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Una domenica massacrante la mia. Durante una passeggiata in riva al mare perdo stupidamente il portafogli con all’interno un centinaio di euro, patente, carta d’identità, tessera sanitaria e carta di credito, ritrovo il tutto miracolosamente grazie al senso civico e all’onestà di uno sconosciuto e alla caparbietà di mia moglie che mi convince ad accompagnarla a cercare bagno per bagno (mentre al momento dell’amara scoperta io avevo scelto di lasciarmi morire di stenti lì, sulla sabbia rovente). Torno a casa stremato, giusto in tempo per vedere la Power Unit di Leclerc andare a puttane e Verstappen e la Red Bull trionfare, e mi domando cosa possa riservarmi l’attesissima serata vista la strana altalena di sfiga-fondoschiena con cui si è sviluppata la mia giornata.

La risposta è arrivata verso le venti e la serata mi ha riservato una grandissima gioia.

Il Milan ha vinto meritatamente il suo diciannovesimo scudetto, io ho vinto la stella come tifoso. Dei dieci scudetti che campeggiano nella mia personalissima bacheca questo è, assieme a quelli del ’79 e del ’88, senza dubbio il più bello. I primi due lo furono per diverse ragioni: il primo fu quello della stella per il club, il primo di cui fui testimone, il primo di Franco Baresi, l’ultimo di Gianni Rivera; il secondo fu il primo di Berlusconi e di Paolo Maldini figlio di Cesare, dopo un decennio da incubo, in mezzo a guai societari e devastanti saliscendi fra serie A e serie B. Questo scudetto è fantastico perché il decennio appena trascorso, pur non essendo stato tragico come quello sopra citato, è stato comunque scoraggiante, triste, umiliante. Il Milan degli ultimi due lustri è stato preso a pedate un po’ da tutti, media, organi istituzionali nazionali e internazionali, arbitri, da una parte del suo stesso tifo, e vincere uno scudetto in questo modo, in barba a tutti, è quanto di più grandioso possa accadere a tutti i tifosi veri. Odio assegnare patenti di tifo, non lo farò certamente stavolta. Vorrei soltanto che dopo questo scudetto si imparasse a mettere da parte il proprio ego  e ad amare nel vero senso della parola un club come il Milan. Che s’imparasse a rispettare un gigante come Paolo Maldini. Che s’imparasse a non bollare frettolosamente come pippe atleti giovani come Leao e Tonali al loro primo anno. Che s’imparasse che gli allenatori contano, ma soltanto se sono supportati da una grande società e da giocatori bravi e intelligenti. Che s’imparasse che il Milan è sempre il Milan, a prescindere da chi ne sia il proprietario.

Della partita è inutile parlare, non c’è stata storia. Troppa la differenza di valori e di motivazioni in campo, al di là delle fanfaronate mediatiche sprecate durante la settimana.

Dei protagonisti invece parleremo, ma non in questo post, avremo un’intera estate per fare questo e altro. Inoltre non ho la forza per proseguire: sono felice ma stanco, ho sonno.  E confesso di avere alzato anche un po’ il gomito.

363 commenti su “SASSUOLO-MILAN 0-3

  1. @Darko, da un paio di giorni che mi appaiono i warning “This connection is not secure blablabla” e “Autofill is not secure” ecc… Devo inserire ogni volta nome utente ed email, se dipende da voi e si potesse risolvere facilmente ne sarei grato.

  2. Grande notizia quella di Perisic. È stato il più importante della rosa quest’anno, o meglio il più importante subito sotto Brozovic (quando non c’era Brozovic l’Inda era persa, magari prenderlo, una mediana Tonali-Brozovic sarebbe il più grande spettacolo dopo il big bang) e subito sopra Latrato Martinez (quanto ho goduto e quanto godo a vedere le sue lacrime dopo che hanno fallito a “vincere” lo scudetto perfino dopo averlo comprato, quanto mi hanno fatto godere le lacrime di questo delinquentotto argentino sputazzatore).

