45 6 minuti 13 anni

Non posso non fare i complimenti al mitico Dan per il vittorioso esordio alla guida dell'Armani Jeans Milano. Un pò in ritardo, in mezzo a due partite del Milan, ma non posso non farlo. Non io.

Dan Peterson per me è numero uno (lo cito). Non fui d'accordo quando l'omino dell'Illinois cessò prematuramente l'attività di allenatore molto tempo fa,  perché secondo me avrebbe potuto fare ancora molto nel (e per il) basket italiano. E ad istinto non mi piace il suo ritorno in panca dopo venticinque anni dall'ultima volta. Non so spiegare con precisione perché non mi piaccia questo ritorno, suppongo si tratti di quell'egoistico moto di protezione che sono solito provare per talune leggende dello sport, nel senso che non vorrei mai che esse si esponessero a figure barbine dopo essere state in cima alle mie personalissime classifiche di gradimento di quando ero bimbo /adolescente/ragazzo.

Ad ogni modo, per fortuna, la prima è andata bene al mitico Dan. E poi insomma diciamolo: uno, a 75 anni, se sta bene di salute ed è presente con la testa, ha tutto il diritto di fare che cazzo gli pare.

D'altronde, in tutti questi anni, mi sono goduto le sue meravigliose telecronache, i suoi "mamma butta la pasta", i suoi indimenticabili "gancio cielo" per definire il gesto tecnico preferito da Kareem Abdul Jabbar, le sue analisi tecniche sempre competenti ed originali. Per cui, il mio caro vecchio Dan, in fondo non l'ho mai perso di vista.

Ai tempi in cui allenava l'Olimpia Milano sponsorizzata Billy, Peterson venne nella mia città per tenere una specie di lezione dimostrativa sui suoi metodi, a beneficio dei giovani aspiranti allenatori locali. Sarà stato grossomodo l'inizio degli anni ottanta, sempre che la memoria non m'inganni. Come  dimostratori  vennero scelti i ragazzini della squadra cadetti (adesso francamente non so se la categoria abbia ancora questo nome), la cui stella più luminosa era guarda caso il sottoscritto.

Okay, non è vero niente. Che io fossi la stella di quella squadra intendo.  Col mio metro e ottantasei dell'epoca ero soltanto il più alto, e già questo dà l'idea di che razza di "giganti" pullulassero in quel roster. E' vero che  ero veloce e saltavo come un grillo, che avevo un tiro in sospensione micidiale grazie alla buona esecuzione dell'oggigiorno in disuso palleggio-arresto, ma è altrettanto vero che il gioco di squadra era per me una sorta di bestemmia, e che non avevo voglia di fare un cazzo, né in allenamento né soprattutto in partita, perlomeno in difesa: per ogni punto che realizzavo in attacco, gli avversari che finivano sotto la mia custodia (si fa per dire) ne ralizzavano almeno il triplo. Inoltre era sufficiente che il mio avversario diretto mi sussurrasse all'orecchio le minacce di prammatica (sì insomma, "ti spezzo, ti rompo, t'inchiappetto" e via dicendo) affinché sparissi completamente dalla partita. Il classico giocatore che tutti gli allenatori di basket (e non solo) non vorrebbero mai allenare.

Dan ci fece un mazzo tanto. Addominali, flessioni, tanta corsa. E quando ci vedeva con la lingua a penzoloni ci faceva sentire delle merdine dicendo che per Mike D'Antoni (all'epoca suo playmaker e uomo squadra) e compagnia, quello era soltanto un piccolo, ridicolo riscaldamento. Ed i giovani allenatori o aspiranti tali presenti in tribuna osservavano attentamente, buttando giù appunti su appunti, in totale adorazione, ascoltando a bocca semiaperta, come rapiti da ogni singola virgola pronunciata in buffo italiano dall'ancor più buffa voce nasale di quell'ometto in tuta da ginnastica.

Il ritorno di Dan sulla panca dell'Olimpia, benché io come detto non l'approvi, mi ha commosso. Mi ha riportato alla mente quel pomeriggio di una vita fa.

