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Volendo aumentare il numero di interisti sul blog, soprattutto in un momento gioioso come quello attuale per i tifosi della seconda squadra di Milano, mi fiondo su un argomento che secondo me qualunque tifoso ha sempre pensato.
Da Calciopoli in poi il calcio italiano è diventato una dittatura neroblù. Sia a livello calcistico (effettivamente hanno una rosa fortissima, quest'anno sopratttutto) sia a livello mediatico.

Facile dopo aver vinto dire "abbiamo vinto contro tutto e tutti" o roba varia. Difficilissimo dimostrarlo, anzi impossibile, visto che errori a favore delle squadre antagoniste dell'Inter (Milan prima e Roma poi) si sono quasi sempre annullati, così come quelli dell'Inter sia chiaro; ma, e qui c'è un grosso ma, l'inter si è trasformata da squadra che si è sempre sentita circondata e attaccata ad attaccante. Nonostante questo appena le cose vanno male, l'interista diventa di nuovo complottista ecc…ecc…

Il tutto supportato da una stampa che oltre ad elogiare ogni singola parola proferita dal messia di Setubal non fa altro che accogliere e sottolinare le crociate che il presidente Moratti o Mourinho lanciano.

L'esempio più lampante è sicuramente quello di Massimo Ambrosini nei festeggiamenti post-Champions di Atene comparato a quelli post quarto scudetto consecutivo del gregge neroblù.

Ambrosini, subito tacciato da Moratti di poca  simpatia, fu costretto a chiedere scusa pubblicamente sul sito ufficiale della società, accerchiato mediaticamente prima e addirittura insultato da Mourinho, che all'epoca dei fatti non era neanche presente, poi. Ai tempi Ambrosini fu definito da Sua Santità un uomo di "bassa statura morale" che offese "10 milioni di interisti"

Ora invece il gesto, uguale, dei neo campioni d'Italia è un qualcosa che dispiace ma che in un clima di festa ci può scappare.

Naturalmente le scuse Moratti non le pronuncia mai per principio, lui è giusto, lui rappresenta la squadra dallo smoking bianco, loro che "nessun titolo vale di più della lealtà e dell'onore".
Sempre su quest'ultima frase mi vengono in mente delle frasi dell'"onorevole" La Russa.
"E' vergognoso che il Siena ormai retrocesso abbia fatto la partita della vita contro l'Inter".
Ormai loro sono così,  vincono con entrambe le tifoserie a loro favore, adesso pretendono anche che le avversarie non si impegnino. E cito La Russa convinto che molti, tantissimi tifosi neroblù l'abbiano pensato.

"Io, i milanisti li riconosco dalla faccia" disse qualche tempo or sono Moratti.
Tranquillo Massimo, anche noi gli interisti li riconosciamo anche dal lontano. La puzza non tradisce.
Anche con qualche profumo, le vittorie degli ultimi anni, l'odore di fondo non si può eliminare, è qualcosa di genetico… (salvo eccezioni come in tutte le cose…)