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Domani alle ore 20 chiuderà finalmente anche questa finestra di mercato e, come sapete, sarà un momento di giubilo per il sottoscritto. Le bugie cesseranno di tormentare i tifosi più ingenui e piagnoni, le speranze e le delusioni verranno messe per qualche mese da parte, ciò che sarà stato fatto per un po’ non si potrà cambiare, e tutto verrà sostituito dalla sostanza. Il campo è e resterà per sempre la parte più bella del calcio, almeno per me.

Perché non attendo il rompete le righe di domani prima di scrivere questo post? Potrei rispondere perché ormai i giochi sono fatti, ma mentirei. La verità è che, molto più semplicemente, domani non avrò tempo. E’ tuttavia anche vero che non mi aspetto colpi eclatanti last minute da nessuna squadra, e tanto meno me li aspetto dalla nostra. A proposito di questo, so perfettamente di non poter sviare dall’argomento in questione.

Inutile nascondersi dietro a un dito: il (non) mercato invernale del Milan, specie se accostato a quello di Juventus e in parte Inter, è stato una  cocente delusione per tutti noi, anche per chi stenta ad ammetterlo. Kiaer, difensore titolare, uno degli artefici dei grandi miglioramenti avvenuti negli ultimi due anni,  sarà assente fino a fine stagione, ma per il reparto a cui egli appartiene non è stato acquistato nessuno. Proseguire la stagione e affrontarne il decisivo rush finale con il rincalzo Gabbia, il rientrante Tomori, il partente a fine campionato Romagnoli, il forte ma adattato Kalulu, è un notevole azzardo. L’unico affare portato a termine dalla nostra dirigenza ha riguardato il reparto offensivo, ma non si poteva pretendere che, al di là di una normale curiosità, l’acquisto di Marko Lazetic — serbo, classe 2004, un metro e novanta per un’ottantina di chili — potesse scatenare l’euforia dei tifosi. Magari questo ragazzo diventerà il nuovo Lewandowsky, o Ibra, o Van Basten chi lo sa, ma al momento, pur essendo un upgrade rispetto al fuoriuscito Pellegri (per lo meno il giovane serbo sembra in grado di deambulare), egli non può ancora essere oggetto di grandi considerazioni. Non è sufficiente un acquisto del genere per lenire in parte la delusione dei tifosi, ma questo la dirigenza lo sa perfettamente.

La vicenda è particolare. Si tratta di una di quelle rare situazioni nelle quali tutti hanno delle valide ragioni.

Da un lato ci sono le ragioni dei tifosi, consapevoli di avere per le mani un gruppo forte e unito al quale basterebbero pochi ritocchi per diventare competitivo ad altissimi livelli; un gruppo che però non viene rinforzato e che anzi, nel giro di due anni avrà perso in tutto a zero euro ben quattro titolari importanti. Un tifoso non può restare sereno di fronte a questo, non è nella sua natura.

Dall’altro lato  ci sono le ragioni di una proprietà che semplicemente sta svolgendo il proprio lavoro, un lavoro che può anche non piacere ma del tutto legale, un lavoro che consiste nel rendere più allettante possibile la baracca (bilanci in ordine, stadio di proprietà) per poterla rivendere e guadagnarci diversi milioncini. Un Hedge Fund non può operare in altro modo, il discorso è identico a quello fatto sopra riguardante i tifosi: non è nella sua natura.

Ovviamente, essendo tifoso e non un Hedge Fund, anche io non la sto prendendo bene. La sensazione di trovarsi sempre un passo indietro, più fuori dal campo che dentro (e comunque il ‘fuori’ determina spesso ciò che accade nel ‘dentro’), è palpabile nonché sgradevole. La Juventus, dopo una breve pausa, sta tentando violentemente di tornare competitiva, l’acquisto a sorpresa (nelle cifre) di Vlahovic lo ha dimostrato; l’Inter competitiva lo è già e dà l’impressione di essere sempre viva e attenta per restarlo. Per il Milan la competitività sportiva è importante, ma è evidentemente  in secondo piano. Inter e Juventus sono cattive, aggressive, sfruttano ogni mezzo a loro disposizione per vincere (vedremo fra qualche anno quanto avranno retto agli azzardi finanziari attuali, ma per il momento hanno ragione loro), il Milan subisce passivo qualsiasi sopruso mediatico e arbitrale, sembra un ingenuo agnellino in mezzo a un branco di lupi affamati. Sono abbastanza stanco di tutto ciò, a dire il vero.

Detto questo, pur essendo tifoso e sentendomi come tale, trovo che le guerre contro l’attuale proprietà siano di una stupidità inaudita. Per i motivi sopra spiegati (un Hedge Fund non può non fare l’Hedge Fund) e perché i piagnistei prolungati sono infantili e soprattutto inutili. Al Fondo Elliott non importa nulla di essere amato, e non cambierà di una virgola la propria linea di condotta; potremo strepitare, minacciare, piagnucolare, battere i piedini contro il seggiolone, sputare la pappina, ma non servirà a una beata mazza. Il Fondo Elliott va sostenuto, non osteggiato: prima esso raggiungerà i propri obbiettivi, prima si leverà dalle palle. Non occorrere essere un genio per arrivarci.

112 commenti su “LE RAGIONI DI TUTTI

  1. Ciao ragazzacci,oggi ho sentito Zulli e mi ha chiesto perche’non commento piu’.Vi leggo sempre con piacere,ma un po’la pigrizia,un po’la paura di esser banale,un po’il poco tempo,mi ha portato a essere assente.Comunque il cuore rossonero batte piu’ che mai e sono gia’ in tensione per domani,speriamo in bene.❤

  2. Ciao “vecchio” Rincon!!! Che piacere rileggerti. Non sei mai banale, credimi, e sono stracontento di ritrovarti qui.

  3. sposato saranno sedici anni il prossimo Luglio.