    Speriamo sia il primo di una lunga serie (ah e chi pensa che Gosens possa non farlo rimpiangere si illude pesantemente, Gosens è uomo da attacco nello spazio, Perisic salta l’uomo e te lo porta via, è perfetto anche con le difese schierate, Perisic >>>Gosens senza dubbio, età a parte).

    Voglio vederli come noi nell’Estate 2012. Merde.

  3. quanto ho goduto e quanto godo a vedere le sue lacrime dopo che hanno fallito a “vincere” lo scudetto perfino dopo averlo comprato

    Dopo averlo comprato intendo lo scudetto, ovviamente. Sono riusciti a non vincere perfino in un anno dove hanno ricevuto così tanti favori (con annessi torti alle avversarie) da eclissare perfino (e non di poco) le peggiori Juventus moggiane. Dei falliti del genere sono un caso unico nella storia del calcio mondiale, manco comprando i trofei letteralmente riescono a portarli a casa. L’indaista tipico riuscirebbe a non farsela dare da una gnocca manco andando ad Escort.

    A parte lo scudetto dello scorso anno (meritato ma vinto a suon di buffi e non pagando i giocatori) questi qua negli ultimi 33 anni hanno vinto qualcosa solo grazie alla farsa di Calciopoli dove hanno occultato le loro intercettazioni (altrimenti sarebbero stati puniti eccome, Ibra sarebbe venuto da noi https://www.calciomercato.com/news/galliani-ibra-era-nostro-nel-2006-709470 e addio ciclo farlocco ).

    Rendiamoci conto di che razza di falliti stiamo parlando. Dopo il ciclo di Herrera una sola finale di Champions in 50 anni (nata grazie a Guido Rossi e alle prodezze calciopolane, appunto) e, a parte il ciclo di scudetti post calciopoli, ciclo che non sarebbe mai nato se non avessero barato, hanno vinto uno scudetto nel ‘71, uno nell’80, uno nell’89 e uno l’anno scorso, al netto appunto di quella vergogna del 2006 dove ne uscirono puliti in maniera fraudolenta.

    Un club di falliti del genere è un unicum nella storia del calcio, veramente.

  4. Grande notizia quella di Perisic. È stato il più importante della rosa quest’anno, o meglio il più importante subito sotto Brozovic

    quotone Ray, e sono molto felice di non vederlo ai gobbi, come invece avevano anticipato

  5. @Franz, e non dimentichiamo che Gosens devono pagarlo questa estate e sono 28 milioni da far uscire. Considerando che devono fare un attivo di 70 milioni https://www.inter-news.it/calciomercato/inter-zhang-vuole-60-70-milioni-utile-2-big-rischio-chi-entra/amp/ , solo pagando Gosens dovranno fare cessioni per quasi 90 milioni di euro. Già solo per Gosens (ovviamente se dovessero fare altri acquisti l’attivo di mercato da fare salirà, dovessero fare acquisti per 50 milioni dovrebbero vendere per 120, per dire). Godo come un adolescente con una Milf.

  6. Grande notizia quella di Perisic.

    però con Gosens l’hanno sostituito

    L’inter si sarebbe veramente indebolita se avesse perso Brozovic a 0: non penso di esagerare se dico che senza di lui avrebbero perfino faticato ad arrivare tra le prime 4 perchè da un lato è un giocatore indispensabile (senza di lui quest’anno hanno fatto pena) mentre dall’altro lato è un giocatore difficilmente sostituibile perchè i calciatori bravi in quel ruolo sono pochissimi e costano un botto.

  7. “ però con Gosens l’hanno sostituito”, si ma con un downgrade non da poco, eh. Se avessero perso Brozovic si sarebbero indeboliti ancora di più, poco ma sicuro, per me è uno dei top 7/8 mondiali nel ruolo, ma tranquillo che anche senza Ivan il terribile il campionato sarebbe finito molto prima pur con tutti gli orrori (non è un errore di battitura) arbitrali a loro favore e ai nostri danni.