Quel giorno, a noi giovanissimi dimostratori tremavano le gambe per l'emozione, di conseguenza incappammo anche in figure di merda involontarie.

Io ad esempio mancai clamorosamente una presa e beccai una tremenda pallonata sul naso che mi fece stramazzare a terra come un sacco di patate, kappaò, col sangue che si riversava a fiumi sul parquet. Mentre ero disteso supino mezzo rincoglionito, ricordo come se fosse ora una voce che, giuro, in quel momento parve echeggiare da distanza siderale: era quella di Dan, il quale mi stava invitando a rialzarmi e piantarla con le manfrine, ché "non c'é nulla di strano prendersi una palla  da basket in pieno naso mentre si gioca appunto a basket."

Poi toccò al nostro playmaker il quale, durante la dimostrazione di un elementare "pick and roll", avendo indossato slip troppo lenti e pantaloncini troppo corti, finì col mostrare al pubblico, composto anche da numerose esponenti del gentil sesso, le palle nel senso letterale del termine, fra gli inviti del divertito Dan a riporre la mercanzia  e l'assordante scoppio d'ilarità generale.

Insomma, quella squadra, invero insignificante, grazie a Dan è rimasta nella storia del basket della città, anche se non esattamente per meriti sportivi.

Troppo complicato riassumere tutto ciò che provo per Dan nell'angusto spazio di un post. Semplicemente lui era ed è un mito per tutti gli appassionati, nessuno escluso. Anche per me che simpatizzo Varese.

In bocca al lupo, coach.
 

45 commenti su “PER ME NUMERO UNO

  1. Fai bene, visto che hai slargato il pop-up.

    Ma visto che non slarghi da parecchio tempo sei esonerato.
     

    Questi post di Marcovan sono veramente grandi, magari quando ti ha detto che non c'è niente di strano non ce l'ha buttato un "Oooook" in perfetto slang??!

  2. …ecco perchè questo è il miglior blog in assoluto,perchè non si parla solo di calcio e di Milan,oltre al fatto che tu Marcovan, hai molto in comune con me,in fatto di preferenze sportive!!!Grandissimo!!!!!!

  3. anche io simpatizzo varese, ma il "nano ghiacciato" è il migliore..
    le sue telecronache fanno spisciare, l'ultima che ho visto è stata NY knicks- indiana, partita in cui ce l'aveva particolarmente col passaggio schaicciato..
    "hai visto cosa ha sbagliato?cos'è quello?passaggio schiacciato.a me noon piace"

    lui è uno dei "grandi vecchi" dello sport, che resterà nella memoria di tutti..
    un in bocca al lupo è quantomeno doveroso…

    ps: il tuo aneddoto fa spisciare..ahahah

  4. Perchè molti di voi forse non l'hanno mai visto commentare il Wrestling su Italia 1 a Velocity, l'house show più sfigato della WWE.

    OK, lo distrugge con un braccio teso devastaaante…

  5. Ottimo post Antonio!

    DP mi sta simpatico, e se serve a spezzare il ciclo dell'odiata Siena, ben venga.
    Però io continuo a tifare Benetton Treviso.

  6. Io mi sono avvicinato al basket dal vivo seguendo il grande, anzi grandissimo Pozzecco qui a Capo d'Orlando.

    Ma non so assolutamente giocare: o meglio, palleggio, arresto, presa, evitare l'infrazione di passi… questo sì.
    Ma non so tirare, per niente. Sono impedito…

    Ma adoro guardare il basket, sia in tivu che dal vivo. E questo post mi è piaciuto tantissimo!!

  7. Sarà che nel basket ho sempre avuto simpatie per Cantù, Fortitudo e le toscane che via via si presentavano nella seria A, la-gay/milano basket l'ho sempre considerata come nel calcio, l'inter e i gobbi.
    Quindi DNA peterson è sempre rientrato nel circolo antipatici. Anche quando lo sentivo nelle telecronache ed ultimamente su sportitalia, il fatto che capissi poco la sua parlata, non migliorava certo le cose! Sentendolo biascicare l'italiano, mi viene in mente la battuta che muorigno fece su Ranieri ed il suo inglese!