    Io il prossimo luglio sono sedici anni che mi sono separato. Solo di fatto, perchè formalmente siamo ancora sposati, ci frequentiamo praticamente tutti i giorni e a novembre sono quarant’anni che ci siamo sposati. Sono i tre figli e i tre nipoti (uno è in arrivo) che ti tengono comunque uniti.
    Azzo… il blog sta diventando un confessionale…

  4. Oggi deve un miracolo, forza Milan ma pre partita con sensazioni solo negative

  5. Oggi deve un miracolo, forza Milan ma pre partita con sensazioni solo negative

    meno male un po’ di ottimismo. Pensa che stanotte ho sognato che diventavo milionario e mi sono svegliato di soprassalto tutto sudato. Spero non accada mai. Nella realtà, intendo. Voglio rimanere nelle difficoltà il più a lungo possibile.

    Ma è ovvio che partiamo sfavoriti ma non mi sembra nemmeno il caso di iniziare a fare il cappio e cercare un gancio a cui fissarlo. Ecchecazzo.

    Io, come al solito, fino al fischio finale ci credo sempre. Forza Milan!

  6. Vorrei l’ottimismo di Ghost, ma purtroppo non ce l’ho. La giornata non è mi è iniziata proprio bene, ma non ho neppure particolari sensazioni. Non è detto che sia un bene.
    Parto sempre volando basso, non mi dispiace neppure se i bookmaker ci danno nettamente sfavoriti (questa mattina per la verità si sono un po’ abbassate le nostre quote), se dovesse andare contro pronostici e sensazioni godrò di più.
    Un rilievo: paragoniamo quello che ha fatto Tomori per essere della partita al comportamento di Kessiè e tiriamo le somme.

  7. Ad ogni partita però avete sensazioni negative, cattivi auspici, presagi di morte…mica si può andare avanti così.E devo dirvelo perché può essere contagioso. E non è bello, per me.

  8. Oggi Gordon Singer sarà a San Siro. Spero, per evitare scene imbarazzanti, che qualcuno gli abbia spiegato che “quelli del Milan” sono quelli di rossonero vestiti. No perché nel caso avesse deciso, qualora segnassimo, di far finta che gliene freghi qualcosa e di esultare, sarebbe oltremodo imbarazzante se esultasse ad un goal delle merde scambiandole per noi.

  9. Vecchio Rincon, meno male che mi sono ricordato di avere il tuo n. e così ti ho chiamato.

    Ah sei registrato sotto la voce “Pizzaballa” come il tuo vecchio nick di MBC.

    A proposito di matrimoni io il 9 gennaio ho festeggiato 40 anni di matrimonio (ne avevo quasi 23 ndr) e per mia fortuna va ancora tutto bene con due figli Simone e Lucia e due splendidi nipotini (da parte di Simone) Federico e Cecilia che adoro e mi adorano.

    Federico il giovedì lo accompagno alla Scuola calcio (il lunedì va con la mamma) e devo dire che ci sa fare. Ma l’importante è che viva la sua vita assieme ai suoi amici in serenità e gioia.

    Per stasera non so… non saprei sbilanciarmi. Non ancora mi prende la “tensione”

  10. @Giustiziere

    Io il prossimo luglio sono sedici anni che mi sono separato. Solo di fatto, perchè formalmente siamo ancora sposati, ci frequentiamo praticamente tutti i giorni e a novembre sono quarant’anni che ci siamo sposati. Sono i tre figli e i tre nipoti (uno è in arrivo) che ti tengono comunque uniti. Io il prossimo luglio sono sedici anni che mi sono separato. Solo di fatto, perchè formalmente siamo ancora sposati, ci frequentiamo praticamente tutti i giorni e a novembre sono quarant’anni che ci siamo sposati. Sono i tre figli e i tre nipoti (uno è in arrivo) che ti tengono comunque uniti.

    Capisco. Pazzesco che proprio l’anno e il mese in cui mi sposavo, tu ti separavi. È bello che in qualche modo vi frequentiate ancora, comunque, e tanti auguri per il nipotino in arrivo!

  11. @Ghost

    Ad ogni partita però avete sensazioni negative, cattivi auspici, presagi di morte…mica si può andare avanti così.E devo dirvelo perché può essere contagioso. E non è bello, per me.

    Io sono positivo per via di quel sogno fatto, come dicevo quando mi è capitato in passato di sognare la vittoria nel derby abbiamo quasi sempre vinto, raramente pareggiato, mai perso. Non è male come statistica, dai. E poi oggi è il compleanno di Cesarone Maldini, ci darà una mano da dove è ora, non perderemo.

    Sarà fondamentale annullare Brozovic, va tenuto a uomo. E assolutamente non possiamo permetterci il baricentro alto come al solito, con Romagnoli che altrimenti contro Lautaro (avessi detto Luis Nazario de Lima) farebbe la figura del tizio in bicicletta che gareggia contro uno in scooter.

  12. Credo la metteremo di fatto con una difesa a 3(Calabria bloccato) e centrocampo a 5 (Saele a destra), Leao da seconda punta libera di svariare dalla trequarti sinistra fino a Giroud. Non ho sensazioni né negative né positive ma dico solo cosa direbbe un interista se affrontasse il Milan senza Skriniar e De Vrij?

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