  8. @Lapinsù, che poi qui la questione è tattica oltre che di livello: Gosens come detto è un ottimo giocatore ma il suo forte è attaccare lo spazio, solo che se ti chiami Inter invece che Atalanta, sebbene tu ne condivida i nauseabondi colori le squadre ti affrontano diversamente. Se ti chiami Inter ti servono giocatori capaci di saltare l’uomo e portarselo via come Perisic, che nel campionato 2021/2022 ha avuto per l’Inda un peso poco inferiore a quello avuto da Leao per noi (Perisic in campionato 8 goal e 7 assist, Leao 11 goal e 10 assist). E considera che quella di Perisic è solo la prima perdita, anche perché per Gosens devono spendere 28 milioni e, considerando che Perisic l’hanno perso a zero, devono incassare minimo 100 milioni dovendo fare un attivo di +70 (in realtà poi dovranno incassare molto di più perché non credo che prenderanno solo Gosens). Sarà un’Estate di passione per il prescritto nato dopo, nato tardi, nato male; su questo ci sono pochi dubbi. Se l’Estate scorsa passarono da una squadra capace di fare 91 punti meritati ad una che ha avuto bisogno di furti inenarrabili per farne 84, l’anno prossimo saranno più scarsi rispetto all’Inter 2021/2022 almeno nella stessa misura in cui l’Inter 2021/2022 era più scarsa dell’Inter 2020/2021. Per me devono sperare che la quinta in classifica faccia la miseria di punti fatti quest’anno, altrimenti l’anno prossimo rischiano grosso eh. E con la non proprietà che hanno dopo le restrizioni cinesi, questi se finiscono fuori dalla CL fanno la fine del Milan di Pazzini, Muntari, Montolivo & Co o dell’Inda di Belfodil, Nagatomo e Taider

  9. Finalmente di nuovo a Berlino.Ho letto tanti commenti interessanti.In particolare su Perisic concordo, una perdita notevole. Ci stava facendo impazzire nel derby di ritorno poi “spiaze” l’ha sostituito e ….Non so un cazzo di Gerry Cardinale e di uccello rosso ma se Paolo Maldini accetterà di far parte del nuovo progetto allora sarò fiducioso, che non significa assolutamente io mi aspetti 300 milioni di euro di acquisti. Io voglio un’asticella leggermente rialzata, la conferma di questo gruppo forte con i tre acquisti suggeriti da Paolo e Massara. Nessun salto più lungo della gamba.

  10. @Adamos, come sempre concordo al 120%. È quello che voglio e che mi aspetto pure io (anche se io e quelli come me spesso vengono dipinti come quelli che vogliono prendere Van Djik, Kantè, Salah e Mbappè per poi fare l’elicottero col cazzo in spiaggia di fronte a gobbi e intervaristi). Del resto è l’unico modo che abbiamo per creare un ciclo vincente senza strafare stile CITY o PSG (cosa che non ho mai chiesto).

  11. Sottoscrivo in toto il commento di Adamos.
    Stavo pensando anche che il prossimo campionato sarà anomalo e in qualche modo sicuramente falsato dalla sosta per il mondiale di oltre un mese e mezzo.

  12. Alla fine comunque presto sapremo la verità: se Maldini accetterà e rimarrà sapremo di poterci in una certa misura fidare di Jerry Calà (o meglio, di poterci fidare del fatto che i nostri interessi e i suoi coincidono, posto che al 99% a lui del calcio interessa quanto a me interessa del rugby), in caso contrario, se Maldini dovesse andarsene, capiremo subito con chi avremo a che fare e cosa aspettarci (e ognuno deciderà nel suo piccolo cosa fare, in coscienza, io nel caso questi fossero dei cialtroni mi aspetto di nuovo Piazza Duomo e Casa Milan strapieni di milanisti, ma per motivi ben diversi da quelli di nove giorni fa).

    Il momento della verità si sta avvicinando, aspetto con impazienza l’incontro tra Maldini e Jerry.

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