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Primo tempo buono da parte del Milan, per lo meno fino al gol di Malinovskyi. Fino a quel momento la nostra squadra aveva avuto più occasioni dell’Atalanta e tenuto chiaramente meglio il campo. Poi c’è stata un po’ di mollezza a difesa schierata, Tonali ha schiacciato un pisolino non chiudendo sul mancino ucraino e i bergamaschi sono passati immeritatamente in vantaggio. Da quel momento in poi c’è stata una reazione rossonera abbastanza deludente, poco convinta e pasticciona, che si è protratta fino all’intervallo. La sensazione — peraltro la stessa avuta per alcuni tratti alla prima contro l’Udinese — è stata di una certa sufficienza nelle giocate da parte di qualche elemento.

Nel secondo tempo la reazione è stata più consistente, più credibile, benché sempre abbastanza disordinata. Il pareggio è giunto meritatamente visto l’andamento globale della gara, e se avessimo lasciato Bergamo con i tre punti nessuno avrebbe potuto gridare al furto: 18 tiri totali a 11, 7 a 2 in porta, 60% di possesso palla, 6 a 4 corner a favore nostro non sono cifre trascurabili, specialmente in casa di una squadra come l’Atalanta, forte e dalle caratteristiche ben precise. A ogni modo, tutto sommato un buon punto.

Non tutto è filato liscio: gioco ancora da registrare, difficoltà a creare occasioni nitide, qualche giocatore in ritardo di condizione, inserimento dei nuovi che desta qualche perplessità, almeno a me. Esistono ovviamente anche degli aspetti soddisfacenti: il gruppo sembra ancora unito, a tratti si sono rivisti spirito e carattere dello scorso anno; inoltre qualche giocatore sembra cresciuto enormemente. Siamo una squadra forte, su questo credo ci siano pochi dubbi.

Il migliore è stato senza dubbio Bennacer: impressionante, e il gol c’entra poco con questo giudizio. Bene l’intero reparto difensivo. Tonali disastroso, narcolettico sul gol atalantino e pasticcione a centrocampo. Messias si è divorato un gol sullo zero a zero, ma non era partito male. Diaz è tornato il solito Diaz. Anche Rebic. Leao ha fatto buone cose, ma il linguaggio del corpo, specie in fase di non possesso, non mi è piaciuto affatto. Origi mi è piaciuto. De Ketelaere no: ottimi piedi e grande assist per Tonali nell’occasione sventata miracolosamente dal portiere, ma poca presenza in campo (un po’ di timidezza è comunque comprensibile).

Pioli ha presentato la solita formazione, quella con Diaz e Messias assieme, che a me non piace granché. Adli ancora una volta non preso in considerazione. Insomma, non molto on fire ieri sera, a mio avviso.

L’arbitraggio di Maresca, visti i precedenti, non mi è dispiaciuto. Ma Hateboer era da espellere.

105 commenti su “ATALANTA-MILAN 1-1

  1. Ciao @Franz @Nico su Allegri mi sa che non ne capisco neanche io :-D, per me è un allenatore fortunato e sopravvalutato, che infatti con una squadra da rifondare sta dimostrando tutti i suoi limiti. Riguardo quell’altro blog, massimo rispetto per gli admin, dei quali leggo ancora i post, ma il clima che si respira a causa di 3-4 pasdaran è irrespirabile, dalla vittoria dello scudetto hanno intrapreso una lunga notte dei lunghi coltelli contro chiunque critica il mercato o che, alla ricerca di troll o presunti tali. Per questo motivo preferisco scrivere quelle poche volte al giorno in questo blog che ha un livello di discussione e educazione superiore

  2. Lupin mi sembrava davvero in gamba, mi era simpatico (sarà perché adoro tutti i personaggi della serie animata) e lo ritenevo molto professionale, come admin e non solo. Non sapevo ci fosse lui dietro i ban unilaterali (i nazituttapposter e i patentoferi sono sempre protetti, non li tocca mai). Franz, Adoratissimo, che dirti… Nico Tuo aveva preso un abbaglio, ha cannato completamente la valutazione di un admin, per anni. Sono deluso da me stesso.

  3. Stefano Discepolo Diletto, a me il gioco di Allegri non fa impazzire. Ma per anni è stato un gioco vincente. È riuscito ad andare in Champions, arrivando terzo in A, con Abbiati, Amelia Abate, De Sciglio, Zapata, Yepes, Mexes, Constant, Montolivo, Muntari, Pazzini, Boateng ormai fuso, Niang e poco altro. Non so se mi spiego. Il Sassuolo della stagione scorsa era superiore, tecnicamente, al Milan del 2013, ma non arrivò manco sesto…Eppure il modulo e il gioco di Allegri non affascinano manco me, ma…

  4. Ti capisco benissimo Stefano.

    Per quanto riguarda il Conte di Livorno invece prima o poi capirai ahahahah 😛

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