  8. Anch'io da sempre stratifoso delle mitiche scarpette rosse, da quando si chiamava Simmenthal e ricordo gli epici gli scontri con la Ignis Varese.

    Tra l'altro la Simac (come si chiamava nell'82) fu la prima società in tutti gli sport di squadra a vincere la "seconda stella" dei 20 scudetti, poche settimane prima della "Giuventus"….

    Dan veramente il n. 1

  9. Prendo atto che qui sono l'unico a cui il basket fa cagare,per cui vi lascio felici nelle vostre elucubrazioni cestistiche.

  10. Matto ci sono anche io.. parliamo tra di noi.. isoliamoci come ad una festa di nerd dove noi siamo i più svegli.. 

  11. a me piace molto quando fanno il muro nel basket… come? cazzo quello si fa nella pallavolo? allora passo e ci risentiamo alla prossima! haha

  12. Ok,siamo in 3 allora!

    Nell'ordine: calcio,calcio,calcio.

    Ma siccome nella vita non bisogna essere monotoni,facciamo che ci metto un po' di tennis.

  13. P.S. errata corrige, nel 1982 si chiamava ancora Billy, Simac nell'84!

    Per la questione dello sport più bello, la cosa è molto soggettiva, il calcio sembra "piacere" di più perché c'è più passione, è quasi una religione. Infatti ai ragazzini o in genere dopo il nome si chiude per quale squadra tifi?
    E non risponderà certo Olimpia Milano o Aquila Rugby.

    Di solito piace di più lo sport al quale si riesce meglio, a me per esempio piace giocare ed anche vedere il ping pong.

    Tornado al basket vedere le partite è veramente appassionante, se ci fosse la stessa passione del calcio, secondo me ci sarebbero 3-4 infarti a partita.

  14. zullida, io a questo canestro ho rischiato l'infarto…

    voglio dire, howell (pivot, 2,15m) non la metteva manco dalla pitturata, sbagliava i liberi ed era un un periodo molto negativo…

    e poi, sta perla..

  15. Ovviamente, io ero in tribuna a guardare.

    Il quintetto base era:

    Gianmarco Pozzecco (play)
    Drake Diener (guardia)
    Tamar Slay (ala piccola)
    CJ Wallace (ala grande)
    Rolando Howell (centro)

  16. a me sta in culo il tennis ma soprattutto i tennisti.

    Sportivi che quanto a pensarsi fighi, se la giocano coi calciatori.

    VIVA IL CALCIO BALILLA.

    tiè.

  17. Se sei uno sportivo ami ttt gli sport…l unico sport,se cosi si può chiamare,che davvero nn ho mai seguito e che mi fa cagare è la formula 1…anche se quando la ferrari nn vince mi fa piacere,forse xchè la identifico cn la Juve!!!

  18. battute a parte, il "gesto" sportivo, la competizione, lo sforzo per arrivare ad un risultato, li apprezzo anche in sport che non seguo.
    Però ci sono sport che mi annoiano da vedere, ed altri di cui non sopporto la "figherritudine" dell'uomo qualunque che li pratica bardato di tutto punto pensandosi il più figo del mondo.
    Tennisti della domenica, vecchi rincoglioniti in bici con tutine attillate che non riesci a superare perchè girano in 2-3 affiancati… rendo l'idea?
    ecco.

  19. eheheh… sarasa quello dei ciclisti della domenica affiancati è forse la cosa che + m infastidisce!!!Quante maledizioni e quanti vaffanculo si beccano dio solo lo sa!!!

  20. vecchi rincoglioniti in bici con tutine attillate che non riesci a superare perchè girano in 2-3 affiancati… rendo l'idea?

    Direi di sì… sono stato uno di loro, però ero giovane (comunque rincoglionito). Tuttavia concordo, infatti preferivo uscire in gruppi piccoli e tentavo d'ingombrare il meno possibile la strada.

    Poi cominciai ad uscire da solo, perché gli altri filavano il triplo, avevano nelle gambe medie pazzesche per dei cicloturisti. Mi sfottevano, ed io per tenere almeno la scia mi facevo un culo disumano. A volte tornavo a casa in condizioni pietose.

