioli — non ho capito alcune posizioni in campo, sia di partenza sia dopo i cambi.

  2. Diciamo che mi ha un po’ ricordato la partita contro il Verona, però lì ci avevamo messo anche il nostro errore dal dischetto e invece questa sera la la sfiga è stata veramente da record: subito infortunio a Gabbia (speriamo di no, ma potrebbe essere molto serio), infortunio a Bennacer a un quarto dalla fine (potrebbe essere serio anche questo), entrambi nati da due falli neppure sanzionati, 4 pali in tutte le fatture, 1 rete annullata per mezza scarpina (il VAR su questo è oggettivo, ma la chirurgia non ha mai fatto parte del calcio, soprattutto se diversamente si passa sopra all’impossibile). Il tutto con una squadra ancora una volta rimaneggiata in partenza. Non è mica una corsa a handicap, e noi non siamo mica i migliori in partenza!
    Comunque questa è un’altra partita che ci fa perdere due punti, ma ci deve far crescere in autostima e consapevolezza. Non era davvero facile. Poi, se vogliamo comunque trovare un qualcosa di positivo, abbiamo comunque allungato i nostri due personali record di portare a 31 le partite consecutive con almeno una rete e a 13 con almeno due reti.

    Faccio ancora una volta il copia incolla da Marcovan
    Hernandez (chi se non lui)
    Calhanoglu (tre legni e tanto, tanto altro. Manca la firma, non più andar via così)
    Calabria (non capisco perchè da altre parti non lo vogliano proprio vedere)

    Diaz (vale il giudizio di Genova, in questo modulo così non serve)
    Hauge (due passi indietro. Si incaponisce in dribbling quando potrebbe darla al primo o secondo tocco. Non pensi di essere diventato improvvisamente chissà chi)
    Rebic e Leao (il primo non sopporta quel ruolo e il secondo gli capita quasi sempre di entrare troppo leggero. Quando parte dall’inizio e se gioca con Ibra è un’altra cosa)

    Pioli S.V. Troppo facile dire formazione sbagliata all’inizio con quelli che si ritrova. L’unico vero appunto è avere insistito ancora una volta con Diaz lì, ma penso che ritenesse Leao ancora non con novanta minuti nelle gambe e Hauge, invece, ne aveva fatti novanta (bene) giovedì sera.

  3. Come ho scritto ieri sera, un punto d’oro. Sono partite che nascono male e finiscono peggio.

    Per cui teniamoci stretto questo punto che unito a quell’altro (immeritato per noi) col Verona, sono 2 punti in più che abbiamo. Il calcio non è pugilato, i punti si fanno con i gol. 2 anni fa abbiamo perso il 4° posto per un punto, punti persi malamente con Benevento e Frosinone.

    Voglio dire che alla fine questi 2 punti potrebbero pesare, stavolta, in positivo.

    Hernandez – lampante il motivo
    Chalanoglu – anche lui premio con 3 stelle perché si è sbattuto e giocato in modo positivo, solo i legni gli hanno impedito almeno un gol che avrebbe meritato tutto.
    Calabria – cresce sempre di più ed ha giocato un secondo tempo da incorniciare.

    Mi è piaciuta la personalità di Kalulu. Non che sia stato impegnatissimo, ma è un ragazzo che sa quello che deve fare.

    B. Diaz – da qualche partita mi sembra il primo Chalanoglu, confusionario ed impreciso.
    Hauge – sinceramente mi aspettavo che “cambiasse” la partita, invece…
    Rebic – d’accordo che non il suo ruolo (mi ripeto) ma sbaglia anche le cose semplici

    Pioli stavolta lo boccio. Visto che Hauge a sinistra non rendeva prova a cambiare e metterci Leao che a sinistra rende meglio.

  4. Da qualche mese ho quasi sempre la certezza che anche le situazioni più complicate riusciamo a raddrizzarle. Anche ieri sera, dopo che al loro secondo gol ho gridato “ma non ci posso credere!”, mi sono messo tranquillo ad aspettare la reazione. Che è arrivata puntuale e se avessimo vinto 4 o 5 a 2, nessuno avrebbe avuto niente da dire.

    Vero che siamo stati più pasticcioni di altre volte, ma l’intensità e la coralità sono venute comunque fuori. Questi ragazzi sono mesi che giocano quasi ogni 3 giorni, non dimentichiamocelo, e fino all’ultimo minuto non mollano di una virgola.

    Penso che recuperando Ibra un pò di cose andranno a posto, al loro posto naturale. Rebic tornerà a sinistra e Leao quando giocherà dovrà muovere il culo alla svelta. Poi aprirà anche il mercato e sono quasi certo che arriveranno puntelli in difesa e forse anche un vice Ibra.