    Successivamente scoprii che questi idioti si facevano di efedrina, mentre io andavo avanti ad acqua e banane. Efedrina. Per uscire fra amici. Roba da matti…

  21. vabbè Antonio, consolati: tu non rischierai l'impotenza o peggio 😉

    A me la bicicletta piace un sacco, se avessi più tempo ci girerei pure la domenica, ma appunto per andare in giro, non per sentirmi Simoni o Bettini, per due ore.

  22. Oddio, se Luis linkasse di tanto in tanto anche le centinaia di bufale che riguardano l'Inter sarebbe meglio.

    Ma lui è molto bauscia, quindi ossessionato dsi media e dal Milan…

    Come mai non ricorda che ogni tanto salta fuori sui giornali  un Moratti possibilista su Messi? E che c'è qualche gonzo interista che si frega le mani convinto che prima o poi Massimone ce la farà?

    O me lo sono sognato?

  23. non mi pare di aver mai letto (o sentito) per due anni di seguito che un giocatore "volesse solo l'Inter", per poi vederlo approdare altrove.

    Ad ogni sessione di mercato, anzi, anche ad ogni sosta, veniva fuori invece che Dzeko o andava al Milan, o morte.

    Messi c'ha un piccolo museo dedicato all'Inter in casa?
    Non credo eh!

  24. E il dubbio che magari il procuratore di Dzeko abbia veramente tentato di portarlo al Milan perché veramente Dzeko abbia simpatie milaniste non vi ha mai sfiorato?

    Poi se il costo di  Dzeko per il Milan è sempre stato troppo elevato e il forte giocatore si è accasato (giustamente) altrove non ci vedo nulla di strano né mediaservatico.

  25. Vabbe sarasa non è che ci dovete stracciare il cazzo per forza:
    Se un giocatore forte (e sa di esserlo) dimostra preferenze per una squadra, ma poi arriva un'altra che lo strapaga di piu e gli offre un posto da titolare sicuro… è ovvio che segue il portafoglio e non il cuore.

    D'altro canto, anche Leonardo, pur essendo dichiaratamente simpatizzante interista, per 13 anni si è ingrassato cosi soldi del Milan, no?

  26. benissimo, ancora più divertente.
    C'avete provato per due anni, ed ora va al City.

    E la sua casa-museo dedicata al Milan resta vuota, che tristezza…

  27. benissimo, ancora più divertente.
    C'avete provato per due anni, ed ora va al City.

    Ecco, su questo è giusto che rigiriate il coltello nella piaga. Il resto lo trovo ormai stucchevole.

    ma del resto, se ti presenti con un cesto di banane per prendere giocatori del genere, il buco nell'acqua è scontato…

  28. L'impotenza può arrivare anche con l'età ……. credo!

    Ad esempio, chi gioca a rugby, non aspira ad andare nelle grandi squadre per guadagnare miliardi. Non è un gioco molto ricco.
    Chi lo pratica è spinto dalla vera passione e, magari nelle serie minori, alla fine delle partite, usa andare tutti assieme a mangiare: il vero terzo tempo rugbistico, è quello.
    Non ho mai sentito, dalle tribune, dei genitori gridare: ammazzalo, troncagli una gamba ………!
    Non ho neanche mai saputo di genitori pretendere dall'allenatore, che facesse giocare il più forte rugbista del mondo: suo figlio.
    Insomma, penso che non esista uno sport più di sacrificio, duro, impegnativo e più …. sportivo del rugby!
    Per me, il più bello al mondo, assieme alla Vela!

  29. Un altro fighetto della vela… puah…

    il rugby è stupendo, questo è vero, però sta aumentando di popolarità. Di conseguenza stanno aumentando i quattrini. E già l'approccio sportivo e romantico degli atleti (e tifosi) ha subito qualche scricchilìo. Vedremo.

  30. in compenso, il rugby è lo sport più pericoloso per chi lo pratica, in termini di infortunii.

    Sai chissene dello "spirito sportivo", se comunque il risultato è una gamba rotta o peggio?

    Tra il rugby ed il pugilato, non saprei cosa è peggio. Gente che si fa male apposta. Roba da matti, nel 2010.

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