    Nel frattempo mi godo la crescita e le prestazioni di Calabria.

    Hernandez: ha iniziato molto tardi a capire che la partita era iniziata, poi ha fatto sfracelli.
    Calhanoglu: avrebbe meritato il gol per quanto ha costruito sul campo.
    Calabria: ha carattere ed ha reagito alle voci che lo davano in partenza sfoderando un costante, continuo e rapido miglioramento di prestazioni.

    Bravo Kalulu, ha fatto un aggancio da urlo e una partita molto attenta considerando che non è un centrale.

    Brahim: ha sicuramente doti e qualità, ma non lo vedo titolare.
    Rebic: d’accordo fuori ruolo ma non basta solo la corsa dietro a tutti.
    Leao: sul ruolo stesso discorso di Rebic, ma anche ieri ho avuto l’impressione che sia entrato a giocare solo perché non poteva rifiutarsi.

    Pioli : avrei aspettato a fare i cambi più tardi, ma dal divano siamo tutti bravi.

  5. Questa è una partita dal risultato bugiardo, perché avremmo meritato di vincere con più di un gol di scarto, ma anche una vittoria larga sarebbe stata, un po’ paradossalmente, uno specchio non esattamente fedele della realtà, perché ci sono stati molti che hanno giocato male, a partire dai due centrali di centrocampo, passando per Diaz (inesistente, palo a parte) a Castillejo (conferma di aver meritato il declassamento a riserva di Saelemaekers, rispetto alla scorsa stagione). Rebic ha giocato male prima punta, come fa quasi sempre: in attacco la rosa è sempre stata incompleta (i due unici centravanti sono Ibrahimovic, classe 1981, e Colombo, classe 2002) e alla fine è arrivata la partita dove abbiamo pagato il conto per questa mancanza nota da questa estate. Vedo un sacco di stelline per Calabria che non condivido.

    Va anche detto che abbiamo avuto tanta sfiga, questo è poco ma sicuro.

    Stelle&Bidoni
    per Hernandez.
    per Calhanoglu.

    per Bennacer, ieri ha giocato davvero male, è sembrato inutile, si è notato di più Tonali nella ventina di minuti a disposizione.
    per Diaz, un altro che ha dato la sensazione di non essere in campo. Prende un bidone in meno di Bennacer solo perché ha contribuito anche lui alla collezione di pali di ieri sera.
    per Hauge, che mi ha ricordato Milos Krasic.

    per Pioli, che ha messo in campo la miglior squadra possibile (forse avrebbe potuto schierare Tonali titolare al posto di Bennacer, visto il recente infortunio dell’algerino) e la vittoria “ai punti”. Condivido il doppio cambio all’intervallo, anche se forse avrei atteso una decina di minuti per una delle due sostituzioni.

  6. Su Pioli occorre una precisazione da parte mia: ho poco da eccepire sui nomi messi in campo, ho trovato invece bizzarro il loro posizionamento. Perché per esempio non Leao punta e Rebic spostato nel suo ruolo naturale? E perché nel primo tempo Cala a sinistra e Diaz al centro e non viceversa? Di sicuro Pioli darebbe risposte sensate a questi dubbi, ci mancherebbe, però a me, da profano ignorante, sono sembrate scelte illogiche.

    Corrado, le stelle a Calabria secondo me sono sacrosante e spiego il perché: non ha innanzi tutto le colpe attribuitegli da alcuni capiscers del web sui due gol, inoltre nel secondo tempo è stato una costante spina nel fianco del Parma. Lui e Theo sulle fasce hanno aperto il bunker emiliano come una scatoletta di tonno (cit.).

  7. Eccomi, buon giorno a tutti

    Ieri temevo che avremmo perso la nostra imbattibilità. Pensavo che il Parma è una delle nostre bestie nere e che la legge dei grandi numeri ha statisticamente valore.

    Il nostro carattere ha fatto la differenza; per questo bravi tutti. Purtroppo ci sono stati dei momentanei momenti di perdita di attenzione e il parma ne ha approfittato.

    Quando sbagli e gli avversari ne approfittano in modo decisivo è dura risalire la corrente ma la squadra sta veramente aumentando di carattere: spero non diventi spavalderia ma il pareggio vale quasi una vittoria.

    Peccato per gli infortuni ma se non altro sono l’occasione per vedere al lavoro dei giovani interessanti.

    Un merito particolare a Teo e Chala ma tutti bravi.

    vediamo chi ci spetta

    La juve ha già trovato il più abbordabile degli avversari

  8. Theo tre stelle
    Chala una stella
    Calabria una stella

    Diaz due bidoni
    hauge due bidoni
    Leao un bidone

    Pioli pollice giu

  9. Generalmente partite così si perdono. Riuscire almeno a pareggiarle e acresce l’autostima.

    Rilevo però una cosa: in questa stagione le partite più sofferte sono state tutte a San Siro tranne quella col Rio Ave(Bodo, Roma, Lille, Verona, Parma, anche La Spezia se vogliamo dirla tutta). A parte quella con la Roma (dove furono decisivi Tatarusanu e arbitri) in tutte le altre mancava Ibra. Ecco, da profano credo che l’assenza di una boa quando gli avversari si chiudono a riccio è molto penalizzante. Capisco che è difficile trovare un giocatore disposto a fare la riserva di Ibra e giocare solo quando Lui non puòvuole, però è essenziale per il nostro cammino.
    A questo punto mi aspetto che la società capisca la situazione e che, a fronte della possibilità di vincere lo scudetto, acconsenta ad uno sforzo importante nel calciomercato.

    Theo
    Calha
    Kalulu

    Diaz (non lo voglio più vedere in campo)
    Rebic (fuori ruolo)
    Hauge e Leao

  10. Milan – Stella Rossa rispolvera ricordi e fantasmi di un passato glorioso. La nebbia che ci salvò dal gol di Savicevic, la ripetizione con il drammatico incidente a Donadoni, il clamoroso gol non visto e i rigori con quello decisivo di Rijkaard.
    Molto più vicino però c’è anche il preliminare di Champions del 2006-07, inaspettato dopo calciopoli, che ci portò poi alla finale della vendetta di Atene.

    Mai facile affrontare gli ex-jugoslavi, soprattutto nel loro infernale Marakana, che però se vuoto è tutt’altra cosa.
    Affrontabilissime le avversarie di Napoli e Roma.

    In CL solito culo dei gobbi, proibitivo, se non impossibile, turno per la Lazio e interessante sfida della Dea contro un sempre pericoloso Real che quando vede nerazzurro si galvanizza.

  11. Lapinsù

    per capacità di sacrificio, e capacità di gioco “totale” al servizio della squadra, penso che Belotti sarebbe il giocatore perfetto per noi.
    Però prenderlo a gennaio temo sia impossibile, tanto più che credo vada a scadenza a fine stagione, quindi sarebbe pure antieconomico.

  12. Fre,
    io invece penso che il giocatore che ci servirebbe era già nostro: Petagna

  13. io invece penso che il giocatore che ci servirebbe era già nostro: Petagna

    Personalmente tra lui e Belotti, preferisco il secondo. Certo averlo ora Petagna ci avrebbe fatto più che comodo, ma in prospettiva vedo meglio il “Gallo”.


    Dunque ci è capitata la Stella Rossa
    . Che ricordi! Una partita infinita quella dell’autunno 1989. Ho appena letto che in entrambi i casi che l’abbiamo affrontata abbiamo vinto poi il trofeo. Sarebbe fantastico il non c’è 3 senza 3. È una competizione che ci manca, l’unica… Ma temo che sia molto difficile arrivare fino in fondo.

    Detto ciò è chiaro che bisogna provarci.

  14. Petagna? Belotti tutta la vita.

    Leggo che il Papu sta per essere oggetto di contesa già da gennaio. Forte, ma anziano e antipatico, vada pure altrove.

  15. Belotti a occhi chiusi.

    Il Papu anche a me non interessa per niente. Buon giocatore sicuramente, ma lo vedrei bene ovunque tranne che da noi.

  16. Tra Belotti e Petagna, sicuramente Belotti, ma credo che verrebbe solo a certe condizioni (il Torino vorrebbe farsi pagare bene, il giocatore vorrebbe il posto da titolare). Il lato positivo è che Belotti è milanista. Nessuno dei due è – credo – il tipo di giocatore che cerca la società, inoltre pare che la priorità sul mercato sia ancora quella del difensore centrale. Gomez può andare a svernare altrove.

  17. anche a me sembra che non interessi nessuno dei due, era solo per il confronto tecnico. Il centrale di difesa è diventata orami necessità, mi sembra scontato che si pigli qualcuno.

    Che poi se uno viene da noi ormai l’avrà capito che, a parte 5/6 imprescindibili, gli altri ruoli sono ricopribili a rotazione. Il concetto di rosa larga con più titolari deve essere chiaro, altrimenti meglio lasciar perdere che di rompicoglioni ne abbiamo avuti già tanti, troppi.

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